Monte Oramala mt. 1522

Il Monte Oramala o Oramara è una montagna dell’Appennino Ligure, la più alta dello spartiacque di sinistra della val d’Aveto. Qui propongo un percorso inconsueto per raggiungerla, perlopiù su tracce, utile pertanto scaricarsi qui la traccia GPS.

🏁 Punto di partenza: Foppiano mt. 957

⚠️ Difficoltà:          EE buona parte del percorso si effettua su sentieri non segnati anche se evidenti

Sviluppo:           15,8 Km

📈 Dislivello:           900 Mt. circa

⏱️ Tempi:              Giro ad anello totale 4 ore 50 min.

📅 Data escursione:     19/04/2018

🚥 Periodi consigliati:   Autunno, Inverno e Primavera

🔎 Valutazione:        ⭐⭐

 

Accesso:

Da Genova seguire la SS45 che procede in direzione di Bargagli, si supera il paese e per poi oltrepassare anche la galleria della Scoffera. Dopo qualche km si svolta a destra seguendo le indicazioni per Torriglia. Superate le gallerie si trascura la deviazione a desta per Torriglia e si continua dritti raggiungendo Montebruno e poi Loco. Si procede ancora per qualche km poi, dopo aver superato un ponte si incontra un bivio, dove bisogna trascurare la SS45 che procede a sinistra, per seguire la strada dritta in salita, SP18, con indicazione per Rovegno e Foppiano. Questa in breve raggiunge l’abitato di Rovegno, dove, ad un incrocio, si svolta a destra seguendo ancora l’indicazione per Foppiano. Procedendo ora su SP83, si approda dopo circa 3 km a Pietranera, superato il quale si volta a sinistra andando a raggiungere, dopo altri 2km, il paesino di Foppiano. Qui in uno spiazzo a inizio paese si può lasciare l’auto.

Itinerario:

Da Foppiano mt. 957 si procede fra le case, rasentando sulla destra una casa con alcuni affreschi nella facciata riportanti un folletto affacciato alla finestra, in moderata salita per pochi metri, quindi a sinistra in discesa raggiungendo in breve un cancello, superato il quale si giunge al piccolo rio Fosso Faro che bisogna guadare. Oltre il rio il sentiero prende a salire un valloncello piuttosto brullo puntando verso Est e, dopo alcuni tornantini, si perviene ad un bivio a 1100 mt. circa, in 25 min. da Foppiano. Qui si trascura il sentierino a destra in salita (dal quale arriveremo al ritorno), per procedere dritti su quello in piano. Questo, con frequenti saliscendi, tende a perdere quota fino ad intercettare il Torrente Gramizzola, in altri 25 min. circa, che bisogna guadare ritrovando così sulla sponda opposta il sentiero che si mantiene parallelo al corso d’acqua. Dopo circa quattrocento metri il sentiero si biforca e bisogna qui piegare a sinistra in ripida salita per poi, dopo poco, volgere a destra nuovamente in falsopiano andando ad attraversare un bel bosco di conifere. Preso quota poi con qualche tornantino si giunge, in altri 35 min. dal guado ed 1 ora 25 min. totali, ad un minuscolo laghetto alimentato da una modesta cascatella dove bisogna andarne a guadare il minuscolo rio che ne consegue, affluente del Torrente Gramizzola, tornando a salire superando un boschetto di conifere prima ed una rada faggeta poi. Superate un paio di radure si giunge ad un pianoro erboso recintato dove si punta ad un cancello con vicina palina indicatrice, in altri 25 min. circa. Oltre il cancello si sbuca su sterrata proveniente da Ottone, sterrata che, se si vuole raggiungere la vetta del Monte Dego, bisogna attraversare intercettando così una traccetta che si addentra in un boschetto dal quale ne si esce subito andando poi a risalire un ripido pendio erboso sormontato da una bianca chiesetta, posta proprio sulla vetta del Monte Dego, in 5 min. dalla sterrata e 1 ora 55 min. totali. Da questa si discende per tracce sul versante opposto fino a ricollegarsi con la sterrata, riportante segnavia , che bisogna seguire per circa 1 km verso Sud-Est, per poi svoltare a sinistra su labili tracce all’interno di una rada faggeta andando a raggiungere così la vetta del Monte Bufalora mt. 1440, in 25 min. dal Dego e 2 ore 20 min. totali. Da questa si può procedere per crinale fra prati e rado boschetto puntando verso Sud-Est (e verso l’evidente Monte Oramala), incontrando poi in una conca prativa dove giace un piccolo ma grazioso laghetto. Dopo ancora un breve tratto su crinale si approda nuovamente su sterrata incontrando poi un bivio, in 10 min. dal Bufalora, dove bisogna trascurare il sentiero 127 a sinistra con indicazione per il Monte Oramala (che potrebbe andar bene ma compie però un giro troppo ampio) e procedere invece dritti ancora su sterrata. Questa va seguita ancora per circa 200 mt. ossia fino ad un rio che la attraversa , il Rio Manno, dove, essendo proprio in corrispondenza della base del cono di vetta conviene deviare a sinistra e procedere in ripida salita all’interno del bosco senza alcuna traccia puntando più o meno verso Est (suppergiù paralleli al rio mantenendosi alla sua destra) raggiungendo in breve una zona disboscata. Quindi risalendo un ripido pendio erboso si raggiunge la vetta del Monte Oramala mt. 1522, in 20 min. dal bivio col sent. 127 e 2 ore 50 min. totali.

Panorama un po’ limitato a Nord e a Sud dalla vegetazione, ad Est Ragola, Roncalla, Bue e Maggiorasca, a Sud-Est Penna e Aiona, a Ovest Antola e Carmo, a Nord-Est Alfeo e Lesima.

Dalla vetta si procede ora in cresta verso Sud-Ovest seguendo il segnavia (prestare molta attenzione in questo tratto in caso di neve o ghiaccio a causa dell’esposizione sulla sinistra), terminata la quale si intercetta nuovamente la sterrata e la si segue sempre puntando verso Sud-Ovest in faggeta andando poi a raggiungere, in altri 30 min. circa e 3 ore 20 min. totali, il grazioso Rifugio Prato Foppiano mt. 1360 (fra l’Oramala e il Rifugio io ho fatto una breve deviazione al Monte Groppetto del Lupo, ma non ne vale assolutamente la pena). Procedendo ancora su sterrata in falsopiano per 300 mt. circa, ora riportante segnavia , si perviene ad un nuovo bivio, dove bisogna trascurare la sterrata di sinistra, che conduce al Monte Montarlone, e mantenersi su quella di destra, prima di segnavia. Questa prende inizialmente a salire con moderazione per poi procedere in falsopiano tagliando le pendici Nord del Monte Montarlone. Quindi in moderata discesa all’interno in una rada faggeta si guadano un paio di modesti rii superando anche la Fonte del Figliolo mt. 1336 (piccola risorgiva che invade il sentiero). Con qualche saliscendi fra faggete e abetaie si giunge ad un bivio con indicazione scritta in vernice rossa “FOP” su un albero, in 40 min. dal Rifugio e 4 ore totali, dove bisogna trascurare il sentiero più evidente che procede a sinistra e seguire invece il sentierino a destra segnato qua e la da . Questo, sempre evidente, punta costantemente verso Nord-Ovest fra arbusti, cespugli di eriche e rada boscaglia in falsopiano o comunque moderata discesa per poi procedere infine su crinale brullo in ripida discesa giungendo così al bivio incontrato all’andata a quota 1100 mt. circa, in altri 35 min. e 4 ore 35 min. totali. Da qui come per l’andata fino a Foppiano in altri 15 min. e 4 ore 50 min. totali

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Percorso inconsueto per raggiungere l’Oramala (o Oramara), alternativo ai più conosciuti percorsi che partono da Rezzoaglio, Fontanigorda o Casanova di Rovegno. Anello privo di difficoltà anche se buona parte del percorso si effettua su sentieri perlopiù evidenti ma privi di segnavia e segnaletica ai bivi, per cui se non si e’ provvisti di traccia GPS possono indubbiamente sorgere dei problemi, consigliabile quindi utilizzarla scaricandola qui.

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