Testa Grigia mt. 3313

La Testa Grigia (Grauhaupt in tedesco, Groabhopt in lingua walser, Tête Grise in francese) è una montagna delle Alpi Pennine, situata tra la Val d’Ayas e la Valle del Lys e costituisce la massima elevazione tra le due valli. La sua posizione ne fa un punto panoramico eccezionale non essendoci montagne più alte intorno per molti chilometri godendo così di un ottima veduta su Cervino, Rosa e su gran parte della Valle d’Aosta. La vetta e`raggiungibile sia dalla Val d’Ayas (Ostafa, Crest e Mascognaz) che dalla Valle del Lys (Gressoney Saint Jean), sentieri che convogliano al Col Pinter. Questo che vado a proporre è il percorso con meno dislivello di quelli e citati, oltre a essere anche quello piu`economico in quanto non utilizza gli impianti.

🏁 Punto di partenza: Mascognaz mt. 1840 circa

⚠️ Difficoltà:          E fino al Lac Perrin, EE tutto il resto

Sviluppo:           19 Km

📈 Dislivello:           1650 Mt. circa

⏱️ Tempi:              Andata 4 ore 25 min. – Ritorno 3 ore 35 min. – Totale 8 ore

📅 Data escursione:     08/08/2019

🚥 Periodi consigliati:   Da Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Voltri, quindi su A26 fino a Verres. Usciti dall’autostrada ad una rotonda si segue la seconda uscita in Via Caduti per la Libertà e, seguendo le indicazioni per la Val d’Ajas, si procede su SR45 che risale la valle superando i paesi di Challand Saint Victor, Challand Saint Anselme, Brusson, Periasc, quindi poco prima di Champoluc, una volta incontrata l’indicazione per l’Hotellerie Mascognaz, si svolta a destra attraversando un ponte, oltre il quale inizia una sterrata. Questa va seguita lungamente per circa 4 km, presentandosi in discrete condizioni, ben percorribile anche da auto normali purché non troppo basse. Giunti intorno ai 1830 mt. di quota, all’altezza di un ampio slargo a sinistra (parcheggio riservato all’Hotellerie), da trascurare, si può invece lasciare l’auto a bordo strada che procede in ripida salita, sul bordo sinistro sotto i pini. A inizio sterrata ho intravvisto un segnale di divieto di transito con scritte cancellate, ma ho avuto rassicurazioni sulla percorribilità da una guardia forestale e telefonicamente dalla stessa Hotellerie (consiglio comunque di informarvi personalmente per essere maggiormente sicuri).

Itinerario:

Dalla sterrata a circa mt. 1840 si procede su di essa in ripida salita raggiungendo in breve il borgo di Mascognaz, prima del quale si incontra un bivio. A sinistra si scende fino alle case del borgo, indicazione  105 , mentre a destra continua la sterrata riportante e 14A e 14 , vanno bene entrambe, all’andata sono sceso al borgo, al ritorno sono arrivato dalla sterrata (preferibile comunque seguire la sterrata a destra, più lineare). Discesi fino ad una piazzetta con fontana si seguono le indicazioni per la funivia del Crest sul 13A. La sterrata scende moderatamente fino ad attraversare un ponte in legno, quindi, dopo poco, bisogna abbandonarla deviando a destra su distesa prativa fino ad incontrare una grossa malga, all’Alpe Mascognaz, oltre la quale si continua su sterrata fino ad attraversare un altro ponte sempre sul Torrente di Mascognaz. Oltre il ponte si svolta a sinistra seguendo una traccia che si addentra in un bosco di conifere in ripida salita procedendo pressoché parallelo al rio fino ad intercettare, dopo circa 300 metri, la sterrata trascurata al bivio iniziale. Svoltando a sinistra si procede su di essa che in ripida salita ancora all’interno del bosco prosegue fino ad uscirne in corrispondenza di un ponticello. Ora in falsopiano o moderata salita sempre su sterrata riportante segnavia 14A e 14 si continua parallelamente alla sinistra del Torrente Mascognaz per circa 750 metri quindi si incontra un bivio con palina, dopo 35 min. circa, dove bisogna abbandonare la sterrata riportante il 14 con indicazione per il Colle Palasinaz, e svoltare a sinistra sul 14A seguendo le indicazioni per il Lago Perrin. Il sentiero su pendio erboso conduce in breve ai ruderi di Chavanne per sbucare poi nei pressi di una malga, che bisogna costeggiare sulla sinistra per poi procedere su esile sentierino che compie un lungo traverso sempre verso sinistra, Nord-Ovest, quindi svolta bruscamente a destra in salita andando a rasentare un rudere isolato adagiato ad un grosso masso, Toulassa Inferiore. Con breve risalita si intercetta una sterrata che va seguita per pochi metri sulla sinistra per poi svoltare a destra nuovamente per prati. Ora con numerosi tornantini in ripida salita si attraversa una zona adibita a pascolo disseminata di enormi larici secolari fino a raggiungere alcuni ruderi, Toulassa Superiore mt. 2284, in altri 30 min. e 1 ora 5 min. totali. Il sentiero volge decisamente a destra attraversando una distesa prativa, quindi segue un tratto fra roccette e pini, oltre il quale si procede nuovamente su di una lunga distesa prativa da attraversare in costante ma non accentuata salita. Superata la distesa prativa, potendo ammirare in questo punto alle nostre spalle il Cervino, si procede a mezzacosta puntando ad un particolare torrione solitario, che si rasenta sulla sinistra, in altri 40 min. circa, per poi prendere quota con qualche tornantino. Il sentiero, sempre riportante segnavia 14A , piega decisamente a sinistra addentrandosi in un vallone laterale compiendo un lungo traverso a mezzacosta in moderata ma costante salita portandosi poi a rasentare il rio generato dal soprastante Lago Perrin mt. 2635, che si raggiunge con breve risalita, in 15 min. dal torrione e 2 ore totali, dal quale è già ben visibile la meta di giornata, la Testa Grigia. Il sentiero si porta ora a sovrastare la sponda settentrionale del lago in una cengietta leggermente esposta, dove è stato posto un canapone, per poi approdare al Colle Perrin mt. 2644, in altri 5 min. circa. Qui, per raggiungere i Laghi Pinter, bisogna trascurare il sentiero 13 , che scende a sinistra e conduce all’arrivo della funivia del Crest, per procedere invece a destra seguendo una esile traccetta che prende a tagliare in moderata salita le pendici Ovest della Gran Cima. La traccia, segnata solo da ometti di pietre è abbastanza stretta, a tratti esposta e instabile, alternando continuamente pietraie con grossi massi e detriti più fini, sempre in leggera salita fino al raggiungimento di una pietraia di grossi massi, dove si perde una cinquantina di metri di quota approdando così al più grande dei Laghi Pinter mt. 2675, in 30 min. dal Colle Perrin e 2 ore 35 min. totali. Si costeggia ora la sponda settentrionale del lago e si passa poi in mezzo ai due successivi laghi, uno grazioso sulla destra con tantissimi eriofori, e uno meno bello a sinistra ma con bella visuale su Cervino e Rosa. Oltre i laghi il sentiero si porta alla base di un ampio canalone di ghiaia che bisogna risalire con numerosi tornantini raggiungendo così il Col Pinter mt. 2777, in altri 25 min. e 3 ore totali. Qui si trascura la deviazione a destra per Gressoney Saint Jean, e si piega a sinistra, Nord, seguendo il sentiero con segnavia 6 . Il sentiero risale tagliando prima in diagonale verso sinistra, poi risale con piccoli tornanti nel versante ovest su fondo di terriccio nel pendio erboso, quindi continua su fondo ghiaioso piuttosto sdrucciolevole, con qualche tratto leggermente esposto. Si raggiunge un primo piccolo salto di rocce che si supera facilmente aiutandosi volendo con le mani, poi si incontra un pendio detritico di qualche decina di metri con moderata pendenza, formato da roccette mobili e sabbia, oltre il quale si approda su di un pianoro detritico a 3040 mt. circa. Qui se si vuole raggiungere il Monte Pinter bisogna abbandonare il sentiero 6 ,che procede dritto, e piegare a destra su traccetta che permette di raggiungere un canalino ripido di roccette e fine terriccio, oltre il quale si sbuca nei pressi del Bivacco Ulrich Lateltin mt. 3120, in 45 min. dal colle, nei pressi del quale vi è una croce dalla quale si gode di una bella visuale sui Laghi Pinter. Con breve e semplice risalita si giunge in vetta al Monte Pinter mt. 3133, in altri 5 min. e 3 ore 50 min. totali, dove un grosso ripetitore rovina un po`il paesaggio. Ritornati nei pressi del Bivacco si segue la traccia che punta verso Nord approdando in breve ad un ampio colletto a mt. 3118 sulla cresta che unisce il Monte Pinter alla Testa Grigia, dove su di un masso è posta l’indicazione del bivio per la Trinite` a destra, da trascurare. Pochi metri dopo si intercetta nuovamente il 6 e lo si segue in moderata salita procedendo in cresta. Superate alcune facili roccette e mantenendosi nel versante Ayas, si passa poco al di sotto di un paio di rocce dalla forma particolare, per poi approdare ad un minuscolo canalino/intaglio che conduce ad un modesto risalto di circa 2 metri che interrompe momentaneamente la cresta, in 25 min. dal Monte Pinter. Questo risalto è abbastanza verticale e non molto ben appigliato su roccia molto liscia ma attrezzato con provvidenziale catena che ne aiuta non poco il superamento. Oltre questo punto si imbocca una lunga ed esile cengia che inizia sulla destra e taglia in piano il versante est (versante Gressoney) piuttosto esposto, dove è bene prestare molta attenzione. Al termine della cengia il sentiero piega a sinistra sulle ripide roccette attrezzate con cavo metallico ( dove con la dovuta dimestichezza con la roccia la salita è effettuabile senza utilizzare il cavo, con difficoltà di poco superiori al I°), oltre il quale con un tratto su roccette si piega a destra, quindi riprende la traccia e con alcune svolte conduce alla vetta della Testa Grigia mt. 3313 in altri 10 min. e 4 ore 25 min. totali. Ritorno sullo stesso percorso dell’andata in 3 ore 35 min. e 8 ore totali.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Escursione nata prevalentemente per ammirare il Cervino e il Rosa dalla vetta, essendo un balcone naturale su di essi. Invece, purtroppo, dalla vetta non si sono mostrati a causa di una coltre di nuvolaglia salita già dalla tarda mattinata. Fortunatamente alla partenza è possibile ammirarli, come anche dai laghi Pinter. Un po`noiosa la prima parte del percorso fino al Lago Perrin, dopo il quale diviene decisamente più interessante, seppur in Valle d’Aosta si possano effettuare percorsi migliori. Molto belli soprattutto i laghi Pinter e discreto anche il Lago Perrin.

 

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