Monte Rondinaio e Monte Giovo mt. 1964-1991

I monti Rondinaio e Giovo sono monti dell’Appennino Tosco-Emiliano, raggiungono quasi i 2000 metri, risultando fra le vette più alte di questa parte di Appennino. Sono entrambi attraversati dal sentiero del crinale appenninico 00, e fa da confine tra la provincia di Modena e la provincia di Lucca. Questi due monti sono compresi nell’appenninico Parco del Frignano, e si presentano con un considerevole strapiombo che sovrasta uno il lago Turchino ed il Lago Torbido e l’altro il Lago Santo e il Lago Baccio. Verso l’Emilia, la cresta attraverso il Passetto Sud, sviluppa un ultimo contrafforte detto Rondinaio Lombardo, sovrastante il Lago Turchino. Qui vado a descrivere un percorso ad anello che tocca tutte le vette della cresta dal Rondinaio al Giovo all’andata e gli svariati laghi al ritorno con l’aggiunta del Rondinaio Lombardo.

🏁 Punto di partenza: Sterrata prima del Rifugio Casentini a mt. 1350 circa

⚠️ Difficoltà:          EE la cresta dal Rondinaio al Giovo, F+ la cresta per il Rondinaio, E tutto il resto

Sviluppo            18,5 km

📈 Dislivello:           1200 mt. circa

⏱️ Tempi:              Giro ad anello totale 7 ore 05 min.

📅 Data escursione:     08/06/2019

🚥 Periodi consigliati:   Primavera, Estate, inizio Autunno

🔎 Valutazione:        ⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova a Viareggio sull’A12, quindi seguire per Lucca sull’A11 ed uscire a Lucca Est. All’uscita dall’autostrada bisogna attraversare Lucca e precisamente seguire Viale Europa, poi Viale Lazzaro Papi, Viale Del Prete, Via Batoni, quindi dopo una rotonda immettersi sulla SS12 in Via del Brennero, che conduce fuori dalla citta`. Superare Ponte a Moriano, Borgo a Mozzano, poi attraversare Fornoli e procedere su SP56 che in breve si restringe ed inizia ad inerpicarsi con numerosi tornantini. Raggiunte le pendici di Tereglio lo si supera continuando ancora su SP56, quindi si trascura la deviazione a destra per l’Orrido di Boltri e Montefegatesi procedendo ancora dritti sulla strada principale che in breve, come da segnalazioni, attraversato un ponte diviene molto dissestata. Con numerosi tornanti prende quota, sempre molto dissestata, fino ad una costruzione, oltre la quale, in corrispondenza di un ampio spiazzo, la strada diviene sterrata, a tratti ben percorribile, ma in breve decisamente malconcia potendola comunque seguire fino ad un’area pic-nic, nei pressi del quale inizia il sentiero 16 e si può lasciare l’auto a bordo strada. In realtà da questo punto io ho proseguito ancora per qualche centinaio di metri ma lo sconsiglio vivamente in quanto diventa un vero e proprio torrente.

Itinerario:

Dalla sterrata si procede su di essa finche` in corrispondenza di un’ampia curva si intercetta il sentiero 16 , che si addentra in moderata salita in un bosco di faggi fino a raggiungere il Rifugio Casentini mt. 1460, in 15 min. circa. Superato il rifugio bisogna seguire l’indicazione per Foce a Giovo, sempre sul 16, e, dopo pochi metri, ad un bivio trascurare la deviazione a destra sul 14A per il Col delle Prada e procedere dritti ancora sul 16. Il sentiero prende a salire con maggiore decisione all’interno di una bella bella faggeta, per poi uscirne e procedere su distese prative andando ad intercettare la sterrata che conduce a Foce a Giovo, ma che si può comunque tagliare comodamente su traccia. Raggiunto Foce a Giovo mt. 1674, in altri 25 min. circa e 40 min. totali, si trascura sia il sentiero a destra, sentiero 519 , che conduce al Passo Annibale, sia quello che scende al Lago Santo, anch’esso a destra e anch’esso 519, per procedere invece dritti sul 00 , con indicazione per il Monte Rondinaio. In moderata salita si perviene in breve ad un bivio non segnato, dove ci si mantiene a sinistra trascurando a destra il sentiero che scende al Lago Turchino. In falsopiano si trascura una prima traccia a destra e poco dopo il sentiero 517  sempre a destra, che scendono entrambi al vicino Lago Torbido, e ci si mantiene sempre dritti sul 00 che ora risale una modesta pietraia, quindi con qualche zigzag su erba e roccette si giunge ad un colletto alla base della cresta Est del Rondinaio, in altri 35 min. circa. Il sentiero 00 volge a sinistra aggirando il monte, mentre io ho optato per risalire la cresta incontrando quasi subito il punto più ostico (comunque aggirabile a sinistra per prati), ossia una paretina rocciosa con un primo saltino di quasi due metri III°, privo di esposizione ma con scarsi appigli per mani e piedi, approdando quindi su un minuscolo terrazzino. Qui inizia subito una paretina di circa 5/6 metri abbastanza verticale, con molti appigli ma anche tanto esposta a destra, II°, dove bisogna mantenere alta la concentrazione. Segue un tratto per prati raggiungendo poi un secondo tratto roccioso, aggirabile anche questo a sinistra, dove bisogna anche qui usare le mani ma privo di difficolta`. Ancora un breve tratto roccioso ma semplice e si sbuca in vetta al Monte Rondinaio mt. 1964, in 25 min. dal colletto e 1 ora 40 min. totali.

Panorama a Nord-Est Monte Cimone e Monte Lagoni, a Est Monte Spigolino e Corno alle Scale, a Sud-Ovest la Corsica, a Ovest Pania della Croce, Altissimo, Penna di Sumbra, Monte Cavallo, Tambura, Pisanino, a Nord-Ovest Monte Alto, Alpe di Succiso, Casarola, Sillano, Prado, Cusna e il vicino Monte Giovo.

Dal Rondinaio bisogna trascurare subito una traccia a destra, e procede sul 00 che punta ora verso Nord-Ovest andando ad attraversare una pietraia, in corrispondenza della quale si perviene ad un bivio, dove bisogna trascurare il 521 che scende alla Finestra del Rondinaio e procedere ancora dritti sul 00. Il sentiero si mantiene in cresta semplice ed erbosa fino a “Il Passetto” mt. 1850, crocevia di sentieri, in 10 min. dal Rondinaio. Si trascura a destra il 523 che scende al Lago Baccio, il 18 a sinistra che scende a Pretina e si procede invece ancora dritti, seguendo l’indicazione per il Monte Giovo sul 00. La cresta dapprima erbosa diviene in breve maggiormente rocciosa, con ripetuti saliscendi fino al raggiungimento dell’erboso Monte La Porticciola mt. 1895, in altri 25 min. e 2 ore 15 min. totali. Da questo si discende fino ad una selletta alla base dell’Altaretto, dove si ritorna a salire in maniera piuttosto decisa con numerosi tornantini raggiungendo così la sommità dell’Altaretto mt. 1910, in altri 10 min. circa. Oltre la vetta la cresta diviene per un breve tratto piuttosto esile per poi ampliarsi fino a divenire un ampio prato, dal quale si discende fino ad una selletta chiamata anch`essa Altaretto, dove si incontra un ulteriore bivio. Qui si trascura la deviazione a sinistra per la Vetricia ed il Rifugio Santi sul 26 , e si procede ancora dritti sullo 00 dove l’erba lascia ora il posto alle rocce ed in breve si giunge allo spigolo roccioso attrezzato con catena e cavo metallico, che permette di superare questa paretina di circa 3 metri abbastanza ripida anche se ben appigliata ma molto esposta. Superato questo punto il sentiero diviene più semplice, e su distese prative raggiunge la vetta della Grotta Rosa mt. 1935, in 10 min. dall’Altaretto, oltre la quale si incontra un altro bivio, dove si trascura la deviazione a destra sul 525 che scende attraverso il Balzo delle Rose fino al Lago Santo. Con breve risalita, in altri 20 min. circa, si raggiunge la grossa croce del Monte Giovo mt. 1975, che in realtà non è stata posta sul punto più alto, che infatti è qualche centinaio di metri oltre, e che si raggiunge comodamente procedendo ancora sul sentiero 00, ed è appunto la vera vetta del Monte Giovo mt. 1991, contraddistinta dalla presenza di un grosso ometto di pietre, in ulteriori 5 min. e 3 ore totali. Pochi metri prima di raggiungerla vi è la deviazione a destra sul 527 , indicata con un paletto in legno, che bisogna seguire scendendo verso una conca contenente un minuscolo ed effimero specchio d’acqua. Procedendo verso Nord in moderata discesa fra erba e roccette si raggiunge un’elevazione oltre la quale il sentiero perde quota con maggiore decisione effettuando alcuni tornantini e godendo di una bella visuale sul sottostante Lago Santo. Rasentando poi il margine di una boscaglia si approda su di un pianoro di bassi arbusti, oltre il quale ci si addentra in una fitta faggeta, punto in cui si incontra un bivio. Qui si trascura il sentiero che procede dritto verso il Passo Boccaia e si svolta a destra scendendo in faggeta sul 527/9 (indicazione in legno su albero), in 50 min. dal Monte Giovo, seguendo l’indicazione per il Lago Santo. Dopo circa 5 min. si esce dal bosco ed in una radura si incontra un ulteriore bivio, al quale si trascura la deviazione a sinistra sul 529 per il Passo Boccaia e Colle Bruciata e si piega invece a destra, sempre sul 529. ln breve il sentiero rientra in faggeta conducendo ad un bivio, dove per raggiungere il Lago Santo bisogna svoltare a destra e scendere fino alla sponda settentrionale del lago, raggiunta in altri 10 min. e 4 ore 5 min. totali. Proseguendo a sinistra si costeggia le sponde orientali raggiungendo il Rifugio Giovo, il Rifugio Marchetti ed infine, al termine del lago, il Rifugio Vittoria, dal quale si discende a sinistra su sterrata ma solo per circa 80 metri, deviando poi a destra su sentierino seguendo l’indicazione per il Lago Baccio. Il sentiero in breve intercetta una sterrata che va percorsa in salita, quindi si trascura la deviazione a sinistra sul 519 , con indicazione per Foce a Giovo, e si procede dritti giungendo in breve al Lago Baccio mt. 1554, in 25 min. dal Lago Santo e 4 ore 30 min. totali. Seguendo ora il 521 , che si addentra in un fitto bosco di faggi in ripida salita, si perviene poi ad una radura chiamata Fossa del Balzone che bisogna attraversare e, una volta oltrepassata, si procede in ripida salita fra erba e rocce fino a sbucare su di un colletto in cresta. Piegando a sinistra per cresta con modesti saliscendi si raggiunge agevolmente il Rondinaio Lombardo mt. 1816, in 50 min. dal Lago Baccio e 5 ore 20 min. totali. Ritornati al colletto si procede dritti per cresta in moderata salita giungendo in altri 20 min. alla Finestra del Rondinaio mt. 1832, dove si trascura il 521 che sale al Monte Rondinaio, per scendere invece a sinistra sul 517 . Il sentiero perde velocemente quota su pendio erboso puntando verso il Lago Torbido quindi, nelle sue vicinanze, piega decisamente a sinistra evitandolo ed entrando quasi subito in una fitta faggeta dalla quale ne si esce in corrispondenza del Lago Turchino, in altri 25 min. e 6 ore 5 min. totali. Dalla casetta in legno nei pressi del lago diparte il sentiero che rasenta le anse di un grazioso rio risalendo fra rada boscaglia e pervenendo in breve ad un primo bivio non segnato per il Lago Torbido e dopo poco un secondo bivio stavolta segnalato con paletto in legno, sempre per il vicino Lago Torbido. Qui si può decidere se fare questa modesta deviazione, entrambi i sentieri convergono poi sul 00 nelle vicinanze di Foce a Giovo. Da qui come per l’andata in 1 ora dal Lago Turchino e 7 ore 5 min. totali.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Bel percorso ad anello che tocca parecchie vette percorrendo il crinale che divide la Toscana dall’Emilia Romagna e permette di ammirare parecchi laghi grandi e meno grandi. Percorso nato per effettuare meno tragitto in auto rispetto ad una partenza dal Lago Santo, per risparmiare quindi tempo, ma che alla fin fine non si è dimostrato un percorso logico, pratico e non ha fatto nemmeno risparmiare tempo. Non si poteva sapere infatti che dopo il bivio per l’Orrido di Boltri la strada asfaltata potesse essere dissestata prima e sterrata malconcia poi, tale da percorrerla a bassissima velocita`….partire inoltre dal Rifugio Casentini costringe, se si vuole effettuare l’anello, ad effettuare numerosi saliscendi, cosa che partendo dal Lago Santo sarebbero stati evitati, riducendo anche il dislivello positivo finale di almeno 500 metri (escludendo però là discesa al Lago Turchino) e lo sviluppo di circa 2,5 km. Il tratto di cresta dal Rondinaio al Giovo è molto suggestivo ma presenta un paio di punti con affioramenti rocciosi dove necessita l’uso delle mani e, nel punto più complesso attrezzato con catena e cavo metallico, anche un po`di attenzione. Invece il tratto di cresta che porta in vetta al Rondinaio e taglia un tratto del sent. 00 è in alcuni punti alpinistico ma comunque aggirabile per prati sulla sinistra. Comunque nel complesso una bella escursione in zone che conosco poco e che, malgrado non siano Alpi, sono comunque apprezzabili e dal sapore alpestre.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *