Cima Bondormir e Monte Pietralunga mt. 2757-2731

La Cima Bondormir e il Monte Pietralunga sono due elevazioni delle Alpi Cozie, posizionate immediatamente a Est del Monte Ferra e sulla cresta che da questo digrada verso Casteldelfino. Qui propongo un percorso alternativo al classico anello da Bals, ideale per quando le condizioni del canalino che conduce al Pas del Ciat non sono ottimali e non si vuole pertanto correre dei rischi.

Dati tecnici:

🏁 Punto di partenza: Prafauchier mt. 1662

⚠️ Difficoltà:         EE il tratto seppur semplice ma fuori sentiero dalla vetta a Grangia Recupre, tutto il resto E 

Sviluppo           10,3 km

📈 Dislivello:         1150 mt. circa

⏱️ Tempi:            Andata 4 ore 10 min. – Ritorno 2 ora 10 min. – Totale  6 ore 20 min.

📅 Data escursione:   10/04/2022

🚥 Periodi consigliati: Tutto l’anno

🔎 Valutazione:        ⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Fossano. Usciti dall’autostrada si seguono le indicazioni per Fossano e, nei pressi del paese, si seguono invece quelle per Villafalletto. Raggiunto Villafalletto si segue la SP169 fino a Costigliole di Saluzzo poi la SP1 fino a Piasco ,dove si svolta a sinistra su SP8 che si addentra in Val Varaita superando i paesi di Venasca, Brossasco, Melle, Frassino, Sampeyre. Poi su SP105 fino a Casteldelfino e superato il paese si svolta a sinistra seguendo l’indicazione per Bellino. Si procede sempre su SP105 per alcuni km superando numerose piccole frazioni superando anche Bellino oltre il quale diviene SP256. Oltrepassata la fraz. Pleyne si continua ancora per circa 500 metri poi, in corrispondenza di un ponte, si svolta repentinamente a destra seguendo le indicazioni per Prafauchier e con una ripida rampa su stretta stradina si perviene all’ampio parcheggio di Prafauchier. 

Itinerario:

Dal parcheggio a mt. 1662 si risale su asfalto entrando così nell’abitato di Prafauchier ed una volta superato, sempre su asfalto, si perviene in breve in corrispondenza del ponte sulla strada fra Prafauchier e Celle. Oltrepassato il ponte inizia a destra il sentiero U23 che sovrasta di poco il piccolo rio sulla destra orografica e ne segue il corso fino ad un semplice guado oltre il quale il percorso si impenna con numerosi zig-zag fino a costeggiare la Grangia Culour mt. 1924, in 35 min. dalla partenza. Con breve risalita si perviene ad un ripiano adibito a pascolo con i resti di un’antica grangia, punto in cui il sentiero si fa un po’ evanescente e non si capisce bene dove prosegua. Bisogna qui svoltare a destra e rimontare il pendio puntando ad una soprastante selletta oltre la quale il sentiero torna evidente e procede su di uno spallone. Dopo meno di 100 metri si può scegliere se restare sullo spallone oppure seguire una diramazione a sinistra che conduce al Grange di Chiot Danagu, vanno bene entrambe e conducono comunque su crinale nei pressi di un paio di costruzioni che precedono di poco la Grangia Recubre mt. 2320, che si raggiunge in 1 ora 5 min. dal Culour e 1 ora 40 min. totali. Qui si trascura un’evidente traccia a destra (dalla quale arriveremo al ritorno) e si riprende a salire il crinale puntando a Nord-Ovest con lunghi tratti rettilinei alternati ad altri su tornantini fin quando si perviene nei pressi di una sorgente intorno ai 2600 mt di quota. Qui il sentiero abbandona il crinale e volge a sinistra effettuando un traverso puntando all’evidente insellatura del Colle Bondormir. Io in realtà poco prima del colle ho abbandonato il traverso, che stava diventando un po’ troppo esposto, su pendio molto inclinato, franoso e su neve poco portante, deviando invece a destra senza un vero e proprio percorso obbligato ma risalendo il soprastante ripido pendio fino a pervenire in cresta circa 200 metri a Est del Colle Bondormir, in 1 ora 30 min. dalla Grangia Recubre. Seguendo ora la cresta a destra per circa 200 metri verso Nord-Est si giunge in vetta alla Cima Bondormir mt. 2757, in altri 10 min. e 3 ore 20 min. totali. Dalla vetta si discende continuando in cresta per circa 450 metri raggiungendo poi un’elevazione senza nome con ometto che potrebbe considerarsi un’anticima del Monte Pietralunga a mt. 2741, in altri 30 min. circa. Da questa si discende moderatamente e si prosegue mantenendosi sempre sull’ampia e semplice cresta che compie una specie di semicerchio verso Ovest andando poi a raggiungere comodamente, con modesta risalita, la vetta del Monte Pietralunga mt. 2731, in altri 20 min. e 4 ore 10 min. totali.

Panorama a Nord Punta Tre Chiosis, Punta Roma, Punta Gastaldi, Visolotto, a Nord-Est Monviso, Punta Dante, Punta Malta e Cima delle Lobbie, a Est Cima di Crosa, Appennino Ligure, Rastcias, Cima Lubin e Monte Nebin, a Sud-Est le Alpi Liguri dal Bric Mindino al Monte Bertrand e le Alpi Marittime dal Frisson al Malinvern, a Sud Pelvo d’Elva, Monte Camoscere, Bric Camoscera, Bric Rutund, Rocca Gialeo, Pic de Sagneres, Rocca la Marchisa, Cima Sebolet, Monte Reghetta e Monte Faraut, a Sud-Ovest Monte Gabel, Pence, Rocca Blancia, Brec de Chambeyron e Monte Maniglia, a Ovest Monte Ferra, Punta Fiutrusa, Mongioia, Salza, a Nord-Ovest Cima del Lupo, Cima di Pienasea, Roc de la Niera, Rocca Bianca, Pic de Caramantran, Pic de Foreant, Pan di Zucchero e Pic d’Asti.

Per la discesa si può effettuare lo stesso itinerario di salita, oppure compiendo la traversata al Colle della Battagliola scendendo per il Passo del Ciat ed il canale attrezzato con una corda fissa (consigliabile però a mio giudizio da affrontare in salita) oppure ancora, come ho fatto io, scendere direttamente dalla cima dapprima puntando verso Est per poi discendere verso Sud, senza alcuna traccia ma viaggiando a vista, il ripido pendio puntando ad un sottostante ripiano disseminato di grossi massi. Senza raggiungere tale ripiano ci si mantiene qualche decina di metri più a destra e continuando a scendere nella stessa direzione si approda ad una Grangia composta da un paio di costruzioni, punto in cui si intercetta una traccetta che volge a destra puntando ad una gola attraversata da un minuscolo rio. Guadato il rio in breve la traccia porta ad attraversare un altro piccolo rio, dove una traccia decisamente più ampia ed evidente rasenta i ruderi di un antico grange e permette di raggiungere in beve il crinale dell’andata all’altezza della Grangia Recubre, in 1 ora 5 min. dalla vetta. Ora come per l’andata sul U23 in 1 ora 5 min. e 6 ore 20 min. totali.

totali.   

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

L’intento era quello di effettuare il classico anello da Bals passando per il Colle Battagliola ed il Passo del Ciat e discesa verso il Colle Bondormir e poi Prafauchier ma avendo avuto informazioni terroristiche di una recente spolverata di neve e rischio di trovare verglass nel canale verso il Passo del Ciat nonché le corde fisse sommerse del manto nevoso, si è optato a malincuore per l’itinerario più semplice. Avvistata però gente che perveniva in vetta proprio dal Passo del Ciat abbiamo constatato che si poteva tranquillamente percorrere facendo accrescere un po’ si amaro in bocca. Percorso quindi carino si, ma un po’incompleto, anche perché si perde la particolarità di questa vetta che le conferisce appunto il suo nome, Pietralunga, ossia la prolungata bastionata rocciosa che appare inaccessibile ed invece è percorribile con attenzione nel suo punto di debolezza, il canalino che sbuca al Passo del Ciat. Vette indubbiamente molto panoramiche specie verso il Monviso. Mi riprometto in futuro di ritentare l’anello così da colmare la lacuna venutasi a creare.

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