Monte Acuto mt. 746

Il Monte Acuto è una montagna delle Alpi Liguri , uno dei tanti monti Acuto sparsi per l’Italia. Questo, col suo crinale che scende verso il mare, divide Borghetto Santo Spirito da Ceriale e la Piana di Albenga. Qui propongo un percorso ad anello da Peagna

🏁 Punto di partenza:  Peagna mt. 160

⚠️ Difficoltà:           E 

Sviluppo:             13,7 Km

📈 Dislivello:            940 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Giro ad anello totale 4 ore 45 min.

📅 Data escursione:       05/03/2011

🚥 Periodi consigliati:     Tardo Autunno, Inverno ed inizio Primavera. Evitare i mesi caldi

🔎 Valutazione:          ⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Borghetto Santo Spirito. Usciti dall’autostrada, ad una rotonda, seguire le indicazioni per Ceriale su SP60. Poi svoltare a destra su SP1 e procedere su di essa uscendo da Borghetto S. Spirito ed andando ad attraversare Ceriale. Ad una rotonda svoltare a destra seguendo le indicazioni per Peagna su SP3. Si risale fino ad arrivare ad un incrocio di strade a Peagna. Qui si procede dritti in salita costeggiando il Museo Paleontologico con, sui muretti, già visibili i segnavia. Si procede ancora su asfalto per qualche centinaio di metri poi, giunti ad un tornante, si possono scorgere i segnavia posti su di un masso, quindi si continua ancora per poche decine di metri fino ad un ampio spiazzo.

Itinerario:

Dallo spiazzo si scende a ritroso su asfalto fino al tornante precedente, dove inizia il sentiero e P1 (indicazione su un masso), che in piano o moderata discesa conduce ad attraversare un piccolo rio (attualmente in secca), per poi risalire fino ad allacciarsi ad una sterrata, che in questo punto forma un ampio spiazzo, in 10 min. circa. Ora si abbandona il e P1, che continua a destra, e si procede invece a sinistra per un breve tratto. Quindi si svolta a destra su evidente traccia che risale fino ad un incrocio di tracce, con un’indicazione a terra su di una pietra (13/12 su sfondo azzurro). Procedendo dritti si costeggia subito un rudere per poi risalire su ripida traccia, a tratti un po’ infrascata, che conduce nei pressi di un paio di pali dell’alta tensione. Qui il percorso spiana leggermente, e poi fra piccoli arbusti e roccette, in 55 min. dalla sterrata ed 1 ora 5 min. totali, si arriva alla Rocca dell’Uomo mt. 558. Si scende leggermente fino ad una selletta erbosa, dove si trascura una evidente traccia che piega a sinistra in moderata discesa e si risale dritti il pendio disseminato di roccia carsica, senza percorso obbligato, arrivando in vetta al Monte Pesalto mt. 686 in altri 20 min. ed 1 ora 25 min. totali.

Da qui si può ammirare un bel panorama a Sud-Ovest sulla piana d’Albenga e l’Isola della Gallinara, a Nord-Ovest sul Castell’ermo con dietro il Saccarello, a Nord Bric Conoia, Pizzo d’Ormea, Galero e Bric Mindino, mentre ad Est su Rocca Barbena e il Carmo di Loano.

Si procede ora per crinale seguendo il segnavia  che scende fino a raggiungere la Colla Bassa mt. 584, in 20 min. circa, punto in cui termina il e si continua ora sul . Questo sentiero sale mantenendosi più o meno su crinale, fra erba e roccette (ogni tanto spariscono i segni), fino a raggiungere la vetta del Poggio Ceresa mt. 710, in altri 25 min. e 2 ore 10 min. totali. Qui vi è una croce metallica, una Cappelletta e, soprattutto, delle orribili antenne che deturpano il paesaggio. Il panorama è pressoché uguale a quello del Pesalto. Si scende ora su sterrata, seguendo il segnavia e P5, e ci si mantiene perlopiù in piano con piacevole panorama sulla Gallinara e sui sottostanti pascoli, per poi giungere, dopo 10 min. circa, ad un bivio con paline in legno. Si abbandona qui la sterrata svoltando a sinistra seguendo sempre il e P5, che procede su sentiero che sovrasta leggermente la sterrata, evitandone così qualche tornante. Dopo poco si incontra un ulteriore bivio, al quale si trascura la traccia a sinistra in moderata discesa sul P5 (che compie un ampio giro ad anello), per seguire invece a destra in salita il solo . In breve si ritorna sulla sterrata e la si segue fino ad arrivare, in altri 25 min. e 2 ore 45 min. totali, al cancello d’ingresso del Santuario di Monte Croce. Qui, svoltando a sinistra (paline in legno indicanti Poggio Grande) su ripida traccia, si arriva senza grossi problemi, in 5 min. circa, al Poggio Grande mt. 813, sulla cui sommità sorge il Forte Due Fratelli, il cui interno è in parte visitabile. Ridiscesi al Santuario di Monte Croce si segue il sentiero che ne costeggia le recinzioni, ancora sul con l’aggiunta dei  e fin quando si raggiunge, in 20 min. circa, una selletta di roccia calcarea con alcuni piccoli ma graziosi pinnacoli. Con qualche saliscendi, in altri 20 min. circa, si arriva ad incrociare la deviazione per il (che seguiremo al ritorno per eseguire un anello) posta nei pressi di una bella “casella”, ossia una costruzione in pietra di forma circolare utilizzata dai pastori come riparo. Superato un altro avvallamento si incontra un’altra “casella” e con un’ultima rampa prativa si giunge, in 10 min. dal bivio e 3 ore 40 min. totali, in vetta al Monte Acuto mt. 746, dove è posta una piccola croce di legno. Oltre ai panorami già visibili dalle altre vette, si può ammirare a Sud-Est la costa con Borghetto S. Spirito e a Sud il crinale che, toccando i monti Sopra a Toirano, Croce e Picaro, scende fino a Ceriale. Si ritorna a ritroso fino al bivio, in 10 min. circa, e si segue quindi l’indicazione per il sentiero su di una traccia che costeggia subito una “casella” per poi scendere fra gli arbusti in ambiente brullo fino a giungere ad una modesta elevazione rocciosa, in altri 15 min. circa. Qui si incontra il (chiamato “sentiero delle fontane“), che scende piegando a sinistra (verso Sud), dapprima piuttosto evidente, ma che quasi subito tende ad infrascarsi diventando anche un po’ sconnesso (bisogna prestare attenzione a non sbagliare la giusta traccia, visto che se ne incontrano parecchie e senza indicazioni), per poi ritornare piuttosto evidente più a valle. Si scende con alcuni ampi tornanti fino ad attraversare un rio (anch’esso in secca), quindi si costeggiano dei muretti che delimitano alcune coltivazioni sbucando infine su strada asfaltata, in altri 30 min. dall’incrocio col . Qui si svolta a destra e si procede su asfalto per poche centinaia di metri, giungendo in 10 min. e 4 ore 45 min. totali, allo spiazzo iniziale concludendo così l’anello. 

Galleria fotografica:

Commenti:

Giro ad anello semplice e piacevole che, in buona parte del percorso, offre dei bei panorami principalmente su alcune cime delle Alpi Liguri della Val Tanaro e sull’Isola della Gallinara. Percorso che in alcuni punti non è proprio ben segnato ossia: nel tratto dall’abbandono del cerchio vuoto rosso fino al Monte Pesalto (dove non esiste un sentiero vero e proprio e si procede pertanto su tracce, ma con buona visibilità non ci sono problemi, in quanto bisogna procedere sempre verso il punto più alto), alcuni punti sul triangolo vuoto rosso fino al Poggio Ceresa (qui basta mantenersi sul fino di cresta) e buona parte del due x rosse. L’anello descritto permette inoltre di toccare quasi tutte le vette della zona, ad esclusione dei monti Croce e Picaro, in quanto, se si fosse voluto toccare anch’esse, si sarebbe approdati a Ceriale dovendo poi percorrere parecchi km di asfalto fino a Peagna. Viste le basse quote dell’intero percorso e’ preferibile effettuare questo giro nei mesi più freddi. Come dicevo giro piacevole per le mezze stagioni ma, personalmente non mi ha entusiasmato più di tanto.

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