Monte Omo mt. 2615

Il Monte Omo è una montagna delle Alpi Cozie, situata in Valle Stura, alla testata della Val Serour.

🏁 Punto di partenza:  Ponte Rio Viribianco mt. 1517 circa

⚠️ Difficoltà:          Tutto E tranne la visita alle guglie che può considerarsi EE 

Sviluppo:            13,5 Km

📈 Dislivello:            1200 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Andata 2 ore 40 min. + 30 min. (Guglie) = 3 ore 10 min. – Ritorno 1 ora 55 min. + 15 min. (da Omo al Colle) = 2 ora 10 min. – Totale 5 ore 20 min.

📅 Data escursione:       02/06/2012

🚥 Periodi consigliati:     Da Maggio a Ottobre

🔎 Valutazione:          ⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Mondovi’. Usciti dall’autostrada si segue la superstrada e ad una rotonda si segue la SP564 fino alle porte di Cuneo. Qui si svolta sulla SP21 che evita la città e lambisce Boves per giungere a Borgo San Dalmazzo dove, oltrepassate un paio di rotonde, giunti ad un bivio, si svolta a destra seguendo le indicazioni per Demonte su SS20 ed usciti da Borgo San Dalmazzo si procede  quindi su SS21 che percorre la Valle Stura, raggiungendo poi il paese di Demonte. Verso la fine del paese si svolta a destra seguendo le indicazioni per il Vallone dell’Arma. La strada diventa piuttosto stretta e risale il vallone superando alcune frazioni tra le quali S. Maurizio, Poracchia, Morier, giungendo infine a San Giacomo di Demonte. Dopo pochi km, raggiunto il Ponte sul Rio Viribianco, si può lasciare l’auto in un ampio spiazzo oppure, cosa decisamente più pratica se fosse possibile procedere, proseguire fino al Gias Serour (Purtroppo, a causa di una frana risalente al 05/05/12 che ha riversato sul manto stradale alcuni enormi massi, abbiamo trovato la strada che conduce al Colle Valcavera chiusa pochi km dopo l’abitato di San Giacomo, giusto in corrispondenza del Ponte sul Rio Viribianco. Pertanto non è stato possibile partire dal Gias Serour).

Itinerario:

Dallo spiazzo si procede su asfalto fino in prossimità del successivo tornante, dove si svolta a sinistra su carrareccia che scende ad attraversare un guado. Superato il ponte si svolta subito a destra seguendo una traccia che sale parallelamente al corso d’acqua, dapprima su prato per poi entrare in un boschetto. In breve ne si esce, per poi attraversare un paio di volte un rio ed approdare in un ampia zona prativa, che termina con un dosso erboso. Si risale poi il dosso erboso tagliandolo verso destra, su labile traccia, mantenendosi a ridosso di alcuni larici, fino a raggiungerne la sua sommità. Qui la traccia scompare, ma risalendo a vista si raggiunge in breve il Gias Serour, in 50 min. dalla partenza, punto in cui, se non vi fosse stata una frana sulla strada, avrebbe potuto essere l’inizio del percorso. Ora si svolta a destra su sterrata per poche decine di metri, fino ad una palina indicante Colle Serour, Monte Savi, Salè e Nebius. Qui si segue l’indicazione svoltando a sinistra su traccia evidente che si addentra nella bella Val Serour. In seguito la traccia di tanto in tanto tende a scomparire, soprattutto nelle conche prative, per ritornare poi abbastanza evidente (basta comunque mantenersi nel lato destro della valle). Dopo circa 25 min. si avvista sulla sinistra una costruzione, che va trascurata, procedendo ancora dritti. Dopo altri 25 min. si trascura la deviazione a sinistra per i monti Salè e Savi (P46) e si continua dritti seguendo la traccia che ora conduce ai margini di una pietraia in vista del Colle Serour, colle fra Rocca del Mes e il Monte Omo, che si raggiunge in altri 30 min. e 2 ore 10 min. totali. Al colle bisogna svoltare a destra seguendo una ripida traccia che rimonta il versante sud del monte con frequenti tornantini, approdando così, in 25 min. circa, l’anticima con piccola croce in legno, quindi con un’ulteriore piccolo sforzo si risale le ultime roccette che permettono di raggiungere, in altri 5 min. dall’anticima e 2 ore 40 min. totali, in vetta al Monte Omo mt. 2615.

Panorama a Nord su Monviso, Punta La Piovosa, Tempesta e Tibert, a Nord-Est su Punta Parvo, Viridio e Viribianc, ad Est su Borel, Peracontard e Gorfi, a Sud-Est sulle Liguri (dalla Cima della Brignola alla Punta Marguareis), Gelas, Argentera e Matto, a Sud dietro ai vicini Savi e Salè il Claus, Malinvern e Punta Maladecia, a Sud-Ovest il Becco Alto d’Ischiator, Corborant, Tenibres, Ubac ed il vicino Monte Bersaio, ad Ovest Cima Piconiera, Bodoira, Oserot, Scaletta, Vanclava e Oronaye, a Nord-Ovest Becco Nero, Rocca la Meja, Becco Grande, Aiguille de Chambeyron, Cima Test e Monte La Bianca.

Si ritorna in 15 min. al Colle e qui, se si vuole fare una piccola deviazione per andare ad osservare da vicino le guglie fra la Rocca del Mes e la Rocca Salè, bisogna procede dritti e seguire una labile traccia pressoché in piano che punta verso Sud-Est, contornando la base della Rocca del Mes poco sotto le rocce, fino ad un spigolo, dove bisogna svoltare. Mantenendosi sempre su qualche labile traccia, senza perdere quota e puntando verso Sud, si giunge alla base delle guglie. Se le si vuole ammirare da una diversa angolazione si può risalire il ripido pendio erboso, senza alcuna traccia, mantenendosi abbastanza vicini alle pareti strapiombanti della Rocca Salè e puntando ad un soprastante colletto, che si raggiunge in circa 45 min. dal Colle Serour. Per il ritorno, invece di rifare il percorso inverso, si può scendere senza particolari problemi nella conca sottostante, ed una volta raggiunta si può seguire una traccia che riporta sul sentiero principale già percorso all’andata, in 35 min. circa, e da questo, in ulteriori 1 ora 20 min. circa, nuovamente allo spiazzo del Ponte sul Rio Viribianco.

Traccia GPS:      

Galleria fotografica:

Commenti:

Davvero un posto incantevole la Val Serour, selvaggia e contornata da vette di stampo dolomitico. Purtroppo, a causa di una frana risalente al 5 Maggio scorso che ha riversato sul manto stradale alcuni enormi massi, abbiamo trovato la strada che conduce al Colle Valcavera chiusa pochi km dopo l’abitato di San Giacomo, giusto in corrispondenza del Ponte sul Rio Viribianco. Pertanto non è stato possibile partire dal Gias Serour, come era stato progettato, ma ben 300 mt. di quota più in basso, allungando però la gita di quasi 1 ora all’andata e 45 min. al ritorno e limitandola così al solo Monte Omo ed alla visita delle guglie, dovendo però tralasciare il Monte Salè che era in programma. Non è però un problema, in quanto questa parte della Valle Stura è talmente bella che merita sicuramente di ritornarci. Dal Monte Omo si gode di un bellissimo panorama, anche se credo proprio che dal Salè e dal Savi il panorama sia decisamente migliore, perlomeno su Rocca la Meja, che dal Monte Omo è praticamente coperta dal Becco Grande. Indubbiamente la segnaletica in zona latita, ma con buona visibilità è facile orientarsi e procedere nella giusta direzione.

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