Monte Ragola mt. 1711

Il monte Ragola è una montagna dell’Appennino ligure, si trova sullo spartiacque tra le valli del Nure e del Ceno, al confine tra le provincie di Piacenza e Parma. La montagna, si presenta di forma trapezoidale, dai fianchi spogli e interrotti da dirupi rocciosi e con la zona sommitale simile ad un modesto altopiano. Nel versante nord del Monte Ragola si trovano tracce della Glaciazione Würm, dove le più importanti sono due laghetti di origine glaciale: il Lago Bino e il Lago Moo. Qui propongo un anello con partenza dal Passo dello Zovallo ma sono molteplici le alternative partendo da Ferriere o Cassimoreno come anche l’anello che è ampliabile toccando così anche il Monte Ragolino e Camulara.

🏁 Punto di partenza:  Passo dello Zovallo mt. 1409

⚠️ Difficoltà:           E

Sviluppo:            9,2 Km

📈 Dislivello:            550 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Giro ad anello totale 4 ore

📅 Data escursione:     08/02/2015

🚥 Periodi consigliati:    Tutto l’anno, preferibilmente in Inverno con neve o in Primavera

🔎 Valutazione:          ⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova seguire la SS45 che procede in direzione di Bargagli. Prima di Bargagli ad una rotatoria svoltare a destra ed entrare in galleria che porterà in Val Fontanabuona. Procedere su SP225 fino a Monleone, qui si svolta a sinistra su SP23 che supera Favale di Malvaro e porta al Passo della Scoglina. Da qui procedere dritti per SP56 superando anche Priosa quindi ad uno stop bisogna svoltare a sinistra su SP586 fino a Rezzoaglio, poi su SP654 in direzione di Santo Stefano d’Aveto. Giunti a Santo Stefano d’Aveto si prosegue sempre sulla strada principale e ad un successivo bivio mantenersi a destra. In breve si giunge al Passo del Tomarlo e da questo si continua ancora sulla strada principale, poi ad un incrocio si procede dritti e dopo qualche km si arriva al Passo dello Zovallo, dove in un ampio spiazzo attrezzato anche con tavoli e panche si può lasciare l’auto.

Itinerario:

Dal Passo dello Zovallo mt. 1409 si segue il sentiero CAI 035, con indicazione per il Monte Ragola ed il Prato Grande, che entra quasi subito all’interno di una fitta faggeta e, procedendo in moderata salita, permette di raggiungere facilmente il crinale boscoso del Monte Zovallo mt. 1491. Mantenendosi ora sul versante Ovest del monte il sentiero, sempre ottimamente segnato, inizia a perdere quota fino ad approdare, dopo 35 min. circa, ad una selletta dove e’ posto il bivio tra il 035 ed il 037. Vanno entrambi bene, il 37 arriva in vetta in modo più diretto (arriveremo da questo al ritorno per chiudere l’anello) mentre il 35 compie un giro molto più ampio. Qui si svolta a sinistra seguendo il 035 con indicazione per il Prato Grande, Passo Pianazze e Linguadà che, con modesti saliscendi andando a costeggiare le boscose pendici Ovest il Monte Ragola, conduce, dopo 30 min. dal bivio ed 1 ora 5 min. totali, ad una bella radura. Quindi si ritorna all’interno della faggeta e si procede in falsopiano fin quando il sentiero inizia a perdere un po’di quota e poi nuovamente in piano all’interno di una graziosa pineta, superata la quale si approda al Prato Grande, dopo altri 45 min. ed 1 ora 50 min. totali. Qui si incontra un bivio con palina, dove bisogna trascurare sia la deviazione a sinistra sul 021 per il Lago Bino, Lago Moo ed il vicino Rifugio Baita Monte Ragola, che quella dritta sul 35 per il Passo Pianazze e Linguadà, per svoltare invece a destra sul 037. In falsopiano all’interno di un rado bosco si prende quota molto lentamente andando a costeggiare in seguito una recinzione in filo spinato per poi approdare in una vasta radura con già ben visibile la meta. Ora il sentiero prende a salire con maggiore decisione fino a raggiungere la cresta ed in breve, con un’ultima breve rampa, la vetta del Monte Ragola mt. 1711, in 1 ora dal Prato Grande e 2 ore 50 min. totali.

Panorama a Nord su Monte Disgrazia, Piz Bernina e Piz Palù, a Est su parte dell’Appennino Tosco-Emiliano (Cimone, Cusna, Alpe di Succiso, Orsaro e La Nuda), a Sud-Est le Apuane (Pisanino e Tambura), a Sud su Porcile e Penna, a  Sud-Ovest su Aiona, Nero, Maggiorasca e Bue, ad Ovest sulla catena dell’Antola, Monviso, Alfeo, Ebro, Chiappo e Lesima e a Nord-Ovest su Dent d’Herens, Cervino, Rosa, Rimpfishhorn, Weissmies e Fletschhom.

Per il ritorno o si effettua lo stesso percorso oppure si può optare per effettuare un anello, che adesso vado a descrivere, procedendo per cresta sempre sul 37. La cresta si mantiene piuttosto ampia e perde gradualmente quota fino al raggiungimento della croce dell’anticima del Ragola mt. 1637, dopo 15 min. circa, superata la quale il percorso inizia a perdere decisamente quota ed il sentiero si restringe in corrispondenza del tratto roccioso. Con alcuni tornantini in ambiente suggestivo per l’Appennino, si esce dal tratto roccioso e si procede per crinale spoglio con qualche rado pino mugo andando poi a costeggiare una recinzione fino a giungere nuovamente al bivio dell’andata, in altri 20 min. dall’anticima e 3 ore 25 min. totali. Quindi sul percorso dell’andata si ritorna al Passo dello Zovallo, in altri 35 min. e 4 ore totali, concludendo così l’anello.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Bell’anello impreziosito dell’ impressionante quantità di neve scesa nei giorni precedenti l’escursione, che ha reso il bosco, e tutto l’ambiente in generale, ovattato. Panorama davvero spettacolare su tutto l’arco Alpino Occidentale e sulle Apuane. L’escursione non presenta grandi difficoltà, eccezion fatta per il tratto roccioso dove è bene prestare la dovuta attenzione.

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