Punta Rossa (Pointe Rousse) mt. 2695 e Laghi Acque Rosse

La Punta Rossa (Pointe Rousse) è una montagna delle Alpi Graie dall’aspetto poco marcato, situata in Valle d’Aosta, nella Val di Cogne, e più precisamente in una diramazione del vallone dell’Urtier, ossia il Vallone di Acque Rosse.

🏁 Punto di partenza:  Lillaz mt. 1604

⚠️ Difficoltà:           EE allenati

Sviluppo:            25,1 Km

📈 Dislivello:            1430 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Andata 4 ore 25 min. – Ritorno 3 ore 15 min. – Totale 7 ore 40 min. 

📅 Data escursione:      07/10/2023

🚥 Periodi consigliati:    Da Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Voltri, quindi su A26 fino ad Aosta. Usciti dall’autostrada in corrispondenza della deviazione per l’autoporto (conviene uscire qui, vi è un risparmio di circa 15 euro rispetto a Saint Pierre) si procede in Corso Ivrea, poi Via Roma, Via Parigi, quindi si attraversa la Fraz. la Grenade, Fraz. Arensod, Fraz. St. Maurice a Sarre. Qui si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Cogne raggiungendo in breve Aymavilles. Superato il borgo si inizia a risalire il vallone sull’SR47 raggiungendo Epinel, Cretaz e poi Cogne, ad inizio paese si svolta a sinistra seguendo l’indicazione per Gimillan, quindi, giunti ad una rotonda, si procede dritti sulla Strada Comunale per Lillaz e, dopo circa 2,8 km, si perviene all’inizio del paese dove vi sono dei grossi parcheggi, sia a pagamento che liberi dove si può lasciare l’auto.

Itinerario:

Dal parcheggio si prende la strada che diparte a sinistra prima del ponte che immette nel paese e la si segue per qualche decina di metri, ossia fino ad una biforcazione di strade ove ci si mantiene su quella di sinistra incontrando poi quasi subito una palina in corrispondenza di una casa. Qui si abbandona la strada e, piegando a destra, si segue il sentiero 13, per le Cascate di Lillaz, e l’Altavia n. 2, per Champorcher, procedendo subito in ripida salita su gradini ed addentrandosi in un bosco. Trascurate alcune deviazioni a destra per le cascate, si procede ancora dritti seguendo sempre il 2 andando a lambire una strada asfaltata, da trascurare, portandosi in breve verso la base di una bastionata rocciosa ed oltrepassando poi anche una condotta dell’acqua. Contornata la bastionata si passa poi davanti ad una edicola votiva a mt. 1827, punto in cui termina il tratto più ripido e ne inizia invece uno con alcuni saliscendi procedendo paralleli al sottostante Torrente d’Urtier. Si attraversa poi una zona adibita a pascolo qualche decina di metri al di sotto delle baite di Goilles Superiori, quindi in falsopiano o moderata discesa si approda alle graziosissime baite di Goilles Inferiore mt. 1834 (fontana), in 35 min. dalla partenza. Il sentiero le costeggia a destra conducendo poi ad un ponte in legno sul Torrente d’Urtier, attraversato il quale si torna a salire leggermente fiancheggiando un pendio erboso, al termine del quale si attraversa una mulattiera e si prende il sentiero a destra che si addentra nel lariceto. Ora, seguendo sempre le , in ripida salita con numerosi tornanti che si alternano a brevi traversi si prende quota, poi, usciti dal bosco, il sentiero digrada leggermente fino ad approdare ad un ripiano erboso dove si incontra un bivio segnalato con palina a mt. 2140, in altri 45 min. e 1 ora 20 min. totali. Qui si trascura il sentiero 13G, che continua dritto verso il Bivacco Devis Gerard ed attraversa il Vallone Bardoney, piegando invece a sinistra seguendo ancora il 2 che perde leggermente quota fino ad attraversare il Torrente Bardoney su ponticello in legno. In breve ci si porta a guadare il Torrente delle Acque Rosse (ponte mancante) oltre il quale si torna a salire piegando a sinistra giungendo in breve al Casotto del P.N.G.P. di Teppes Longues mt. 2156 (fontana), in altri 10 min. circa. Una volta oltrepassato il casotto, con alcuni tornanti, si supera un poco marcato colletto erboso e, mantenendosi a destra, si perviene ad una bassa bastionata rocciosa procedendo su sentiero sorretto da un breve muretto a secco. Dopo di questo si passa un piccolo ripiano erboso e, col sentiero che contorna un modesto promontorio, si procede a mezzacosta entrando così nel vallone dell’Urtier ed in moderata salita fra gli ultimi radi larici si effettua un lungo traverso ad Est. In 45 min. dal casotto, raggiunta quota 2355, vi è la possibilità di effettuare un taglio a destra seguendo una vaga traccetta, con qualche sporadico ometto, che rimonta il ripido pendio erboso e permette di evitare un ampio tornante, andando poi a sbucare sul sentiero 13D. Piegando a destra in pendenza moderata e percorrendo la fiancata erbosa della montagna in senso inverso a quello sino ad ora salito, ci si porta poi a rasentare una bastionata rocciosa, quindi con alcuni tornantini si perviene ad un colletto panoramico, in 15 min. dal taglio e 2 ore 30 min. totali. Il sentiero entra ora nella parte bassa del vallone delle Acque Rosse e procedendo perlopiù a SudEst (destra idrografica) si sovrasta un laghetto parzialmente paludoso per poi indirizzarsi verso una poco marcata depressione oltre la quale, sulla sinistra, si trova un rudere a mt. 2494. Si procede adesso ancora per poche decine di metri e in corrispondenza di un evidente ometto, in 10 min. dal colletto, bisogna abbandonare il sentiero segnato piegando a destra scendendo verso il torrente che bisogna guadare. Una vaga traccetta punta a sinistra per poi scomparire, per cui io ho puntato a destra (viaggiando a vista) risalendo un dosso panoramico sul quale vi è un ometto e da qui puntando a Sud in falsopiano raggiungendo così un nuovo dosso che sovrasta un lago al quale bisogna discendere fino a raggiungerne lo spigolo settentrionale, in 15 min. dal bivio. A destra del lago si rimonta un tratto gradinato fra rocce ed erba, poi (io qui ho fatto una leggera deviazione fino ad un piccolo laghetto sottostante) si rimonta un pendio erboso fino alla sua sommità, oltre la quale si discende di pochi metri per poi deviare leggermente a destra andando ad aggirare un dosso roccioso. Superata una modesta ma ripida pietraia si rimonta un altrettanto ripido pendio di erba e roccette, alla cui sommità appare la meta che si raggiunge dopo aver attraversato un piccolo ripiano erboso e con un ultimo breve pendio fino all’ometto di Punta Rossa mt. 2695, in altri 30 min. dal lago e 3 ore 25 min. totali.

Panorama a Nord Punta Tersiva e Tor Pontonnet, a Est Punta Nera, Punta Scaletta, a Sud-Est Punta del Rancio, Torretta Lavinia, a Sud Torre Lavinia, Punta Acque Rosse, Monveso di Forzo, a Sud-Ovest Torre del Gran San Pietro, Punta della Tsesere, ad Ovest Grivola, Aiguilles des Glaciers, Aiguille de Trelatete, a Nord-Ovest il Monte Bianco, Grande Jorasses, Testa di Money e Punta Coupe.

Dalla vetta, senza alcuna traccia, si discende piegando a destra fino alla conca sottostante e da questa si risale il pendio approdando così su di un ripiano dove giace un bel lago (che al mio passaggio si presentava doppio per carenza d’acqua), in 15 min. dalla vetta, ove piegando a sinistra, grossomodo a Sud Est, si discende fino ad intercettare la strada. Questa va seguita in salita solo per circa una cinquantina di metri, ossia fino ad una curva, punto in cui la si abbandona deviando a sinistra e, seguendo un’evanescente traccia che rimonta fra i detriti, si sbuca così su di un punto panoramico sui 3 meravigliosi Laghi di Acque Rosse, in altri 20 min. e 4 ore totali. Io a questo punto ho deciso di risalire il dosso composto da rocce montonate e che permette di avere una visuale ancora migliore dei 3 laghi, andando poi a discendere fino al dosso morenico di massi accatastati sopra al primo dei laghi, che permette di ammirarli tutti e 3 allineati. Da qui si digrada fino a raggiungere la sponda occidentale del primo lago, in 25 min. circa. Portandosi sulla sponda settentrionale si può raggiungere il secondo piccolo lago e da questo scendere verso Nord fino ad approdare sulla sponda occidentale del 3° e più grande dei Laghi di Acque Rosse, in altri 10 min. 4 ore 35 min. totali. Costeggiando ora tutta la sponda e seguendo poi il Torrente delle Acque Rosse si giunge ad un paio di piccoli laghetti (4°) punto in cui si può decidere se aggirare un dosso roccioso a destra oppure procedere perlopiù dritti. Andando dritti si discende una semplice paretina gradinata che porta ad una conca erbosa, nella quale puntando con alcuni modesti saliscendi verso Nord in breve si raggiunge un minuscolo ripiano dove risiede un laghetto dalle acque cristalline (5°), in altri 35 min. circa, al termine del quale si intercettano le   del sentiero 13F. Questo piega decisamente a sinistra ed in moderata discesa intercetta quasi subito il sentiero 13D. che va ora seguito in discesa fino a raggiungere il bivio dell’andata nelle vicinanze del rudere, concludendo qui l’anello; io in realtà ho fatto un’ulteriore deviazione dal sentiero fino al sottostante torrente che prima di un salto forma un laghetto con isolotto (presenta sul fondale delle particolari colorazioni rosse), per poi seguire il corso del torrente fino al guado dell’andata, in 20 min. dal lago trasparente e 5 ore 30 min. totali, i percorsi sono comunque pressoché paralleli. Dal bivio come per l’andata si torna a Lillaz in altre 2 ore 10 min. e 7 ore 40 min. totali.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Il pezzo forte della gita sono di sicuro i Laghi di Acque Rosse, dalle meravigliose tinte turchesi e posti in una conca amena e selvaggia. Molto belli anche gli altri laghetti disseminati nel vallone mentre la vetta sinceramente dice poco o nulla, decisamente irrilevante e, se si escludono gli scorci su Bianco, Grivola e Tersiva, anche poco panoramica. Ma i Laghi Acque Rosse da soli valgono la fatica del viaggio e del lungo percorso per raggiungerli….infatti si tratta di una camminata di circa 25 km per 1430 metri di dislivello, niente di difficile (se si esclude il fatto che per la vetta ed i laghi non vi è alcuna traccia e si viaggia a vista), ma bisogna comunque essere sicuramente allenati, ed è forse per questo motivo che il vallone risulta decisamente poco frequentato. 

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