Cime de Larze mt. 1579 anello da Fontan

La Cime de Larze è una modesta montagna delle Alpi Liguri ed è collocata nella Val Roia (Val Roja, in francese Vallée de la Roya), in Francia. Montagna abbastanza anonima che si presenta con il suo versante Ovest completamente boscoso, compresa la cima, mentre i restanti versanti sono più brulli, rocciosi e dirupati. Qui propongo un percorso ad anello con partenza da Fontan nato per ammirare gli archi naturali del Vallon de Groa e che in origine prevedeva la salita alla Pointe de Lugo con partenza da La Roya.

🏁 Punto di partenza:  Fontan  mt. 427

⚠️ Difficoltà:           E 

Sviluppo:             18,7 Km

📈 Dislivello:            1300 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Giro ad anello totale 6 ore 10 min.

📅 Data escursione:       11/11/2023

🚥 Periodi consigliati:     Autunno, Inverno e Primavera

🔎 Valutazione:          ⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a  Ventimiglia. Usciti dall’autostrada bisogna mantenersi a destra seguendo le indicazioni per l’autoporto giungendo poi ad un bivio ove si volge a sinistra seguendo le indicazioni per il Colle di Tenda. Procedendo in Corso Limone Piemonte, che poi si immette nella SS20, la si segue lungamente superando le frazioni di Porra e Trucco. Si lambisce poi il paese di Airole andando quindi ad attraversare San Michele, oltre il quale si trascura la deviazione a sinistra per Olivetta, Mentone e Sospel e ci si mantiene sempre su SS20 con indicazione per Breil sur Roya. La strada entra in Francia e si percorre la D6204 che porta ad attraversare Breil sur Roya e la si segue lungamente fino ad entrare in Fontan. Dopo circa 500 metri ad un incrocio semaforico bisogna svoltare a destra seguendo l’indicazione per Saorge che, su D38, porta dopo pochi metri ad attraversare un ponte sul Fiume Roya e poco oltre si incontrano sia a destra che a sinistra alcuni parcheggi lungo la strada dove si può lasciare l’auto.

Itinerario:

Dal parcheggio bisogna trascurare subito la deviazione a destra in salita per la Baisse de Lugo (dalla quale arriveremo al ritorno) e procedere in discesa per qualche decina di metri fino al ponte, punto in cui si svolta a destra incontrando una palina con indicazioni per il Vallon de Groa e St. Dalmas de Tende. Seguendo la stradina asfaltata che costeggia il Torrente Roya si perviene dopo circa 200 metri all’inizio della sterrata riportante ancora le indicazioni per il Vallone de Groa e St. Dalmas de Tende che, riportando segnavia , prende a salire subito abbastanza decisa fra il rado bosco, offrendo di tanto in tanto alcuni scorci sul paesino di Berghe Inferieur sovrastato dalle pareti de Les Cavales. Dopo 50 min. circa dalla partenza si rasenta un rudere appoggiato ad un antro in parete a mt. 679 poi, con alcuni saliscendi, si approda in altri 10 min. ad un bivio nei pressi di una costruzione, punto in cui si trascura a sinistra il sentiero chiuso per La Roya RN204 (dal quale sulla carta avremmo dovuto arrivare) e si procede ancora dritti sulla sterrata con sempre le stesse indicazioni. Con ancora alcuni saliscendi, dopo altri 10 min. ed 1 ora 10 min. totali, si approda ad un bivio con palina, dove si trascura la sterrata a sinistra con indicazione per St. Dalmas de Tende, e si procede a destra seguendo la mulattiera con indicazione per il Vallon de Groa. Questa, in moderata salita o falsopiano nel bosco, sempre riportando , procede in direzione Sud-Est offrendo di tanto in tanto, fra la fitta vegetazione, alcuni scorci su un primo arco naturale. In circa 20 min. dal bivio si rasenta la base di una pietraia che, se risalita di qualche metro, permette di ammirare un secondo ma decisamente più grandioso arco naturale. Dopo alcuni attraversamenti del rio Vallon de Groa il sentiero prende quota con maggiore decisione nel bosco fitto (e dovendo superare numerosi alberi abbattuti), quindi piega leggermente verso destra entrando nel Vallon de Lugo. Il sentiero gradualmente diviene più esile e spariscono i segnavia, malgrado ciò bisogna continuare su di esso puntando perlopiù verso Sud-Est paralleli al corso del rio sottostante raggiungendo poi un tornante (noi, essendo che il sentiero era diventato evanescente unito al fatto che eravamo in possesso di una traccia gps che piegava decisamente a destra, presi da forti dubbi abbiamo perso parecchio tempo a cercare questo sentiero nella boscaglia che in realtà non esisteva). Oltrepassato il tornante, il sentiero volge decisamente a destra e riappaiono i , poi, dopo un breve traverso, si impenna puntando verso Sud nel Vallon des Cieuttes andando a raggiungere un bivio con palina, in 1 ora 25 min. dal punto panoramico e 2 ore 55 min. totali, dove si trascura il sentiero a destra con indicazione per Fontan par Les Granges d’Arres e si continua invece dritti seguendo l’indicazione per la Baisse de Lugo. Dopo circa 600 metri, sempre piuttosto ripidi, si perviene alla Baisse de Lugo mt. 1470, in altri 20 min. e 3 ore 15 min. totali, dove si approda su sterrata trascurandola a sinistra verso La Brigue e seguendola invece a destra per circa 50 metri ossia fino ad una radura delimitata da recinzioni. Per raggiungere la Cime de Larze bisogna ora abbandonare la sterrata e piegare a destra dapprima su prati rasentando appunto una recinzione e poi su mulattiera in un rado bosco misto, puntando perlopiù ad Ovest. Dopo aver trascurato una sterrata ripida e malconcia sulla destra (dalla quale discenderemo al ritorno), la mulattiera diviene poi sentierino fino ad un punto parzialmente panoramico, dove sparisce completamente ogni traccia. Bisogna qui invertire la direzione, e procedere su crinale fra la vegetazione puntando ad Est, incontrando poi lo slargo dove termina la sterrata trascurata in precedenza. Senza alcuna traccia, mantenendo sempre la stessa direzione fra la fitta vegetazione, si raggiunge faticosamente la boscosa sommità della Cime de Larze mt. 1579, in 30 min. dalla Baisse e 3 ore 45 min. totali (per riuscire ad avere un minimo di panorama mi sono spostato leggermente cercando qualche punto senza alberi, potendo ammirare solo la Pointe de Lugo e la Cime de Casoulette e null’altro). Per la discesa si è optato per seguire la sterrata che sbuca poi nella mulattiera ritornando quindi alla radura ed in breve alla sterrata principale, in 10 min. dalla vetta. Si volge ora a destra e si segue la sterrata che ora riporta segnavia percorrendo un bel lariceto con qualche scorcio a destra verso il Monte Bego. Dopo 350 metri, e 5 min. circa, si giunge ad un bivio, punto in cui bisogna abbandonare la sterrata che procede dritta verso la Baisse d’Anan e Saorge e si piega invece a destra sul sentierino con indicazione per Fontan par Font Froide. Questo sentiero, riportante il solo segnavia , perde velocemente quota nel bosco con numerosi tornanti e conduce ad un nuovo bivio di sentieri, in altri 20 min. e 4 ore 20 min. totali, dove bisogna trascurare quello di sinistra per Fontan par Peiremont e seguire quello di destra con indicazione per Fontan par Font Froide. In costante ripida discesa nel fitto bosco del Vallon de Fontaine Froide il sentiero conduce poi a rasentare ed attraversare numerose volte il rio per poi attraversarlo un’ultima volta intorno agli 800 metri di quota, volgendo decisamente a sinistra. In breve si fuoriesce dal bosco e, fra gli arbusti, è possibile scorgere, guardando a ritroso, alcuni scorci verso la Cime de Larze e la vicina Cime de Campbel. In moderata discesa si rasenta poi una casa isolata, in 1 ora 5 min. dal bivio, poi, in altri 5 min. e 5 ore 30 min. totali, si rasenta una piccola cascata sulla destra, raggiungibile con modesta deviazione fra la vegetazione. Dopo un tratto in ripida discesa segue una modesta risalita con alcuni tornantini andando a sbucare, dopo aver superato un tornello, su di una sterrata che in breve conduce ad una sterrata principale con palina, in altri 20 min. circa. La si trascura in salita verso Peve’ e Granges d’Arres, andando invece a seguirla in discesa verso Fontan. Questa perde velocemente quota puntando ad Ovest per poi compiere alcune svolte e raggiungere il sottopassaggio della ferrovia, oltre il quale in breve si rasenta la caserma dei pompieri e poco dopo si sbuca nei pressi del parcheggio di inizio percorso, in ulteriori 20 min. e 6 ore 10 min. totali, concludendo così l’anello.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Seconda gita di fila con intoppo……in questa escursione vi sono stati parecchi disguidi che hanno portato a questa parziale disfatta ovvero il mancato raggiungimento della Pointe de Lugo con ripiegamento sulla Cime de Larze: innanzitutto diciamo che, essendo un progetto un po’ ambizioso per il periodo, siamo partiti a mio giudizio troppo tardi ed arrivati in loco con la luce che c’era già da più di un’ora, poi giunti alla partenza ipotizzata, ossia dal parcheggio di La Roya, abbiamo dovuto constatare che il ponte che permetteva di attraversare il torrente era impercorribile in quanto tranciato a metà, presumibilmente dall’alluvione del Settembre 2020, cosa che ha comportato il dover tornare a ritroso fino a Fontan, con notevole perdita di tempo; per finire, durante la gita, giunti ad un certo punto della salita nel Vallon de Lugo la traccia gps in nostro possesso, che doveva puntare verso la Baisse de Lugo, piegava decisamente a destra non corrispondendo però ad alcun sentiero, mentre il sentiero ufficiale, che continuava a puntare verso una direzione apparentemente sbagliata, non riportava più i segnavia gialli ed era divenuto più esile e a tratti infrascato….sta di fatto che, avendo iniziato a dubitare di avere mancato qualche deviazione, abbiamo iniziato a cercare la presunta traccia seguendo una specie di sentiero/torrente che inizialmente puntava nella giusta direzione ma poi si perdeva nel bosco puntando anch’esso nella direzione sbagliata. Abbiamo quindi perso inutilmente altri 30/40 minuti per poi ritornare sul sentiero abbandonato in precedenza che poi si è dimostrato essere giusto. Giunti alla Baisse de Lugo abbiamo dovuto constatare che l’ora ormai tarda non consentiva la risalita alla Pointe de Lugo ed abbiamo deviato su questa modesta vetta, che poi si è dimostrata un vero flop in quanto boscosa e priva di qualsiasi panorama. La gita, organizzata da un mio amico per dare un senso ad un suo vecchio progetto, poteva anche essere piacevole in quanto ipotizzata per ammirare gli archi naturali nel Vallon de Groa ed unirli ad una vetta panoramica come la Pointe De Lugo, ma la vegetazione un po’ troppo folta (che ha permesso solo di tanto in tanto di ammirare gli archi, comunque non proprio vicinissimi al percorso) e la orribile vetta mi hanno lasciato decisamente insoddisfatto. Col senno di poi forse accelerando un po’ il passo ce l’avremmo anche potuta fare a raggiungere la Pointe de Lugo, ma col rischio concreto di rientrare alla luce delle frontali.

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