Punta Ostanetta mt. 2375

La Punta Ostanetta (o Punta d’Ostanetta, o Rumela) è una montagna delle Alpi Cozie. La sua anticima, di pochi metri più bassa, prende il nome di Punta Rumelletta (in patois Pounto dal Razil). La montagna è situata alla convergenza di tre creste principali: quella sud-ovest, molto ampia, appartiene allo spartiacque Po/Infernotto; la cresta occidentale, anch’essa piuttosto ampia e di natura principalmente detritica, separa la Valle Po dalla Val Pellice; il crinale settentrionale infine, più roccioso e impervio, divide la Val Pellice dalla parte alta della Valle Infernotto.


🏁 Punto di partenza:  Curva su strada dopo Viviere prima che diventi sterrata mt. 1800 circa

⚠️ Difficoltà:           E tutto il percorso tranne EE la cresta

Sviluppo:             9 Km

📈 Dislivello:            800 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Andata 2 ore  30 min. – Ritorno 1 ora  50 min. – Totale 4 ore  20 min.

📅 Data escursione:       26/03/2016

🚥 Periodi consigliati:     Tutto l’anno ma preferibilmente nei mesi invernali per una ciaspolata

🔎 Valutazione:          ⭐⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona ,quindi A6 fino a Fossano. Usciti dall’autostrada procedere su SS28, poi ad una rotonda seguire la SP428 fino a superare Genola, quindi la SP20 fino a Savigliano. Qui si seguono le indicazioni per Saluzzo e superata una rotonda si procede su SP662 fino a raggiungere il paese, al termine del quale si svolta su SP117 che a Sanfront si immette nuovamente sulla SP662. Bisogna ora seguire questa fino a Paesana, quindi su SP26 fino al bivio per Ostana, dove si svolta a destra abbandonando la strada principale. Si risale poi su questa stretta stradina che attraversa alcune borgate (Sant’Antonio, Bernardi e Serre) e conduce allo slargo di Meire Durandini, dove si può lasciare l’auto.          

Itinerario:

Dal parcheggio di Meire Durandini mt. 1630 si procede per qualche decina di metri puntando verso Ovest, intercettando poi una palina con indicazione per la Punta Ostanetta. Bisogna qui piegare a sinistra e risalire il pendio che dopo poco conduce ad un bivio non segnalato. A sinistra si percorre la sterrata che effettua un ampio tornante, mentre a destra un sentierino, il V8, consente di tagliare il tornante e riallacciarsi ad essa un po’più a monte, per cui vanno comunque bene entrambe. Raggiunta la sterrata si procede su di essa che in graduale e comunque moderata pendenza giunge dopo 25 min. ad un bivio, dove bisogna trascurare la deviazione a destra per Rouquet e continuare su sterrata seguendo sempre l’indicazione per la Punta Ostanetta. La sterrata, contornata da alcuni radi larici, conduce in breve a costeggiare un ricovero in pietra e, pochi metri dopo, una particolare paretina rocciosa chiamata Piloun Sevelhoun. Dopo qualche centinaio di metri si incontra un nuovo bivio, dopo altri 10 min. circa, dove si abbandona definitivamente la sterrata, che continua dritta, per piegare invece a destra andando ora a rimontare i pendii della Costa Serviglione. Fino a questo punto la pendenza è stata piuttosto contenuta, mentre ora aumenta gradualmente per poi diventare piuttosto ripida fino al raggiungimento di un dosso soprastante. Procedendo ora su ampia cresta in moderata pendenza puntando verso Nord Ovest si approda, in 1 ora 15 min. dall’abbandono della sterrata ed 1 ora 50 min. totali, al Colle Bernardo mt. 2245. Qui è possibile ammirare il panorama, che per ora era stato monopolizzato dal Monviso ed i suoi satelliti, anche verso la pianura torinese. Si piega ora a sinistra, sul V8, andando a risalire il pendio che permette di raggiungere, in 20 min. e 2 ore 10 min. totali, la vetta della Punta Razil mt. 2370.

Panorama a Nord Gran Paradiso, Cervino e Rosa, a Nord-Est Piz Bernina e Monte Disgrazia, a Est l’Appennino Ligure, a Sud-Est le Alpi Liguri dal Bric Mindino a Punta Marguareis, a Sud le Alpi Marittime tra le quali spiccano Gelas e Argentera, a Sud-Ovest il Monviso e i suoi satelliti e a Ovest Granero, Meidassa, Sea Bianca, Briccas e Frioland.

Dalla Punta Razil bisogna ora continuare in discesa su ampia cresta fino al raggiungimento di un vicino dosso. Qui il percorso, che finora è stato decisamente facile, si complica notevolmente (se si sta procedendo su neve con ciaspole qui è opportuno levarle, sarebbero d’intralcio), dovendo infatti percorrere ora una cresta abbastanza esile (in inverno con neve attenzione alla presenza di cornici con dirupi su ambo i lati). Questo tratto, seppur breve (meno di un centinaio di metri), va affrontato con la massima cautela e concentrazione stando molto attenti a dove si mettono i piedi. Terminato il tratto esposto bisogna ora risalire il breve pendio che adduce, in 20 min. circa dalla Razil e 2 ore 30 min. totali, alla vetta della Punta Ostanetta mt. 2375, dove il panorama è pressoché identico a quello della Razil con l’aggiunta della sottostante Punta Rumella. Per il ritorno si effettua lo stesso percorso dell’andata in 1 ora 50 min.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Bella ciaspolata che permette di ammirare per la totalità del percorso una meravigliosa visuale sull’imponente “Re di Pietra”, il Monviso, vero protagonista di giornata che monopolizza l’attenzione. Percorso piuttosto semplice fino alla Punta Razil, poi, come già citavo nella descrizione, dover affrontare la esile cresta per raggiungere la Punta Ostanetta in presenza di neve aggiunge un tocco di adrenalina all’escursione…..ma bisogna stare attenti e ponderare ogni singolo passo, rimanendo sempre concentrati. Chi non se la sentisse può tranquillamente limitarsi alla Punta Razil che comunque offre uno spettacolare panorama.

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