Monte Tivoli e Rocca Nera mt. 1791-2318

Il Monte Tivoli (o Bric Arpiol) e la Rocca Nera sono montagne delle Alpi Cozie, situate sulla destra orografica della Valle Po in posizione estremamente panoramica sul Monviso e tutti i suoi satelliti. Dal Monte Tivoli si domina l’abitato di Crissolo, che può essere un punto di partenza dell’escursione, mentre qui vado a descrivere il percorso con partenza da Borgata Porcili, sopra a Oncino.

🏁 Punto di partenza: Borgata Porcili mt. 1350 circa

⚠️ Difficoltà:          E 

Sviluppo:           13 Km

📈 Dislivello:           1000 Mt. circa

⏱️ Tempi:                   Andata 3 ore 05 min. – Ritorno 1 ora 55 min. – Totale 5 ore.

📅 Data escursione:      04/01/2020

🚥 Periodi consigliati:    Tutto l’anno ma ideale in inverno con neve

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona, quindi A6 fino a Fossano. Usciti dall’autostrada procedere su SS28, poi ad una rotonda seguire la SP428 fino a superare Genola, quindi la SP20 fino a Savigliano. Qui si seguono le indicazioni per Saluzzo e, superata una rotonda, si procede su SP662 fino a raggiungere il paese, al termine del quale si svolta su SP117 che a Sanfront si ri immette sulla SP662. Bisogna ora seguire questa fino a Paesana e procedere ancora per circa 15 km sempre su SP662 fino ad un bivio con ponte. Qui si svolta a sinistra seguendo l’indicazione per Oncino attraversando il ponte per poi risalire la stretta stradina, SP26, che con moderate pendenze supera le frazioni Ruera e Ruata raggiungendo Oncino. Raggiunta la piazza principale del paese si compie una curva a sinistra, sempre su SP26, e, oltrepassata la chiesa si procede per qualche centinaio di metri fino al raggiungimento delle ultime case, dove si incontra un bivio. Bisogna qui svoltare a destra seguendo le indicazioni per Borgata Tirolo, Serre Logie e Porcili. La strada prende a salire effettuando numerosi tornanti, superando poi Borgata Serre Logie e raggiungendo infine le ultime case di Borgata Porcili oltre le quali in inverno la strada non viene pulita e pertanto, in uno spiazzo sulla sinistra, bisogna lasciare l’auto.

Itinerario:

Da Borgata Porcili mt. 1350 circa si procede su asfalto che prende a salire moderatamente effettuando numerosi tornanti andando poi a rasentare la Borgata Paschiè. Dopo altri tornanti si esce dal fitto del bosco e si iniziano a scorgere le vette circostanti tra le quali la Testa di Cervetto, Cima di Crosa, Punta Rasciassa, la graziosa Rocca Bianca ed il Monviso. Oltrepassato un tratto rettilineo, prima di una curva a sinistra, si costeggiano le case della Borgata Meisonette mt. 1536, poste alla destra della strada, e, con ancora un paio di svolte, ci si dirige più o meno verso Nord raggiungendo un punto in cui la strada spiana in corrispondenza di una sorta di colletto panoramico, punto in cui appaiono anche le vette sopra ad Ostana (Frioland, Briccas e Punta Razil). Superato un piloncino votivo, raffigurante i santi Chiaffredo e Pancrazio, in 40 min. circa da Porcili, si perviene in breve ai ruderi della Borgata Tirolo mt. 1618, oltre la quale si esce dalla rada boscaglia e, sempre su strada poderale compiendo un ampio semicerchio verso destra, si perviene alle pendici del Monte Tivoli. Qui, volendo, se si procede verso destra si giunge in breve e con moderata pendenza al Colle Arpiol, dal quale poi si può raggiungere la vetta, ma io ho optato per salire direttamente seguendo il ripido pendio puntando verso Nord-Ovest giungendo così più rapidamente in vetta al Monte Tivoli (o Bric Arpiol) mt. 1791, in 40 min. dal piloncino e 1 ora 20 min. totali.

Panorama a Nord Frioland e Briccas, a Nord-Est Punta Razil, a Est Cima Bracco e Appennino Ligure, a Sud-Est Bric Mindino e Testa di Cervetto, a Sud Cima di Crosa e Punta Rasciassa, a Sud-Ovest Rocca Nera (che raggiungeremo in questa escursione), Monviso, Viso Mozzo e Visolotto, a Ovest Punta Gastaldi, Punta Roma, Punta Udine, Punta Venezia, Granero e Meidassa, a Nord-Ovest la Sea Bianca.

Dalla vetta si discende ora verso Sud-Ovest raggiungendo in breve il Colle Arpiol mt. 1768, nei pressi del quale risiedono un gruppo di case, Case Arpiol. Da queste si risale lungo la Costa del Vallone, ossia un ampio spallone poco inclinato che punta a Sud-Ovest in direzione della Rocca Nera che si può percorrere a piacimento oppure seguendo alcuni segnavia . Si perviene dapprima ad un cippo fatto di pietre quindi, con ulteriore risalita, fino ad un grosso sperone roccioso solitario a mt. 2055 circa. Oltre tale roccione inizia il tratto più ripido della salita, anche questa senza via obbligata; si può infatti attaccare direttamente effettuando numerosi zig-zag o, come ho effettuato al ritorno, aggirare con pendio più dolce sulla sinistra (sulla sinistra salendo). Superato il tratto ripido si approda su di un ampio altopiano sommitale dove, per raggiungere la vetta, bisogna ora puntare verso Nord-Ovest in moderata salita procedendo su crinale fino al raggiungimento dell’anonima sommità della Rocca Nera mt. 2318. Panorama simile al precedente ma più ampio, con l’aggiunta del Cervino e Rosa che spuntano dal crinale fra Frioland e Briccas. Ritorno sullo stesso percorso dell’andata oppure con una variante come vado ora a descrivere. Procedere a ritroso e ripercorrere la Costa del Vallone fino a mt. 1940 circa quindi, invece di ridiscendere verso il Colle Arpiol, si può svoltare sulla dorsale a destra che, seguendo i numerosi paletti in legno, digrada fino a raggiungere la strada poderale nei pressi della Borgata Tirolo e da questa come per l’andata in altri 20 min. dal colle e 2 ore 25 min. totali.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Piacevole percorso, poco impegnativo ma estremamente remunerativo per il meraviglioso panorama sul vicino Monviso, protagonista di giornata, ma non solo. Molto belli anche i giochi di neve creati dal vento nella parte alta del percorso, onde, archi e forme a dir poco particolari. Usati i ramponcini per tutto il percorso, neve al mio passaggio costante dalla Borgata Meisonette in poi, prima di essa solo a tratti ma ghiacciata. Nelle condizioni attuali pertanto sono necessari i ramponi (o ramponcini) in quanto la neve si presenta abbastanza dura e portante, mentre le ciaspole sarebbero state utili soltanto in un breve tratto della Costa del Vallone, dove in alcuni punti si tendeva leggermente a sprofondare. Se ci si limita alla sola vetta del Monte Tivoli si può considerare una gita alla portata di tutti.

 

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