Punta Ramière (Bric Froid) mt. 3303


La Punta Ramière (o Bric Froid)  è una montagna delle Alpi Cozie, si trova in alta Val Susa, sulla linea di confine fra Italia e Francia, sullo spartiacque che separa la  Valle Argentera dalla Val Thures ed il Queyras. La salita alla vetta, essendo relativamente agevole, è piuttosto frequentata d’estate dagli escursionisti. Dal versante italiano si può salire dalla Val Thures, decisamente lunga come sviluppo e dislivello procedendo per buona parte di percorso su sterrata, o dalla Valle Argentera con poco sviluppo e percorso abbastanza diretto…escursione che vado ora a descrivere.

🏁 Punto di partenza: Parcheggio Ramiere a mt. 1900 circa, prima di baite di Argentera (Grange Graces)

⚠️ Difficoltà:         EE

Sviluppo:           11,5 Km

📈Dislivello:           1410 Mt. circa

⏱️ Tempi:                  Andata 3 ore 20 min. – Ritorno 2 ore 40 min. – Totale 6 ore

📅 Data escursione:    15/10/2023

🚥 Periodi consigliati:  Da Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:        ⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a  Voltri, poi si svolta a destra su A26 fino ad Alessandria dove si piega a destra in direzione di Torino sulla A21 che seguiremo superando Asti proprio fino a Torino. Qui si procede poi sulla Tangenziale Sud seguendo le indicazioni per Bardonecchia. Poi si procede sulla A32 che percorre la Val Susa e si esce a Oulx Est. Usciti dall’autostrada si procede su SS24 seguendo le indicazioni per Claviere, costeggiando Oulx ed andando poi a raggiungere Cesana Torinese. Qui ad una rotonda si trascura a destra la strada per Claviere e Monginevro e si volge a sinistra seguendo le indicazioni per Sestriere. Ad una successiva rotonda si procede dritti su SP215 seguendo le indicazioni per Bousson e Sauze di Cesana, che si raggiunge. Superato il paese si prosegue per circa 1,5 km sulla strada che porta a Sestriere, per poi deviare a destra seguendo le indicazioni per la Valle Argentera. La strada scende fino a raggiungere il “Ponte Terribile” sul Torrente Ripa e da qui prende a salire in maniera abbastanza decisa, ancora su asfalto, per poi, fiancheggiando lungamente il Torrente, giungere nei pressi dei casolari di Brusà del Plan. Su sterrato abbastanza buono dopo circa 4,5 km (la strada è stata oggetto di numerosi allagamenti e si notano ancora ai fianchi della strada i muri di detriti levati da essa), e 7 km totali dal Ponte Terribile, si raggiunge uno spiazzo sulla destra poco prima delle baite di Argentera (sul lato opposto del torrente) dove si trovano i cartelli che indicano il sentiero.

Itinerario:

Dallo spiazzo a mt. 1900 circa bisogna volgere a destra, seguendo le indicazioni per Colle Ramiere e Punta Ramiere sent. 623 , per pochi metri su poco visibile traccia nel prato per circa 50 metri puntando ai primi larici ove, su uno di questi, vi è un cartello con l’indicazione Ramiere. Ora il sentiero, via via più evidente con (612) e , inizia a salire effettuando subito un tornante verso sinistra e prendendo quota rapidamente inerpicandosi in maniera decisa nel lariceto. Poi si attraversa una placchetta rocciosa un po’ liscia (fare attenzione se bagnata) quindi con qualche svolta ci si addentra in un breve canalino roccioso (dove spesso corre acqua). Oltrepassato tale canalino si attraversa un breve radura erbosa che conduce ad un modesto lariceto oltre il quale si perviene ad un primo ripiano erboso, in 35 min. circa, punto in cui appare per la prima volta la Punta Ramière. Puntando verso Ovest si perviene al guado di un piccolo rio, oltre il quale si aggira un dosso guadagnando una spalla erbosa con gli ultimi radi larici ed approdando poi ad un secondo ripiano ove il vallone si allarga, in altri 20 min. e 55 min. totali. Il sentiero risale puntando al canalone dove scorre il Rio Grand Andreit, che si raggiunge dopo 20 min. circa, quindi mantenendosi sulla destra idrografica con numerose svolte, seguendo sempre i e dapprima su fondo erboso e poi su detriti, si esce dal canale approdando ad un terzo ripiano alla base della morena dell’ex ghiacciaio, in altri 35 min. e 1 ora 50 min. totali. Il sentiero volge ora a sinistra e si porta ad attraversare la morena detritica che rimonta faticosamente il ripido pendio disseminato di provvidenziali ometti e frequenti puntando ad un evidente sperone roccioso ben visibile dal basso. Qui si piega a destra puntando in direzione della casermetta posta al Colle della Ramière seguendo un’indicazione su masso con scritto “Ramier” e freccia. Dopo 45 min. circa si perviene ad un bivio nei pressi dei pali della teleferica, dove su masso vi è l’indicazione “R Colle” con sentiero non molto marcato a destra (arriveremo da qui al ritorno), mentre per la vetta bisogna piegare a sinistra e rimontare il pendio di detriti su traccia con puntando a guadagnare la cresta poco più a sinistra del Colle della Ramière. Raggiunta la cresta nei pressi di un evidente spuntone di roccia aguzzo a mt. 3047, in altri 10 min. circa, la traccia volge decisamente a sinistra passandovi alla base nel versante Argentera e poi su semplice pendio di detriti si raggiunge la croce di vetta (già ben visibile dall’inizio della cresta) della Punta Ramière mt. 3303, in 35 min. dalla cresta e 3 ore 20 min. totali (in realtà il punto più alto sono il torrione e l’estremità Sud a mt. 3308).

Panorama a Nord La Dent Parrachée, Rognosa d’Etiache, La Grande Casse, Monte Bianco, Pointe de Ronce e Pointe de Charbonnel, a Nord-Est Monte Giornalet, Monte Rosa, Monte Appenna e Barifreddo, a Est Punta Cialancia, Punta Curnour e Grand Queyron, a Sud-Est Meidassa, Granero, Monviso, L’Asti e Crete de la Taillante, a Sud Salza, Mongioia, Aiguille de Chambeyron e Pics de la Font Sancte, a Sud-Ovest Gran Glaiza, Pic de Rochebrune, Pic de Terre Noire, a Ovest Cima Dormillouse, Ailefroide, Pelvoux, Pointe Durand, Pic Coolidge, Barre des Ecrins, Pic Gaspard e La Meije, a Nord-Ovest Aiguilles d’Arves, Punta Marin, Punta Ciatagnera, Roc del Boucher, Thabor e Rocca Bernauda.

Per il ritorno, una volta raggiunta la cresta, si è optato per procedere dritti seguendo il sentierino piuttosto esile con che in breve conduce al Colle della Ramière mt. 3007 dove vi sono i ruderi della casermetta militare, in 30 min. dalla vetta. Da qui, piegando leggermente a destra si discende su sentierino molto esile e sfasciumato, da affrontare con attenzione, che sovrasta i resti dell’antico ghiacciaio e conduce al bivio dell’andata Colle/vetta, in 10 min. dal colle e 4 ore totali. Da qui come per l’andata in altre 2 ore e 6 ore totali.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Percorso nel complesso abbastanza piacevole e con poco sviluppo ma discreto dislivello, ne conviene che la salita è perlopiù ripida e costante. Belli i colori del bosco ormai in veste autunnale e discreto anche il panorama, seppur tutto abbastanza lontano. Escursione perlopiù semplice, tranne il tratto di sentiero dal Colle della Ramière ed il bivio Colle/vetta, piuttosto esile franoso e poco marcato, decisamente per EE.

N.B.:

Ho notato che all’imbocco della strada che si addentra nel Vallone Argentera vi era un divieto di circolazione ma con data di scadenza del periodo di divieto risalente a più di un anno fa, ed un altro divieto al Ponte Terribile su transenna ma solo su parte della carreggiata, vi erano comunque altri mezzi che la percorrevano ed era ben accessibile seppur in certi punti un po’ rovinata dalle colate di detriti riversati dai torrenti….probabilmente il divieto sarà relativo al fatto che la strada durante il periodo estivo, essendo a pagamento, è soggetta a manutenzione mentre negli altri periodi no oltre al fatto che molto probabilmente non la puliscono quando nevica.

2 Risposte a “Punta Ramière (Bric Froid) mt. 3303”

  1. Ringrazio per la descrizione sempre perfetta della gita; segnalo però che la strada della Valle Argentera è chiusa per frane da un paio di mesi e non si sa quando riaprirà visto il grande pericolo di frane incombente in diversi punti; il tratto da fare a piedi (che normalmente era carrozzabile) è di circa 7 chilometri e mezzo (15 km a/r)

    1. Buongiorno, ho precisato in effetti che abbiamo trovato dei segnali di divieto anche se piuttosto vecchi (nel cartello il divieto terminava più di un anno fa), ma la strada era pulita e ben percorribile. Le frane sulla strada, ben evidenti, sono state sistemate con muri di detriti nei bordi con il fondo libero e in discrete condizioni. La strada è stata comunque percorsa anche quel giorno da alcune auto ed ho letto relazioni risalenti ad un paio di mesi fa dove la segnalavano percorribile e persino a pagamento. Certo è che per la conformazione del vallone, tagliato da numerosi torrenti che scendono con notevole pendenza verso il centro di esso, è soggetto ad allagamenti e frane, quindi può essere facile trovarla chiusa o inagibile….Altro non so

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