Monte Chirlè mt. 2312

Il Monte Chirlè è una montagna delle Alpi Cozie, situata sulla sinistra orografica della Valle Maira a ridosso del Monte Ruissas ed in posizione estremamente panoramica sul gruppo del Chersogno-Pelvo d’Elva, sulla cresta che divide il Vallone di Ussolo con quello di San Michele di Prazzo. Qui propongo il semplice percorso che da Vallone conduce a questa poco conosciuta ma panoramica vetta.

🏁 Punto di partenza: Borgata Vallone mt. 1435 circa

⚠️ Difficoltà:          E 

Sviluppo:           11,8 Km

📈 Dislivello:           890 Mt. circa

⏱️ Tempi:                   Andata 2 ore 45 min. Ritorno 2 ore Totale 4 ore 45 min.

📅 Data escursione:     08/12/2022

🚥 Periodi consigliati:   Tutto l’anno, ideale in inverno con neve

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Mondovi’. Usciti dall’autostrada si segue la superstrada e ad una rotonda si segue la SP564 fino alle porte di Cuneo. Qui si svolta sulla SP21 che evita la città e lambisce Boves, poi si svolta a destra seguendo le indicazioni per la Val Maira e Val Grana. Dopo un paio di rotonde, seguendo sempre i cartelli marroni indicanti le due valli, si procede poi sulla SP41, che poi confluisce nella SP422 e attraversa Caraglio, poi Dronero, Cartignano, San Damiano Macra, Prazzo Inferiore, Prazzo e Borgata Maddalena. Al termine di questa, in corrispondenza di una curva, si stacca sulla destra la SP233, che va ora seguita seguendo l’indicazione per Ussolo. Questa stretta stradina inizia a prendere quota raggiungendo Ussolo e da questo, se le condizioni di pulizia della strada lo consentono, si può proseguire ancora per circa un km giungendo così alla Borgata Vallone, ove in prossimità della graziosa chiesetta si può lasciare l’auto (max 3 posti).

Itinerario:

Da Borgata Vallone mt. 1435 circa si procede su strada sterrata che in breve effettua un tornante verso destra e porta ad intercettare, in corrispondenza di una palina con indicazione per Capanna Ussolo e un pannello illustrativo in legno, il sentiero proveniente da Ussolo e riportante segnavia del Gta e dei P.O. (Percorsi Occitani), che ora volge a sinistra entrando in un rado boschetto su mulattiera. Io invece all’andata ho continuato a percorrere la sterrata che dopo poco compie un tornante verso sinistra e in 800 metri circa dal bivio conduce ad intercettare il sentiero che sbuca su sterrata sopra alla Borgata Draio, dopo 30 min. dalla partenza. Qui vi è un bivio di sterrate ove si trascura quella di destra e ci si mantiene su quella di sinistra poi, subito dopo ed in corrispondenza di un pannello illustrativo in legno, si stacca sulla destra il sentiero riportante i segnavia e . Mantenendosi invece sulla sterrata, che comunque viaggia parallela ma pochi metri sotto al sentiero, dopo circa 700 metri e dopo esser transitati poco sotto al grazioso Grange Podio, si perviene ad un pilone votivo nelle vicinanze di un altro grange, punto in cui il sentiero segnato si stacca sulla sinistra andando ad effettuare un taglio della sterrata che compie un tornante, in altri 15 min. circa. Il sentiero sbuca in corrispondenza del Grange Passo mt. 1704, dopo altri 10 min. circa, e da qui si segue la sterrata che, con segnavia  e , effettua un lungo traverso in moderata salita conducendo al gruppo di case (in parte diroccate) del Grange Chioligiera mt. 1776, in altri 10 min. e 1 ora 5 min. totali, dove si aprono gli ampi pendii che porteranno alla cima. Bisogna ora abbandonare definitivamente il sentiero e, in corrispondenza della palina, volgere a destra puntando sempre perlopiù verso Nord-Ovest seguendo di tanto in tanto anche una vaga traccetta e superando numerosi dossi. Raggiunta quota 2200 circa bisogna puntare dritto per dritto su ripido pendio verso il crinale soprastante, Nord, fino a raggiungere un colletto in cresta, in 1 ora 30 min. dal Grange. Ora si volge decisamente a sinistra e seguendo il crinale dopo circa 200 metri si perviene ad una palina di legno con indicazione a destra per il Sentiero dei Pastori (Viol di Pastres), che in realtà prosegue anche a sinistra essendo un anello e taglia le pendici Sud della nostra meta (e conduce a Porta Roma). Proseguendo per crinale si supera un’anticima ed in breve si raggiunge l’arrotondata vetta del Monte Chirlè  mt. 2312, in 10 min. dal colletto e 2 ore 45 min. totali.

Panorama a Nord Monviso, Punta Malta, Cima delle Lobbie, a Nord-Est Punta Rasciassa, Cima di Crosa, Cugn di Goria, Nebin, Cugulet, a Est Rastcias, Birrone e Appennino Ligure, Mindino, Mondole`, Mongioie, Saline, Marguareis, Costa Chiggia, a Sud-Est a Bertrand, Rocca dell’Abisso, Tibert, Tempesta, Piovosa, Argentera, Matto, Valmiana e Rocca della Paur, Monte La Bianca, Becco Grande, Rocca la Meja, a Sud Rocca di Cairi, Bodoira, Giordano, Piutas, Cassorso, Oserot, Bric Cassin, a Sud-Ovest Monte Scaletta, Monte Vanclava, Oronaye, Auto Vallonasso a Ovest Ruissas, a Nord-Ovest Monte Chersogno, Monte Camoscere e Pelvo d’Elva.

Ritorno sullo stesso percorso dell’andata in 2 ore e 2 ore 45 min. totali

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Gita molto semplice e rilassante, ideale dopo delle nevicate e soprattutto, essendo anche piuttosto breve, in periodi come questo dove si hanno poche ore di luce. Vetta tutt’altro che ardita ma situata in un punto che permette un ottimo panorama. Il “problema” di questo percorso però è l’esposizione, che, essendo quasi totalmente a Sud, dopo giornate di sole scioglie velocemente la neve….partiti infatti con l’idea di effettuare una ciaspolata abbiamo dovuto constatare che la neve non si presentava continua e piuttosto polverosa/inconsistente, per cui le ciaspole son rimaste negli zaini. Percorso tranquillo ma anche un po’ monotono.

 

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