Cima Pian Ballaur, Cima delle Saline e Cima della Brignola mt. 2604-2612-2474

Cima Pian Ballaur, Cima delle Saline e Cima della Brignola sono montagne delle Alpi Liguri. Le prime due sono rispettivamente la quarta e la terza vetta per altitudine delle Liguri. Si trovano nel massiccio carsico del Marguareis, di queste Cima delle Saline sullo spartiacque tra la Val Tanaro e la Valle Ellero mentre Cima Pian Ballaur in prossimità. Qui propongo un ampio e vario percorso ad anello che permette di toccare appunto tutte e tre le vette. Prestare attenzione in caso di scarsa visibilità (molto frequente in queste zone) a non perdere l’orientamento nel tratto fra la Cima delle Colme e il Gias Gruppetti per assenza di un vero e proprio sentiero. Utile la traccia GPS qui scaricabile.

🏁 Punto di partenza:   Porta Pian Marchisio mt. 1634 circa

⚠️ Difficoltà:           EE

Sviluppo:             22,9 Km

📈 Dislivello:            1670 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Giro ad anello totale 8 ore

📅 Data escursione:      02/10/2016

🚥 Periodi consigliati:    Da Giugno a Novembre, evitando magari i periodi più caldi e in caso di neve

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Mondovì. Usciti dall’autostrada si procede sulla superstrada seguendo le indicazioni per Cuneo, quindi si svolta seguendo l’indicazione per Villanova di Mondovì su SP5. Superare Villanova e raggiungere Roccaforte di Mondovì, poi svoltare su SP272 che si addentra nella Valle Ellero raggiungendo la borgata di Rastello. La strada ora si inerpica superando poi il Ponte Murato, diventando in seguito a tratti sterrata e per buona parte ancora asfaltata fino al raggiungimento di Porta Pian Marchisio nei pressi del quale in uno spiazzo si può lasciare l’auto.  

Itinerario:

Dallo spiazzo nei pressi di Porta Pian Marchisio mt. 1634 si procede su sterrata riportante il segnavia G1 con indicazione per il Rifugio Havis de Giorgio Mondovì. Questa scende ad attraversare l’ampio pianoro solcato dal Torrente Ellero che si costeggia alla sua destra fino ad incrociare la palina che indica la deviazione per il Rifugio Havis de Giorgio mt. 1701, deviazione che va seguita a destra su comoda traccia fino al raggiungimento appunto del rifugio dopo 30 min. circa. Qui bisogna trascurare a destra il sentiero G5 per il Colle del Pas, a sinistra il G3 per il Passo delle Saline e procedere invece dritti su traccia che punta decisamente verso Sud. Questa è inizialmente poco evidente, poi, dopo qualche decina di metri, diventa più chiara segnata con segnavia biancorossi e prende a salire con maggiore decisione con molti tornantini su fondo detritico fino a raggiungere l’imbocco del Canalino delle Masche. Questo è piuttosto ripido ma, nelle condizioni che ho trovato io (ossia asciutto e senza neve o ghiaccio), nel complesso abbastanza semplice dove l’unica asperità è il punto in cui viene sbarrato da una paretina di un paio di metri ben appigliata e attrezzata comunque con catena. In breve fra terriccio e ghiaietto si esce dal tratto più stretto del canale per poi ritrovarsi in ambiente più aperto. Su ripida taccia, sempre riportante i segnavia  , si approda nel Vallone delle Masche, attraversando una conca carsica alla base delle pareti delle Saline e di Pian Ballaur. Rasentando doline, inghiottitoi e roccette solcate il sentiero risale puntando all’evidente intaglio fra le due cime, che si raggiunge in 1 ora 50 min. dal rifugio e 2 ore 20 min. totali. Ora per raggiungere la Cima del Pian Ballaur bisogna piegare a destra e risalire il pendio erboso seguendo gli ometti e i rari segnavia sbiaditi () che permettono di sbucare sul pianoro sommitale. Per raggiungere la vetta bisogna volgere a destra, dove il punto più alto della Cima Pian Ballaur è segnato con un ometto a mt. 2604, in 20 min. dal colletto.

Panorama a Nord Mondolè, a Nord-Est Seirasso e Saline, ad Est Mongioie , Pizzo d’Ormea e Bric Conoia, a Sud Saccarello, Toraggio, Missun e Bertrand , a Sud-Ovest Bego, Gran Capelet, Clapier, Maledia e Gelas, a Ovest P.ta Marguareis con dietro Nasta, Baus, Argentera, Oriol, Asta e Matto, a Nord-Ovest Cime di Serpentera, Bric Costa Rossa, Bisalta , Cima Cars e Monviso.

Dalla vetta si ritorna a ritroso fino al colletto e da questo si continua nella stessa direzione puntando verso l’evidente Cima delle Saline seguendo i paletti di legno ed i segnavia  che permettono, in mancanza di un evidente sentiero, di avere un riferimento sul pendio erboso fino al raggiungimento, in 40 min. dal Pian Ballaur e 3 ore 20 min. totali, della Cima delle Saline mt. 2612. Da questa si discende nel versante opposto sul sentiero che, con numerosi tornanti, permette di raggiungere il Passo delle Saline mt. 2174, in 20 min. dalla vetta. Si procede ora dritti sul sentiero con segnavia e indicazione per Pian Comune e Monte Mongioie, mantenendosi sul filo del crinale puntando verso Sud-Est. Dopo un primo tratto in moderata salita, tende poi ad inerpicarsi fino ad un’elevazione, raggiunta la quale si ritorna nuovamente a percorrere placidi pendii erbosi. Raggiunto Pian Comune mt. 2407 le tracce spariscono e si procede puntando verso Est seguendo i rari paletti e toccando così la Cima delle Colme Ovest mt. 2407 e dopo qualche saliscendi la Cima delle Colme Est mt. 2374. Ora inizia il tratto di percorso fuori sentiero che permette di raggiungere la Cima della Brignola e pertanto è bene prestare attenzione ed effettuare questo percorso solo in caso di buona visibilità. Dalla Cima delle Colme si scende per prati puntando verso Nord-Est fino a raggiungere la zona calcarea alle pendici del Monte Mongioie. Qui si piega a sinistra senza via obbligata, cercando i punti più agevoli e logici procedendo fra erba e roccette calcaree arrivando poi al cospetto di una bastionata rocciosa incurvata, dove bisogna mantenersi alla sua base su conca erbosa e proseguire poi in diagonale puntando ad una crestina erbosa. Una volta raggiunta si piega a sinistra e senza perdere quota si procede effettuando un traverso leggermente esposto su roccette con buoni appigli che permette di tagliare le pendici di un tratto roccioso della cresta e, superato questo tratto leggermente delicato, in breve si intercetta un sentiero contrassegnato da segnavia . Attraversata una modesta pietraia si approda alla base del cupolone sommitale e, con breve risalita su comoda traccia, si raggiunge, in 1 ora 10 min. dalla Cima delle Colme Est e 5 ore 55 min. totali, la Cima della Brignola mt. 2472. Si procede scendendo a vista nel crinale opposto puntando verso Nord-Ovest su distese prative raggiungendo poi, in 20 min. circa, il Colletto Brignola Seirasso mt. 2330, dove bisogna seguire le indicazioni per il Gias Gruppetti e Rifugio Mondovì. Il sentiero perde molto lentamente quota fin quando, all’altezza di un piccolo rio, si abbandona la traccia più evidente per piegare a sinistra su pendio erboso. Qualche paletto di tanto in tanto permette di mantenere la rotta ma è comunque indifferente, basta scendere verso la piana sottostante dove ha sede il Gias Gruppetti mt. 1890, che si raggiunge in 45 min. dal colletto e 7 ore totali. Ora basta seguire la sterrata in discesa che in 1 ora e 8 ore totali permette di ritornare a Porta Pian Marchisio, concludendo così l’anello.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Meraviglioso giro ad anello, lungo ma estremamente remunerativo. Già la base di partenza della gita secondo me vale il viaggio per raggiungerla, Pian Marchisio è infatti a mio giudizio uno dei luoghi più incantevoli delle Alpi Liguri e non solo. Interessante anche l’attraversamento del Canalino delle Masche e del Vallone delle Masche. Finalmente ho visto qualcosa dalla Cima delle Saline in quanto nella precedente escursione di qualche anno fa ero stato avvolto dalla nebbia, anche se le nuvole non sono mancate neanche in questa circostanza. Il tratto fuori sentiero dalla Cima delle Colme Est a poco prima della Cima della Brignola non presenta grandi difficoltà (escluso il traverso sotto la cresta poco prima della Brignola), ma richiede comunque buona visibilità essendo privo di sentieri e tracce. Per chi non se la sentisse di allungare fino alla Cima della Cima della Brignola è possibile, giunti al Passo delle Saline, scendere sul sentiero G3 che va ad intercettare il percorso da me effettuato all’altezza del Gias Gruppetti, effettuando comunque un anello ma più breve.

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