Testa del Malinvern mt. 2938

La Testa di Malinvern (detta anche Monte Malinvern) è una montagna delle Alpi Marittime situata lungo la linea di confine tra l’Italia (Piemonte) e la Francia. Il toponimo deriva dall’occitano malüvèrn, col significato di luogo freddo, con inverni particolarmente lunghi e rigidi, e si riferisce soprattutto alla situazione meteorologica del vallone di Riofreddo, che si estende a nord della montagna.

🏁 Punto di partenza:  Terme di Valdieri mt. 1368

⚠️ Difficoltà:           F, adatta ad escursionisti allenati

Sviluppo:            26 Km

📈 Dislivello:            1820 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Giro ad anello totale 8 ore 35 min.

📅 Data escursione:       28/06/2015

🚥 Periodi consigliati:     Da Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:          ⭐⭐⭐⭐⭐ 🎖️

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a  Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Mondovi’. Usciti dall’autostrada si segue la superstrada e ad una rotonda si segue la  SP564 fino alle porte di Cuneo. Qui si svolta sulla SP21 che evita la città e lambisce Boves per giungere a Borgo San Dalmazzo. Superate un paio di rotatorie ad un bivio ci si mantiene sulla sinistra seguendo le indicazioni per Valdieri. Usciti dall’abitato si procede dritti sulla SP22 che attraversa Valdieri. Poi dopo qualche chilometro si giunge ad una rotatoria dove bisogna trascurare la deviazione a sinistra per Entracque per procedere ancora dritti superando poi S. Anna di Valdieri e continuando fino a Teti Gaina. Qui diventa SP239 e inizia a salire più decisamente nell’ultimo tratto con qualche tornante fino a Terme di Valdieri. Superato il ponte si svolta a sinistra e poco dopo a destra, arrivando poi in un ampio parcheggio (a pagamento. Se si è fortunati, ma soprattutto se si arriva presto, dopo le Terme e appena superato un ponticello vi è una struttura con annesso un piccolo spiazzo libero).

Itinerario:

Dallo spiazzo a Terme di Valdieri mt. 1368 bisogna procedere su asfalto fin quando questo termina in corrispondenza dell’ampio parcheggio a pagamento. Qui inizia la strada sterrata con indicazione per il Piano del Valasco, N43, e molte altre destinazioni che va seguita fin quando questa compie un ampio tornante, dove la si abbandona per seguire invece una lunga scorciatoia che corre parallela al Torrente Gesso e che intercetterà la sterrata solo in un paio di punti per poi abbandonarla subito. Dopo circa 55 min. si approda al Piano del Valasco mt. 1763, bellissimo pianoro solcato dal rio e chiuso ad anfiteatro da Testa del Malinvern, Testa del Claus e Testa di Tablasses. La sterrata costeggia il rio per poi giungere, dopo 5 min. circa, al bivio per il vicino e ben visibile Rifugio ex Casa Reale di Caccia, che bisogna trascurare e mantenersi a destra. Il sentiero prende ora a salire all’interno del bosco rasentando una bella cascata  per poi raggiungere il Piano Superiore del Valasco mt. 1814, in 15 min. ed 1 ora 15 min. totali, dove un ponticello in legno permette di attraversare il rio che qui forma una impetuosa cascata (prima del ponte una traccetta scende per poterla ammirare meglio dal basso). Superato il ponte si incontra subito un bivio, dove bisogna trascurare la deviazione a sinistra sul N18, che conduce al Colletto del Valasco, e si procede a destra sul N21. Attraversato quindi il ripiano e superato un successivo ponticello la sterrata prende a salire con maggiore decisione e ripetute svolte all’interno del bosco, fino a raggiungere un bivio posto in corrispondenza di un enorme larice spezzato a mt. 2000 circa, in 25 min. dal Piano Superiore del Valasco. Qui bisogna trascurare il sentiero a sinistra N21 con indicazione per il Rifugio Questa e Passo delle Portette (dal quale arriveremo per effettuare un anello), e  procedere ancora su sterrata  N23 con indicazione per il Lago Inf. di Valscura e Colletto di Valscura. Dopo circa 5 min. si attraversa un ponticello in legno sovrastato da una bella cascata, quindi, dopo un centinaio di metri, si può decidere se restare sulla strada principale, che compie un lungo tornante e attraversa una galleria, oppure svoltare a sinistra e percorrere una scorciatoia su strada lastricata di pietre. Una volta riallacciate si procede ancora in quella che viene definita la Gola di Valscura risalendola con ulteriori ampi tornanti raggiungendo poi un bivio. Si trascura a destra il sentiero N27 per i Laghi di Valrossa e si procede ancora dritti superando alcuni ricoveri militari in rovina fino a raggiungere il vicino e bellissimo Lago Inferiore di Valscura mt. 2274, in altri 40 min. e 2 ore 25 min. totali. Giunti al lago bisogna trascurare la strada militare a sinistra, che seguiremo al ritorno e conduce al Lago del Claus, per guadare invece a destra il suo emissario incontrando subito un nuovo bivio, dove bisogna trascurare la deviazione a destra sul N23 per il Colletto di Valscura e procedere invece dritti sul  N24, con indicazione per la Bassa del Drous, percorrendo così la sponda settentrionale del lago. Terminato il lago la strada risale la bastionata rocciosa con numerosi tornanti fino a raggiungere l’ampia conca detritica dove hanno sede i Laghi Superiori di Valscura, in 30 min. circa e 2 ore 55 min. totali, lambendo poi il primo dei Laghi Superiori di Valscura. Costeggiato il lago con breve risalita si raggiunge il rudere della Caserma Capitano Massimo Longà, oltre il quale la strada svolta decisamente puntando verso Sud andando a sovrastare il secondo lago e potendo via via ammirare anche i successivi due bellissimi laghi, fino a raggiungere un bivio, in 25 min. dal primo Lago Sup. e 3 ore 20 min. totali. Ora si trascura la deviazione a sinistra per la Bassa della Lausa, per piegare invece a destra sempre sul N24 per la Bassa del Drous. Il sentiero compie ora un traverso in falsopiano fino ad un tornante una decina di metri più in basso dell’evidente Bassa del Drous, in 10 min. dal bivio. Per raggiungere la vetta bisogna abbandonare la strada militare e seguire la traccia con che va a tagliare in diagonale una vasta pietraia per circa 200 metri, portandosi poi alla base di un evidente canalino, inizialmente erboso  che poi diventa un intaglio roccioso, tratto in cui bisogna effettuare una facile arrampicata. Questo è da considerarsi il tratto più impegnativo del percorso e, pur essendo abbastanza semplice, va affrontato con la giusta concentrazione cercando i giusti appigli per le mani e piedi. Superato il canalino ci si ritrova su di un vasto ripiano detritico, che va attraversato raggiungendo un ripiano superiore e da qui su traccetta, sempre ben segnata con  e ometti di pietra, si approda sulla parte superiore della cresta Sud, punto in cui è possibile osservare il panorama sul versante francese con i sottostanti Lacs de Terre Rouge. Le ora portano a superare gli ultimi 100 metri con alcuni piccoli saltini rocciosi, modesti e non esposti ma ripidi, fino a sbucare in vetta alla Testa del Malinvern mt. 2938, in altri 45 min. dall’abbandono della strada e 4 ore 15 min. totali.

Panorama a Nord-Est Rocca Pan Perdu, Rocca della Paur, Cime di Valrossa, Rocca Valmiana e Matto, ad Est Oriol, Argentera, Nasta, Baus e Brocan, a Sud-Est Bego, Cime du Diable e le vicine Testa del Claus e de Tavels, ad Ovest Mont Pelat e Le Cimet, a Nord-Ovest Ailefroide, Aiguille du Pelvoux, Aiguille e Brec de Chambeyron, Mongioia e Salza e a Nord fra le altre spicca il Monviso.

Per il ritorno si segue lo stesso percorso fino al Lago Inferiore di Valscura, in 1 ora 20 min. dalla vetta e 5 ore 35 min. totali, e da questo, volendo effettuare un anello, bisogna piegare a destra seguendo la strada militare con indicazione per il Lago del Claus N22, che, con molti tornantini, prende velocemente quota. Raggiunto il punto più elevato, in circa 10 min. dal lago, la strada torna a scendere in una valletta laterale portandosi verso una conca detritica che bisogna attraversare e, con un’ultima breve risalita, si raggiunge il bel Lago del Claus mt. 2344, in altri 20 min. e 6 ore 5 min. totali. Ora con modesta risalita si giunge in breve ad un bivio; a destra si procede sul N22 verso il Rifugio Emilio Questa, mentre a sinistra si scende verso il Piano del Valasco. Io ho optato per andare al Rifugio Questa mt. 2388, che si raggiunge in 25 min. dal Lago Claus con frequenti saliscendi, potendo così ammirare anche il Lago delle Portette. Dal Rifugio si scende fino ad intercettare il sentiero precedentemente abbandonato e qui si trascura il sentiero che piega a destra verso il Passo di Prefouns, per scendere invece dritti sul N21. Questo perde quota con frequenti zig-zag su fondo sconnesso fino al raggiungimento del bivio dell’andata al larice spezzato, dopo altri 40 min. dal Rifugio Questa e 7 ore 10 min. totali. Da questo punto come per l’andata in 40 min. al Piano del Valasco ed in altri 45 min. e 8 ore 35 min. totali al parcheggio.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Stupendo giro adatto ad escursionisti esperti, ma soprattutto allenati in quanto comporta più di 1800 metri di dislivello per 26 km di sviluppo. Questo percorso consente di raggiungere questa bella vetta ed ammirare svariati laghi, uno più grazioso dell’altro. Per chi non se la sentisse di effettuare la gita in giornata può comunque optare per spezzare la gita prendendo come base il Rifugio Emilio Questa. L’unica vera difficoltà del percorso è il canalino che si incontra poco dopo aver abbandonato la strada per la Bassa del Drous, anche se personalmente non l’ho trovato particolarmente complicato, ma comunque da non sottovalutare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *