Rocca Parvo, Parvetto, Punta Parvo, Monte Viridio, Cima Viribianc anello da Chiappi

I monti Rocca Parvo, Parvetto, Punta Parvo, Monte Viridio e Cima Viribianc sono montagne delle Alpi Cozie situate le prime due interamente in Valle Grana  e le altre sullo spartiacque tra Valle Stura e Valle Grana. Qui propongo un anello completo che tocca numerose vette e attraversa in parte la Curnis Auta, tratto di crinale fra Valle Stura e Valle Grana dalla notevole panoramicità.

🏁 Punto di partenza:  Chiappi mt. 1618 circa

⚠️ Difficoltà:           EE la salita alla Rocca Parvo e al Parvetto, E tutto il resto

Sviluppo:            14,3 Km

📈 Dislivello:            1350 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Giro ad anello totale 6 ore 20 min.

📅 Data escursione:      26/05/2021

🚥 Periodi consigliati:    Da Maggio a Novembre

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Mondovi’. Usciti dall’autostrada si segue la superstrada e ad una rotonda si segue la SP564 fino alle porte di Cuneo. Qui si svolta sulla SP21 che evita la città e lambisce Boves, quindi a destra seguendo le indicazioni per la Val Maira e Val Grana. Dopo un paio di rotonde, seguendo sempre i cartelli marroni indicanti le due valli, si procede poi sulla SP41, che poi confluisce nella SP422 e attraversa Caraglio. Qui, ad una rotatoria, si svolta a sinistra in Via Roma che poi diventa Via Val Grana su SP23 iniziando pertanto a risalire la Valle Grana. Si procede quindi su SP23 fino a Pradleves, quindi diviene SP112 fino a Campomolino, oltre il quale si risale su SP333 con qualche tornante superando Chiotti fino a giungere a Chiappi dove, in corrispondenza della prime case, bisogna svoltare a sinistra e scendere all’interno del borgo. Giunti ad un incrocio di strade si trascura quella di destra che sale verso l’agriturismo La Meiro (dove vi sono dei parcheggi ma riservati ai clienti) e si svolta invece a sinistra in discesa per pochi metri fino ad un modesto spiazzo nelle vicinanze di un box (max 2 auto).

Itinerario:

Dallo spiazzo a mt. 1618 circa si risale su asfalto fino al bivio di strade ove si incontra una palina indicatrice, punto in cui si svolta a sinistra in salita per circa 50 metri per poi mantenersi ancora a sinistra su sterrata che discende fino al Pont du Moulin mt. 1620, ponte sul Torrente Grana, dove si incontra un primo bivio, dopo 5 min. dalla partenza. Qui si trascura a destra la sterrata (che andrebbe comunque bene) e si svolta a sinistra attraversando il ponte al cui termine si perviene ad un nuovo bivio, punto in cui terminerà l’anello. Trascurata la sterrata a sinistra, R5, per il Colle Viribianc (dalla quale arriveremo al ritorno) si svolta invece a destra sul R6 con indicazioni per il Colle Viridio e Rocca Parvo. Seguendo pertanto i segnavia si risale con qualche svolta un dosso erboso poi, raggiunta la sommità di tale dosso, il sentiero compie un lungo traverso puntando perlopiù a Sud-Ovest procedendo parallelamente al corso del torrente con belle visuali sul Parvetto e Rocca Parvo. Si perviene quindi ad un bivio con palina, dopo altri 20 min. circa, dove si trascura sia a sinistra il sentiero R54A per il Colle Viridio, sia il sentiero che scende a destra e che riporta su sterrata a Chiappi, mantenendosi invece dritti su ampia mulattiera inerbita con indicazione per la Rocca Parvo. Questa, sempre ben segnata con segnavia e paletti di legno, prende quota in moderata salita superando quasi subito un modesto guado, quindi con qualche tornantino porta ad attraversare un rado e minuscolo lariceto per poi sbucare su asfalto in Loc. Langra mt. 1971, in altri 35 min. e 1 ora totale. Bisogna ora seguire la strada asfaltata per circa 300 metri poi, praticamente alle pendici della Rocca Parvo, a Pont Fonirola mt. 1995 la si abbandona deviando a sinistra seguendo ancora le indicazioni per la Rocca Parvo sul R54A, trascurando pertanto l’R54 che conduce al Colle Esischie. Il sentierino prende a salire subito con decisione raggiungendo poi, dopo numerosi tornantini, un ampio ripiano erboso dove il sentiero volge a destra puntando verso le pareti rocciose della Rocca Parvo. Con salita abbastanza sostenuta si perviene poi ad un ripiano superiore dove il sentiero segnato con segnavia piega a sinistra per raggiungere il Colletto Parvo Sud, insellatura fra il Parvetto ed una modesta elevazione rocciosa, mentre se si vuole più direttamente raggiungere la Rocca Parvo bisogna procedere dritti seguendo una vaga traccetta che si insinua poi in un canalino ripido ed erboso alla sinistra delle pareti rocciose, io ho optato per quest’ultima soluzione. La traccetta diviene quasi subito evanescente per poi scomparire del tutto, comunque diciamo che basta risalire il pendio effettuando numerosi zig-zag per smorzare la pendenza giungendo così, in corrispondenza delle prime roccette, ad intercettare il sentierino, l’R54B, contrassegnato da sbiadite proveniente a sinistra dal colletto precedentemente evitato. Svoltando ora a destra la traccetta, su ripido pendio di fine pietrisco (attenzione in discesa), conduce in vetta alla Rocca Parvo mt. 2394, in 50 min. da Loc. Langra e 1 ora 50 min. totali. Ridiscesi al punto in cui si è intercettato il sentiero si procede ora dritti su di esso che con qualche saliscendi su crinale porta ad aggirare sulla sinistra una modesta elevazione rocciosa per raggiungere poi il Colletto Parvo Sud mt. 2302, in 15 min. da Rocca Parvo. Qui si continua sul R54B che compie ora un traverso alle pendici del Parvetto, quindi con qualche tornantino risale un canalino sbucando poi nelle vicinanze del Colle del Nais, che non è però necessario raggiungere deviando invece a sinistra verso la base delle pareti del Parvetto, in 25 min. dal colletto. Giunti pertanto su di una selletta erbosa, nelle cui vicinanze vi sono alcuni graziosi pinnacoli, inizia la traccetta, indicata da alcuni ometti di pietre, che risale con qualche zig zag il canalone di massi accatastati nella parte centrale della montagna, unico punto di debolezza fra due pareti verticali. Aiutandosi in alcuni punti con le mani (I/II°, un EE tendente all’F) si raggiunge poi la sommità del canalone, punto in cui ci si dirige a destra andando ad aggirare la vetta (da qui inaccessibile) sul versante orientale, percorrendo una cengia di massi accatastati (prestare attenzione all’esposizione a sinistra) ed aiutandosi con le mani (anche qui I/II°) fino al raggiungimento della sommità del Parvetto mt. 2481, in altri 15 min. e 2 ore 45 min. totali. Ritornati alla selletta erbosa bisogna seguire la traccia di sentiero che volge a Sud su crinale erboso arrotondato e porta alla base della crestina che conduce in vetta alla Punta Parvo. Io qui ho abbandonato il sentiero che a sinistra taglia con un lungo traverso le pendici della montagna ed ho seguito la traccia che risale la semplice cresta raggiungendo così, in 30 min. dal Parvetto e 3 ore 15 min. totali, la vetta della Punta Parvo mt. 2521, punto più alto dell’escursione. Da questa si può discendere senza traccia alcuna per il ripido pendio opposto, Sud-Est, che conduce poi ad intercettare il sentiero abbandonato in precedenza e ora da seguire a destra procedendo in moderata discesa sull’ampio crinale erboso prendendo come punto di riferimento i paletti in legno. Puntando perlopiù ad Est si giunge in breve al Col de Cussiers mt. 2390, in 15 min. da Punta Parvo, dal quale si seguono le indicazioni per il Bivacco Rosset tornando a salire, dapprima in maniera poco marcata e poi più decisa, su pendio in parte detritico fino alla cima del Monte Viridio mt. 2498, in altri 20 min. e 3 ore 50 min. totali. Si discende ora seguendo sempre i segnavia del R28 inizialmente su pendio erboso e poi su pietraia di massi bianchi calcarei fino a raggiungere il Passo Viridio mt. 2399, in altri 15 min. circa, dove si incontra un bivio con palina. Qui si trascura a sinistra l’R16 che discende a Chiappi (opzione da prendere in considerazione per effettuare un anello più breve in caso si fosse stanchi) e si continua dritti ancora sul R28, seguendo le indicazioni per il Colle Viribianc, tornando quindi a salire su pendio di erba e roccette fino alla Cima Viribianc mt. 2477, in 10 min. dal passo e 4 ore 15 min. totali. Continuando a procedere verso Est il sentiero discende fino ad un’insellatura erbosa fra la Cima Viribianc ed una sua anticima a destra, punto in cui il sentiero discende verso Nord, mentre io ho optato per compiere una modesta deviazione e raggiungere anche la vicina anticima a mt. 2474 deviando a destra su pendio di roccette. Senza tornare all’insellatura sono disceso direttamente verso Nord su scosceso pendio erboso (meglio ritornare alla selletta, specie se su fondo bagnato) fino ad intercettare il sentiero, seguendolo poi verso destra andando così ad aggirare la vetta ad Est su percorso a tratti un po’dirupato per poi digradare fino all’ampia insellatura erbosa del Colle D’l Muléts mt. 2310, in altri 35 min. e 4 ore 50 min. totali. Seguendo sempre le indicazioni per il Bivacco Rosset si risale il nuovo pendio, a tratti un po’ripido, che con alcune serpentine su fini detriti conduce in vetta alla Cima dei Tre Mulets mt. 2410, in altri 10 min. circa. Si procede ora per lungo crinale, la Crest d’l Mulets, che digrada percorrendo alcuni dossi di erba e roccette fino a terminare la discesa al Colle Viribianc mt. 2187, in altri 20 min. e 5 ore 20 min. totali, punto in cui si trascura a destra il sentiero P11 che conduce al Rifugio Carbonetto, il sentiero che continua dritto verso il Laghetto Bram, e si volge invece sul sentiero a sinistra seguendo le indicazioni per Chiappi. Il sentierino, contrassegnato sempre da segnavia , discende fra alcuni piccoli e radi alberelli e distese di rododendri fino ad un ripiano erboso, poi piega decisamente a sinistra con un lungo traverso e si porta a sovrastare un grosso Gias, che oltrepassato di qualche centinaio di metri per poi piegare a destra per prati, sempre seguendo i segnavia, fino ad intercettare la sterrata (che termina al Gias) in Loc. I Quiotas mt. 1826, in 35 min. dal passo. Ora bisogna seguire la sterrata in discesa a sinistra, R5, che con numerosi ampi tornanti conduce al Pont du Mulin, bivio di inizio percorso, e da questo come per l’andata fino allo spiazzo, in altri 25 min. e 6 ore 20 min. totali concludendo così l’anello.     

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Quando progettai questo percorso alcuni anni fa, senza riuscire poi a trovare la giusta occasione per eseguirlo, sapevo che sarebbe stato piacevole ma non immaginavo che potesse essere così bello. Molto bello infatti fin dalla partenza poter ammirare le pareti della Rocca Parvo che si stagliano in stampo quasi dolomitico sopra ai verdi prati, come altrettanto bello il Parvetto e i suoi pinnacoli per non parlare poi del panoramicissimo percorso di crinale della Curnis Auta. Inoltre le fioriture che si possono ammirare in questo periodo lungo il percorso sono state la ciliegina sulla torta di una meravigliosa escursione. Come già citavo nella descrizione, per chi non se la sentisse di effettuare l’anello completo, giunti al Passo Viridio è possibile discendere a Chiappi, tagliando però fuori le due cime Viribianc e la Crest D’l Mulets, ma risparmiando alcuni km e qualche centinaio di metri di dislivello. Gita non molto impegnativa, quantomeno per quel che riguarda le difficoltà tecniche (se si esclude la salita al Parvetto), però presenta tantissimi saliscendi che alla fine si fanno sentire. Gita sicuramente consigliata, specie in questo periodo in cui la neve si scioglie ed i prati verdeggianti si riempiono di moltitudini floreali.  

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