Monte Bersaio mt. 2386

Il monte Bersaio è una montagna delle Alpi Cozie che domina l’abitato di Sambuco in valle Stura. Il monte appare come una grande e slanciata struttura di rocce sedimentarie formate da dolomie e calcari con la sua parete meridionale che svetta alle spalle dell’abitato di Sambuco. Il versante di salita risulta però molto meno ardito.

🏁 Punto di partenza: Sambuco mt. 1184

⚠️ Difficoltà:          E

Sviluppo:            14,3 km

📈 Dislivello:           1200 mt. circa

⏱️ Tempi:              Andata 2 ore 35 min. – Ritorno 2 ore – Totale 4 ore 35 min.

📅 Data escursione:     04/07/2010

🚥 Periodi consigliati:   Da Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐

Accesso:

  Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Mondovi’. Usciti dall’autostrada si segue la superstrada e ad una rotonda si segue la SP564 fino alle porte di Cuneo. Qui si svolta sulla SP21 che evita la città e lambisce Boves per giungere a Borgo San Dalmazzo dove, oltrepassate un paio di rotonde, giunti ad un bivio, si svolta a destra seguendo le indicazioni per Demonte su SS20 ed usciti da Borgo San Dalmazzo si procede  quindi su SS21 che percorre la Valle Stura, raggiungendo e superando poi i paesi Demonte, Aisone e Vinadio. Quindi poco ulteriori km si perviene alla deviazione per Sambuco sulla destra, che va ora seguita su SP319. Una volta raggiunto il paese si procede fino alla Chiesa, in corrispondenza della quale vi è un piccolo parcheggio (pochi posti), dove si può lasciare l’auto.

Itinerario:

Dalla Chiesa di Sambuco si sale per pochi metri e, superata una fontana, si seguono le indicazioni del Gta in Via Bandia, su sentiero P34 con segnavia . Dopo poco l’asfalto viene sostituito dallo sterrato e si procede in moderata salita, ammirando alla nostra sinistra le soprastanti pareti meridionali del Monte Bersaio, di aspetto dolomitico. Dopo circa 10 min. bisogna abbandonare la sterrata che continua a sinistra e svoltare invece a destra andando ad attraversare un ponte in legno, che permette di superare il Rio della Madonna. Il sentiero, sempre ben segnato con segnavia , inizia a salire piuttosto ripido all’interno di un fitto bosco, addentrandosi così nel Vallone della Madonna. Poi, trascurato a destra il segnavia , il bosco diviene via via più rado (con la sola presenza di sporadici pini e larici), ed iniziano una serie di tornantini (che volendo si possono tagliare su ripide traccette), potendo ammirare alla nostra sinistra delle meravigliose cascate formate dal Rio della Madonna. In altri 50 min. dal ponte si giunge, superate le cascate e guardando a ritroso, ad ammirare un bel Canyon formato dall’impetuoso corso d’acqua. Dopo poco si attraversa una pietraia formata da grossi massi, per poi costeggiare il rio ed incontrare, in altri 10 min. ed 1 ora 10 min. totali, un bivio. Qui si abbandona il sentiero Gta, che procede dritto in direzione del Gias Mure’ e conduce al Colle Valcavera, e si svolta invece a sinistra seguendo le indicazioni per il Monte Bersaio, poste su una palina e su di un grosso masso. Bisogna attraversare una passerella in legno, superata la quale il sentiero prende a salire in maniera piuttosto decisa fra bellissime distese prative sovrastate dalla bastionata rocciosa di stampo dolomitico della Cima Piconiera mt. 2565. Dopo circa 35 min. dal bivio si giunge al Gias Pra d’Arbon mt. 2065 e, sempre su splendide distese prative ma con salita ora un po’ meno ripida, in altri 20 min. circa, si approda al Colletto Rocche Bianche. Ora il sentiero piega decisamente a destra verso il Colle Piconiera, mentre io, all’andata, ho optato per procedere dritto su ripido crinale erboso, più o meno al margine della cresta, andando poi ad intercettare poco sopra il sentiero proveniente appunto dal Colle Piconiera. Da qui è già ben visibile la vetta del Monte Bersaio mt. 2386, che si raggiunge comodamente in altri 5 min. e 2 ore 35 min. totali.

Dalla vetta si ha un panorama eccezionale, a Sud su molte cime delle Alpi Marittime tra le quali Argentera, Nasta, Matto, Corborant, Becco Alto d’Ischiator, Tenibres, a Nord la stupenda Rocca la Meja e la vicina Cima Piconiera, ad Est Monte Omo, Sale` e Nebius.

Per il ritorno si segue il sentiero fino al Colle Piconiera, e da qui, mantenendosi sempre sul sentiero segnato, si ritorno a ritroso come per l’andata giungendo, in 2 ore e 4 ore 35 min. totali, a Sambuco.

Galleria fotografica:

Commenti:

Bella escursione ad una cima che dal versante meridionale appare inaccessibile con pareti a strapiombo e pinnacoli di stampo dolomitico, mentre in realtà il versante di salita è quello settentrionale, caratterizzato da comodi prati. Molto bello il Vallone della Madonna, solcato dal Rio della Madonna ed attorniato da spettacolari pareti, ma apprezzabile anche il tratto dopo il bivio col Gta, che risale un vallone prativo costellato di splendidi fiori e sormontato dalle pendici della Cima Piconiera. Percorso molto vario, piacevole e senza difficoltà, ideale quando le cime più alte e blasonate sono ancora inaccessibili.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *