Crête des Béraudes mt. 2837


La Crête des Béraudes è una montagna poco conosciuta delle Alpi Cozie facente parte della Savoia, in territorio francese, sul margine terminale della cresta che digrada dalla Roche des Béraudes che divide le conche dove hanno sede i Lac des Béraudes ed il Lac Rouge. Qui propongo un breve percorso ad anello da Chalets de Laval che per raggiungere la Crête des Béraudes obbliga ad una buona parte di malagevole percorso fuori sentiero da poco sopra al Lac des Béraudes al Lac Rouge.

🏁 Punto di partenza: Chalets de Laval mt. 2030 circa

⚠️ Difficoltà:          E dal parcheggio all’abbandono del sent. e dal Lac Rouge al parcheggio, F+ dall’abbandono del sent. al Pas du Lac Rouge, F dal passo alla vetta, EE dal passo al Lac Rouge

Sviluppo:            9 Km

📈 Dislivello:            850 Mt. circa

⏱️ Tempi:                    Giro ad anello totale 4 ore 45 min.

📅 Data escursione:      12/09/2021

🚥 Periodi consigliati:    Da Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐⭐🎖️

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Voltri, poi si svolta a destra su A26 fino ad Alessandria dove si svolta a destra in direzione di Torino sulla A21 che seguiremo superando Asti proprio fino a Torino. Qui si procede poi sulla Tangenziale Sud seguendo le indicazioni per Bardonecchia. Poi si procede sulla A32 che percorre la Val Susa e si esce a Bardonecchia. Usciti dall’autostrada si entra in paese e si procede verso Melezet e Pian del Colle. Si oltrepassa il confine di stato e si segue a sinistra la strada D1T che procede verso il Colle della Scala e Nevache, trascurando a destra la strada che conduce a Les Grange de la Vallee Etroite. La strada prende a salire (prestare attenzione ad alcune cunette di scolo) e, dopo aver oltrepassato due brevi gallerie ravvicinate si prosegue lungo un pianoro che in breve conduce al Colle delle Scale (Col de l’Échelle). Da questo si scende sempre su D1T con numerosi tornanti fino a sbucare su D994G nei pressi di Roubion, dove si svolta a destra ed in breve si perviene a Nevache, che bisogna superare e procedere su quella che ora diviene D301T. La strada si restringe notevolmente (in estate viene chiusa intorno alle 10 e si può salire con bus navetta) e risale per qualche km fin quando termina, nei pressi degli Chalets de Laval, in corrispondenza di un ampio parcheggio.

Itinerario:

Dal parcheggio a circa 2030 mt. si procede su sterrata per circa 100 metri incontrando subito un bivio, dove bisogna trascurare la sterrata di destra, che conduce al Refuge des Drayères e Lac de Clarée, per procedere invece a sinistra sulla sterrata con indicazione per il Lac des Béraudes, che scende ad attraversare un ponticello in legno sul torrente La Clarée. Superata poi un’altra piccola passerella il sentiero conduce ad un bivio dove bisogna piegare a sinistra seguendo l’indicazione per il Lac des Béraudes, su sentiero ora riportante , che prende a salire piuttosto ripido all’interno di un bosco di conifere effettuando numerosi tornantini. Usciti poi dal bosco si attraversa un paio di volte un rio che forma delle piccole cascatelle, quindi raggiunto un altro rio, il Ruisseau du Moutet, si trascura a sinistra un’evidente traccia che lo costeggia, mantenendosi invece sempre sul sentiero principale. Questo, con alcuni tornanti, risale un ultima rampa prativa raggiungendo la conca dove giace il Lac des Béraudes mt. 2504, in 1 ora 5 min. circa dal parcheggio. Il sentiero segnato termina qui e bisogna ora seguire la traccia a sinistra che inizia a salire su ghiaioni andando così a sovrastare il lago e passando alle pendici delle spettacolari guglie della Crête des Béraudes per circa 500 metri poi, in corrispondenza di uno spallone detritico, si abbandona la traccia di sentiero a 2580 metri circa per svoltare a sinistra ed iniziare a rimontare lo spallone, in altri 15 min. e 1 ora 20 min. totali. Il pendio va risalito puntando grossomodo verso Sud-Est senza alcuna traccia inizialmente su detriti e massi di medie o piccole dimensioni perlopiù stabili poi si punta ad un dosso di detriti che va inizialmente aggirato a destra e poi, poche decine di metri dopo, attaccato svoltando bruscamente a sinistra, in un punto di minor ripidità. Qui si inizia a compiere il tratto più complesso del percorso ossia un lungo traverso in diagonale verso sinistra su fini sfasciumi da effettuare con estrema cautela ponderando ogni singolo passo (il terreno al mio passaggio si presentava estremamente molle, consentendo così di gradinare). Raggiunta poi una colata di sfasciumi rossastri conviene risalire dritto per dritto sul soprastante ripidissimo pendio per una decina di metri (continuare ad obliquare sembrava essere sconsigliabile sia per il fondo che per l’aumentare della ripidezza) aiutandosi in alcuni punti con le mani, poi bisogna tornare ad effettuare un nuovo traverso  puntando alla base di una fascia rocciosa sulla sinistra. Una volta raggiunta la si contorna ed una volta oltrepassata si risale piegando subito a destra al margine di essa procedendo abbastanza agevolmente su detriti e fondo meno instabile giungendo alla base di una paretina rocciosa. Qui volgendo a sinistra si effettua poi una cengietta, punto in cui appare evidente il punto ove puntare, ossia il Pas du Lac Rouge mt. 2751, effettuando un nuovo ma più agevole traverso che permette di raggiungerlo senza particolari problemi, in altri 45 min. dall’abbandono del sentiero. Ora bisogna piegare a sinistra ed iniziare a risalire la cresta puntando alla Crête des Béraudes, che inizialmente si presenta piuttosto semplice su detriti poi, raggiunte le prime modeste balze rocciose le si aggira facilmente sulla destra. risalendo il pendio si perviene ad un punto leggermente più complesso in quanto ripido e su fini sfasciumi, ma comunque gradinato, che permette di giungere alla base di un primo sperone roccioso somigliante ad un trampolino. Continuando a risalire il pendio senza particolari problemi si perviene ad un secondo sperone roccioso oltre il quale in breve si giunge sul cupolone sommitale e con breve traversata fino alla vetta della Crête des Béraudes mt. 2837 in 20 min. dal passo e 2 ore 25 min. totali.

Panorama ne ho visto ben poco a causa della nuvolaglia ma con giornata tersa sarebbe stato a Nord Aiugille de Peclet, Pointe de Terre Rouge, Pic du Thabor, Monte Thabor, a Nord-Est Roche Bernaude, Pointe Balthazar e Pic du Lac Blanc, a Est Monte Albergian, Monte Chaberton, Roc del Boucher, a Sud-Est Monviso e Pic de Rochebrune, a Sud Tete de la Cassille, a Sud-Ovest Montagne des Agneaux, Ailefroide, Barre des Ecrins, Roche des Beraudes, Pic Gaspard e la Meije, a Ovest Pic de Mouliniere, a Nord-Ovest Pointe des Cerces e Main de Crepin.

Dalla vetta si ritorna al Pas du Lac Rouge, in 15 min. circa, e da qui si discende il pendio opposto, decisamente meno ripido di quello effettuato in precedenza, piegando pertanto a sinistra e puntando al sottostante Lac Rouge. Io, per andare a scorgere dal basso le guglie della Crête des Béraudes, ho effettuato un traverso verso sinistra superando alcuni colatoi, ma non è del tutto necessario e soprattutto è più agevole scendere direttamente al lago. Raggiunto il Lac Rouge mt. 2596, in 45 min. dal passo, si intercetta qui una traccia che va seguita a sinistra e discende un ripido pendio di detriti effettuando qualche zig zag e conduce al sottostante ripiano erboso, che va attraversato verso sinistra puntando verso Nord, sempre su traccia evidente, fino ad intercettare il sentiero percorso all’andata a circa 2325 metri, in altri 40 min. circa. Ora sullo stesso percorso fino al parcheggio in altri 40 min. e 4 ore 45 min. totali concludendo così il percorso.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Da qualche anno a questa parte, e precisamente da quando ho raggiunto la Tete de la Cassille, ho nutrito un certo interesse per questa vetta poco conosciuta o, come spesso accade alle vette secondarie di questa zona, neppure mappata o con nomenclatura errata (questa per esempio in alcune mappe è segnata come Pointe des Béraudes, che invece è il guglione che si scorge salendo verso il Lac des Béraudes). Osservando le foto effettuate nelle gite precedenti da ambo i lati la risalita sembrava fattibile con solo qualche minimo dubbio sulla fattibilità della cresta sommitale, magari per qualche salto difficilmente aggirabile…invece effettuando il percorso abbiamo dovuto constatare che le maggiori ostilità le abbiamo riscontrate percorrendo il pendio che divide il tratto dal sentiero per il Col des Béraudes al Pas de Lac Rouge, che invece avevamo battezzato come semplice. Questo infatti è apparso ben più ripido di quel che credevamo e anche il fondo di fini sfasciumi da dover tagliare con alcuni traversi piuttosto delicati non è stato per niente agevole. È possibile, ma solo come supposizione, che risulti più agevole salire direttamente il canale alla base del Pas piuttosto che effettuare i traversi. Il resto, ossia la salita dal passo alla vetta e la discesa dal passo al Lac Rouge, in confronto ci è sembrato una passeggiata, ma in realtà anch’esse essendo senza alcuna traccia ed effettuandosi a vista su fondo di sfasciumi e fini detriti non è da sottovalutare. Il luogo è in definitiva davvero grandioso e inspiegabilmente sconosciuto, ma proprio per questo motivo privo di qualsivoglia traccia e pertanto da effettuare solo se escursionisti esperti amanti dei percorsi di ricerca fuori sentiero. Purtroppo il meteo, previsto discreto, ha parzialmente rovinato la gita, costringendoci al mattino a salire molto lentamente nella speranza di un’apertura della coltre nuvolosa, cosa poi avvenuta fortunatamente, e rovinando un po’il panorama e la luce sui pinnacoli ed i laghi. Malgrado il meteo, che comunque ci ha concesso di effettuare l’escursione con buona visuale, debbo dire che è stata una gran bella gita, con sviluppo e dislivello piuttosto contenuto ma decisamente molto remunerativa.

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