Mont Pelat mt. 3051

Il Monte Pelat è una montagna delle Alpi Marittime che si trova all’interno del parco nazionale del Mercantour. La via normale di salita passa per la Conca del Pelat, situata ad ovest della vetta, che si può raggiungere partendo dal lago d’Allos, ove si trova un comodo rifugio alpino raggiungibile in auto, oppure dal colle della Cayolle. Qui propongo quest`ultima ipotesi.

🏁 Punto di partenza:  Col de la Cayolle mt. 2326

⚠️ Difficoltà:           E 

Sviluppo:             15 Km

📈 Dislivello:            1200 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Andata 2 ora 15 min. – Ritorno 1 ora 45 min. – Totale 4 ore

📅 Data escursione:       22/09/2011

🚥 Periodi consigliati:     Da Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a  Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Mondovi’. Usciti dall’autostrada si segue la superstrada e ad una rotonda si segue la  SP564 fino alle porte di Cuneo.  Qui si svolta sulla SP21 che evita la città e lambisce Boves per giungere a Borgo San Dalmazzo, all’inizio del quale, dopo un paio di rotonde, bisogna mantenersi a destra seguendo le indicazioni per Demonte su SS20 e, una volta usciti da Borgo San Dalmazzo, si procede su SS21 che percorre la Valle Stura, raggiungendo Demonte, quindi Aisone, Sambuco, Vinadio, Pietraporzio, Bersezio e Argentera. Terminato il paese iniziano una serie di tornanti che conducono al Colle della Maddalena. Oltrepassato il colle si entra in territorio francese procedendo sulla D900 che scende superando Larche, Jausier ed infine giunge a Barcellonette. Qui si seguono le indicazioni per il Col de la Cayolle, ora su D902 che via via diventa più stretta entrando in una gola, le Gorges du Bachelard, per poi uscirne. Attraversato un ponte si restringe ulteriormente, superando alcuni piccoli villaggi e salendo quindi fino al Col de la Cayolle, dove in un ampio parcheggio si può lasciare l’auto. 

Itinerario:

Dal Col de la Cayolle mt. 2326 si segue l’indicazione per il Monte Pelat su ampio sentiero con segnavia  del GR 56 che risale in moderata pendenza fra distese prative fino a costeggiare, dopo 20 min. circa, un primo laghetto. Si continua a salire, ora con maggiore pendenza, prendendo quota con qualche ampio tornante, approdando così, in altri 15 min. circa, al Col de la Petite Cayolle mt. 2639. Qui si trascura la traccia sulla sinistra e si continua dritti, scendendo al sottostante Lac de la Petite Cayolle. Raggiunte le rive del lago si trascura una labile traccia sulla sinistra e si procede ancora dritti, sempre sul , che ora perde decisamente quota con parecchi ampi tornanti, incontrando un primo bivio, dopo circa 20 min. dal lago. Qui bisogna abbandonare il , che continua dritto verso il Lac d’Allos, e si svolta invece a destra seguendo un sentiero con segnavia . Si perde ancora un po’di quota andando poi ad attraversare un torrente in secca, per poi giungere, in altri 5 min. ed 1 ora totale, ad un secondo bivio. Qui si trascura il sentiero a sinistra, che scende anch’esso in direzione del Lac d’Allos, e si svolta a destra, seguendo l’indicazione per il Mont Pelat sempre con segnavia . Si risale quindi il pendio detritico, chiamato Ravin de Mèouille, con un lungo traverso alle pendici della Barre du Pelat, che nel tratto finale risulta leggermente esposto, ma che in assenza di neve o ghiaccio non presenta alcuna difficoltà. Dopodiché iniziano una serie di tornantini che risalgono la Comba du Pelat fin quando le erbette vengono sostituite da fini sfasciumi. Quindi con un lungo traverso in moderata salita ed ancora qualche tornante si perviene sulla cresta alla base del cupolone sommitale, in 1 ora 5 min. dall’ultimo bivio. Ora, con numerosi zig-zag su facili roccette, si giunge comodamente, in altri 10 min. e 2 ore 15 min. totali, in vetta al Mont Pelat mt. 3051.

Panorama a Nord su l’Ailefroid, Barre d’Écrins, Pic Sans Nom, Pelvoux, La Dent Parrachée, Aiguille de Scolette, Monte Bianco, La Grande Casse e Pic de Rochebrune a Nord-Est Aiguille e Brec de Chambeyron, Sautron, Monviso e Oronaye, ad Est Testa dell’Ubac, Tenibres, Corborant, Matto, Argentera e Gelas, a Sud sul Lac d’Allos con alle sue spalle la Grande Tour, ad Ovest la Tete d’Estrope, a Nord-Ovest la Grande e la Petite Seolane.

Ritorno sullo stesso percorso dell’andata in 1 ora 45 min.

Traccia GPS:      

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Un 3000 davvero semplice, privo di difficoltà. Personalmente il percorso non mi ha entusiasmato molto, ma credo che il giudizio sia parzialmente viziato dal pessimo contrasto di colori che si ha agli albori dell’autunno……sicuramente in Luglio il giudizio sarebbe stato differente. Indubbiamente bello invece il panorama di vetta e gli scorci sul Lac d’Allos; malgrado ciò non credo che valga la pena di effettuare un viaggio così lungo per questo itinerario, soprattutto se si parte da Genova, 10 ore di viaggio per una gita da 4.

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