Sass Putia e Piccolo Putia mt. 2875-2818

Il Sass de Putia (Peitlerkofel in tedesco) è una montagna delle Dolomiti, si trova tra la val Badia e la val di Funes, all’interno del Parco naturale Puez-Odle. Essendo piuttosto isolata offre un bel panorama a 360 gradi. Per raggiungerla bisogna percorrere la semplice via ferrata, ideale per i neofiti.

🏁 Punto di partenza: Passo delle Erbe mt. 1987

⚠️ Difficoltà:          EE A con attrezzatura da ferrata

Sviluppo:           

📈 Dislivello:           

⏱️ Tempi:              Andata 2 ore 35 min. – Ritorno 1 ora 20 min. + Piccolo Putia (15min. ) – Totale 4 ore 10 min.

📅 Data escursione:     17/08/2010

🚥 Periodi consigliati:   Da Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐

Itinerario:

Dal Passo delle Erbe mt. 1987 si segue il sentiero 8A che sale su sterrata, con un breve tratto in falsopiano ed un successivo tratto in ripida salita, fra meravigliose distese prative incontrando poi, dopo 20 min. circa, un bivio. Si trascura la sterrata a sinistra, che conduce alla vicina Utia Munt de Furnela mt. 2080, e si svolta a destra sempre su sterrata attraversando i verdi prati di Campaccio. Dopo poco la sterrata termina e si procede su sentierino con un traverso in moderata salita fra i prati. Poi gradualmente i prati vengono sostituiti dalle rocce ed il sentiero diviene via via leggermente più impervio, ma con bella visuale su alcuni soprastanti pinnacoli. Segue poi un punto in leggera discesa in cui il sentiero diventa un po’ esposto e, se bagnato, anche piuttosto scivoloso (pertanto è bene procedere lentamente e tenersi vicini alla roccia alla nostra sinistra). Superato questo breve tratto un po’ più difficoltoso, il sentiero scende poi senza difficoltà fino ad un bivio, in 25 min. circa dal Munt de Furnela. Qui si procede dritti sul sentiero 4 che inizia subito a salire piuttosto ripido e con numerosi tornanti, fra ghiaioni e massi, fino a raggiungere faticosamente, in altri 25 min. dal bivio ed 1 ora 10 min. totali, alla Forcella de Putia mt. 2357, intaglio erboso fra il Sass Putia e le Odle di Eores. Fin qui è lo stesso percorso già effettuato durante il giro del Sass Putia. Si svolta ora a destra su sentiero senza segnavia ma ben evidente che sale moderatamente fra prati. Poi, dopo 5 min. circa, iniziano una miriade di tornantini che permettono di prendere quota addentrandosi in un ampio canalone erboso nel versante Sud del Sass Putia. Ad un certo punto il sentiero si biforca (vanno bene entrambi i percorsi): andando a destra è leggermente più breve, ma bisogna risalire un breve tratto su roccia, dove per procedere bisogna aiutarsi con le mani, mentre a sinistra compie un giro leggermente più ampio, ma sempre su bel sentiero. Le due tracce si uniscono poco sopra e si procede quindi su roccette fino a giungere, in altri 50 min. dall’inizio dei tornanti e 2 ore 5 min. totali, ad una Forcella detritica a mt. 2720, che separa la vicina cima del Piccolo Putia dal Sass Putia. Andando quindi a destra, verso il Sass Putia, si supera un piccolo dossetto che conduce in breve alla base della parete terminale del Sass Putia. Qui inizia il tratto attrezzato con funi metalliche, un po’ esposto su esile cengia nel tratto iniziale, quindi un breve caminetto e poi solo un po’ ripido ma facile il proseguo. Terminata la ferrata, dopo circa 25 min. (salvo intasamenti frequenti nel periodo estivo), si procede su facile pendio detritico seguendo una traccia con ometti che, in altri 5 min. e 2 ore 35 min. totali, conduce in vetta al Sass Putia mt. 2875, dove è posta una grossa croce in legno con appese alcune bandierine colorate.

Panorama a Nord sulla catena Alpina di confine e a strapiombo sul sottostante Passo delle Erbe, a Nord-Est il Plan de Corones, ad Est Croda Rossa, Croda di Santa Croce, La Varella, Conturines, Tofane, a Sud-Est Pelmo e Civetta, a Sud il vicino Puez, con dietro Sella e Marmolada, a Sud-Ovest Sassolungo, Sassopiatto, Odle e a Ovest Cevedale, Ortler e Similaun.

Ridiscesi in 10 min. alla Forcella detritica (ovviamente salvo traffico sulla ferrata), se si ha tempo e voglia, merita una breve deviazione su evidente traccia alla vicina cima del Piccolo Putia mt. 2818, per ammirare la strapiombante parete Nord del Sass Putia, la deviazione comporta 10 min. a salire e 5 min. a scendere. Ritornati quindi alla Forcella detritica si ridiscende sullo stesso percorso dell’andata in 30 min. alla Forcella de Putia e da questa in altri 40 min. e 4 ore 10 min. totali al Passo delle Erbe.

Galleria fotografica:

Commenti:

Il Sass Putia, la più a Nord delle Dolomiti, è una bella montagna soprattutto se la si osserva dal Passo delle Erbe. Anni fa avevo effettuato l’anello del Sass Putia ma, per mancanza di tempo e attrezzatura da ferrata, avevo rinunciato alla vetta. Diciamo pertanto che, se si ha tempo e voglia, raggiungere la vetta ed eseguire l’anello renderebbe la gita decisamente più completa e meritevole (io avendolo già effettuato ed avendo un po’fretta ho rinunciato in quanto necessita di altre 2 ore abbondanti dal bivio…se si decide di effettuarlo dalla Forcella de Putia bisogna seguire le indicazioni per il Passo Goma). Il tratto attrezzato l’ho trovato decisamente semplice, in quanto non presenta grosse difficoltà tecniche, ma l’attrezzatura da ferrata è bene utilizzarla, tanto più se la roccia dovesse essere bagnata. Il panorama di vetta, pur non eccezionale essendo una vetta un po’defilata, poteva anche essere apprezzabile ma la nuvolaglia non me lo ha comunque fatto apprezzare a pieno. Se non si è sfiniti merita la deviazione alla cima del Piccolo Putia, così da poter vedere l’impressionante canalone che divide le due cime e la strapiombante parete Nord del Sass Putia.

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