Monte Oserot e Monte Cassorso mt. 2861-2774

Il monte Oserot è una montagna delle Alpi Cozie sul loro limite meridionale e sullo spartiacque che separa la valle Stura di Demonte dalla valle Maira. La situazione toponomastica e cartografica richiede una certa attenzione in quanto le carte più antiche indicano come Monte Oserot il falso Oserot, mentre non indicano il vero Oserot. Il monte Cassorso invece è interamente in Valle Maira e si compone di due cime. Durante il periodo estivo la cima può essere raggiunta dal Passo della Gardetta mentre la salita invernale si discosta da quella estiva, poiché l’ascensione avviene in gran parte per il canale nord-est. Qui propongo un percorso con partenza dal Colle del Preit e che tocca entrambe le cime.

🏁 Punto di partenza:  Colle del Preit  mt. 2083

⚠️ Difficoltà:           EE 

Sviluppo:             18,7 Km

📈 Dislivello:            1300 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Andata 3 ore  10 min. (2 ore 10 per l’Oserot + 1 ora per il Cassorso) – Ritorno 2 ore  40 min. (1 ora 10 min. dall’Oserot + 1 ora 30 min. dal Cassorso) – Totale 5 ore 50 min.

📅 Data escursione:        08/10/2011

🚥 Periodi consigliati:      Da Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:          ⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Mondovi’. Usciti dall’autostrada si segue la superstrada e ad una rotonda si segue la SP564 fino alle porte di Cuneo. Qui si svolta sulla SP21 che evita la città e lambisce Boves, poi si svolta a destra seguendo le indicazioni per la Val Maira e Val Grana. Dopo un paio di rotonde, seguendo sempre i cartelli marroni indicanti le due valli, si procede poi sulla SP41, che poi confluisce nella SP422 e attraversa Caraglio, Dronero, Cartignano, San Damiano Macra, quindi Ponte Marmora. Qui, in corrispondenza della piccola diga si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Canosio su SP113. Si segue questa stretta strada trascurando poi la deviazione per Marmora e si continua fino a Canosio. Oltre il paese si procede su SP283 che risale la valle superando la frazione Preit per poi raggiungere il Colle del Preit dove, in un ampio spiazzo qualche decina di metri sotto al colle del Preit, si può lasciare l’auto.

Itinerario:

Dal Colle del Preit mt. 2083 si segue la sterrata a sinistra in direzione del Passo della Gardetta, che riporta il segnavia (Percorsi Occitani). Dopo un primo tratto su sterrata il sentiero con si stacca da essa e piega a destra andando ad attraversare le distese prative (mantenendosi qualche decina di metri più a destra della sterrata) e rasentando la base delle Tre Punte. Dopo poco si ritorna momentaneamente su sterrata, per poi svoltare nuovamente a destra, seguendo sempre le che puntano verso la base del Bric Servino, ancora su distese prative fino a sbucare nuovamente su sterrata in prossimità del Rifugio Gardetta mt. 2337, in 40 min. circa dal Colle del Preit. Una volta superato il Rifugio si abbandona la sterrata, che continua dritta verso il Passo della Gardetta, per piegare invece a sinistra su traccia (è una scorciatoia che evita di passare inutilmente dal Passo della Gardetta), che dopo poco riporta una e conduce in prossimità di una casermetta, in altri 10 min. circa. Qui si procede dritti su sentierino che sovrasta una conca prativa chiamata “Fonda Brancia” e risale fino ad allacciarsi alla ex strada militare alla base delle pareti della Rocca Brancia proveniente dal Passo della Gardetta, in altri 20 min. dalla casermetta. Si svolta quindi a sinistra, seguendo i segnavia del Gta, ed in altri 5 min. ed 1 ora 15 min. totali, si giunge al Passo Rocca Brancia mt. 2606, spartiacque fra le Valli Maira e Stura. Ora si perde quota seguendo sempre i , compiendo poi un tornante a destra e passando vicino a dei piccoli pinnacoli. In breve si trascura a sinistra il sentiero P36, proveniente dal sottostante Lago Oserot, e si procede dritti su di esso per pochi metri, ossia fino al successivo bivio, dove lo si abbandona. Infatti il P36 piega a destra e sale al Colle Oserot, bisogna invece mantenersi a sinistra sul P37 che moderata discesa compie un semicerchio verso sinistra portandosi alla base di un canalone, andando poi ad incontrare, in circa 15 min. dal Passo, un grosso ometto di pietre che sbarra il sentiero. Qui si piega a destra, abbandonando così il P37, per seguire ora una traccia con e ometti. Questa risale inizialmente in moderata pendenza il pendio detritico, poi piega leggermente a destra e si impenna puntando ad un tozzo torrione di colore rossastro sulla cresta soprastante. Con innumerevoli ripidi tornantini si prende quota raggiungendo, in altri 25 min. circa ed 1 ora 55 min. totali, un grosso ometto che segnala l’uscita di un canalone. La traccia piega ora a sinistra, e compie un breve traverso in moderata pendenza, per poi volgere decisamente verso destra in ripida e diretta salita fino ad una forcellina panoramica poco sotto la vetta, in altri 10 min. dall’ometto. Piegando decisamente a sinistra su facili roccette si raggiunge un passaggio leggermente più ostico, ossia un “passo del gatto”, un passaggio dove vi e’ una roccia sporgente che per oltrepassarla bisogna accucciarsi e procedere a gattoni. Superato questo punto in breve si raggiunge, in 5 min. dalla forcellina e 2 ore 10 min. totali, la vetta del Monte Oserot mt. 2861.

Panorama a Nord sul Monviso, a Nord-Est sul vicino Cassorso, ad Est su Monte la Bianca, Rocca la Meja e Becco Grande a Sud-Est sulle Marittime (fra le quali spiccano il Monte Matto e l’Argentera) e a Nord-Ovest su Oronaye, Brec e Aiguille de Chambeyron.

Dalla vetta si ritorna a ritroso al Passo Rocca Brancia, continuando ora sulla ex strada militare con fino al Passo della Gardetta mt. 2437, in 1 ora 10 min. dalla vetta e 3 ore 20 min. totali. Se si vuole allungare la gita, per ora non particolarmente lunga e impegnativa, si può raggiungere il Monte Cassorso, da qui abbastanza vicino. Pertanto bisogna trascurare a sinistra il sentiero che conduce a Prato Ciorliero, a destra la sterrata che porta al Rifugio Gardetta e procedere invece dritti, su traccia riportante segnavia . Questa risale inizialmente un pendio erboso in moderata pendenza, incontrando poi un bivio di tracce. Si trascura a sinistra la traccia che conduce al Bric Cassin e si procede invece dritti su quello che ora diventa un percorso in cresta. La cresta è abbastanza semplice, anche se la traccia in alcuni punti diventa leggermente esile, ma in assenza di neve o ghiaccio non crea particolari problemi vista la moderata esposizione. Dopo altri 10 min. si giunge all’unico punto leggermente più ostico, ossia una paretina di un paio di metri da discendere, che è stata però di recente attrezzata con catena che agevola così di molto la discesa. Superato il tratto con catena il percorso diventa decisamente più ripido, ma nel complesso sempre abbastanza semplice, rasentando alcuni graziosi torrioni dai svariati colori, per poi raggiungere infine, in altri 30 min. e 4 ore 20 min. totali, la vetta del Monte Cassorso mt. 2774 (quella Ovest, la vicina vetta Est mt. 2782 è da qui irraggiungibile). Ritornati poi in prossimità del Passo della Gardetta, si può seguire una traccia che si stacca sulla sinistra ed evita di raggiungerlo, conducendo invece ad un paio di piccoli laghetti sottostanti. La traccia continua più o meno parallelamente alla sterrata, riallacciandosi poi al sentiero dell’andata con segnavia e   ritornando così, in 1 ora 30 min. dal Cassorso e 5 ore 50 min. totali, al Colle del Preit.     

Traccia GPS:      

Galleria fotografica:

Commenti:

Davvero una bella escursione! I panorami dalle due vette, seppur belli, non sono però di certo la cosa più bella dell’escursione, che è invece la vista su Rocca la Meja, indiscussa protagonista del paesaggio di giornata. Questa, a seconda della posizione in cui la guardi, cambia forma diventando sottile ed affilata (dal Cassorso e dall’altopiano della Gardetta), oppure lunga e frastagliata (dall’Oserot), oppure ancora tozza e ricca di torrioni (dal Col del Preit). Belli anche i torrioni sulla cresta dell’Oserot, come anche la vista su Rocca Brancia. Inoltre è possibile, poco sopra al Passo della Gardetta ed andando verso il Cassorso, con breve deviazione a sinistra su prati e scendendo verso Prato Ciorliero, ammirare alcune particolari doline di roccia bianca.

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