Pan di Zucchero mt. 3208

Il Pan di Zucchero (Pain de Sucre in francese) è una montagna delle Alpi Cozie. Si trova lungo il confine tra l’Italia e la Francia. La via normale di salita alla vetta si sviluppa lungo il suo versante ovest in territorio francese e non presenta particolari difficoltà. Si può partire dal Rifugio Agnel e passando dal Col Vieux oppure si può partire nei pressi del Colle dell’Agnello e salire seguendo da vicino la linea di confine tra l’Italia e la Francia, come vado ora a descrivere.

🏁 Punto di partenza:  Spiazzo oltre il Colle dell’Agnello  mt. 2738

⚠️ Difficoltà:          EE 

Sviluppo:            8,9 Km

📈 Dislivello:           700 Mt. circa

⏱️ Tempi:              Giro ad anello totale  3 ore 10 min.

📅 Data escursione:     31/07/2011

🚥 Periodi consigliati:   Da Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Fossano. Usciti dall’autostrada si seguono le indicazioni per Fossano e, nei pressi del paese, si seguono invece quelle per Villafalletto. Raggiunto Villafalletto si segue la SP169 fino a Costigliole di Saluzzo poi la SP1 fino a Piasco, dove si svolta a sinistra su SP8 che si addentra in Val Varaita superando i paesi di Venasca, Brossasco, Melle, Frassino e Sampeyre. Poi su SP105 Casteldelfino, Pontechianale e Chianale quindi si risale su frequenti tornanti fino al Colle dell’Agnello. Oltrepassato il Colle si entra in territorio francese e dopo poche centinaia di metri, in corrispondenza di un pannello blu con scritto “Département des Hautes-Alpes”, sulla destra si incontra uno spiazzo dove si può lasciare l’auto.

Itinerario:

Dallo spiazzo si svolta subito a destra, seguendo una traccia che punta verso Nord-Est, mantenendosi più o meno sullo spartiacque di confine, ma sul versante francese, con la meta di giornata sempre ben visibile. Si risale inizialmente fra prati e roccette, poi ad un primo bivio di tracce si trascura quella di destra, che perde leggermente quota, per seguire invece quella di sinistra che risale moderatamente. Dopo poco si trascura nuovamente un’altra traccia che si stacca verso destra e che piuttosto ripida e diretta punta verso la vetta del Pan di Zucchero, per procedere invece ancora dritti. In circa 25 min. si giunge ad un colletto prativo con alcuni grossi ometti di pietra e bella visuale sulla Crete de la Taillante ed il sottostante Lac Foréant. Ora si piega a destra andando a risalire leggermente su detriti fino ad un punto in cui si incontra un bivio di tracce, dove si trascura la traccia che procede dritta (e perde quota), svoltando invece a sinistra su quella in salita. Questa dopo poco compie un traverso su pietraia (attenzione alle lingue di neve presenti anche in stagione inoltrata) alla base della parete Nord puntando ad uno sperone roccioso di forma triangolare (ma senza raggiungerlo), più o meno in direzione Est. Seguendo sempre i frequenti ometti si sbuca su di una traccia ancor più evidente, in corrispondenza di un grosso ometto. Qui si piega a destra, puntando ora verso Sud-Ovest, e si risale con frequenti tornantini senza particolari problemi. Gli unici problemi possono sorgere in prossimità della vetta dove si incontra una placchetta inclinata da risalire con l’aiuto delle mani, dopodiché si ritorna su comoda traccia fino a raggiungere la vetta del Pan di Zucchero mt. 3208, in 45 min. dal colletto ed 1ora 10 min. totale.

Panorama a causa delle nuvole limitato al vicino Pic d’Asti a Sud-Est (alla sua sinistra avrei dovuto vedere il Monviso), ad Ovest-Nord-Ovest verso l’Ailefroid, Pic Lory, Mont Pelvoux e a Nord sulla vicina Crete de la Taillante col sottostante Lac Foréant.

Visto che l’escursione è piuttosto breve, per evitare di ritornare troppo presto all’auto, si può pensare ad una divagazione come vado ora a descrivere. Ritornati al colletto, in 35 min. circa, si scende su traccia che conduce in circa 15 min. al sottostante Col Vieux mt. 2806, riconoscibile da una palina ed un grosso ometto di pietre. Piegando a destra si segue il segnavia GR58 che, su ampio sentiero, scende fino a raggiungere, in 20 min. circa, il Lac Foréant, grosso lago alla base della Crete de la Taillante. Si ritorna poi al Col Vieux sullo stesso percorso, in 25 min. circa, e da qui si segue l’indicazione per il Refuge de l’Agnel, sempre con segnavia GR58. Il sentiero scende ripido fino ad un primo bivio, dove bisogna trascurare il sentiero a destra, che scende appunto verso il rifugio, mantenendosi invece verso sinistra giungendo in breve ad un nuovo e meno evidente bivio, al quale ci si mantiene nuovamente a sinistra abbandonando il e sovrastando così un pianoro acquitrinoso. Ora su esile traccia, pressoché in piano o moderata discesa in ambiente perlopiù prativo, si continua fino a sbucare su di uno spiazzo ai margini della strada asfaltata, che scende dal Colle dell’Agnello, pochi metri sotto allo spiazzo di inizio gita, che si raggiunge facilmente in 25 min. dal Col Vieux e 3 ore 10 min. totali.

Traccia GPS:      

Galleria fotografica:

Commenti:

Gita piuttosto breve, ideale in circostanze come quella di oggi…ossia con temporali previsti per il pomeriggio. Il pezzo forte di questa gita è il panorama di vetta, ma questo l’ho potuto ammirare solo in parte a causa delle nubi che solo in alcuni momenti hanno permesso di vedere qualcosa. Carino il Lac Foréant, ma anch’esso con una bella giornata di sole avrebbe sicuramente mostrato dei colori migliori. Il percorso è abbastanza semplice, le uniche difficoltà si riscontrano poco sotto la vetta dove una placchetta rocciosa inclinata obbliga ad utilizzare le mani per raggiungere la sommità. E’ anch’essa piuttosto semplice, ma in caso di neve o ghiaccio (condizioni puntualmente trovate, a causa di una spolverata caduta in nottata) può creare qualche problemino, in tal caso prestare molta attenzione! Attenzione che bisogna prestare anche in caso di scarsa visibilità: la salita e la discesa dalla vetta senza visibilità possono creare qualche problema di orientamento, a causa delle tante tracce che si incontrano, senza la ben che minima indicazione.

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