Pointe de l’Aval mt. 3325

La Pointe de l’Aval o Pointe de Chauvet è una montagna delle Alpi Cozie situata in Val Ubayette, in territorio francese, e fa parte del complesso dell’Aiguille de Chambeyron, nella sua estrema propaggine Ovest. E’ possibile raggiungerla anche dall’Italia, e nello specifico dalla Val Maira, ma con percorso decisamente più lungo e con maggiore dislivello.

🏁 Punto di partenza:   Fouillouse mt. 1886

⚠️ Difficoltà:            EE fino al Colletto, F + per la vetta

Sviluppo:             18,9 Km

📈 Dislivello:                  1600 Mt. circa

⏱️ Tempi:                Andata 3 ore 30 min. – Ritorno 4 ore 40 min. (deviaz. lago) – Totale 8 ore 10 min.

📅 Data escursione:        20/08/2017

🚥 Periodi consigliati:      Da Luglio a Settembre

🔎 Valutazione:           ⭐⭐⭐⭐⭐ 🎖️

 

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Mondovi’. Usciti dall’autostrada si segue la superstrada e ad una rotonda si segue la SP564 fino alle porte di Cuneo. Qui si svolta sulla SP21 che evita la città e lambisce Boves per giungere a Borgo San Dalmazzo. Si svolta ora a destra seguendo le indicazioni per Demonte su SS20 ed usciti da Borgo San Dalmazzo si procede su SS21 che percorre la Valle Stura, raggiungendo Demonte, quindi Aisone, Sambuco, Vinadio, Pietraporzio, Bersezio e Argentera. Terminato il paese iniziano una serie di tornanti che conducono al Colle della Maddalena. Superato il colle si entra in Francia e si scende su D900 superando Larche e Meyronnes giungendo poi ad un bivio in fondovalle dove si prende a destra su D902 per Saint-Paul-sur-Ubaye. Una volta superato quest’ultimo si procede su D25 per qualche km per poi svoltare a destra per Fouillouse su stretta strada che attraversa anche un altrettanto stretto ponte in pietra, giungendo poi all’inizio di Fouillouse, dove, prima di entrarvici, vi è un ampio parcheggio nel quale si può lasciare l’auto.

Itinerario:

Dal parcheggio a mt. 1886 si procede sulla stradina che attraversa Fouillouse e costeggia la Chapelle Jean Baptist mt. 1900. Proseguendo ancora sulla sterrata si perviene, dopo 10 min. dalla partenza, ad un bivio, dove bisogna tralasciare la sterrata che procede dritta verso il Col Vallonnet e piegare invece a sinistra su sentiero seguendo l’indicazione per il Refuge de Chambeyron. Il sentiero sale verso sinistra (Nord-Ovest) fino al raggiungimento di un dosso erboso, dove una palina indica un nuovo bivio. Bisogna qui trascurare il sentiero a sinistra che scende verso St. Paul sur Ubaye e procedere invece a destra. Il sentiero ora prende quota compiendo ripetuti ampi tornanti, che si possono comunque sempre tagliare seguendo delle scorciatoie su evidente traccia, ed offre belle visuali su Mortice e Pic de Panestrel. Dopo un primo tratto in cui si punta verso Nord, il sentiero piega decisamente verso destra (Est) procedendo per un lungo tratto in moderata salita e falsopiano andando poi a rasentare le pendici rocciose della Tete de Viturière e, una volta aggirata, con modesta risalita di un valloncello si approda al Refuge de Chambeyron mt. 2626, che domina il bel Lac Premiere, in 1 ora e 20 min. dall’ultimo bivio ed 1 ora 50 min. totali. Qui si trascura la deviazione a destra che scende verso il Lago e risale al Pas de la Couletta (arriveremo da qui al ritorno) e si procede invece dritti seguendo le indicazioni per il Col de la Gypiere. Dopo 5 min. si incontra un successivo bivio, dove si trascura il sentiero per il Col de la Gypiere e si piega invece a sinistra seguendo l’indicazione per il Pas de la Souvagea su sentiero che risale inizialmente una china erbosa e poi un pendio detritico raggiungendo così, dopo altri 40 min. e 2 ore 35 min. totali, il Pas de la Souvagea mt. 2889. Dal Pas de la Souvagea si segue l’evidente traccia sulla destra che punta verso Nord-Est e risale il pendio detritico, con tratti anche piuttosto ripidi ed offrendo bellissimi scorci sui sottostanti laghi, fino al raggiungimento della base della cresta de la Pointe de l’Aval, in 50 min. dal Passo, (che si può confondere con la Pointe de l’Aval, ma è soltanto una cresta frastagliata o, volendo, un’anticima), che si può raggiungere facilmente, sono pochi metri di risalita su roccia ben appigliata, ma prestare comunque attenzione perché il filo di cresta è davvero espostissimo. Prima del raggiungimento della cresta bisogna piegare a destra su una traccetta che lambisce delle pareti rocciose e permette di raggiungere, in 50 min. dal Passo, un piccolo colletto alla base del cono sommitale della Pointe de l’Aval, dove inizia il breve tratto alpinistico. Dal colletto si attacca subito un canalino piuttosto ripido ma ben appigliato di una decina di metri, quindi, raggiunta la sommità di detto canalino, bisogna piegare a destra compiendo un breve traverso in diagonale di un paio di metri, breve quindi ma piuttosto esposto sulla propria destra. Superato questo tratto si risale sulla sinistra dapprima su sfasciumi e poi superando un breve risalto aiutandosi con un piccolo intaglio utile per mettere mani e incastrare bene i piedi. Oltre non resta che procedere senza grossi problemi fino al raggiungimento della esile ed esposta vetta della Pointe de l’Aval mt. 3325, in 5 min. dal colletto e 3 ore 30 min. totali.

Panorama a Nord Pic de Rochebrune, Monte Bianco, Gran Paradiso, Cervino, Rosa, a Nord-Est Crete de la Taillante, Roc de la Niera, Mongioia, Salza, Visolotto, Monviso e la vicina Aiguille de Chambeyron , a Est Tete de l’Homme, Pelvo d’Elva, Faraut, Rocca la Marchisa, Chersogno ,Tete de la Frema, Cervet e in lontananza le Alpi Liguri, a Sud-Est le Marittime (tra le quali spiccano Matto e Argentera), Rocca Bianca, Auto Vallonasso, Oronaye, Brec de Chambeyron, La Meyna e l’Enchastraia, a Sud Tete du Coin de l’Ours e Tete de Siguret, a Nord-Ovest La Mortice, La Gran Roche, l’Ailefroide, Aiguille du Pelvoux, Pic de Panestrel e Pic de la Font Sancte.

Ritorno sullo stesso percorso dell’andata. Io ho effettuato però una deviazione che a mio giudizio merita di essere fatta e che vado ora a descrivere. Superato il Pas de la Souvagea si discende sempre sul sentiero dell’andata fino ad un punto in cui sulla sinistra si ha un ampio pianoro erboso. Qui si abbandona il sentiero e, senza traccia alcuna bisogna tagliare il pianoro puntando verso Est, raggiungendo in breve il sentiero che conduce al Col de la Gypiere, che bisogna seguire in salita fino al bellissimo Lac Long mt. 2783, in 1 ora 50 min. dalla vetta e 5 ore 20 min. totali. Dal Lago si segue l’indicazione per il Pas de la Couletta su comodo sentiero che, con breve risalita dapprima fra prati e poi su pietraia in moderata discesa, taglia le pendici occidentali del Brec de Chambeyron raggiungendo poi il Pas de la Couletta mt. 2752, in 20 min. dal Lac Long. Da qui bisogna piegare a destra e seguire l’indicazione per il Rifugio procedendo su sentierino che in ripida discesa conduce sulle rive del Lac Premier e da questo con modesta risalita nuovamente al Refuge de Chambeyron, in altri 20 min. circa. Ora come per l’andata in 1 ora 30 min. e 8 ore 10 min. totali al parcheggio di Fouillouse.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Bellissima escursione. Percorso semplice e prettamente escursionistico fino al colletto situato una trentina di metri sotto la vetta, poi per raggiungerla, diventa invece un percorso alpinistico con passaggi di I° e II° grado in certi punti un po’esposti ma sempre ben appigliati. Tratto divertente che però bisogna effettuare con la giusta concentrazione e con passo sicuro. Vetta molto aerea ed esile (nel punto più alto riesce a starci solo una persona) dal panorama strepitoso, in particolar modo sulla vicina Aiguille de Chambeyron. Meravigliosi i laghi che si possono vedere e, alcuni, anche raggiungere con modeste deviazioni. Il Lac Long in particolare mi ha sorpreso per le sue tinte che vanno dal giallo al verde fino al blu intenso e pertanto merita, a mio giudizio, la breve divagazione per raggiungerlo. Insomma una gita che mi sento di consigliare.

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