Tete de la Cassille mt. 3069


La Tete de la Cassille è una montagna delle Alpi Cozie situata nella cresta che divide le Valli Guisane e Clarèe, in territorio francese. L’itinerario qui proposto si svolge in Val Clarèe, per buona parte su tracce di sentiero privo di segnaletica, ma con buona visibilità il percorso è ben intuibile, l’unica vera difficoltà si incontra nel breve tratto tra l’anticima e la cima dove si utilizzano le mani per procedere (F). Vetta estremamente panoramica, specie sulle vicine vette del Delfinato.

🏁 Punto di partenza: Chalets de Laval mt. 2030 circa

⚠️ Difficoltà:          E da Laval all’abbandono del sentiero, F dall’anticima alla vetta, EE il resto

Sviluppo:           11 Km

📈 Dislivello:          1100 Mt. circa

⏱️ Tempi:             Andata 3 ore 45 min. – Ritorno 3 ore 05 min. – Totale 6 ore 50 min.

📅 Data escursione:     01/07/2018

🚥 Periodi consigliati:   Da fine Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:        ⭐⭐⭐⭐⭐ 🎖️

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Voltri, poi si svolta a destra su A26 fino ad Alessandria dove si svolta a destra in direzione di Torino sulla A21 che seguiremo superando Asti proprio fino a Torino. Qui si procede poi sulla Tangenziale Sud seguendo le indicazioni per Bardonecchia. Poi si procede sulla A32 che percorre la Val Susa e si esce a Bardonecchia. Usciti dall’autostrada si entra in paese e si procede verso Melezet e Pian del Colle. Si oltrepassa il confine di stato e si segue a sinistra la strada D1T che risale verso il Colle della Scala e Nevache, trascurando a destra la strada che conduce a Les Grange de la Vallee Etroite. La strada prende a salire (prestare attenzione ad alcune cunette di scolo) e, dopo aver oltrepassato due brevi gallerie ravvicinate si prosegue lungo un pianoro che in breve conduce al Colle della Scala (Col de l’Échelle). Da questo si scende sempre su D1T con numerosi tornanti fino a sbucare su D994G nei pressi di Roubion, dove si svolta a destra ed in breve si perviene a Nevache, che bisogna superare e continuare su quella che ora diviene D301T. La strada si restringe notevolmente (in estate viene chiusa intorno alle 10 e si può salire con bus navetta) e risale per qualche km fin quando termina, nei pressi degli Chalets de Laval in corrispondenza di un ampio parcheggio.

Itinerario:

Dal parcheggio si procede su sterrata incontrando subito dopo poche decine di metri un bivio, dove bisogna trascurare la sterrata di destra che conduce al Refuge des Drayères e Lac de Claree, svoltando invece a sinistra sulla sterrata con indicazione per il Lac des Béraudes, che scende ad attraversare un ponticello in legno sul torrente La Clarée. Superata poi un’altra piccola passerella il sentiero conduce ad un bivio dove bisogna piegare a sinistra seguendo l’indicazione per il Lac des Béraudes, su sentiero ora riportante , che prende a salire piuttosto ripido all’interno di un bosco di conifere effettuando numerosi tornantini. Usciti poi dal bosco si attraversa un paio di volte un rio che forma delle piccole cascatelle, quindi raggiunto un altro rio, il Ruisseau du Moutet, si piega a sinistra seguendo un’evidente traccia che lo costeggia, abbandonando così il sentiero principale che conduce al Lac des Béraudes, in 45 min. circa dal parcheggio. Questa traccia va seguita per circa un centinaio di metri, poi bisogna piegare a sinistra su vaghe tracce che attraversano il pianoro fra erba e massi puntando grossomodo verso Sud. Raggiunta poi la base di un pendio di fini detriti si segue un’evidente traccia che piega a destra e lo risale con qualche zig-zag, quindi, una volta raggiunto un bivio di tracce nella parte alta del pendio, è bene seguire la traccia di destra (quella di sinistra diventa quasi verticale ed è impraticabile) che in breve conduce al Lac Rouge mt. 2596, situato alle pendici della Crête des Béraudes, in altri 45 min. ed 1 ora 30 min. totali. Da questo ci si mantiene sulla sponda meridionale seguendo una traccia sulla sinistra che taglia il pendio procedendo in diagonale inizialmente verso Sud-Ovest e poi decisamente verso Sud raggiungendo un ampio pianoro superiore. La traccia piega leggermente a sinistra andando a prendere quota rispetto al pianoro poi, una volta raggiunto uno spuntone di roccia al margine della traccia e poco prima di una bastionata rocciosa, in 1 ora dal lago, si può, volendo, abbandonare la traccia (io l’ho fatto perché c’era da effettuare un traverso un po’ pericoloso su neve dura ed ho preferito evitarlo), e piegare a sinistra risalendo il ripido pendio fino ad approdare in cresta, dove si incontra una nitida traccia. Qui bisogna piegare verso destra aggirando sulla sinistra la sommità della paretina vista in precedenza ed in breve si raggiunge un colletto a mt. 2898 circa, in altri 15 min. e 2 ore 45 min. totali. Da questo si procede in piano verso Ovest su pietraia mantenendo un torrione sulla destra, quindi si intercetta una chiara traccia che bisogna seguire e che risale un breve ma ripido canalino di terriccio e roccette (bene mantenersi sulla sinistra appigliandosi ad un masso), terminato il quale si piega a sinistra sempre su evidente traccetta che risale con alcune svolte il pendio soprastante. Raggiunta una forcellina si attraversa un piccolo intaglio fra le roccette, in 25 min. dal colletto, per poi effettuare in falsopiano per un breve tratto in cresta. Si torna in breve a risalire su ripida traccia che, oltrepassati un paio di punti leggermente esposti, conduce alla base di un cupolone/dosso che si rimonta facilmente, in altri 25 min. circa e 3 ore 35 min. totali. Dalla sommità di questo si procede in moderata discesa per pochi metri per tornare subito a salire approdando all’anticima della Tete de la Cassille, in altri 5 min. circa, dalla quale la vetta è evidente e vicinissima. Per raggiungerla si discende per un paio di metri sulla sinistra un canalino di terra e sassi oltre il quale bisogna disarrampicare un masso sulla sinistra con numerosi appigli per mani e piedi, giungendo così al colletto fra anticima e cima. Da qui bisogna risalire i pochi metri che rimangono su una placchetta inclinata, dove è importante fare molta attenzione (specie in presenza di fondo bagnato, neve o ghiaccio), e, con l’ausilio di una grossa fessura dove poter mettere i piedi ed aiutandosi un po’ con le mani sul roccione a sinistra, si giunge quindi sulla vetta della Tete de la Cassille mt. 3069, in 5 min. dall’anticima e 3 ore 45 min. totali.

Panorama a Nord Monte Bianco, Nord-Est Gran Paradiso, Aiguille Scolette, Rocciamelone, Rognosa d’Etache, a Est Punta Cristalliera, Monte Albergian, Punta Rognosa, Chaberton, a Sud-Est Monviso, Pic de Rochebrune, Aiguille de Chambeyron, a Sud-Ovest Pelvoux, Ailefroide, Barre des Ecrins, La Gran Ruine, Pic  Gaspard, La Meje, a Ovest Le Grand Galibier, Aiguilles d’Arves, a Nord-Ovest Pointe des Cerces.

Discesa sullo stesso percorso dell’andata oppure con qualche piccola variante. Io per esempio giunto al colletto, invece di procedere in cresta come all’andata per evitare il traverso su neve, ho optato per scendere direttamente nella piana sottostante affrontando una pietraia abbastanza ben assestata per poi attraversare tale ripiano (ancora ricoperto interamente da un nevaio) e riprendere qui il percorso d’andata. Merita poi, una volta oltrepassato il Lac Rouge ed il sottostante pendio detritico, discendere direttamente per prati fino ad un grazioso laghetto. Da questo si procede a vista su distese prative fino ad intercettare la traccetta dell’andata. Ritorno in 3 ore 5 min. e 6 ore 50 min. totali.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Dopo un Giugno avaro di bel tempo e di gite, finalmente una domenica di bel tempo che ha permesso di effettuare questa bellissima escursione in Val Clarée. Percorso nel complesso semplice, fermo restando che per trequarti dell’escursione si segue una traccia a tratti non evidentissima. Solo un paio di punti un po’ esposti tra il colletto e la vetta e l’ultimo tratto dall’anticima alla cima dove bisogna usare le mani per procedere, per il resto sempre abbastanza ben camminabile. Meraviglioso un po’ tutto l’ambiente incontrato fra pareti di stampo dolomitico e fioriture eccezionali.Spettacolari poi il Lac Rouge e i Lacs de la Casse Blanche, come anche il panorama di vetta con le cime del Delfinato davvero vicine e maestose. La traccia GPS purtroppo si interrompe al ritorno più o meno nel ripiano, dove comunque si intercetta nuovamente la traccia d’andata per cui il percorso è praticamente completo.

4 Risposte a “Tete de la Cassille mt. 3069”

  1. Sarebbe interessante la vetta sopra il Lac Rouge, intanto bisognerebbe sapere come si chiama….
    Potrebbe essere la Roche des Beraudes?
    Molto bello a tal proposito il Lac des Beraudes, direi che una gita bisogna che ce la faccia.

    1. Si molto bella, piena di pinnacoli…non ho idea di come si chiami perche’ sulle mappe non figura ma non e’ la Roche des Beraudes che e’ più a Ovest, poco sopra al Col de Beraudes.Anche il Lac de Beraudes deve essere molto bello in effetti. Comunque in quella zona ci sono molte cose belle, peccato solo che sia così distante

  2. Trovata! E’ la crete des Beraudes. Dal Colle di Beraudes si può salire alla Roche des Beraudes (ho la traccia) e poi, forse, percorrere la cresta, non ho notizie in proposito.
    Invece ho notizie di salita in invernale alla Cassille dal Col des Beraudes e di traccia che traversa dal Lac des Beraudes al Lac Rouge. Penso che andrè ad esplorare….

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