La Punta Guà (o Goà) è una montagna delle Alpi Pennine, situata in Val d’Ajas sovrastando l’abitato di Brusson e rimanendo a Sud del più blasonato Corno Bussola. Il versante Est, quello di salita, si presenta come un ripido pendio erboso, mentre il versante opposto precipita verticalmente. Qui propongo il percorso da Estoul, con deviazione al Lago Bringuez.
🏁 Punto di partenza: Estoul mt. 1877 circa
⚠️ Difficoltà: EE la salita a Punta Guà fuori sentiero e, E tutto il resto
⏩ Sviluppo: 15,7 Km
📈 Dislivello: 1200 Mt. circa
⏱️ Tempi: Andata 3 ore 10 min. Ritorno 2 ore 30 min. Totale 5 ore 40 min.
📅 Data escursione: 11/06/2023
🚥 Periodi consigliati: Da Maggio a Ottobre
🔎 Valutazione: ⭐⭐⭐⭐
Accesso:
Da Genova con l’autostrada A10 fino a Voltri, quindi su A26 fino a Verres. Usciti dall’autostrada ad una rotonda si segue la seconda uscita in Via Caduti per la Libertà e, seguendo le indicazioni per la Val d’Ajas, si procede su SR45 che risale la valle superando i paesi di Challand Saint Victor, Challand Saint Anselme e raggiungendo Brusson. Attraversato il paese si giunge poi ad uno slargo dove si piega a destra, seguendo l’indicazione per Estoul (Rue Col Ranzola), e si procede su questa strada che inizia a risalire fino ad incontrare un piccolo gruppo di case con chiesetta. Qui si trascura la strada a destra per Fenilliaz e si procede dritti fino a raggiungere Estoul, che bisogna superare e procedere ancora per circa 400 metri, dove svoltando a sinistra si incontra un ampio parcheggio in corrispondenza della partenza del percorso.
Itinerario:
Dal parcheggio bisogna seguire subito la sterrata che sale a sinistra con indicazione per Rifugio Arp e Lago Literan sent. 5 e 6 , andando quasi subito a trascurare la deviazione a destra per Moucheroulaz sul 5D. Si segue la sterrata, che procede in piano o moderata salita, per poco più di 400 metri, ossia fino al raggiungimento di una fontana, punto in cui la si abbandona volgendo a sinistra seguendo l’indicazione per il Rifugio Arp, sent 5 e 6. Dopo qualche decina di metri si trascura la sterrata che procede dritta per piegare a destra su sentiero nel bosco che poi si impenna ai margini di una pista da sci. Dopo 15 min. circa dalla partenza si incontra un bivio con indicazioni poste su pietra, punto in cui bisogna trascurare a destra la mulattiera riportante segnavia 6A e 6B e continuare dritti, sempre in ripida salita, sul 5 e 6 che sbuca sulla sterrata abbandonata precedentemente dalla fontana. Qui si svolta a sinistra in salita ed in breve, circa 180 metri, si perviene ad un nuovo bivio ove si trascura la deviazione a sinistra per il piccolo borgo di Chanlossere e la sterrata che procede dritta verso Case Palasina per procedere invece a destra sulla sterrata che compie ora diversi tornanti e che si possono comunque tagliare su ripida traccia alla sua sinistra. Ritornati su sterrata questa spiana ed in breve conduce alle malghe di Chavannes, in altri 25 min. e 40 min. totali, per poi raggiungere, dopo circa 200 metri ed in corrispondenza di una curva, un bivio di sterrate, dove si trascura quella di destra in salita e ci si mantiene su quella di sinistra in discesa. Questa, oltrepassata una curva, si biforca, punto in cui bisogna trascurare a destra il 5, che procede a mezzacosta parallela a quella principale per l’Arp, e ci si mantiene invece dritti ancora su sterrata in moderata discesa. Oltrepassata una curva si addentra in un bosco di conifere e diviene piuttosto ripida perdendo così un centinaio di metri di quota fino al raggiungimento di un ponte in legno sul Torrente Messuere, nelle vicinanze del piccolo Borgo di Lavassey, in 20 min. da Chavannes. Oltrepassato il ponte bisogna volgere a destra seguendo una sterrata, indicante segnavia 4, che con numerosi tornanti prende quota e conduce all’Alpe Chiapa mt. 2243, in altri 35 min. e 1 ora 35 min. totali, dove termina la sterrata. Alla sinistra della costruzione un sentierino con indicazione su cisterna “L. Bringuez” prende quota rimontando la dorsale con numerose svolte fra gli ultimi radi larici approdando poi ad un punto in cui si svalica compiendo un lungo traverso a Nord Ovest che permette di raggiungere un altro valloncello. Mantenendosi poi sulla destra e più in alto di una modesta palude, si approda ad un bivio, punto in cui si trascura a sinistra il sentiero 3 che proviene da Brusson e si continua dritti attraversando un pianoro erboso. Si perviene poi ad un poco evidente bivio, in 40 min. dall’Alpe Chiapa, ove si trascura a destra il sentierino che conduce al Lago Bringuez (che visiteremo al ritorno) mantenendosi invece a sinistra su una traccetta che in breve, in corrispondenza dei contrafforti di Punta Guà, diviene evanescente per poi sparire del tutto su pendio erboso. Con buona visibilità è facilmente individuabile la croce di vetta, che può essere utilizzata come riferimento per la salita del ripido versante Est, comunque rimontando il pendio puntando perlopiù ad Ovest si approda ad una forcella, dove bisogna svoltare a sinistra e procedere su cresta seguendo una esile traccetta che conduce agevolmente in vetta a Punta Guà mt. 2777,in 55 min. dal bivio e 3 ore 10 min. totali.
Panorama ne ho visto ben poco ma con una giornata tersa si sarebbe potuto vedere a Nord Dent d’Herens, Cervino, Corna Bussola, Punta Dufour, a Nord-Est Testa Grigia, Gran Cima, Corno Vitello, Corno Bianco, Punta Valfredda, a Est Bieteron, Corno Rosso, a Sud-Est Monte Nery, Becca di Viou e Becca Torchè, a Sud-Ovest Cima Piana, Rosa dei Banchi, Glacier, Punta Tersiva, Monte Avic, Gran Paradiso, Grivola e Emilius, a Ovest Monte Zerbion, Monte Bianco, Grande Jorasses, Mont Velan, Gran Combin.
Si ridiscende fino alle pendici del monte ed invece di perdere ulteriormente quota fino al bivio si può compiere un traverso in piano senza alcuna traccia giungendo poi al bel Lago Bringuez, in 40 min. dalla vetta. Adesso l’idea iniziale era quella di risalire al Colletto di Bringuez e da questo discendere al Lago Battaglia per poi ritornare ad Estoul e compiere un ampio anello ma, in questa circostanza si è deciso di ritornare sullo stesso percorso d’andata in 1 ora 50 min. e 5 ore 40 min. totali.
Galleria fotografica:
Grafici del percorso:
Commenti:
Piacevole ma non entusiasmante escursione ad una vetta poco conosciuta e non di certo imperdibile per panoramicità ed aspetto…infatti il valore aggiunto della gita è stata la visita al Lago Bringuez, trovato in condizioni di parziale disgelo e che ci ha offerto delle tinte davvero belle. Come già accennato nella descrizione l’intenzione iniziale era quella di effettuare un anello risalendo al Colletto Bringuez per poi discendere al Lago Battaglia ma alcuni escursionisti che discendevano dal colle ci hanno riferito di aver tentato di proseguire verso il lago senza riuscirvi per la troppa neve e sconsigliandoci di tentare…..unito poi al concomitante peggioramento del tempo con pioggia, grandine e temporale in avvicinamento si è optato per ritornare sui nostri passi. Ovviamente se fosse stato possibile effettuare l’anello prefissato la gita sarebbe stata più bella e completa. Sono rimasto comunque molto colpito anche dalle distese di Tarassaco nei pressi dell’Alpe Chiapa, davvero un bel colpo d’occhio.