Monte Mongioia (Bric de Rubren) mt. 3340

Il Monte Mongioia (Bric de Rubren per i francesi) è una montagna delle Alpi Cozie situata lungo il confine fra Italia e Francia, alla testata del Vallone Varaita di Rui.

🏁 Punto di partenza:  Sant’Anna di Bellino, slargo della Fontana Fredda  mt. 1850

⚠️ Difficoltà:           EE 

Sviluppo:             18 Km

📈 Dislivello:            1550 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Andata 3 ore 40 min. – Ritorno 2 ore 30 min. – Totale 6 ore 10 min.

📅 Data escursione:       20/07/2011

🚥 Periodi consigliati:     Da Luglio a Ottobre

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Fossano. Usciti dall’autostrada si seguono le indicazioni per Fossano e, nei pressi del paese, si seguono invece quelle per Villafalletto. Raggiunto Villafalletto si segue la SP169 fino a Costigliole di Saluzzo poi la SP1 fino a Piasco, dove si svolta a sinistra su SP8 che si addentra in Val Varaita superando i paesi di Venasca , Brossasco, Melle, Frassino, Sampeyre. Poi su SP105 fino a Casteldelfino e superato il paese si svolta a sinistra seguendo l’indicazione per Bellino. Raggiunto quest’ultimo si continua su SP256 superando Chiazale e, una volta oltrepassato il Rifugio Meleze, continuare fin dove la strada diviene sterrata, dove in uno dei tanti spiazzi si può lasciare l’auto.     

Itinerario:

Dallo slargo della Fontana Fredda mt. 1850 si trascura subito la deviazione a sinistra, con palina per il Piano di Traversagn ed il Colle di Vers sull’ U26, per procedere invece dritti seguendo l’indicazione per il Passo Fiutrusa (U26), Colle Autaret (U27), Colle Bellino (U28) e Passo Mongioia (U67). Si segue quindi la sterrata che attraversa un ponte, con cartello di divieto di transito per i non autorizzati, e si risale seguendo i segnavia , puntando verso la Rocca Senghi. Dopo circa 10 min. si giunge ad un primo bivio, dove bisogna abbandonare la sterrata che prosegue a sinistra verso il Colle Bellino ed il Colle Autaret (U28 e U27), e si svolta invece a destra su mulattiera, con indicazione per la ferrata di Rocca Senghi e per il Passo Mongioia e Bivacco Boerio. La mulattiera procede in moderata salita fino al Grange Cruset mt. 2020 dove si trascura la deviazione a destra per la ferrata, e si continua invece a sinistra ora su sentierino che, in 10 min. dal bivio su sterrata, incontra un successivo bivio. Qui si trascura nuovamente il sentiero con indicazione per i Colli Bellino e Autaret (U28 e U27), per procedere ancora sul U26. Il sentiero perde leggermente quota fino ad una passerella in legno che permette di attraversare il Torrente Varaita di Rui, superata la quale si rimonta un pendio erboso, con fitta serie di tornantini, fino Grange Rui mt. 2350, in 40 min. dall’ultimo bivio ed 1 ora da S.Anna. Ora si perde leggermente quota fino ad attraversare un rio, superato il quale si percorre il lungo pianoro del Vallone di Rui, mantenendosi sempre sulla destra idrografica e potendo già ammirare in fondo ad esso il Monte Salza. Dopo 40 min. dal Grange Rui si arriva ad un bivio in fondo al vallone, con indicazione un po’ sbiadita su di un grosso masso dove bisogna trascurare a destra il sentiero U26 che conduce al Passo Fiutrusa, per procedere invece dritti sul U67 (palina con indicazione per il Bivacco Boerio). Si rimonta il pendio erboso seguendo i segnavia e le , costeggiando delle belle cascate, per poi attraversare un breve canalino roccioso. Una volta superato si ritorna fra distese prative e si raggiunge una conca alla base di alcune pareti rocciose, in 35 min. dal bivio. Qui il sentiero piega decisamente a sinistra risalendo a zig-zag su piccoli sfasciumi, potendo via via scorgere la mole del Monte Mongioia, fino ad arrivare al Passo Mongioia mt. 3085 (spartiacque tra le valli Varaita ed Ubaye), in altri 40 min. e 2 ore 55 min. totali. In breve si arriva al vicino Bivacco Boerio mt. 3089, bella struttura a forma ottagonale che sovrasta il Lago Mongioia mt. 3083, il più alto delle Alpi Cozie. Seguendo ora le si costeggia la sponda Ovest del Lago e risalendo il pendio sull’evidente traccia che taglia più o meno in diagonale il versante Est della montagna senza grandi difficoltà fino ad un punto leggermente più impegnativo a ridosso della cima. Si tratta di un muro di rocce accatastate alto circa 5 metri disposte a gradoni ma non esposte, che si superano arrampicandosi con l’aiuto delle mani e che nel complesso non sono particolarmente complicate (II° grado). Superato questo tratto si è in cresta, ed in pochi metri su roccette si giunge in vetta al Monte Mongioia mt. 3340, in 45 min. dal Bivacco e 3 ore 40 min. totali.

Il panorama di vetta è caratterizzato dalla mole del Monviso che, a causa della discreta elevazione del Mongioia, appare meno imponente rispetto che da altre vette della zona, ma ad ogni modo è sempre un bel vedere. Oltre al Monviso ed ai suoi satelliti si possono ammirare ad Est il vicino Monte Salza, a Sud-Est Pelvo d’Elva, Rocca la Marchisa e Chersogno con alle loro spalle le Alpi Marittime (Argentera e Gelas su tutte), a Sud il Faraut e l’Oronaye a Sud-Ovest il vicino Testa di Malacosta con alle sue spalle il Sautron, Rocca Blanca, Pic du Pelva, Brec e Aiguille de Chambeyron a Nord-Ovest L’Ailefroid, Aiguille de Pelvoux e Pic de Rochebrune e per finire a Nord le vette intorno al Colle dell’Agnello con in lontananza le vette Valdostane (Grivola, Gran Paradiso e Rosa fra le altre).

Per la discesa si può optare per il più facile percorso che scende sulla cresta Sud, seguendo delle tracce con ometti che nella parte conclusiva piega leggermente verso Est andando a riallacciarsi alla traccia dell’andata poco sopra al Lago Mongioia, tornando poi al Bivacco in 30 min. dalla vetta e da qui come per l’andata in altre 2 ore e 6 ore 10 min. totali a Sant’Anna.

Traccia GPS:      

Galleria fotografica:

Commenti:

Gita lunga e faticosa, ma decisamente remunerativa. Il Mongioia è davvero una gran bella montagna che, grazie alla sua considerevole altitudine, consente di ammirare un panorama superlativo. Il percorso fino al Bivacco è piuttosto semplice e da considerarsi E, mentre l’ultimo tratto è un po’ più impegnativo, in special modo il punto in cui ci si arrampica su roccette, un passaggio di II° grado, che si potrebbe tranquillamente valutare F e non EE come citato in parecchie guide. Molto bello il Bivacco Boerio e anche il Lago Mongioia. Personalmente il percorso da S.Anna fino al Boerio non mi ha entusiasmato, soprattutto il lungo Vallone Varaita di Rui che è un po’ monotono; in compenso il tratto finale è davvero bello e ripaga della fatica fatta per raggiungere la vetta.

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