Monte Borel e Punta dell’Omo mt. 2287-2299 anello da San Giacomo

I Monti Borel e Punta dell’Omo sono montagne delle Alpi Cozie, situate all’inizio del Vallone dell’Arma (diramazione della valle Stura di Demonte), in Valle Stura. Si presentano con  forma di panettone, pertanto molto frequentate dagli scialpinisti. Qui propongo un percorso che poco dopo il bivio per il Gias Contard compie un anello risalendo e discendendo due diverse dorsali toccando entrambe le vette.

Dati tecnici:


🏁 Punto di partenza:  San Giacomo di Demonte mt. 1312

⚠️ Difficoltà:           E sulla strada, EE tutto il resto  (MR)

Sviluppo:             15 Km

📈 Dislivello:            1100 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Giro ad anello totale 6 ore 10 min.

📅 Data escursione:       05/12/2021

🚥 Periodi consigliati:     Tutto l’anno, ideale con neve per ciaspolata

🔎 Valutazione:          ⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Mondovi’. Usciti dall’autostrada si segue la superstrada e ad una rotonda si imbocca la SP564 fino alle porte di Cuneo. Qui si svolta sulla SP21 che evita la città e lambisce Boves per giungere a Borgo San Dalmazzo dove, dopo aver oltrepassato un paio di rotonde, si giunge ad un bivio, punto in cui si svolta a destra seguendo le indicazioni per Demonte su SS20 ed usciti da Borgo San Dalmazzo si procede  quindi su SS21 che percorre la Valle Stura, raggiungendo poi dopo alcuni km il paese di Demonte. Al termine del paese si svolta a destra seguendo le indicazioni per il Vallone dell’Arma. La strada diventa piuttosto stretta e risale il vallone superando alcune frazioni tra le quali S. Maurizio, Poracchia, Morier, giungendo infine a San Giacomo di Demonte, dove in un ampio spiazzo al termine del paese, prima della sbarra, si può lasciare l’auto. 

Itinerario:

Dal parcheggio si torna a ritroso su asfalto per meno di 200 metri e giunti all’altezza della chiesetta di San Giacomo di Demonte mt. 1312 si segue l’indicazione per il Passo Borel (P10), con palina posta nella vicinanze di una fontana/lavatoio, procedendo quindi su strada asfaltata che risale la Valle di San Giacomo costeggiando il Rio San Giacomo sormontati a destra dalla Testa Gardon. Dopo aver superato un ponte si costeggia la presa dell’acqua dell’ENEL, oltre la quale si perviene ad un nuovo ponte in corrispondenza di uno slargo, in 35 min. circa. Attraversato il ponte si procede ancora su strada che compie alcuni ampi tornanti (volendo si possono tagliare su prati), per poi trascurare la sterrata che scende a sinistra verso il sottostante Gias Bourel mt. 1660. Con ancora alcuni tornanti si giunge ad un bivio di strade, punto in cui si trascura a sinistra quella che conduce al Gias Contard e Gias Viribianc Sup. sul P70 e si procede invece ancora su quella di destra, fin qui è lo stesso percorso effettuato anni fa per salire al Monte Gorfi e Cima Peracontard. Dopo circa 350 metri, in 45 min. dal ponte e 1 ora 20 min. totali, bisogna abbandonare la sterrata e prendere a rimontare il ripido pendio puntando verso Nord-Ovest raggiungendo così il crinale dopo circa 300 metri. Seguendo ora il ripido crinale, che offre alcuni piacevoli scorci a sinistra sul Monte Gorfi e la vicina Pera Puntua, si procede per 700 metri verso Nord fino a quota 2150 mt. circa, arrivando così al di sotto della cresta, punto in cui bisogna piegare decisamente a sinistra, Ovest, e puntare all’evidente dosso (anticima) con grosso ometto, che si raggiunge dopo altri 600 metri. Oltrepassato il dosso bisogna risalire l’ultimo pendio che adduce in vetta al Monte Borel mt. 2287, in 1 ora 45 min. dal bivio e 3 ore 5 min. totali.

Panorama a Nord Monviso, Gran Paradiso, Cervino e Rosa, a Nord-Est Monte Disgrazia, a Est la vicina Punta dell’Omo, Bram, Grum e Testa di Gardon, a Sud-Est Bisalta, Mondolè, Mongioie, Saline, Marguareis, Cima della Fascia, Rocca dell’Abisso, Aiera, Lausetto, Asta, Oriol, Argentera, Matto, a Sud Rocca di Valmiana, Rocca della Paur, Malinvern, Maladecia, a Sud-Ovest Corborant, Becco Alto d’Ischiator, Savi e Salè, a Ovest Omo, Bodoira, Viribianc, a Nord-Ovest Tempesta e Tibert.

Si ridiscende al dosso con ometto e da questo si prosegue sull’ampia cresta, la Curnis Auta, procedendo verso Est in moderata discesa su morbidi dossi fino a giungere dopo 1 km al Colle Borel mt. 2185 (La Sea D’Borlet), in altri 30 min. circa, punto in cui si trascura a sinistra un sentiero che scende verso Castelmagno e si continua dritti nella stessa direzione. Bisogna ora risalire il pendio che in poco più di 1 km che permette di raggiungere la piatta vetta della Punta dell’Omo mt. 2299 (Crést de Gibert), in 30 min. dal colle e 4 ore 5 min. totali. Per la discesa si è optato per tornare a ritroso per circa 350 metri, ossia fino ad un dosso sottostante, dal quale senza via obbligata si può discendere il ripido costone puntando perlopiù verso Sud fin quando questo intercetta la sterrata intorno a quota 1800 metri, in 45 min. dalla vetta. Ora bisogna volgere a destra e seguire la sterrata in moderata discesa che dopo circa 600 metri ritorna al punto in cui si è abbandonato la sterrata all’andata e da qui sullo stesso percorso fino a San Giacomo in altri 1 ora e 20 min. e 6 ore 10 min. totali.

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Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Bella ciaspolata a due vette molto panoramiche seppur non elevatissime. Il tratto di cresta della Curnis Auta con innevamento risulta molto interessante. In caso di forte ed instabile innevamento è consigliabile evitare i tratti di crinale da me effettuati sia a salire che a scendere. Non mi aspettavo molto da questo percorso, invece mi ha sorpreso positivamente.

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