Monte Vaccia mt. 2472 da Besmorello

Il Monte Vaccia è una montagna poco appariscente e dalla forma arrotondata ma estremamente panoramica, facente parte delle Alpi Marittime e situata sulla dorsale che divide il vallone dell’Ischiator dal vallone del Piz. La si può raggiungere da Pietraporzio, da Sambuco o, come vado a descrivere, da Besmorello

🏁 Punto di partenza:   Besmorello mt. 1450 circa

⚠️ Difficoltà:           EE il traverso con neve, E tutto il resto

Sviluppo:             11,1 Km

📈 Dislivello:            1050 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Andata 3 ore 40 min. – Ritorno 2 ore 20 min. – Totale 6 ore

📅 Data escursione:       13/04/2024

🚥 Periodi consigliati:     Tutto l’anno

🔎 Valutazione:          ⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Mondovi’. Usciti dall’autostrada si segue la superstrada e ad una rotonda si segue la SP564 fino alle porte di Cuneo. Qui si svolta sulla SP21 che evita la città e lambisce Boves per giungere a Borgo San Dalmazzo. Qui si svolta a destra seguendo le indicazioni per Demonte su SS20 ed usciti da Borgo San Dalmazzo si procede su SS21 che percorre la Valle Stura superando i paesi Demonte, Aisone, Vinadio. Giunti all’abitato di Pianche si svolta a sinistra seguendo l’indicazione per Bagni di Vinadio su SP238. Una volta raggiunte le Terme, le si supera per poi svoltare subito a destra su stradina che attraversa l’abitato di Bagni di Vinadio e si inerpica stretta raggiungendo il piccolo borgo di Besmorello dove, superate le prime case e oltrepassato un tornante (punto di partenza del sentiero), si può lasciare l’auto in un spiazzo a bordo strada sulla destra.

Itinerario:

Dallo spiazzo si procede su asfalto in discesa per poche decine di metri fino al tornante, punto in cui si intercetta il sentiero P25 Gta che su carrareccia inerbita tra rado boschetto conduce in breve ad un ponte in legno un po’ malconcio. Attraversato il ponte sul Rio dell’Ischiator una mulattiera si addentra in un rado boschetto e con un paio di svolte approda dapprima in un ampia radura erbosa e poi alla graziosa Borgata Luca mt. 1540, in 15 min. circa, dove sono state collocate alcune particolari opere d’arte in ferro raffiguranti degli animali che suonano strumenti musicali. Attraversata la piccola borgata in breve si perviene ad un bivio, dove si trascura la sterrata a sinistra con indicazione per Ponte del Medico e Rifugio Migliorero, e si svolta invece a destra sempre sul P25 Gta per il Ric. Vaccia e Balcone Vaccia. La mulattiera inizia a salire con numerose svolte fra muretti a secco su fondo di piccoli ciottoli offrendo ancora alcuni scorci sul Vallone dell’Ischiator, poi, dopo aver rasentato una modesta cascatella, ci si addentra gradualmente in un bel bosco misto di abeti rossi e larici. Dopo numerosi ampi tornanti, che permettono di prendere quota, si perviene ad bivio, in 1 ora dalla Borgata, dove si trascura a destra una traccetta con indicazione per una sorgente e si procede a sinistra sempre sul sentiero principale seguendo i segnavia . Dopo altri numerosi tornantini all’interno del bosco ne si esce momentaneamente in un punto panoramico a mt. 2131, in altri 45 min. e 2 ore totali, dal quale si possono ammirare i monti dalla Cima Gorgia Cagna all’Ischiator, nonché il Monte Vaccia che ci sovrasta. Oltrepassato questo punto ci si addentra nuovamente nel fitto bosco di abeti rossi per poi uscirne definitivamente dopo alcune svolte in corrispondenza di alcune roccette soprastanti. Qui bisogna ora compiere un lungo traverso piuttosto esile (da effettuare con attenzione in presenza di neve)a Nord-Est, che dapprima taglia un canalino e poi attraversa una fascia di pini mughi, al termine del quale rimontando brevemente il pendio si perviene ad un colletto crocevia di sentieri con palina a mt. 2260, che sovrasta i resti del Ricovero Vaccia, antica casermetta (ci passeremo al ritorno), in altri 40 min. circa. Trascurato il sentiero P56 che procede dritto verso Sambuco, bisogna piegare a sinistra seguendo le indicazioni per il  P25 Gta per Colletta Bernarda. Rimontato un primo dosso si trascura a sinistra P25 Gta che compie un traverso tagliando le pendici del Monte Vaccia e si procede dritti o cercando i punti di minor pendenza del pendio. Superato un altro dosso ci si porta verso il margine della cresta per poi andare a raggiungere l’ultimo dosso, ossia la vetta del Monte Vaccia mt. 2472, in 1 ora dal colletto e 3 ore 40 min. totali.

Panorama a Nord Monte Giordano, Bodoira, Monviso, Rocca la Meja, Becco Grande, a Nord-Est Punta Tempesta, Tibert, Omo ,Salè, Savi e Nebius , a Est Bisalta, Bric Costa Rossa, Cima Gorgia Cagna, Matto, Rocca della Paur, Argentera, a Sud-Est Monte Malinvern e Punta Maladecia, a Sud Testa Rognosa della Guercia, Serriera del Pignal, Testa dell’Autaret, Rocca di San Bernolfo, Guglia di San Bernolfo, Monte Saletta e Monte Laroussa, a Sud-Ovest Punta Gioffredo,Corborant, Cima Sud d’Ischiator, Becco Alto d’Ischiator, Monte Tenibres, Testa dell’Ubac, a Ovest Enchastraia e Cima delle Lose, a Nord-Ovest Tete des Breguets, La Meyna, Sautron, Oronaye, Aiguille de Chambeyron, Monte Oserot e Rocca Brancia.

La discesa avviene sullo stesso percorso, con modesta deviazione per ammirare i ruderi del Ricovero Vaccia mt. 2247, in 2 ore 20 min. e 6 ore totali.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Escursione davvero piacevole ad una vetta non particolarmente gettonata ma dal panorama superlativo. Percorso nel complesso semplice con unica difficoltà il traverso prima di giungere al colletto sopra al Ricovero Vaccia, che in presenza di neve è da affrontare con attenzione. Per quanto riguarda i segnavia nel bosco non è sempre stato sempre facile seguirli e di tanto in tanto qualche dubbio è venuto sul giusto percorso in quanto sono stati posizionati in basso, ma con neve la maggior parte di questi risultavano sepolti. Calzate le ciaspole nel tratto dal colletto alla vetta. Nel bosco neve molle in alto portante.

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