Testa Gias dei Laghi mt. 2739

La Testa Gias dei Laghi è una montagna delle Alpi Marittime situata sulla cresta montuosa( comprendente anche la Punta Maladecia, il Monte Aver e la Cima Lombarda) che separa il Vallone di Rio Freddo da quello di Sant’Anna di Vinadio. Qui vado a descrivere un percorso ad anello che permette di vedere molti dei numerosi laghi presenti in zona, che presenta però alcuni tratti fuori sentiero.

🏁 Punto di partenza:  Vallone Rio Freddo mt. 1500 circa

⚠️ Difficoltà:          Tutto E tranne tra il Lago Martel ed il sent. P15b e la cresta con la vetta con croce che sono da considerarsi EE

Sviluppo:            16 Km circa

📈 Dislivello:           1360 Mt. circa

⏱️ Tempi:              Giro ad anello totale 6 ore 10 min.

📅 Data escursione:     21/10/2012

🚥 Periodi consigliati:   Da Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:        ⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Mondovi’. Usciti dall’autostrada si segue la superstrada e ad una rotonda si segue la SP564 fino alle porte di Cuneo. Qui si svolta sulla SP21 che evita la città e lambisce Boves per giungere a Borgo San Dalmazzo .Qui si svolta a destra seguendo le indicazioni per Demonte su SS20 ed usciti da Borgo San Dalmazzo si procede su SS21 che percorre la Valle Stura superando i paesi Demonte, Aisone e Vinadio. Poco dopo aver superato il paese si svolta a sinistra su ponte, seguendo l’indicazione per il Colle della Lombarda, che in breve raggiunge Pratolungo. Quindi si procede fino ad un bivio, dove si svolta a sinistra seguendo l’indicazione per Rio Freddo. Si segue questa stretta strada che si inerpica nel Vallone del Rio Freddo, superando anche la diga, fin quando si raggiunge un ampio spiazzo con fontana nei pressi di una casa (volendo è possibile proseguire ancora per un breve tratto su asfalto, fino ad un piccolo spiazzo in prossimità del cartello di divieto di circolazione, pochi posti).

Itinerario:

Dallo spiazzo si procede su asfalto seguendo le indicazioni per il Rifugio Malinvern raggiungendo in breve un successivo piccolo spiazzo nei pressi del cartello di divieto per la circolazione. Si procede ora su sterrata che prende a salire moderatamente addentrandosi nel vallone, dominato dalla mole del Monte Malinvern, fino ad un bivio, in 15 min. dalla partenza. Qui si abbandona la sterrata per seguire a destra il sentiero P15b, segnavia e , con indicazione per il Giro dei Laghi, che si addentra subito in un fitto bosco di abeti. Gli abeti dopo poco vengono sostituiti dai larici e, dopo un breve traverso in piano verso Nord, iniziano una serie infinita di ripidi tornantini che puntano verso Ovest e conducono, dopo 1 ora 15 min. dal bivio ed 1 ora 30 min. totali, al bel Lago Martel mt. 2166. Ora, per andare a visitare il Lago Nero, bisogna abbandonare il sentiero P15b e seguire una traccia che procede verso Sud rasentando la sponda orientale del Lago Martel, raggiungendo in breve un punto panoramico dove appare già il sottostante Lago Nero. Bisogna ora discendere un breve canalino roccioso che confluisce in una pietraia da percorrere alla bene meglio fino alla sponda Ovest del Lago Nero mt. 2144, in altri 15 min. dal Lago Martel (molto belli gli scorci verso la Rocca della Paur). Sempre senza la benché minima traccia, bisogna risalire fino ad una soprastante pietraia di grossi massi e puntare verso Ovest. Superata la pietraia si procede fra rododendri e rado lariceto, potendo poi ammirare il Lago Martel dall’alto, punto in cui appare anche qualche ometto su labile traccia. Questa, via via che si sale, diventa più evidente fin quando conduce ad intercettare il sentiero P15b in un piccolo ripiano erboso. Seguendo ora i segnavia e si risale fino ad una selletta erbosa superiore, dove appare il Monte Aver, e da questa, scendendo fra distese prative, si raggiunge il Lago Soprano d’Aver mt. 2334, in 50 min. dal Lago Nero e 2ore 35 min. totali. Si costeggia la sponda orientale del lago e, seguendo una traccia con ometti, P59, si risale il vallone dapprima fra erbette e poi su roccette fino ad un ripiano erboso. Qui si abbandona il P59, che sale verso il Colle Aver (dal quale scenderemo al ritorno) e si piega a destra puntando verso la già ben visibile vetta. Inizia una vasta pietraia di grossi massi che va risalita a piacimento (visto che scompaiono gli ometti) puntando grossomodo verso Nord fino al raggiungimento della vetta della Testa Gias dei Laghi mt. 2739, in 1 ora dal Lago Soprano e 3 ore 35 min. totali.

Panorama a Nord sui vicini Punta Ciarnier e Testa Cairiliera, ad Est Rocca Pan Perdu, Rocca della Paur, Monte Matto, Rocca Valmiana, Cima Valrossa, Argentera, Cima di Nasta, Brocan e Ghiliè , a Sud-Est Testa Sud di Bresses e Testa di Tablasses, Malinvern, Claus, Cima della Lombarda e il vicino Monte Aver, ad Ovest Corborant, Tenibres, Ischiator e Testa dell’Ubac, a Nord-Ovest la vicina Punta Maladecia con dietro in distanza Brec e Aiguille de Chambeyron e a Nord fra le varie cime spicca il Monviso.

Per il ritorno ho optato per evitare la pietraia e procedere su filo di cresta verso Sud, raggiungendo la base del cupolone sommitale di una vetta senza nome con croce in legno a mt. 2701 (raggiunta con breve deviazione di pochi minuti), in 25 min. dalla Testa Gias dei Laghi e 4 ore totali. Seguendo ora gli ometti si scende ancora su pietraia giungendo poi in altri 20 min. al Colle Aver mt. 2569. Da questo si scende piegando a sinistra (Est), andando in breve a riallacciarsi al percorso dell’andata, il P59. Si scende su di esso, come per l’andata, raggiungendo nuovamente il Lago Soprano, in altri 25 min. circa. Trascurato ora a sinistra il sentiero dell’andata proveniente dal Lago Martel si continua dritti ancora sul P59, riportante sempre i segnavia e , che, in ripida discesa, conduce in altri 20 min. circa al Lago Sottano d’Aver mt. 2136. Qui si abbandona il P59, che piega a destra verso il Colle dei Morti, e si procede ancora dritti ora sul P15 seguendo le indicazioni per il Vallone del Rio Freddo. Il sentiero, ora piuttosto ampio, inizia a perdere decisamente quota in rado lariceto, quindi si addentra in una fitta abetaia e con frequenti tornantini conduce, in 45 min. dal Lago Sottano, ad intercettare la sterrata. Si piega quindi a sinistra andando a percorrerla in discesa seguendo le indicazioni per Vinadio andando così a raggiungere, in altri 20 min. e 6 ore 10 min. totali, lo spiazzo di inizio percorso, chiudendo così l’anello.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Anello indubbiamente molto bello. Davvero graziosi i laghi Martel e Nero per gli scorci che offrono, di livello inferiore, seppur gradevoli, i laghi Soprano e Sottano d’Aver. La Testa Gias dei Laghi è stata una meta decisa durante l’escursione, difatti la gita prevedeva il Monte Aver ma, giunti al Lago Soprano d’Aver, ci siamo resi conto che per il periodo era un percorso troppo ambizioso per mancanza di tempo, rischiando di terminare l’escursione al buio. Molto bello l’ambiente in veste autunnale, con i larici in svariate tinte. Peccato solo che la giornata era tutt’altro che limpida col cielo a tratti velato e poi coperto. Purtroppo la traccia GPS ha delle parti mancanti ma in tratti dove il sentiero è ampiamente visibile.

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