Monte Vanclava mt. 2874

Il Monte Vanclava è una montagna delle Alpi Cozie situata sullo spartiacque che divide la Val Maira dalla Valle Stura, in una posizione privilegiata per ammirare il Monte Oronaye. Vetta non molto frequentata, decisamente meno gettonata rispetto al vicino Monte Scaletta, malgrado la egual semplicità di percorso. Qui propongo la traversata da Le Pontet a Argentera, è comunque raggiungibile, oltre che dalle due località di partenza e arrivo, anche da Prato Ciorliero in Val Maira

🏁 Punto di partenza:  Le Pontet mt. 1951

⚠️ Difficoltà:           EE 

Sviluppo:            16,8 Km

📈 Dislivello:           980 Mt. circa

⏱️ Tempi:              Andata 2 ore 35 min. – Ritorno 2 ore 25 min. – Totale 5 ore

📅 Data escursione:     30/06/2013

🚥 Periodi consigliati:   Da Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a  Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Mondovi’. Usciti dall’autostrada si segue la superstrada e ad una rotonda si segue la  SP564 fino alle porte di Cuneo.  Qui si svolta sulla SP21 che evita la città e lambisce Boves per giungere a Borgo San Dalmazzo, all’inizio del quale, dopo un paio di rotonde, bisogna mantenersi a destra seguendo le indicazioni per Demonte su SS20 e, una volta usciti da Borgo San Dalmazzo, si procede su SS21 che percorre la Valle Stura, raggiungendo Demonte, quindi Aisone, Sambuco, Vinadio, Pietraporzio, Bersezio e Argentera. Terminato il paese iniziano una serie di tornanti che conducono al Colle della Maddalena. Oltre il colle si entra in territorio francese, nel quale si scende per qualche centinaio di metri, raggiungendo in breve uno spiazzo sulla destra in Loc. Le Pontet, dove si può lasciare l’auto.

Itinerario:

Dallo spiazzo di Le Pontet mt. 1951 si segue il sentiero con segnavia che volge a destra con palina indicante il Lac de l’Oronaye. Questo risale con moderata ma costante pendenza il vallone fra distese prative, sovrastando di qualche decina di metri il Torrente Oronaye, raggiungendo, dopo 30 min. circa, un ripiano erboso sul quale e’ posta una capanna. Si procede ancora, sovrastati sulla sinistra dal Bec du Lievre, fino a raggiungere la sommità di un dosso, dal quale appare ora l’Oronaye. Si scende di qualche metro fino ad un ripiano dove si abbandona momentaneamente il sentiero con segnavia , per seguire invece la traccia che piega a destra con , che consente di tagliare notevolmente il suddetto sentiero. La traccia percorre il ripiano e risale una piccola pietraia approdando su di un altro pittoresco ripiano erboso attraversato dal Torrente Oronaye che in questo punto è un placido rio. Lo si attraversa e ci si addentra così nel Vallone dell’Oronaye, sormontati sulla sinistra dalla frastagliata cresta che dal Col de Villadel conduce all’Oronaye. Ci si riallaccia ora al sentiero abbandonato in precedenza ed in breve si approda a sovrastare il Lac Gelèe mt. 2353, situato in una piccola conca alle pendici della Tête de Blaves, in 25 min. dalla capanna e 55 min. totali. Si procede ancora sull’ evidente sentiero fra meravigliose distese prative raggiungendo, dopo altri 15 min. circa, il bivio che conduce a destra al vicino Lago dell’Oronaye mt. 2411, da trascurare, mantenendosi sul sentiero principale sormontati ora dall’imponente e frastagliata mole dell’Oronaye incontrando poi, dopo circa 10 min. ed 1 ora 20 min. totali, il bivio con palina indicante il Col de Feiullas. Qui si trascura tale deviazione e si procede ancora dritti seguendo l’indicazione per il Col de Roburent ed i Lacs de Roburent, ma solo per qualche decina di metri. Infatti bisogna abbandonare il sentiero e piegare a sinistra senza alcuna traccia, risalendo alcuni dossi erbosi puntando verso Est, andando così ad incunearsi nel Vallone di Vanclava. Mantenendosi verso sinistra, alla base delle pietraie che discendono dai Monti Feuillas (essendo il Vallone ancora parzialmente ricoperto di neve abbiamo deciso di attraversarlo sul versante leggermente meno innevato e con neve meno ghiacciata, non so pertanto se in assenza di neve vi sia una traccia che percorre tale vallone), si procede puntando sempre verso Est /Sud-Est, ossia verso l’evidente intaglio al termine della conca, il Passo di Vanclava mt. 2774, che si raggiunge in circa 1 ora dall’abbandono del sentiero e 2 ore 20 min. totali. Qui si intercetta una traccia, che bisogna seguire piegando a sinistra e risalendo il ripido versante Sud della montagna con frequenti tornantini, raggiungendo così senza grossi problemi la vetta del Monte Vanclava mt. 2874, in altri 15 min. dal Passo e 2 ore 35 min. totali.

Panorama a Nord Cervet, Faraut, Rocca la Marchisa, Monviso e Chersogno, ad Est Piovosa, Tempesta, Tibert, Bric Cassin, Cassorso e Rocca la Meja, a Sud-Est Rocca Brancia, Oserot, in lontananza l’Argentera, Rocca Peroni ed il vicino Scaletta, a Sud Tenibres, Corborant e Ischiator, a Sud-Ovest Rocca Tre Vescovi, Enciastraia e Tete de la Pelouse, ad Ovest Tete de Coin de l’Ours e Tete de Siguret, a Nord-Ovest i vicini Feiullas e la mole dell’Oronaye, protagonista del panorama di giornata.

Si ritorna al Passo e da questo si segue la traccia che procede dritta verso Sud, per poi svoltare a destra per aggirare un salto roccioso e procedere fra erba e roccette puntando verso Sud-Est fin quando si sbuca pochi metri sopra alle casermette nei pressi del Colle Scaletta, in 30 min. dalla vetta. Qui si piega a destra e su esile, sdrucciolevole e ripida traccetta (prestare attenzione!) si raggiunge la copertura della prima delle due casermette (quella più in basso). La si percorre fin quando questa termina e si segue una traccia che conduce in breve ad allacciarsi al sottostante sentiero S10, che attraversa un ripiano. Lo si segue piegando a destra in moderata discesa fin quando termina il ripiano ed appare il Lago Superiore di Roburent, per poi discendere un ampio canalone di terriccio e detriti con frequenti tornanti che permette di raggiungere appunto, in altri 15 min. dalle casermette, la sponda Est del Lago Superiore di Roburent mt. 2428 (il più grande fra i Laghi di Roburent). Si piega a sinistra costeggiando le rive del Lago, ora sul P41, in piano su distese prative raggiungendo in breve una distesa di detriti che sovrasta il Lago Mediano di Roburent mt. 2355 (il più bello a mio giudizio). Qui si può decidere se puntare al Lago o mantenersi in quota, io sono rimasto in quota ma probabilmente non e’ stata la scelta giusta in quanto il bel lago si scorge inizialmente per poi scomparire, mentre l’altra traccia lo sovrasta di pochi metri potendo così vedere decisamente meglio. Il sentiero scende poi a raggiungere il Lago Inf. di Roburent mt. 2330, in 20 min. dal Lago Superiore e 3 ore 40 min. totali. Si costeggia la sponda Ovest e, dopo una modesta risalita, si continua a scendere inizialmente con una serie di tornantini e poi con un lungo traverso verso Ovest. Bisogna poi attraversare il Rio di Roburent e procedere ancora per un breve tratto verso il fondo del vallone fin quando il sentiero torna a salire moderatamente volgendo verso sinistra (Sud). Al termine della modesta risalita si approda, in 25 min. dal Lago Inferiore, su di un ripiano erboso sede di un Gias (ex Capanna Roburent) mt. 2180, sovrastato dai poderosi pinnacoli del Bric della Sabbiera. Attraversato quindi il ripiano, il sentiero torna a scendere, ora in maniera piuttosto decisa fra bellissime distese prative, per poi procedere con un lungo traverso in falsopiano parallelamente al sottostante Rio Roburent, che in questo punto forma delle belle cascate. Terminato il traverso, con modesta risalita, si approda, in ulteriori 35 min. e 4 ore 40 min. totali,  a “La Tinetta” mt. 2026, colletto erboso piuttosto panoramico su entrambi i versanti della Valle Stura. Ora iniziano una serie di tornantini che permettono di perdere velocemente quota in un meraviglioso ambiente fra pini mughi, ginepri e radi larici. Giunti in un punto denominato “Li Cloutét” i tornantini si esauriscono ed un traverso in costante pendenza conduce ad un ripiano erboso, sommità di una bastionata rocciosa. Qui è già ben visibile il sottostante paese di Argentera, che si raggiunge poi con ancora qualche tornantino sbucando nei pressi della Chiesa ed infine sulla statale, dove termina la traversata, in 20 min. da “la Tinetta” e 5 ore totali.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Bellissima traversata in luoghi davvero incantevoli fra laghi, distese prative e pinnacoli di stampo dolomitico. Per eseguire questo percorso necessitano, ovviamente, due auto, una lasciata ad Argentera e l’altra all’inizio del percorso a Le Pontet. Molto belli tutti i laghi (specialmente il lago mediano di Roburent dalle meravigliose tinte sfumate dal verde all’azzurro) e i vari pinnacoli alle pendici del Monte Feuillas. Prestare attenzione dall’abbandono del sentiero al Passo Vanclava, in quanto non esiste una vera e propria traccia, ed evitare di eseguire questo percorso in caso di scarsa visibilità.

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