Cima Piana (o Mont de Panaz) mt. 2512

La Cima Piana (o Mont de Panaz) è una montagna delle Alpi Graie che si trova in Valle di Champorcher, nel cuore del Parco del Mont Avic. Il nome deriva probabilmente dalla sua sommità che si presenta abbastanza piatta. Qui propongo un percorso ad anello da Petit Mont Blanc che volendo è ampliabile. 

🏁 Punto di partenza: Petit Mont Blanc mt. 1768 circa

⚠️ Difficoltà:          EE il tratto dal Colle Cima Piana al Lago Muffé, tutto il resto E

Sviluppo:           10,2 Km

📈 Dislivello:           850 Mt. circa

⏱️ Tempi:              Giro ad anello totale 4 ore

📅 Data escursione:     02/06/2023

🚥 Periodi consigliati:   Tutto l’anno, ideale in primavera con i laghi al disgelo

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Voltri, quindi su A26 e A4 fino a Santhià e da questo su A5 fino a Pont Saint-Martin. Da Pont Saint-Martin si prosegue su Via Circonvallazione per poi, ad una rotonda, svoltare a sinistra su Via Roma andando così ad attraversare Donnas e proseguire sempre sulla strada principale fino allo rotonda oltre Bard. A questa rotonda si svolta a sinistra attraversando Hone e da questo su SR2 si risale la Val di Champorcher fino al paese di Champorcher dove, superate le prime case, si svolta a destra seguendo l’indicazione per Dondena. La strada prende a salire per circa circa 4,5 km con numerosi tornanti superando alcune piccole frazioni (tra le quali l’ultima è Petit Mont Blanc) poi, poco prima che la strada divenga sterrata, si perviene allo spiazzo Lac Muffé, dove negli appositi spazi (max 10 posti) si può lasciare l’auto (se non si trovano posti, tornando a ritroso per circa 800 metri vi è un ampio parcheggio) .

Itinerario:

Dallo spiazzo Lac Muffé sopra alla Fraz. Petit Mont Blanc a mt. 1768, in corrispondenza di un pannello illustrativo, si imbocca il sentiero contrassegnato dal segnavia 10, con indicazioni per il Rifugio Barbustel, che prende a salire subito piuttosto deciso all’interno di un lariceto. Dopo circa 5 min. si perviene ad un bivio, punto in cui si trascura a destra la deviazione per Chardonney (anche questo 10) e si procede a sinistra seguendo le indicazioni per il Rifugio Barbustel e Lac Muffé. Superata una radura, ove risiede una baita con bella visuale sulle cime nel versante Sud della valle, si perviene in breve ad una passerella in legno oltre la quale il sentiero in costante salita costeggiando un rio consente di raggiungere un bivio indicato su masso, in altri 20 min. circa, punto in cui concluderemo l’anello al ritorno. Qui io ho optato per seguire il sentiero 9D a sinistra, che permette di effettuare una deviazione al Lago di Vernouille, trascurando per ora a destra il 10 e 9C che conduce al Lac Muffé.  Il sentiero 9D compie un traverso ad Ovest in moderata salita effettuando subito il guado di un piccolo rio e giungendo poi, dopo circa 600 metri dal bivio, ad un Grange, oltre il quale, seguendo alcuni ometti su pendio prativo si approda sulle sponde del Lago di Vernouille mt. 2144, in 30 min. e 55 min. totali. Da questo, puntando ad Est senza alcuna traccia si continua per circa 200 metri,ossia fino ad intercettare il sent. 9C, che punta ancora ad Est raggiungendo poi il grazioso Vernouille Superiore, in 5 min. circa dal lago, oltre il quale una traccia compie un traverso di circa 870 metri fra prati, radi larici e modesti guadi conducendo così al Bar Ristoro Lago Muffé mt. 2080, posizionato pochi metri sopra al bel Lac Muffé, in altri 15 min. ed 1 ora 15 min. totali. Seguendo a sinistra il sent. 10 si procede in ripida salita per circa 800 metri approdando così ad un bivio, punto in cui bisogna trascurare a sinistra il sent. 10 che conduce al Colle del Lago Bianco, per svoltare invece a destra sul sent. 10C verso il Colle della Croix. Dopo circa 500 metri dal bivio, e 25 min. dal Lago Muffé, si incontra un grosso cippo di pietre che funge da bivio, dove si trascura momentaneamente il sent. 102 a destra con indicazione per il Col de Panaz e si svolta a sinistra anche qui sul sent. 102 con indicazioni per il Rifugio Barbustel. Seguendo questo sentiero si incontrano subito i primi specchi d’acqua che compongono i Laghi de la Croix per giungere, dopo 5 min. circa e 1 ora 45 min. totali, al Lago de la Croix mt. 2285, il più grande. Tornati a ritroso al cippo si svolta a sinistra seguendo il sent. 102 che prende subito a salire in maniera piuttosto decisa per poi compiere un traverso su pietraia quindi, dopo poco più di 500 metri, si perviene ad un bivio non segnato. Qui bisogna abbandonare il sentiero principale e svoltare a sinistra seguendo una traccia che sale con ripidi tornantini su fondo sdrucciolevole, arrivando poi ad una piccola spalla e successivamente, una volta diminuita la pendenza, dapprima ad un’anticima ed in breve all’omino di pietre posto sulla piatta sommità (per l’appunto) di Cima Piana mt. 2512 (o Mont de Panaz), in altri 40 min. e 2 ore 25 min. totali.   

Panorama io non ne ho visto ma se fosse stata una giornata tersa si sarebbe potuto vedere a Nord Dent d’Herens, Cervino e Rosa, a Nord-Est Corno Bianco, Mont Nery e Becca Torché, a Est Monte Mars e Colma di Mombarone, a Sud-Ovest Rosa dei Banchi e Bec Costazza, Tour Ponton, Mont Dela, Mont Glacier, a Ovest Monte Rafray, a Nord-Ovest Monte Avic e Monte Ruvi.

Per la discesa si può decidere se ritornare sullo stesso percorso oppure effettuare un anello, io ho optato per quest’ultima soluzione. Dalla vetta si discende nuovamente fino ad intercettare il sent. 102 che andiamo a seguire svoltando a sinistra procedendo poi in falsopiano o moderata discesa per circa 300 metri, ossia  fino ad un grosso cippo di pietre posto al Colle Cima Piana, in 20 min. dalla vetta. Questo funge da bivio e si può valutare quale percorso fare, in quanto a sinistra il sentiero 3A conduce verso il Lac Couvert potendo poi scendere al Colle Terre Rosse e da questo ritornare allo spiazzo compiendo un ampio anello, mentre io ho optato, dato il meteo non ottimale, per effettuare un anello più breve. Per fare ciò bisogna pertanto dal cippo piegare a destra e seguire una cresta fra conifere e facili roccette, contrassegnata da qualche sporadico ometto e alcune rare e sbiadite , per circa 150 metri per poi abbandonare tale cresta piegando leggermente a destra. Una traccetta porta ad aggirare a sinistra una vasta pietraia che discende verso la sottostante conca e obliquando, con rari ometti e   sbiadite, si giunge poi nella conca dove la traccia diviene a tratti un po’ evanescente ma, puntando grossomodo sempre verso SudOvest, si giunge comunque facilmente in vista del sottostante Lac Muffé. Giunti ad un poggio panoramico con alcuni tornantini si approda sulla sponda orientale del lago, che va costeggiato andando poi a raggiungere il Bar Ristoro, in 45 min. dal colle. Da qui diparte per prati un sentierino, che poi diviene a tratti mulattiera lastricata, e conduce al bivio dell’andata col 9D. Ora sullo stesso percorso fino allo spiazzo in 30 min. dal bar e 4 ore totali.  

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Gita piuttosto semplice e veloce, nata prevalentemente per cercare di schivare il maltempo previsto per il pomeriggio. In realtà, malgrado i siti meteo davano la Valle d’Aosta come unica zona del Nord con meteo decente (perlomeno al mattino), fin dalle prime ore le nuvole hanno iniziato a formarsi, precludendoci i panorami e minacciando anche la pioggia ed il temporale, che fortunatamente poi non è arrivato. Certo è che questi laghetti con una luce migliore avrebbero reso decisamente di più, malgrado ciò non sono stati poi così male, specie il Lac Muffé che ha comunque delle tinte spettacolari. In sostanza gita carina, magari non proprio spettacolare, ma con l’instabilità di questo ultimo periodo più di tanto non si può pretendere.

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