Sassopiatto mt. 2958

Il Sassopiatto (Saspiat in ladino, Plattkofel in tedesco) è una montagna delle Dolomiti che fa parte del Gruppo del Sassolungo, compreso tra la Val Gardena e la Val di Fassa.Per raggiungere la vetta la via più semplice è il sentiero proveniente dal Rifugio Sassopiatto, come vado a descrivere, in alternativa si può affrontare la ferrata Schuster, partendo dal rifugio Vicenza.

🏁 Punto di partenza:  Rifugio Passo Sella mt. 2183

⚠️ Difficoltà:           E 

Sviluppo:           

📈 Dislivello:            800 mt. circa

⏱️ Tempi:               Andata 2 ore 30 min. – Ritorno 2 ore – Totale 4 ore 30 min.

📅 Data escursione:       11/08/2011

🚥 Periodi consigliati:     Da Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:          ⭐⭐⭐⭐

Itinerario:

Dal Rifugio Passo Sella si svolta a sinistra andando a costeggiare una Cappelletta su sentierino che, in ripida salita, raggiunge la strada asfaltata all’altezza della deviazione per il sottostante Rifugio Valentini. Qui si svolta a destra seguendo i segnavia 557 superando subito una sbarra su sterrata che, in pochi minuti, conduce in piano al vicino Rifugio Salei mt. 2222. Oltrepassato il rifugio la sterrata si impenna, raggiungendo un colletto con meravigliosa visuale sul gruppo del Catinaccio, dove si incontra la deviazione a sinistra per il soprastante Col Rodella, da trascurare. Proseguendo invece dritti in piano sempre su sterrata e sempre sul 557 si arriva, in 20 min. totali, al Rifugio Friedrich August mt. 2298. Superato il rifugio si trascura subito la deviazione per il 529, che conduce a Campitello e al Col Rodella, per proseguire sempre sul 557 che perde ora leggermente quota con alcuni gradini, per poi proseguire in falsopiano con dolci saliscendi in ambiente prativo. Dopo altri 30 min. circa si arriva al Pian dei Sass, dove sorge il Rifugio Sandro Pertini mt. 2316, oltre il quale, con ulteriori saliscendi ed alcuni tratti gradinati, si giunge al Valico di Laric a mt. 2360, dal quale e’ già ben visibile il Rifugio Sassopiatto, la sottostante Malga Sassopiatto e l’Alpe di Siusi. Ora si perde leggermente quota attraversando anche un breve tratto con roccette attrezzato con funi metalliche (utili perlopiù in presenza di neve e ghiaccio), superato il quale in breve si raggiunge un incrocio di sentieri, in 20 min. dal Rif. Sandro Pertini ed 1 ora 10 min. totali. Trascurando sia il sentiero a sinistra, che scende alla Malga Sassopiatto, sia l’ampio sentiero 557, che procede dritto verso il Rifugio Sassopiatto, si svolta invece a destra su esile sentierino con segnavia  senza numero, il quale punta ad una evidente insellatura evitando così di passare inutilmente dal Rifugio Sassopiatto, risparmiando così sviluppo, dislivello e tempo. Questo sentierino taglia in diagonale un pendio erboso fin quando raggiunge un breve tratto roccioso leggermente sconnesso, superato il quale si ritorna su comodo sentiero, attraversando poi una distesa prativa che conduce, in altri 20 min. dal bivio, a riallacciarsi al sentiero che dal Rifugio Sassopiatto conduce alla vetta. Si svolta quindi a destra andando così a risale, con frequenti ripidi tornantini fra erba e roccette, il versante Est della montagna. Seguendo sempre i segnavia e gli ometti il sentiero diviene via via più detritico ed infine tortuoso, fino ad arrivare sulla cresta finale, in 1 ora circa. Qui, in corrispondenza di una un esile forcellina, vi è lo sbocco del canalone sul quale si sviluppa la ferrata Oskar Schuster. Oltre tale forcellina si risale su facili roccette i pochi metri che restano ed in breve si raggiunge la vetta del Sassopiatto mt. 2958, in 2 ore 30 min. totali.

Il panorama è monopolizzato ad Est dalla mole del vicino Sassolungo con 5 Dita, Innerkofler, Punta Grohmann ed il Dente, a Sud-Est su Civetta e Marmolada, a Sud sulle Pale di San Martino, a Sud-Ovest sul Catinaccio, ad Ovest su Denti di Terra Rossa, Sciliar ed Alpe di Siusi con in lontananza Cevedale e Ortles mentre a Nord sulle Odle ed il Puez.

Ritorno sullo stesso percorso dell’andata in circa 2 ore.

Galleria fotografica:

Commenti:

Molto piacevole l’ambiente del tratto iniziale, fra distese prative con meravigliosi panorami. Un po’monotona invece la risalita del versante Est del Sassopiatto. Discreto il panorama di vetta anche se me lo aspettavo un pochetto migliore. La nota stonata è l’eccessiva frequentazione del percorso, decisamente troppa per i miei gusti.

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