Cima delle Colme e Rocca dei Campanili mt. 2407-2384

La Cima delle Colme e Rocca dei Campanili sono montagne delle Alpi Liguri situate nella parte sinistra orografica dell’alta Val Tanaro, comprese fra la Cima delle Saline ed il Monte Mongioie. Non hanno una forma ben distinguibile presentandosi come dei panettoni erbosi. La Cima dei Campanili perlomeno è visibile dal basso essendo al margine della bastionata rocciosa che è in quel punto solcata dal Canale dello Scudo. Qui propongo un percorso ad anello da Viozene con salita per la Gola delle Scaglie e discesa dal Passo delle Saline passando poi per la Risorgenza delle Vene.

🏁 Punto di partenza:  Viozene  mt. 1245

⚠️ Difficoltà:          Tutto E tranne la Gola delle Scaglie che è da considerarsi EE

Sviluppo:            17,1 Km

📈 Dislivello:           1300 Mt. circa

⏱️ Tempi:              Giro ad anello totale 5 ore 15 min.

📅 Data escursione:     17/11/2012

🚥 Periodi consigliati:   Autunno, Primavera ed Estate

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Ceva. Poi da Ceva su SS28 fino a Ponte di Nava e da questo ci si mantiene a destra su SP154 che procede fino a Viozene. Giunti nei pressi della chiesa vi è un parcheggio dove poter lasciare l’auto.

Itinerario:

Da Viozene mt. 1245, all’altezza della chiesa, si segue l’indicazione per il Rifugio Mongioie sulla stradina cementata con segnavia A7 che sale ripida fino ad incrociare, dopo circa un centinaio di metri, la strada asfaltata che attraversa il paesino. Qui si svolta a destra fra le case e si percorre la strada asfaltata che, terminato il paese, diviene poi sentiero. Questo sale moderatamente attraverso un rado boschetto, per poi uscirne nei pressi della “Cabana de Cian Rusciet”, graziosa casetta in pietra con bellissima visuale sulle cime circostanti, in 25 min. circa da Viozene. Con ancora qualche tornantino si raggiunge Pian Rosso mt. 1550, dove una palina indica il bivio fra l’A7, che ora svolta a destra e conduce al Bocchin dell’Aseo, e l’A6, che andiamo a seguire svoltando a sinistra. In breve, superato un abbeveratoio, si arriva in piano, al Rifugio Mongioie mt. 1550, in 5 min. dalla Cabana e 30 min. totali. Svoltiamo quindi a destra seguendo le indicazioni per la Gola delle Scaglie ed in breve raggiungiamo un successivo bivio, dove trascuriamo l’evidente sentiero a destra, che procede anch’esso verso il Bocchin dell’Aseo, e seguiamo invece quello di sinistra. Quest’ultimo inizia a salire in maniera più decisa uscendo in breve dalla rada vegetazione e poi su ripide distese prative puntando verso la già ben visibile Gola delle Scaglie. Giunti poi su un ripiano erboso al cospetto delle imponenti pareti rocciose, in altri 35 min. dal Rifugio, si segue una esile traccia che punta proprio alla Gola, dapprima su erbette e poi su ghiaione. La traccia all’interno della gola tende di tanto in tanto a perdersi (ma tenendosi tendenzialmente nel lato destro non la si dovrebbe perdere) e diventa via via più scomoda e instabile a causa della pendenza che aumenta. Terminata la Gola delle Scaglie si sbuca al Bocchin delle Scaglie mt. 2300, in altri 40 min. dal ripiano ed 1 ora 45 min. totali, dove bisogna trascurare la traccia a destra, che procede verso il Monte Mongioie, e seguire una labile traccia sulla sinistra che risale in breve sul soprastante dosso erboso. Puntando ora verso Nord, seguendo qualche sporadica , si perviene, in altri 10 min. ed 1 ora 55 min. totali, alla Cima delle Colme Est mt. 2374.

Panorama a Nord su Cima Seirasso e Cima della Brignola, Cervino e Rosa, a Nord-Est il vicino Mongioie, a Sud la Corsica, a Sud-Ovest le Marittime (Cime du Diable, Bego, Grand Capelet, Chamineye, Clapier, Maledia, Gelas e Rocca dell’Abisso), ad Ovest Pian Ballaur e Cima delle Saline e a Nord-Ovest le Cozie con il Monviso che spicca e le più vicine Bric Costa Rossa, Bisalta e Cima Cars.

Si procede ora lungo la cresta puntando verso Sud-Ovest, seguendo una traccetta con rari segnavia che, con qualche saliscendi, conducono al punto più alto dell’altopiano delle Colme ossia la Cima delle Colme Ovest mt. 2407, in altri 20 min. e 2 ore 15 min. totali. Quindi, svoltando verso sinistra e puntando verso Sud si può raggiungere comodamente in meno di 5 min. la vicina Rocca dei Campanili mt. 2387, dalla quale è possibile ammirare il sottostante Pian Rosso, la parte superiore del Canale dello Scudo e il Cimonasso. Procedendo sempre lungo la cresta puntando verso Ovest, si arriva praticamente in piano, a Pian Comune mt. 2407, dove bisogna trascurare il sentiero che punta a Sud verso il Passo del Cavallo (volendo per chi è stanco può scendere di qui e si ritorna al Rifugio Mongioie), e procedere ancora su cresta seguendo l’indicazione per il Passo delle Saline. Dopo circa 15 min. dalla Rocca dei Campanili e 2 ore 35 min. totali si giunge ad una elevazione senza nome con grosso ometto di pietre a mt. 2354. Qui si seguono le tracce che volgono ora nel versante Est, andando poi ad aggirare la sommità svoltando decisamente a sinistra e puntando nuovamente verso Ovest in direzione del sottostante e già visibile Passo delle Saline mt. 2174, che si raggiunge in altri 30 min. e 3 ore 5 min. totali. Si trascurano il sentiero G3, che in scende Valle Ellero verso il Rifugio Mondovì, e la traccia che punta alla soprastante Cima delle Saline, seguendo invece il sentiero che volge a sinistra, A5 con indicazione per il Rifugio Ciarlo Bossi e Carnino Inferiore. Questo sentiero discende ora verso Sud il vallone fra belle distese prative raggiungendo, in 20 min. circa, il Gias delle Saline mt. 2000. Qui si trascura la deviazione a destra per la Cima Pian Ballaur e si procede dritti andando ad attraversare, con numerosi tornantini, la Gola delle Saline. Una volta terminata la gola il sentiero procede comodamente fino al Rifugio Ciarlo Bossi mt. 1550, che bisogna superare per poi raggiungere, in circa 45 min. dal Gias delle Saline e 4 ore 10 min. totali, Tetti delle Donzelle mt. 1540. Bisogna ora trascurare l’ampio sentiero a destra che scende verso Carnino Inferiore e seguire invece l’ A6  , che punta verso Est con indicazione per il Rifugio Mongioie. In breve ci si addentra in un bel boschetto misto di pini cembri e larici in moderata salita, approdando in altri 10 min. alla Colla di Carnino mt. 1597, punto decisamente panoramico. Da qui si perde quota all’interno di un bel bosco di pini cembri fino ad uscirne in corrispondenza della Risorgenza delle Vene, in altri 10 min. circa, dove bisogna attraversare un ponte tibetano. Una volta superato, con qualche tornantino, si scende fino ad incontrare il bivio per la Grotta delle Vene (da qui in circa 10 min. ne si raggiunge l’imbocco su comodo sentierino). Dopo altri 10 min. circa e 4 ore 40 min. totali si incontra un ulteriore bivio dove bisogna trascurare il sentiero A6, che ora sale verso il Rifugio Mongioie, e procedere invece sull’ A6b ,che scende verso Viozene. Questo attraversa un bosco per poi sbucare, dopo 15 min. circa, su strada cementata che va seguita per circa 500 metri poi, all’altezza di un tornante, la si abbandona per seguire un sentierino (cartello con scritto Viozene). Si attraversa ora un boschetto in piano fino ad un gruppo di case, dove si approda nuovamente su strada cementata che va seguita in discesa e conduce in breve sulla SP154. Questa va seguita verso Est raggiungendo, in altri 20 min. e 5 ore 15 min. totali, il parcheggio nei pressi della chiesa di Viozene, concludendo così l’anello.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Pur essendo stato in zona non molto tempo fa per eseguire due percorsi simili (ed io non amo rifare gli stessi percorsi), ossia al Monte Mongioie e alla Cima delle Saline, i luoghi sono talmente belli che meritavano di essere visti nuovamente e per dipiù in una tersa giornata autunnale. Anche i due tratti finora a me sconosciuti, ossia la Cresta delle Colme ed il tratto da Tetti delle Donzelle a Viozene, sono stati due piacevoli scoperte: il primo per l’estrema panoramicità, ed il secondo molto gradevole e particolare con l’attraversamento del ponte tibetano sulla Risorgenza delle Vene. Come citavo nella descrizione è possibile, con breve deviazione, raggiungere l’imbocco della Grotta delle Vene (10 min. a salire, 5 min. a scendere), per la visita bisogna invece essere adeguatamente attrezzati. Questo percorso è, a mio giudizio, molto bello e vario anche se piuttosto lungo e faticoso (quasi 18 km con circa 1200 mt. di dislivello) quindi adatto, soprattutto in questi periodi dell’anno dove le ore di luce sono limitate, ad escursionisti allenati. Prestare attenzione in caso di scarsa visibilità sulla Cresta delle Colme, dove non esiste un vero e proprio sentiero ma soltanto qualche raro paletto di legno su distesa erbosa.

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