Punta Cialancia mt. 2855 e i 13 laghi

La Punta Cialancia è una montagna delle Alpi Cozie, situata tra la Val Pellice e l’altopiano dei Tredici Laghi, una diramazione della Val Germanasca, in Val Chisone. La montagna è sita alla testata della Val d’Angrogna (laterale della Val Pellice) non lontana dalla Punta Cornour. Ai piedi della montagna è collocato il Parco naturale di Conca Cialancia. Si può salire sulla vetta partendo dal Lago Lauson, sopra a Perrero, o, come vado a descrivere, da Prali eseguendo un anello passando per la conca dei 13 laghi.

🏁 Punto di partenza: Ghigo di Prali, Borgata Malzat mt. 1475 circa

⚠️ Difficoltà:         E fino a Punta Cialancia e dal Lago Primo a Prali, EE per i 13 laghi

Sviluppo:           18 Km

📈 Dislivello:           1450 Mt. circa

⏱️ Tempi:              Giro ad anello totale 7 ore 30 min.

📅 Data escursione:     05/10/2019

🚥 Periodi consigliati:   Da Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Voltri, poi si svolta a destra su A26 fino ad Alessandria dove si svolta a destra in direzione di Torino sulla A21 che seguiremo superando Asti poi su A55 proprio fino a Torino. All’altezza di Beinasso si svolta a destra seguendo le indicazioni per Pinerolo e, sempre su A55, lo si raggiunge. Usciti dall’autostrada si procede su SR23 che va seguita superando Villar Perosa e poi fino a Perosa Argentina. Si attraversa parte del paese ossia per qualche centinaio di metri per poi svoltare a sinistra su Via Re Umberto, che bisogna seguire uscendo così dal paese ora su SP169 andando poi ad attraversare Pomaretto su Via Carlo Alberto. Superato il paese si giunge ad una rotonda, dove bisogna continuare dritti, sempre su SP169, superando Chiotti, Trossieri e Perrero. Oltre la strada diviene un po`più tortuosa ed inizia a salire rasentando la Fraz. Villa e raggiungendo poi Ghigo di Prali. Dopo aver attraversato un ponte si svolta a destra seguendo l’indicazione per Malzat, che si raggiunge dopo circa 500 metri, punto in cui si può lasciare l’auto in un ampio parcheggio a bordo strada all’altezza degli impianti dei 13 laghi.

Itinerario:

Dal parcheggio di Borgata Malzat a 1475 mt. bisogna seguire subito la sterrata che sale al fianco degli impianti dei 13 laghi, oppure procedere su asfalto per circa 100 metri verso Ovest per poi svoltare a sinistra su sterrata che rasenta alcune casette, vanno bene entrambe le soluzioni e si uniscono poco dopo. La sterrata sale subito piuttosto ripida e la si segue fino a quota 1645 mt. dove si trascura la sterrata poco evidente sulla destra (dalla quale arriveremo al ritorno) e la sterrata che procede dritta (sulla quale si sbuca comunque poco dopo), per svoltare a sinistra su sentierino che si addentra in un rado boschetto andando poi a rasentare un Grange. Il sentierino confluisce nuovamente su sterrata che va seguita piegando a sinistra in ripida salita e la si segue lungamente puntando più o meno verso Sud-Est fino al raggiungimento delle stazioni di arrivo delle seggiovie di Pian dell’Alpet mt. 2230, in 1 ora 25 min. circa. Superati gli impianti si procede ancora su sterrata che compie poi un’ampia curva verso destra e si mantiene più o meno sul filo di cresta panoramica fino ad esaurirsi nei pressi di un rudere, oltre il quale si approda ad un bivio. Qui si trascura il sentiero a destra che scende verso la conca dei 13 laghi e si svolta a sinistra su sentierino che sale ripido su pendio erboso andando in breve a raggiungere un casottino bianco pochi metri sotto al Bric Rond, in altri 55 min. e 2 ore 20 min. totali. Da qui si seguono le indicazioni per il Lago dei Cannoni e per Passo Cialancia su sentiero 227 che in falsopiano compie un lungo traverso a mezzacosta, tagliando le pendici meridionali del Cappello d’Envie, mantenendosi qualche decina di metri sotto alla cresta e dominando la conca dei 13 laghi. Raggiunta poi una zona rocciosa attrezzata con canaponi, dalla quale sul versante nord si scorge parte del Lago d’Envie, si discende di qualche decina di metri e, dopo aver superato una breve pietraia, si attraversa la conca dove risiede il Lago Rametta o “Lago dei Cannoni” mt. 2586, in altri 40 min. e 3 ore totali. Si costeggiano le sue sponde e, raggiunta la sponda meridionale si capisce il motivo di questo soprannome, dovuto infatti ad alcuni cannoni posizionati nei pressi del lago. Attraversato il suo piccolo emissario si procede sul sentiero 205 con indicazione per il Passo Cialancia, che in moderata salita attraversa un pendio erboso in direzione Est andando a tagliare le pendici meridionali della Punta Founset fino al raggiungimento del Passo della Cialancia mt. 2683, che unisce la Conca dei Tredici Laghi con il Vallone di Faetto e dove rimangono i ruderi di antiche casermette, in altri 15 min. dal lago. Da questo si trascura il sentiero che scende dritto verso la conca dei Laghi Cialancia e si piega a destra seguendo ora il 201 su mulattiera che inizialmente sale leggermente e poi taglia con un lungo traverso in falsopiano il versante nord-orientale di Punta Cialancia, quindi, con alcuni tornantini, si porta pochi metri sotto alla vetta. Per raggiungerla, in corrispondenza di un evidente ometto, bisogna abbandonare la mulattiera e seguire a destra una labile traccetta con ometti che inizialmente su erba e poi su roccette conduce in cresta, dove si svolta a destra superando uno scalino roccioso, oltre il quale si giunge in vetta a Punta Cialancia mt. 2855, in 35 min. dal passo e 3 ore 50 min. totali.

Panorama a Nord La Grande Casse, Rocciamelone, Grivola, Gran Paradiso e Rosa, a Nord-Est in lontananza oltre la pianura il Piz Bernina e Monte Disgrazia, a Est oltre la pianura l’Appennino Ligure, a Sud-Est le Alpi Liguri dal Bric Mindino a Punta Marguareis, a Sud Gelas, Argentera, Matto, Malinvern, Viso Mozzo, Monviso, P.ta Gastaldi, Meidasssa, Granero, Pic d’Asti, Punta Cornour, Crete de la Taillante, a Sud-Ovest Aiguille de Chambeyron, Le Grand Queyras, Pic de la Font Sancte, Bric Bouchet, a Ovest Grand Queyron, Bric Froid, a Nord-Ovest Punta Rognosa, Thabor, Bric Ghinivert, Aiguille de Scolette, Cima del Vallonetto, Rognosa d’Etiache, Punta Sommeiller, La Dent Parrachee e Monte Giusalet.

Ora per scendere alla conca dei 13 laghi si può ritornare a ritroso sulla mulattiera (consigliato) e una volta raggiunta piegare a destra e proseguire su di essa oppure, come ho fatto io ma direi di lasciar perdere, continuare per cresta che inizia molto semplice ma dopo circa 100 metri compie un salto che bisogna pertanto aggirare scendendo di qualche decina di metri (superando un punto un po`delicato, II°) per poi risalire sbucando nuovamente su mulattiera. Questa va seguita svoltando a destra passando in breve in un particolare intaglio roccioso sovrastato da un grosso spuntone, oltre il quale si discende di pochi metri fino ad una selletta dalla quale si torna a salire raggiungendo dapprima i ruderi di una casermetta e poco dopo il Passo del Roux mt. 2832, in 20 min. dalla vetta e 4 ore 10 min. totali. Qui si trascura a sinistra il sentiero 139 , che conduce all’Alpe della Sella, e si svolta a destra sul 204 , con indicazione per i 13 laghi e Prali Ghigo, che perde quota su strada militare. Questa compie qualche ampio tornante e, puntando verso Sud-Ovest, porta a sovrastare il Lago Nero (al mio passaggio di un verde intenso dovuto alle alghe sul fondale), può essere interessante, come ho fatto io, abbandonare poi la strada e scendere al lago cercando il punto migliore, sul pendio comunque non particolarmente ripido fra roccette e erba. Costeggiato il Lago Nero mt. 2618, in altri 25 min. circa, si procede senza alcuna traccia scendendo su distese prative puntando verso Ovest andando cosi`, dopo circa 600 metri, a raggiungere il ripiano sede dei due Laghi Verdi a mt. 2493, costeggiando prima il lago più grande e poi il Lago Verde piccolo, in altri 25 min. e 5 ore totali, dal quale, ora su traccia, con breve risalita si approda su un ripiano erboso. Qui si discende senza alcuna traccia verso la conca sottostante dove giace il grosso Lago Lungo, che si raggiunge in altri 5 min. circa, in corrispondenza del quale si intercetta una traccetta che ne costeggia la sponda occidentale quindi, terminato il lago, se si procede nella stessa direzione si perviene in breve su sentiero e, con una breve deviazione, ai due laghi gemelli. Io invece ho preferito discendere senza alcuna traccia viaggiando a vista su distese prative puntando pressoché verso Nord-Ovest fino a raggiungere la caserma più grande dei Ricoveri Perrucchetti mt. 2382, in 35 min. dal Lago Lungo e 5 ore 40 min. totali. Da questa volendo si può discendere fino a costeggiare le sponde del grosso Lago Draio mt. 2358, per poi risalire seguendo un piccolo rio fino ad intercettare il sentiero principale, dove si trascurano le svariate tracce per seguire quella di destra che passa alle pendici di un dosso sormontato da casermetta. Rasentando un piccolo laghetto (Lago della Carota, in secca al mio passaggio) si scende moderatamente fino al vicino Lago dell’Uomo mt. 2360, in altri 10 min. circa, oltre il quale, ad un bivio non molto evidente, si trascura il sentiero 205 , che conduce in salita verso le seggiovie, per svoltare invece a sinistra su vaga traccetta su pendio erboso. Questa scende fino a raggiungere, dopo 500 metri circa, la conca sottostante dove ha sede il Lago Primo mt. 2292, in 10 min. dal Lago dell’Uomo e 6 ore totali, lago che bisogna costeggiare sulla sua sponda orientale e, seguendo una traccetta che punta decisamente verso Ovest, si scende fino ad intercettare una mulattiera. Questa, che sarebbe la giusta via di salita per i 13 laghi, attraversa una zona di larici secolari ed in ripida discesa perde velocemente quota attraversando un rado lariceto. Quando diminuisce la pendenza il bosco si infittisce e lo si percorre fino ad uscirne intercettando una sterrata che va seguita ora verso destra in piano, in 50 min. dal Lago Primo e 6 ore 50 min. totali. In breve si ritorna all’interno di un fitto bosco seguendolo fino ad un nuovo bivio di sterrate, dove bisogna svoltare a destra in moderata salita seguendo l’indicazione per Miandette, che si raggiunge in altri 15 min. circa. Superato il grazioso borgo bisogna svoltare a sinistra seguendo una traccia inizialmente non molto evidente ma che in breve lo diventa attraversando un lariceto su strada inerbita che sbuca sulla sterrata di inizio percorso. Da qui come per l’andata in altri 25 min. e  7 ore 30 min. totali, concludendo così l’anello.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Per la prima volta effettuo un’escursione in questa zona delle Alpi, ogni tanto è bello anche cambiare…senza contare che vedere i luoghi familiari da un’altra angolazione alle volte può essere anche interessante. Molto piacevole la zona dei 13 laghi e la parte superiore della Punta Cialancia fino al Passo Roux. Panorama decisamente bello e ampio con il Monviso abbastanza vicino e scrutato da un’angolazione inusuale. Decisamente evitabile e monotona invece la prima parte di percorso fino al Bric Rond su ripida sterrata priva di panorama e spunti di qualsiasi genere. Sicuramente migliore il percorso effettuato al ritorno, che sarebbe la giusta via di salita per i 13 laghi, seppur più lungo ma in ambiente sicuramente più gradevole. Il giro prevedeva anche la salita a Punta Cornour ma, essendo che gli impianti di risalita risultavano chiusi (aperti tutti i giorni in Estate e nei week end di Settembre), purtroppo si è perso parecchio tempo per raggiungere il Bric Rond e con le giornate sempre più corte è diventato impossibile salire anche questa seconda vetta. Insomma belli i laghi (malgrado ne abbia visti di molto più belli in giro per le Alpi) e i panorami, ma personalmente ritengo che ci siano zone decisamente più interessanti di questa…forse il mio giudizio è condizionato dal fatto che ultimamente ho fatto tante gite notevoli in zone con numerose particolarità geologiche o laghi dalle tinte uniche da far risultare questa un po`meno interessante.

 

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