Monte Grammondo mt. 1378

Il Monte Grammondo (Mont Grammond in francese) è una montagna delle Alpi Marittime, al confine tra Italia e Francia. E` raggiungibile da Sospel (in territorio francese), Olivetta, Torri, San Pancrazio e Villatella, mentre io vado a descrivere un percorso con partenza inusuale, dalla Piste de la Giraude, sopra a Mentone, alternativo ai più conosciuti ma non del tutto necessario.

🏁 Punto di partenza:  Piste de la Giraude  mt. 200

⚠️ Difficoltà:           EE allenati

Sviluppo             20,5 Km

📈 Dislivello:            1825 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Giro ad anello 6 ore, con le deviazioni ai vari monti diventa 6 ore 55 min.

📅 Data escursione:       19/02/2011

🚥 Periodi consigliati:     Autunno, Inverno e Primavera

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Ventimiglia. Usciti dall’autostrada si svolta a destra per Via Europa sulla SS20 fino ad una rotonda, alla quale si svolta a destra andando ad attraversare un ponte, quindi in P.za della Costituente si segue a destra la SP1 che sale seguendo le indicazione per la Francia. Usciti da Ventimiglia si superano S. Bartolomeo, Latte, Mortola Inf. e Grimaldi, raggiungendo così il confine di stato. Ci si mantiene ora a destra su Bd. De Garavan e, dopo qualche centinaio di metri, si svolta a destra in salita sulla D24 in Rue du Castellar verso Piste de la Giraude. Si continua per qualche km e, in corrispondenza di un cartello di divieto di transito, si può lasciare l’auto ai margini della strada.

Itinerario:

Dal punto in cui vi è il divieto di transito per i veicoli non autorizzati a circa mt. 200 di quota, si segue la strada asfaltata che sale sulla destra con indicazione per Piste de la Giraude. La si segue per circa 600 metri, poi, in corrispondenza di alcune abitazioni, si incontra una palina con indicazione per il Col du Berceau sul GR52, quindi bisogna abbandonare l’asfalto e svoltare a sinistra seguendo appunto il GR52 con segnavia . Questo sentiero sale subito ripido all’interno del bosco con, di tanto in tanto, qualche apertura che permette di scorgere Mentone e Montecarlo. Dopo un po’ si attenua leggermente la pendenza in un tratto in cui si costeggia un muro di pietra che delimita una proprietà privata, terminata la quale si sbuca su di una sterrata. La si segue ora in salita con qualche tornante e’, superato un rudere, si incontra un bivio con palina indicante Granges St. Paul mt. 460, in circa 30 min. dalla partenza. Trascurata la sterrata a sinistra e quella a destra, che conduce ad una vicina abitazione, si procede dritti in ripida salita, sempre seguendo il GR52 in direzione del Col du Berceau. Poco dopo si costeggia una piccola grotta sulla nostra destra (prestare un minimo d’attenzione a non caderci dentro) e poi si risale fra roccette carsiche fessurate, superate le quali si dirada la vegetazione e si riduce sensibilmente la pendenza fino a giungere ad un bivio con palina, in altri 35 min. dal Grange St. Paul. Qui volendo vanno bene entrambe le direzioni, perché bisogna in entrambi i casi passare dal Passo del Corna. Svoltando a destra si giunge al Mont Carpano mt. 771 (raggiungibile in circa 5 min. sul e, volendo, in altri 25 min. seguendo un sentierino con sulla sinistra e poi tracce, si raggiunge la cima del Castel del Lupo mt. 862, con ritorno al bivio in 15 min. circa), proseguendo invece dritti, in 5 min. circa, si arriva al Plan du Lion mt. 720, bel pianoro prativo con vista su Mentone e Montecarlo. Si continua ancora per 5 min. in piano fino ad un incrocio con palina dove bisogna svoltare a destra in salita verso il Col du Berceau, sempre sul GR52, trascurando il sentiero a sinistra che scende sul GR51 verso Castellar. Ora il sentiero si impenna addentrandosi nel bosco, per poi fuoriuscirne su frequenti tornanti costeggiando a destra delle pietraie e a sinistra delle paretine rocciose di stampo dolomitico fino a giungere, in altri 40 min. ed 1 ora 55 min. totali, al Col du Berceau mt. 1080, intaglio di erba ed alberi fra il Roc de l’Ormea e la Cime de Restaud. Qui volendo si può fare una breve deviazione sulla sinistra ( 5 min. a salire e 5 min. a scendere), seguendo una traccia con qualche sporadico che risale velocemente il pendio fra erba e roccette fino in vetta al Roc d’Ormea mt. 1129, dal quale si può godere di un bel panorama. Ritornati al Col du Berceau si procede dritti, seguendo sempre il GR52  ,che perde ora quota con alcuni tornanti all’interno di un bosco fino ad arrivare, in 15 min. circa, ad incrociare una sterrata dove è posta una palina a mt. 940 circa. Qui si abbandona il GR52, che segue la sterrata in discesa a sinistra (dalla quale arriveremo al ritorno), e si segue invece la sterrata in salita a destra, con segnavia . In 15 min. e 2 ore 25 min. totali si raggiunge il Pas de la Corne (Passo del Corna mt. 1046), lo si supera scendendo di qualche metro per poi piegare a sinistra, percorrendo ora il versante italiano in moderata ma costante salita, seguendo i segnavia e qualche sporadico . Si attraversa quindi un primo breve tratto fra le rocce per addentrarsi poi in un boschetto, dal quale se ne esce dopo 30 min. circa. Tagliando le pendici della Tete de l’Ansierra e poi con un traverso che risale a mezzacosta il versante Est del Monte Grammondo, dopo altri 25 min. circa, si arriva all’inizio della ripida cresta Est. Questa va risalita seguendo qualche , approdando, in circa 10 min. e 3 ore 30 min. totali, sulla vetta del Monte Grammondo mt. 1378, dove è posto un ometto di pietra con piccola croce di metallo ed un vicino cippo, anch’esso metallico.

Bellissimo panorama a Nord su alcune vette delle Alpi Marittime (Cime du Diable, Gran Capelet, Bego, Clapier) e a Nord-Est sulle Alpi Liguri (Balcone e Cima di Marta, Grai, Pietravecchia e Toraggio).

Piegando poi a sinistra si raggiunge, in 5 min. circa, il grosso cippo con croce posto sull’Anticima Sud, di qualche metro più bassa, con bella visuale a Sud sulle sottostanti Mentone e Montecarlo. Per eseguire un anello bisogna ora scendere dal versante Ovest seguendo una traccia nei pressi del grosso cippo. Questa perde quota con frequenti zig-zag fra le rocce e sbuca, in 15 min. dalla vetta, sull’evidente sentiero proveniente da destra con ,che collega la Colla Bassa col Passo di Treittore, che ora bisogna seguire in discesa e, con qualche ampio tornante, conduce, in altri 10 min. circa, alla Colla Bassa mt. 1107. Ora si ritorna a seguire il GR52 , con indicazione per il Col d Berceau, che scende puntando verso Sud su malconcia sterrata. Dopo circa 35 min. si sbuca su un’altra sterrata in corrispondenza di un grosso masso, punto in cui bisogna svoltare a sinistra e seguire questa sterrata in ripida salita che, in circa 5 min. e 4 ore 30 min. totali, conduce al bivio dell’andata dove avevamo abbandonato il GR52 e che ora invece seguiamo, come per l’andata, risalendo dapprima fino al Col du Berceau e poi scendendo fino ad inizio percorso in altri 1 ora 30 min. e 6 ore totali, concludendo così l’anello.

Traccia GPS:      

Galleria fotografica:

Commenti:

Giro ad anello piuttosto lungo e faticoso trattandosi di un percorso di circa 20 km con più di 1800 metri di dislivello con le varie deviazioni (Carpano, Castel del Lupo e Roc de l’Ormea), senza le quali è riducibile comunque a 1600 metri. Se si vuole evitare di fare tutto questo dislivello la soluzione migliore è quella di arrivare fino al bivio con indicazione per il Mont Carpano e raggiungerlo, poi proseguire seguendo i segnavia biancorossi fino al Passo del Corna e da qui fino alla vetta effettuando poi al ritorno lo stesso percorso dell’andata; così facendo dovrebbero essere più o meno 1200 metri di dislivello. Bisogna dire comunque che i percorsi più logici per raggiungere questa vetta sono da Olivetta o da Villatella, questo invece può essere un’alternativa a questi classici percorsi considerando però che è decisamente stancante ma in ambiente piacevole e vario. Molto bello il panorama di vetta del Grammondo, chiamato anche il “Balcone sul mare”. La deviazione al Castel del Lupo sinceramente non aggiunge proprio niente, anzi fa perdere del tempo, mentre quella al Roc de l’Ormea la consiglio perché, con breve risalita, consente di ammirare un bel panorama.

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