Punta Sarsassi e Punta Ciarmetta mt. 2466-2312

La Punta Sarsassi e la Punta Ciarmetta sono montagne delle Alpi Cozie, situate sulla sinistra orografica della Valle Maira a ridosso ed in posizione estremamente panoramica sul gruppo Chersogno-Gialeo-Pelvo d’Elva, sulla cresta che divide il Vallone di San Michele di Prazzo dalla Valle di Gias Vecchio. Qui propongo un percorso ad anello con partenza dalla Borgata Pellegrino Superiore e al ritorno la Corsa del Cavallo, ossia la cresta che discende fino alla Punta Ciarmetta, e da questa sulla Costa Gerarda.

🏁 Punto di partenza: Borgata Pellegrino Superiore mt. 1618 circa

⚠️ Difficoltà:          E 

Sviluppo:           9,8 Km

📈 Dislivello:           850 Mt. circa

⏱️ Tempi:                   Giro ad anello totale 4 ore 20 min.

📅 Data escursione:     18/01/2020

🚥 Periodi consigliati:   Tutto l’anno, ideale in inverno con neve

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Mondovi’. Usciti dall’autostrada si segue la superstrada e ad una rotonda si segue la SP564 fino alle porte di Cuneo. Qui si svolta sulla SP21 che evita la città e lambisce Boves, poi si svolta a destra seguendo le indicazioni per la Val Maira e Val Grana. Dopo un paio di rotonde, seguendo sempre i cartelli marroni indicanti le due valli, si procede poi sulla SP41, che poi confluisce nella SP422 e attraversa Caraglio, poi Dronero, Cartignano, San Damiano Macra, quindi Prazzo Inferiore. Al termine del paese, e dopo aver superato la Chiesa dell’Annunziata, in breve si perviene ad un bivio dove bisogna abbandonare la SP422 e svoltare a destra su SP233 seguendo l’indicazione per S. Michele. La strada prende a salire effettuando numerosi tornanti, superando poi la Borgata Bussonate Inferiore, oltre la quale si giunge ad uno bivio dove si trascura la svolta a sinistra per Prazzo e si procede dritti. In breve si perviene a San Michele di Prazzo, che bisogna superare raggiungendo dopo poco un ampio slargo con bivio. Qui si trascura la deviazione a destra verso le svariate borgate tra le quali De Costanzi, per procedere invece a sinistra seguendo l’indicazione per Pellegrino. La strada prende ora a salire raggiungendo la Borgata Villa poi Castiglione, Oggeri, Raina, Pellegrino Inferiore ed infine Pellegrino Superiore. Appena oltrepassate le ultime case del piccolo borgo, in corrispondenza di un tornante, vi è un piccolo slargo dove si può lasciare l’auto (2 posti max.).

Itinerario:

Da Borgata Pellegrino Superiore mt. 1618 circa si procede su asfalto che prende a salire moderatamente puntando verso Ovest e superando dopo poco un paio di edicole votive. Poco prima di raggiungere la ben visibile Borgata Campiglione si perviene ad un bivio con paline e tabellone illustrativo, punto in cui si trascura a sinistra la sterrata che conduce appunto alla borgata per piegare invece a destra seguendo le indicazioni per Grange Chiotti, in 15 min. circa. La strada prende ora a salire con maggiore decisione alla destra della Comba Giunchi effettuando alcuni traversi e altrettanti tornanti che, volendo, si possono tagliare con delle opportune scorciatoie. Raggiunto poi un tornante a 1814 mt. si incontra un bivio dove bisogna trascurare a destra la deviazione per la Borgata Chiesa e svoltare invece a sinistra per Grange Chiotti. Oltre il bivio si procede effettuando un lungo traverso, al cospetto della mole del Monte Chersogno sempre ben visibile, puntando verso Nord-Ovest in moderata salita fino al raggiungimento della Comba Giunchi, in altri 35 min. circa, oltre la quale si torna a salire con maggior decisione fra radi larici. Dopo circa 400 metri si fuoriesce dal boschetto pervenendo, dopo qualche svolta, all’ampio pianoro che precede il Grange Chiotti. Raggiunto agevolmente il Grange Chiotti mt. 2002, in 20 min. dalla Comba e 1 ora 10 min. totali, si tralascia ora a sinistra la sterrata e ci si addentra fra le case andando poi a rasentare la Capanna Sociale Franco Ellena. Superatala si incontra poi un’ultima casa oltre la quale bisogna svoltare bruscamente verso destra e risalire il pendio con pendenza piuttosto accentuata procedendo paralleli e alla destra di un piccolo rio. Bisogna puntare ad una costruzione con vicina fontana, oltre la quale la pendenza diminuisce leggermente e, puntando ora verso Nord-Ovest, si perviene, in 30 min. da Chiotti, ad un pianoro alle pendici del Chersogno dal quale si scorge per la prima volta la sagoma inconfondibile della Rocca Gialeo. Qui si può continuare dritti ed andare verso il Colle di Chiosso Ovest passando alle pendici del Monte Chersogno per poi deviare a destra verso il Colle Chiosso Est oppure, come ho fatto io, accorciare il percorso e risalire direttamente il pendio soprastante. Risalendo tale pendio con opportune svolte puntando grossomodo prevalentemente verso Nord-Est, si giunge alla sommità del dosso, ossia un’elevazione a 2420 mt. circa (non è necessario salirla, io l’ho fatto per godere del panorama verso Rocca Gialeo), e da qui digradando leggermente per crinale si giunge al Colle Chiotto Est mt. 2408, in altri 45 min. circa, pianoro alla base del cupolone sommitale della Punta Sarsassi. Ora bisogna risalire il facile e ampio dosso panoramico tagliandolo in diagonale nel versante meridionale fino al raggiungimento del pianoro di vetta della Punta Sarsassi mt. 2466, in 10 min. dal colle e 2 ore 35 min. totali.

Panorama a Nord L’Asti, Punta Tre Chiosis, Losetta, Punta Gastaldi, Monviso, Punta Malta, Cima delle Lobbie, a Nord-Est Punta Rasciassa, Cima di Crosa, ad Est Cugn di Goria, Nebin, Cugulet e Appennino Ligure, a Sud-Est Mindino, Mondole`, Mongioie, Bisalta, Bric Costa Rossa, Saline, Marguareis, Bertrand, Rocca dell’Abisso, Tibert, Tempesta, Piovosa, Argentera, Matto, Valmiana e Rocca della Paur, a Sud Monte La Bianca, Becco Grande, Rocca la Meja, Rocca di Cairi, Bodoira, Giordano, Cassorso, Oserot, a Sud-Ovest Monte Chersogno, a Ovest Rocca La Marchisa, Pic delle Sagneres, Rocca Gialeo, a Nord-Ovest Monte Camoscere e Pelvo d’Elva.

Se si vuole effettuare un anello dalla vetta bisogna procedere ora per cresta puntando verso Est percorrendo quella che viene chiamata Corsa del Cavallo. Questa perde quota abbastanza velocemente fino al dosso sottostante, una sorta di anticima a 2408 mt. (che sovrasta di qualche metro una casermetta) dove erroneamente è stato posto un paletto in legno con su scritto “Punta Sarsassi mt. 2466”. Da quest’anticima la cresta digrada più dolcemente fino al comodo raggiungimento della Punta Ciarmetta mt. 2312, in 40 min. dalla Sarsassi e 3 ore 15 min. totali. Panorama simile a quello di Punta Sarsassi con l’aggiunta però del Monte Scaletta e Vanclava a Sud-Ovest e del Pan di Zucchero e Pic d’Asti a Nord-Ovest. Ora bisogna discendere il ripidissimo pendio che, puntando a Sud, conduce dopo circa 500 metri al Colle Passetti mt. 2089, in altri 15 min. circa, dove si incontra una palina con bivio a sinistra per Ferreri da trascurare (questa può essere una variante dell’anello se si ha un po`più di tempo in quanto compie un giro più ampio, conducendo dapprima al Colle San Michele, quindi a Borgata De Costanzi per poi tornare al bivio dell’andata per Chiesa). Si procedere invece dritti pressoché nella stessa direzione sul filo di cresta di quella che viene chiamata Costa Gerarda con pendenza piuttosto sostenuta fino a 1950 mt. circa, quota dove bisogna mantenersi un po`più a destra e, procedendo perlopiù verso Sud-Ovest si discende il pendio fino ad intercettare la sterrata dell’andata pochi metri sopra al bivio per Borgata Chiesa, che si raggiunge con breve discesa, in 25 min. dal colle. Ora come per l’andata su sterrata fino a Borgata Pellegrino Superiore in altri 25 min. e 4 ore 20 min. totali. 

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Ormai conosco abbastanza bene la Val Maira, ma sinceramente questa vetta non l’avevo mai sentita…ultimamente però il potere dei social ha permesso di portarla alla ribalta e riscoprirla, fortunatamente. Infatti questo che ho proposto è un poco conosciuto ma piacevole percorso ad anello, semplice e poco impegnativo ma che permette di godere di uno strepitoso panorama monopolizzato fin dall’inizio del percorso dal Chersogno ma che via via si amplia a tutta la catena comprendente anche Rocca la Marchisa, Pic delle Sagneres, Rocca Gialeo Monte Camoscere e Pelvo d’Elva. La modesta nevicata avvenuta nella nottata precedente la gita ha reso l’ambiente più gradevole ma ha creato anche qualche disagio in quanto la strada da Prazzo Inferiore a Borgata Pellegrino non è stata pulita, comportando così una serie di manovre ed espedienti che hanno generato un notevole ritardo sulla tabella di marcia (partenza a piedi addirittura alle 11:00, mai successo). Malgrado la ritardata partenza, essendo la gita piuttosto breve, non ci sono stati problemi a terminarla con la luce del giorno. Utilizzate le ciaspole solo nel tratto fra il Grange Chiotti ed il pianoro alle pendici del Chersogno, per il resto ramponcini o nulla, perlopiù trovata neve portante e non particolarmente ghiacciata. Dopo copiose nevicate e rischio valanghe elevato è consigliabile evitare il percorso ad anello (specie la discesa dal Ciarmetta) ed opportuno evitare anche il taglio da me effettuato dal pianoro fino al Colle Chiotti Est. In definitiva davvero bello il contesto con il meraviglioso Grange Chiotti dominato dal Chersogno, la Rocca Gialeo con la sua particolare colorazione e la Corsa del Cavallo, gita in sostanza meritevole.

 

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