Monte Pianard, Rocca d’Orel e Monte Bussaia mt. 2306-2439-2451 da Palanfrè

I monti Pianard, Rocca d’Orel e Bussaia appartengono alle Alpi Marittime, si trovano sulla cresta che divide la Valle Gesso dalla Val Vermenagna. Il primo è un panettone erboso, mentre gli altri si presentano con i versanti rocciosi e dirupati. Qui propongo il percorso che risale per il canalone, raggiungendo tutte e tre le cime della cresta.

Dati tecnici:

🏁 Punto di partenza:  Palanfrè mt. 1379

⚠️ Difficoltà:           EE

Sviluppo:             10 km

📈 Dislivello:            1170 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Andata 3 ore 15 min. – Ritorno 2 ore – Totale 5 ore 15 min.

📅 Data escursione:       18/11/2023

🚥 Periodi consigliati:     Tarda primavera e Autunno

🔎 Valutazione:          ⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Mondovi’. Usciti dall’autostrada si segue la superstrada e ad una rotonda si segue la SP564 fino alle porte di Cuneo. Qui si svolta sulla SP21 che evita la città e lambisce Boves per giungere a Borgo San Dalmazzo, prima del quale bisogna seguire le indicazioni Limone Piemonte, procedendo ora su SS20 che supera Robilante e conduce a Vernante. All’altezza di un semaforo si svolta a destra su SP278 che prende a salire nel Vallone di Palanfrè, poi, dopo circa 4,5 km, si trascura la deviazione a sinistra per Folchi e, dopo circa alri 3,5 km di numerosi tornanti, si giunge alle prime case di Palanfrè dove, in corrispondenza di un tornante a destra, vi è un ampio parcheggio.

Itinerario:

Dal fondo del parcheggio di Palanfrè mt. 1379, in corrispondenza di un pannello illustrativo in legno e della palina indicatrice del “Sentiero Natura”, si prosegue verso destra andando a seguire una sterrata indicante segnavia che dopo circa 200 metri termina diventando sentiero. Qui si incontra la palina del “Sentiero Natura”, che si lascia a destra (va bene anche questo e lo seguiremo al ritorno) per procedere dritti seguendo una traccia di sentiero fra arbusti e rado bosco. La traccia, a tratti un po’ evanescente, continua nella stessa direzione (Ovest),  mantenendosi sulla destra idrografica del Rio Pascariund (in secca) fino ad intercettare nuovamente il “Sentiero Natura”. Questo, contrassegnato da , va seguito solo per circa 200 metri, ossia fino ad una radura prima che questo svolti a sinistra tornando verso Palanfrè, andando invece così a piegare a destra seguendo una traccia di sentiero a tratti piuttosto labile rimontando il ripidissimo pendio erboso mantenendosi perlopiù sul bordo sinistro del canalone. Dopo 1 ora 40 min. circa dalla partenza si perviene ad una baracca, il Gias Pianard mt. 1943, oltre la quale si procede sempre nella stessa direzione puntando verso il colletto al termine del canalone. Grossomodo dopo 400 metri dal Gias, ossia a quota 2130 circa, io ho optato per piegare a sinistra andando a rimontare il ripidissimo pendio erboso fino al raggiungimento della cresta all’altezza di una selletta a 2233 mt. circa, dove si intercetta il sentiero che congiunge il Colle della Garbella con il Monte Pianard, in altri 30 min. circa. Qui si possono ammirare i primi scorci verso il Vallone del Sabbione, con la catena che va dalla Cima della Valletta al Monte Aiera, e poco oltre anche l’Argentera ed i suoi “satelliti”. Svoltando a destra il sentiero supera un primo dosso per poi raggiungere comodamente l’arrotondata cima del Monte Pianard mt. 2306, in altri 10 min. e 2 ore 20 min. totali. Si discende ora facilmente a destra fino al sottostante Colletto del Pianard mt. 2280 (dove è stata collocata una specie di antenna con pannelli solari), e da qui si prosegue lungo la cresta Sud della Rocca d’Orel, dapprima proprio sul filo di cresta di facili roccette e poi poco a destra con ripidi tornantini. Giunti a quota 2336 si rasenta un torrione dalla punta bifida (che merita una breve divagazione sulla destra per ammirarlo, anche se su scomodo terreno), quindi dopo ancora qualche tornantino si volge decisamente a destra compiendo un traverso fra erba e roccette puntando ad un grosso e tozzo torrione. Una volta raggiunto si rimonta poi su detriti e qualche roccetta raggiungendo la spalla Est e da questa in pochi metri si perviene in vetta alla Rocca d’Orel mt. 2439, in altri 35 min. dal Monte Pianard e 2 ore 55 min. totali

Panorama a Nord Monviso, Monte Bussaia, Gran Paradiso, Cervino, Rosa, la pianura con Cuneo, a Nord-Est Bisalta e Bric Costa Rossa, a Est Mondolè, Seirasso, Cime Serpentera, Mongioie, Saline, Marguareis, Cima della Fascia, Il Ferà e Cima Pertegà, a Sud-Est Bertrand, Frontè e Saccarello, Costa Campaula, Ciotto Mien, Chiamossero, Frisson e Rocca dell’Abisso, Monte Garbella, a Sud Pointe de Peyrafique, Cima Scandalliere, Cima della Valletta, Clapier, Monte Carbonè, a Sud-Ovest Punta della Rua, Monte Aiera, Brocan, Baus, Nasta, Argentera, Chiapous, a Ovest Asta Soprana, Monte Matto, Ventabren, Bourel, a Nord-Ovest Oronaye, Brec e Aiguille de Chambeyron.


Ora per raggiungere il Monte Bussaia, ben visibile e separato solo da una cresta lunga circa 700 metri, si deve discendere brevemente un pendio erboso per poi continuare lungo il sentiero che procede in parte su filo di cresta ed in parte a mezza costa nel versante di Vernante, con alcuni modesti saliscendi fra roccette e detriti senza alcuna difficoltà, fino al raggiungimento dell’erbosa cima del Monte Bussaia 2451 (detto anche Bec d’Orel), in altri 20 min. e 3 ore 15 min. totali. Panorama pressoché’ identico a quello della Rocca d’Orel.

Ritorno sullo stesso percorso dell’andata oppure, come ho fatto io, si può optare per effettuare una modesta variante come vado ora a descrivere: una volta, ritornati alla Rocca d’Orel e disceso fino al pinnacolo bifido, si può discendere dal fianco sinistro di questo su breve e semplice caminetto roccioso fino ad approdare su pendio erboso. Restando su questo lato del canalone, procedendo pressoché paralleli al percorso dell’andata, si procede perlopiù su fondo erboso fino a quota 1570 circa, punto in cui bisogna attraversare il fondo del canalone tornando sul percorso dell’andata poco prima di intercettare il “Sentiero Natura”, che ora si può seguire fino al parcheggio, in 2 ore dal Bussaia e 5 ore 15 min. totali.

 

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Percorso nel complesso piacevole e, nelle condizioni attuali, anche abbastanza semplice. Prima parte decisamente monotona ed eccessivamente ripida, mentre dal Pianard in poi diviene indubbiamente più interessante e panoramica. Fra le vette raggiunte quella che presenta maggiori spunti è sicuramente la Rocca d’Orel con le sue pareti rocciose nelle quali spiccano alcuni torrioni e guglie, magari non eclatanti ma comunque apprezzabili. Essendo un percorso abbastanza breve, potrebbe essere interessante completare il giro (in assenza di neve, ghiaccio o terreno bagnato) effettuando il rientro per la cresta Ovest della Rocca d’Orel fino al Monte La Croce e da questo senza alcuna traccia discendere al parcheggio compiendo così un anello. In assenza di neve si può definire un’escursione abbastanza semplice, anche se praticamente la quasi totalità del percorso si effettua su tracce di sentiero a tratti evanescente, per cui necessita di buona visibilità….con neve invece è un altro discorso sia per il ripido in canale spesso slavinoso che per i tratti di cresta per raggiungere il Monte Bussaia. Insomma, una gita ideale per le giornate terse d’autunno.

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