Monte Tantanè mt. 2734 anello da Artaz

Il Monte Tantanè è una montagna delle Alpi Pennine, si trova in Valle d’Aosta sulla cresta spartiacque fra Valtournenche e Val d’Ayas, valli dalle quali è possibile raggiungerla. Qui propongo un anello da Artaz, in Valtournenche, compiendo la cresta integrale da Nord, dal Col Pillonet, e discendendo poi da quella Sud fino a  Champ Cellier di mezzo.

🏁 Punto di partenza: Artaz mt. 1727

⚠️ Difficoltà:         EE dal Col Pillonet al Monte Tantanè, E tutto il resto 

Sviluppo:           14,7 Km

📈 Dislivello:           1200 Mt. circa

⏱️ Tempi:              Giro ad anello totale 5 ore 30 min.

📅 Data escursione:     19/06/2021

🚥 Periodi consigliati:   Da Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:        ⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Voltri, quindi su A26 fino a Chatillon. Da qui si seguono le indicazioni per Cervinia e si risale la Valtournenche su SR46 giungendo ad Anthey Saint. Andrè, dove, in Loc. Champagne, si svolta a destra seguendo le indicazioni per La Magdeleine. La strada, la SR8, inizia a salire in maniera più decisa raggiungendo  dapprima la Loc. Petit Anthey, quindi con numerosi tornanti si perviene alla Loc. Challien. Superato il borgo ad un tornante si trascura la deviazione a destra per Noussan e ci si mantiene a sinistra seguendo sempre le indicazioni per La Magdeleine. Attraversata e poi superata la Loc. Lod si risale con alcune svolte fino a raggiungere la Loc. Messelod ed in breve alle prime case di Artaz. Ad un tornante si trascura una deviazione a sinistra con indicazione per Chamois e ci si mantiene invece a destra risalendo fino ad un ampio parcheggio a bordo strada sulla destra in corrispondenza di una fontana.

Itinerario:

Dal parcheggio ci si mantiene a sinistra puntando alla soprastante fontana ove si intercetta una palina che indica di risalire fra le case seguendo il segnavia 3 per il Lac de Croux e Col Pilaz. Dopo una breve risalita si perviene ad un bivio, punto in cui concluderemo l’anello, fra il sent. 3 a sinistra ed il  4 trascurando quest’ultimo e mantenendosi così a sinistra sul 3. Superate le ultime case il sentiero taglia alcune volte della strada puntando verso Nord-Est su distese prative per poi sbucare infine su asfalto in corrispondenza di un’ultima casa isolata, Alpe Leyes, punto in cui si abbandona definitivamente la strada mantenendosi a sinistra su distesa erbosa puntando sempre nella stessa direzione per poi piegare decisamente a sinistra ed entrare in breve in un bosco di conifere. Procedendo ora perlopiù a Nord-Ovest, dopo circa 25 min. dalla partenza, si esce dal bosco in corrispondenza del Lac de Croux mt. 1915 (nei pressi dell’Alpe Croux), lago che bisogna costeggiare nella sua sponda meridionale per poi rasentare un piccolo canale di scolo in muratura fino al margine del bosco, punto va trascurata una mulattiera inerbita che sale a destra per procedere invece a sinistra addentrandosi nuovamente nel bosco. Dopo circa 200 metri io ho abbandonato il sentiero (ma non è necessario) piegando a destra per poter vedere dall’alto il Lago Grande Puine, piccolo laghetto paludoso a forma di cuore con isolotto d’erba al centro e sito nei pressi dell’Alpe Borget. Tornati su sentiero si intercetta poi una sterrata, in altri 10 min. e 35 min. totali, nei pressi della grande panchina al Col Pilaz (nelle cui vicinanze vi è un’area pic-nic e un altro laghetto paludoso), sterrata che va seguita ora a destra in moderata salita fino ad un bivio di sterrate. Trascurata quella di sinistra con segnavia bianchi si procede invece in quella di destra in ripida salita seguendo le indicazioni per i Laghi di Champlong e Col Pillonet con segnavia 2 e 10. Dopo aver attraversato lungamente un lariceto bisogna superare un modesto guado, oltre il qualche con qualche svolta si perviene al Lago Charey mt. 1960, in altri 20 min. circa. Superato il lago la sterrata procede con pendenza costante ma mai eccessiva, potendo già avvistare a destra il Monte Tantanè, per poi superare le case di Charey Sup. quindi, dopo altri 600 metri, bisogna trascurare il sent. 10 che piega a destra e mantenersi ancora su sterrata, il 2, giungendo in breve al primo dei Laghi Champlong mt. 2325, in 30 min. dal Charey. Volendo, con modesta deviazione a sinistra su sterrata, si possono ammirare anche gli altri due laghetti paludosi, non particolarmente entusiasmanti in verità. Sopra al Lago Champlong si incontra una palina che indica di abbandonare la sterrata e seguire un sentierino, sempre segnato con segnavia 2, che rimonta il ripido pendio fra erba e roccette mantenendosi alla sinistra di una vasta pietraia che caratterizza la parte centrale della conca. Questo sentiero, puntando grossomodo verso Nord-Est, permette di raggiungere dopo circa 850 metri un colletto dove giace un minuscolo laghetto, in altri 30 min. circa, oltre il quale si attraversa in piano una pietraia che termina in corrispondenza del nuovo pendio erboso da risalire. Dopo 250 metri si giunge ad un bivio, punto in cui termina il 2 e si trascura a sinistra il sent. 5 per Corgnolaz e si procede a destra in ripida salita sul 5 seguendo le indicazioni per il Col Pillonet. Con un ultimo ripido strappo si perviene al Col Pillonet mt. 2698, in altri 20 min. e 2 ore 15 min. totali, dove si piega decisamente a destra e si intraprende la lunghissima cresta che condurrà al Monte Tantanè. La cresta, 2C, si presenta inizialmente esile ed erbosa per poi divenire una lunga ed ampia distesa di massi accatastati finché, dopo alcuni saliscendi, raggiunge un colletto dove oltrepassati un paio di saltini gradinati diventa affilata e rocciosa (prestare molta attenzione per l’esposizione). In breve si discende aggirando sulla destra un primo risalto roccioso fino ad un colletto, in 35 min. dal Col Pillonet, dove la strada viene sbarrata da un risalto verticale attrezzato provvidenzialmente con catene. L’attacco è sicuramente il punto più ostico in cui l’aiuto della catena e di alcune staffe metalliche permettono il proseguimento essendo verticale e con pochi appigli naturali, oltre tale punto diviene meno esposto e più appigliato. Per raggiungere la sommità del risalto vi è un nuovo tratto attrezzato su di una cengia rocciosa che volge verso sinistra seguita da un successivo salto verso destra, quindi si discende più comodamente su pietraia fino al ripiano detritico del Colle Tantanè mt. 2612, in 10 min. e 3 ore totali, prima del quale converge da sinistra il sentiero 2B proveniente da Barmasc da trascurare. Dal colle si torna a salire aggirando sulla sinistra una bastionata rocciosa su ripido pendio di fini detriti fino alla sommità del dosso roccioso dal quale su pietraia in breve si perviene alla base di un nuovo risalto roccioso, in altri 15 min. circa. Anche qui delle catene (meno necessarie delle precedenti) aiutano nel rimontare su roccette obliquando verso destra fino a raggiungere la sommità dello sperone dal quale la vetta appare finalmente vicina. Ora si procede a destra sul 9 (sentiero preveniente a sinistra dal Colle Portiola da trascurare) e si discende con maggiore comodità fra distese prative tornando poi a salire in maniera piuttosto decisa l’ultimo pendio che conduce in vetta al Monte Tantanè mt. 2734 in altri 30 min. e 3 ore 45 min. totali.

Panorama a Nord Dent d’Herens, Dent Blanche, Cervino, Zinalrothorn, Weisshorn, a Nord-Est Monte Roisetta, Grand Tournalin, Becca de Nana e Rosa (dal Breithorn a Pyramide Vincent), a Est Testa Grigia, Corno Vitello, Corno Bussola, a Sud-Est Mont Nery, e Becca Viou, Monte Zerbion, a Sud-Ovest Glacier, Tersiva, Gran Paradiso, La Grivola, Monte Emilius, Mont Pourri e Testa del Rutor, a Ovest Aiguille de Trelatete, Monte Bianco, Grande Jorasses, Monte Velan e Becca de Luseney, a Nord-Ovest Punta Tsan, Monte Fontanella, Monte Dragone, Mont Brulè, Chateau de Dames e Mont Rous.

Per la discesa bisogna procedere sul sent. 4 che, dopo aver rasentato l’anticima del Monte Tantanè, si sviluppa attraverso la ripida cresta Sud fra erba e roccette pervenendo poi, dopo 40 min. circa, ad un primo bivio fra il 4 e il 10, punto in cui si trascura a destra il 10, che conduce alla sterrata dell’andata verso il Col Pilaz, continuando invece dritti sempre sul 4 per circa 300 metri giungendo ad un nuovo bivio, fra il 4 e il 2, dove anche qui si trascura la deviazione a destra e si continua dritti ancora sul 4. Entrati in un lariceto si discende fino ad un primo laghetto, in 15 min. dal primo bivio, dal quale procedendo verso Sud in breve si perviene ad altri due laghetti ravvicinati, dei quali quello di sinistra a fondo pietroso è decisamente il più carino. Il sentiero continua fra i due laghi scendendo brevemente fino a raggiungere Champ Cellier Sup. mt. 2150, punto in cui si trascura una sterrata a sinistra e si procede dritti per circa 250 metri pervenendo così nei pressi dei ruderi di Champ Cellier di mezzo mt. 2099, in altri 10 min. e 4 ore 50 min. totali, ad un nuovo bivio di sentieri. Bisogna ora trascurare a sinistra il sentiero 6A per La Magdeleine e ci si mantiene a destra ancora sul 4 , anch’esso per La Magdeleine ma che conduce al borgo di Artaz. Compiendo ora un lungo traverso di circa 1,3 km verso Nord all’interno di un bosco di conifere ne si fuoriesce effettuando un tornante a sinistra, poi, dopo meno di 200 metri, si svolta nuovamente a destra e, dopo aver costeggiato una staccionata di legno parzialmente divelta, si discende puntando ad Ovest fra bosco misto, distese prative e carrarecce inerbite fino a raggiungere il bivio di inizio percorso fra  3 e 4. Da qui come per l’andata in 40 min. dal bivio e 5 ore 30 min. totali al parcheggio.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Escursione che ad essere sincero non mi ha entusiasmato particolarmente, sicuramente il mio giudizio è condizionato dal meteo trovato (che è stato ad ogni modo meno peggio di quel che era previsto) che non permetteva di gustare i panorami circostanti e l’ambiente con i colori vivi delle giornate di sole, ma nel complesso non ho trovato comunque tanti punti di interesse. Indubbiamente, se fosse stata una bella giornata tersa, il panorama che offre il Monte Tantanè su Rosa e Cervino è eccezionale, ma io l’ho solo ammirati in parte a causa di una fastidiosa foschia che ha caratterizzato buona parte della giornata. Piacevole il lungo percorso di cresta e grazioso uno dei laghetti sopra a Champ Cellier, ma poco altro. Prestare molta attenzione nel percorso di cresta in presenza di neve e ghiaccio essendo in alcuni punti piuttosto esile ed esposto, opportuno in tal caso effettuarlo muniti di piccozza e ramponi.

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