Sass d’Adam mt. 2430

Il Sass d’Adam è una vetta poco marcata sulla cresta erbosa che dal Buffaure conduce al Passo San Nicolò, e che divide la Val di Contrin dalla Valle di San Nicolò, in Dolomiti. In questa escursione, avendo poco tempo a disposizione, mi sono limitato al raggiungimento di questa vetta ma può essere consigliabile proseguire verso il Passo San Nicolò e magari discendere la Valle San Nicolò eseguendo un anello.

🏁 Punto di partenza: Impianti Buffaure mt. 2060

⚠️ Difficoltà:         T

Sviluppo:           4,5 Km

📈 Dislivello:          400 Mt. circa

⏱️ Tempi:             Andata 35 min. Ritorno 30 min. Totale  1 ora 5 min.

📅 Data escursione:    22/08/2020

🚥 Periodi consigliati:  Da Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:        ⭐⭐

Itinerario:

Dall’uscita degli impianti Buffaure mt. 2060 si procede in falsopiano verso sinistra seguendo una traccetta di sentiero (Sentiero Dimenticato) che conduce ad intercettare la sterrata/pista da sci. Questa risale inizialmente in maniera moderata e poi decisamente ripida fino alla Baita Cuz mt. 2165, 10 min. totali, oltre la quale si continua su sterrata seguendo le indicazioni per il Col Valvacin e Sas de Adam su sent. 613 ma solo per circa 70 metri, in quanto ad un bivio con palina bisogna abbandonare la sterrata a sinistra e seguire il sentiero a destra, sempre il 613. Il sentiero procede fra distese prative inizialmente in moderata salita per poi impennarsi con numerosi tornantini fino a raggiungere il Rifugio El Zedron, alle pendici del Col Valvacin e punto di arrivo di impianti di risalita e sterrata, in altri 10 min. circa. Ora ci si mantiene a destra procedendo su filo di cresta, con già ben visibile la meta, puntando pressoché verso Est con modesti saliscendi fino alla base del cupolone sommitale. Qui iniziano una serie di ripidi tornantini che permettono di raggiungere la vetta del Sass d’Adam mt. 2430, in altri 15 min. e 35 min. totali, sulla quale è stata posta una particolare panchina.

Panorama a Nord Sassopiatto, Sassolungo e Odle e Sella, a Est Marmolada, a Sud-Est Cima dell’Uomo, a Sud Punta dell’Ort, a Sud-Ovest Cima Undici e Latemar, a Ovest Roda di Vael, Cima Catinaccio, Catinaccio d’Antermoia.

Ritorno sullo stesso percorso dell’andata oppure, come ho fatto io, giunti al Rif. El Zedron optare per la più diretta, ma piuttosto ripida, sterrata che conduce più velocemente alla Baita Cuz, quindi come per l’andata, in circa 30 min. dalla vetta e 1 ora 5 min. totali, nuovamente agli impianti. 

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Essendo l’ultimo giorno di questa breve vacanza e dovendo partire al pomeriggio ho dovuto effettuare un percorso breve per non stancarmi eccessivamente. Gita pertanto non eclatante (ma non mi aspettavo proprio nulla) e molto soft che comunque ha permesso di ammirare un ottimo panorama da questa vetta scoperta per caso consultando in loco la cartina. Percorso indubbiamente consigliato per le famiglie o chi non è avvezzo al camminare per la semplicità del percorso. Ovviamente se si ha più tempo a disposizione e voglia di camminare è consigliabile proseguire oltre il Sass d’Adam e magari raggiungere il Passo San Nicolò, dal quale poi scendere attraversando la Valle di San Nicolò fino a Pozza di Fassa per concludere quest’anello, lungo come sviluppo ma con modesti dislivelli.

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