Monte Bert mt. 2394

Il Monte Bert è un monte delle Alpi Cozie situato sulla destra orografica della valle Maira nel displuvio tra il vallone del Preit e il Vallone della Valletta. Qui propongo un percorso semplice, adatto per una ciaspolata, con variante però al ritorno per compiere un anello scendendo dal versante Ovest, che risulta invece un po’ meno semplice e da evitare con forte innevamento.

🏁 Punto di partenza:  Preit mt. 1541

⚠️ Difficoltà:          E

Sviluppo:            9 Km

📈 Dislivello:           850 Mt. circa

⏱️ Tempi:              Giro ad anello totale 3 ore 50 min.

📅 Data escursione:     18/02/2018

🚥 Periodi consigliati:   Tutto l’anno

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Mondovi’. Usciti dall’autostrada si segue la superstrada e ad una rotonda si segue la SP564 fino alle porte di Cuneo. Qui si svolta sulla SP21 che evita la città e lambisce Boves, poi si svolta a destra seguendo le indicazioni per la Val Maira e Val Grana. Dopo un paio di rotonde, seguendo sempre i cartelli marroni indicanti le due valli, si procede poi sulla SP41, che poi confluisce nella SP422 e attraversa Caraglio, Dronero, Cartignano, San Damiano Macra, quindi Ponte Marmora. Qui, in corrispondenza della piccola diga si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Canosio su SP113. Si segue questa stretta strada trascurando poi la deviazione per Marmora e si continua fino a Canosio. Oltre il paese si procede su SP283 che risale la valle superando la frazione Preit, poco dopo la quale vi è un ampio parcheggio dove si può lasciare l’auto.

Itinerario:

Dal parcheggio poco dopo Preit mt. 1541 si segue la strada che risale la valle del Preit, poco prima della centrale idroelettrica si svolta a sinistra andando a scendere di qualche metro fino al raggiungimento di un ponticello in legno un po’ malconcio che va attraversato. Seguendo una traccia che punta verso Sud-Est fra rado boschetto si perviene, dopo 30 min. circa, ai primi casolari del Grange Colombero Sottano mt. 1705. Qui si segue la sterrata proveniente dal Grange Selvest che, dopo un paio di modesti tornantini tranquillamente tagliabili, punta verso il Vallone della Valletta. Procedendo sempre su di essa in moderata salita si trascura dopo poco una sterrata che si stacca sulla sinistra e risale verso il Grange Colombero Soprano, per procedere ancora dritti su quella principale che punta decisamente verso Sud-Est costeggiando un piccolo rio. In breve si attraversa tale rio (anche se in caso di recenti nevicate e rischio valanghe elevato è bene restare sulla stessa sponda e attraversare più a monte in quanto vi è un punto soggetto a slavine) per procedere su esile traccia parallela al rio, per poi piegare decisamente a destra risalendo fra i larici fino a intercettare nuovamente la sterrata. La si segue in salita fino a quota 2000 mt. circa (questa continua verso il Grange della Valletta), dove la si può momentaneamente abbandonare per seguire una scorciatoia sulla destra fra i larici che permette di tagliare un lungo tratto. Passando alla base di un imponente pinnacolo si giunge in breve nel pianoro dove sorge il grazioso Grange Chiacarloso mt. 2080, in 1 ora 5 min. dal Grange Colombero ed 1 ora 35 min. totali. Si attraversa il pianoro puntando verso Ovest sormontati a destra dalle pareti del Baret e del Bert e a sinistra dal grosso pinnacolo quindi, raggiunti i primi larici, il sentiero piega decisamente verso Sud-Ovest, potendo così, nei punti più aperti, ammirare la mole della Rocca la Meja. Si procede per circa 600 metri nella stessa direzione, per poi deviare decisamente verso destra, Nord, andando così in breve a rasentare un’elevazione rocciosa alla nostra sinistra. Con breve risalita si perviene ad un colletto fra la suddetta elevazione e la vetta, dove si continua a puntare verso Nord risalendo così l’ultimo pendio fino ad approdare sulla cima del Monte Bert mt. 2394, in 50 min. dal Grange e 2 ore 25 min. totali.

Panorama a Nord Rocca la Marchisa, Chersogno, Rocca Cairi, Pelvo d’Elva e Monviso, a Nord-Est Rastcias, Giobert, Rocca dell’Aquila, Punta La Piovosa, Punta Tempesta, a Est Monte La Bianca, a Sud-Est Becco Grande , Rocca la Meja, a Sud Bodoira e Giordano, a Sud-Ovest Servagno, Rocca Brancia, Oserot, a Ovest Cassorso e Oronaye , a Nod-Ovest Sautron, Brec e Aiguille de Chambeyron, Bouliagna, Cervet e Maniglia.

Per la discesa si può ritornare dallo stesso percorso dell’andata oppure compiere un anello come vado ora a descrivere. Dalla vetta si discende fino al colletto e da questo si piega a destra, Ovest, sul ripido pendio che permette di raggiungere, in 45 min. circa, la sterrata nelle vicinanze del Grange Culausa. Qui si piega a destra e la si segue, segnavia , in moderata discesa fino al raggiungimento del Grange Selvest mt. 1659. Bisogna ora attraversare il ponte e procedere sulla strada che riconduce, in altri 20 min. e 3 ore 50 min. totali, al parcheggio.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Bellissima e semplice ciaspolata in questa stupenda parte di Val Maira. Prestare attenzione in caso di rischio valanghe elevato nel tratto lungo il rio nel Vallone della Valletta e nel percorso effettuato al ritorno nel versante Ovest, dove sono frequenti le slavine.

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