Cima Corborant mt. 3010

La Cima di Corborant è una montagna delle Alpi Marittime che si trova sullo spartiacque alpino principale, sul confine tra Italia e Francia e fra la Valle Stura e la Val Tinee`. Qui propongo la salita per il classico percorso della via normale, che passa pe il Buco della Marmotta e discesa alternativa dal lato Ovest fino al raggiungimento del Passo Corborant fra labili o inesistenti tracce.

🏁 Punto di partenza: San Bernolfo mt. 1702

⚠️ Difficoltà:          E fino al Buco, F dal Buco alla vetta e da questa fino al Passo Corborant EE dal Passo al Buco

Sviluppo:           17 km

📈 Dislivello:           1300 mt. circa

⏱️ Tempi:              Andata 3 ore 15 min. – Ritorno 2 ore 55 min. – Totale 6 ore 10 min.

📅 Data escursione:     29/08/2010

🚥 Periodi consigliati:   Da Luglio a Ottobre

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a  Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Mondovi’. Usciti dall’autostrada si segue la superstrada e ad una rotonda si segue la  SP564 fino alle porte di Cuneo. Qui si svolta sulla SP21 che evita la città e lambisce Boves per giungere a Borgo San Dalmazzo. Superate un paio di rotatorie si perviene ad un bivio dove bisogna mantenersi a destra seguendo le indicazioni per Demonte su SS20 e, una volta usciti dall’abitato, si procede su SS21 che percorre la Valle Stura superando i paesi Demonte, Aisone e Vinadio in direzione del Colle della Maddalena, fino a Pianche. Qui bisogna svoltare a sinistra su SP238 superando Bagni di Vinadio, per poi giungere a San Bernolfo. Qui bisogna procedere fin dove arriva l’asfalto, dove poco prima di finire si incontra uno spiazzo ove lasciare l’auto. 

Itinerario:

Dallo spiazzo dopo San Bernolfo mt. 1702 si segue un breve tratto d’asfalto che poi diventa quasi subito sterrato. Qua si trascura la sterrata a destra con palina, che indica Passo Laroussa e Rifugio Migliorero sul P24, e si procede quindi dritti sempre su sterrata, sul P23, che noiosamente si insinua nel Vallone di San Bernolfo fra rada vegetazione. Dopo aver superato la Capanna Corborant mt. 1885 (nei pressi vi è una fontana) si arriva, in 40 min. circa, a ridosso di alcune belle cascatelle formate dal Torrente Corborant che scende dalla Valle di Barbacana. Qui la sterrata finisce, intorno ai 2000 mt. di quota, e diventa mulattiera compiendo degli ampissimi tornanti, che conviene tagliare con delle ripide ma opportune scorciatoie. Poi la mulattiera si restringe a sentiero che in breve attraversa una pietraia e prende quota con frequenti tornanti. Giunti nei pressi delle pendici Est della Beccas di Corborant bisogna trascurare una deviazione sulla sinistra, ossia il P23 che conduce al Passo Barbacana (una palina in legno indica la direzione a scendere per San Bernolfo e non dove conduce), e continuare dritti seguendo le su quello che ora è il P47 e, dopo aver attraversato un paio di volte un rio, si arriva, in 1 ora 10 min. dalla capanna e 1 ora 50 min. totali, al Lago Inferiore del Laus Fer mt. 2501, il più grande e dal quale si può già avvistare la Cima Corborant. Seguendo le , che proseguono sulla sponda sinistra orografica del lago,  si raggiunge in breve un 2° piccolissimo lago (poco più che una pozza) e, con ulteriore risalita in altri 10 min. dal primo lago, si perviene facilmente al 3° lago, il Lago Superiore del Laus Fer (dove termina il  P47), sulla cui sponda opposta a quella del sentiero risiede un rudere di una caserma militare. Seguendo sempre le  si prende a salire con qualche tornantino andando ad attraversare una grossa pietraia in moderata ma costante salita. Terminata la pietraia e raggiunto un tratto fra erbette e rocce la traccia si biforca. Verso sinistra si va al Passo Corborant, mentre andando a destra le conducono, con qualche ripido tornantino su sfasciumi, fino all’imbocco del “Buco della Marmotta”, in 45 min. dal Lago Superiore e 2 ore 45 min. totali. Il “Buco della Marmotta” è un anfratto formato da un grosso masso che è andato ad incastonarsi nel canale ostruendolo e che, prima di essere attrezzato con staffe e gradini metallici, era valutato PD-, ma attualmente, stando comunque molto attenti, non crea (perlomeno a salire) grossi problemi. Aiutandosi con i citati gradini, si esce da un foro e, dopo un tratto su facili roccette, si arriva alla Forcella Est del Corborant, insellatura fra il Gendarme del Corborant e la cima. Si piega quindi a sinistra seguendo ancora le e risalendo con l’ausilio delle catene che aiutano nel superamento di una placca liscia e ripida nonché esposta. Superato quindi il tratto con catene si risale l’ultimo, ripido ma semplice, pendio detritico giungendo così, in 25 min. dalla Forcella e 3 ore 15 min. totali, in vetta alla Cima Corborant mt. 3010.

Meraviglioso panorama su molte cime delle Alpi Marittime (Matto, Argentera, Becco Alto d’Ischiator, etc.), delle Alpi Cozie (Nebius, Bersaio, Rocca la Meja, Monviso, Oronaye, etc.), sui Laghi d’Ischiator, ma soprattutto sul bellissimo Lago Rabuons, il più grande lago delle Alpi Marittime.

Per il ritorno si può effettuare lo stesso percorso dell’andata oppure, come vado ora a descrivere, si può scendere sul versante opposto. Per quest’ultima ipotesi dalla vetta bisogna seguire una traccia con ometti che inizialmente procede su roccette abbastanza facili (dove per procedere bisogna comunque aiutarsi con le mani, passaggi di I grado max.) ma da affrontare comunque con la dovuta cautela, e poi si approda su cengia detritica inclinata che taglia in diagonale le pareti verso Ovest. Su questa ogni tanto la traccia sembra perdersi, ma seguendo gli ometti si giunge ad una successiva esile cengietta leggermente esposta (larga pochi centimetri e con pochi appigli con un salto sulla destra di una decina di metri, prestare molta attenzione! volendo si può comunque aggirare dall’alto, scendendo poi con un breve e facile camino). Quindi un ultimo camino di qualche metro permette di raggiungere, in circa 35 min. dalla vetta, il Passo Corborant mt. 2925. Da questo si piega a sinistra e si segue la traccia che scende nel canale Est dapprima su piccoli sfasciumi e poi fra grossi massi perlopiù stabili. Tenendosi poi tendenzialmente verso sinistra si scende su terreno ora decisamente più friabile per poi riallacciarsi al sentiero con a ridosso del “Buco della Marmotta”, in 5 min. circa dal Passo. Da qui si segue lo stesso percorso dell’andata e si arriva dopo 1 ora al Lago Inferiore del Laus Fer, e in altri 1 ora 15 min. e 6 ore 10 min. totali a San Bernolfo.

Traccia GPS:      

Galleria fotografica:

Commenti:

Piacevole e non faticosa escursione ad una bella cima. Molto belli i laghi del Laus Fer e decisamente emozionante il passaggio del “Buco della Marmotta”. Questo, ora che è attrezzato con gradini metallici, è molto meno problematico di prima, ma comunque da affrontare con la giusta cautela e concentrazione. Di recente è stato attrezzato anche il tratto dalla Forcella Est verso la vetta con catene, prima questo tratto era dato come F, con passaggi di I° grado su di una placca liscia che in caso di bagnato o ghiaccio poteva creare non pochi problemi. Con queste attrezzature è diventata sicuramente una salita un po’ meno pericolosa. Nel tratto dalla vetta al Passo prestare attenzione soprattutto nella cengietta finale poco prima del Passo, chi non se la sente di effettuarla, per l’esposizione ed i scarsi appigli, può tranquillamente superarla aggirandola dall’alto. La giornata, prevista stupenda, non è stata un granché ma ha concesso comunque di apprezzare il bel panorama dalla vetta malgrado la nuvolaglia.

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