Monte Abellio mt. 1015

Monte Abellio è una modesta montagna delle Alpi Liguri ed è collocato nei sullo spartiacque tra val Roia e val Nervia, fra Italia e Francia. Qui propongo un lungo percorso ad anello con partenza da Rocchetta Nervina e esplorazione di alcuni graziosi laghetti, ma volendo è ampiamente accorciabile.

🏁 Punto di partenza:  Rocchetta Nervina  mt. 235

⚠️ Difficoltà:           E 

Sviluppo:             22,7 Km

📈 Dislivello:            1200 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Giro ad anello totale 6 ore 20 min.

📅 Data escursione:       18/02/2012

🚥 Periodi consigliati:     Autunno, Inverno e Primavera

🔎 Valutazione:          ⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a  Ventimiglia. Usciti dall’autostrada si svolta a destra per Via Europa sulla SS20 fino ad una rotonda. Qui si svolta a sinistra sulla SP1 procedendo fino ad una rotonda, dove si svolta a sinistra su SP64. Si procede su di essa oltrepassando Dolceacqua e dopo qualche km si incontra un bivio, dove bisogna svoltare a sinistra seguendo l’indicazione per Rocchetta Nervina su strada a tratti un po’strettina che in 4 km conduce al paese. Ad inizio paese vi è ampia possibilità di parcheggio.

Itinerario:

Da Rocchetta Nervina mt. 235 si segue la palina con l’indicazione per la Bassa d’Abellio su strada asfaltata con segnavia . Questa sale moderatamente in ambiente abbastanza aperto contornata da fasce di ulivi e conduce, in 40 min. circa, ad un incrocio con palina, dove bisogna seguire l’indicazione per la Sella dei due Abelli su stradina sterrata che scende moderatamente sulla sinistra, riportante sempre il segnavia . Dopo poco si incontra un successivo bivio, dove bisogna seguire la sterrata a sinistra in discesa che, dopo qualche centinaio di metri, in corrispondenza di un tornante, va abbandonata svoltando a destra su sentierino che si addentra in un bosco. Si scende moderatamente fino ad attraversare un piccolissimo rio, dopodiché si inizia a salire con frequenti tornanti all’interno del fitto e confuso bosco, giungendo in corrispondenza di un rudere, Loc. Figurni, in altri 20 min. ed 1 ora totale. Si continua ancora nel fitto bosco, seguendo sempre i segnavia , per altri 15 min. circa, fin quando si compie un tornantino sulla destra (prestare attenzione perché una traccia, da non seguire, prosegue dritta), seguendo un’indicazione su di una roccetta. Ora si procede in ambiente più aperto, potendo ammirare in lontananza il Monte Toraggio, e, una volta superato un rudere e risalito con qualche tornantino, si sbuca su sterrata, in altri 15 min. ed 1 ora 30 min. totali. Qui si svolta a destra e la si percorre, seguendo l’indicazione per la Bassa d’Abellio sull’alta via , ed in moderata salita si tagliano le pendici Est del boscoso Monte Abelliotto, raggiungendo poi, in 10 min. circa, una palina indicatrice dove bisogna trascurare la deviazione a sinistra (indicazione per Sentiero Balcone, Bassa d’Abellio ed Airole) e procedere ancora dritti sempre sulla sterrata, che ora offre qualche bel panorama sul gruppo del Toraggio e sul Monte Ceppo. Dopo circa 20 min. bisogna abbandonare la sterrata principale, a circa mt. 800, per svoltare a sinistra in corrispondenza di un masso non proprio ben visibile con una freccia rossa e segnavia (sul sentiero però se ne vedranno ben pochi a dire il vero), che condurrà al Monte Abellio. Il sentierino prende a salire con miriade di tornantini all’interno del boscoso versante Est, raggiungendo i ruderi di una casermetta militare. Qui si svolta a sinistra su gradini ed in breve si giunge sulla cresta Sud, dove si piega bruscamente a destra procedendo su crinale boscoso fino ad approdare sulla vetta del Monte Abellio mt. 1015, sede dei ruderi di un’antica fortificazione, in altri 30 min. dall’abbandono della sterrata e 2 ore 30 min. totali.

Panorama a Nord-Est su Monte Toraggio e Cima di Marta, ad Est il Monte Ceppo, a Sud il vicino Abelliotto, a Sud-Ovest Roc de l’Ormea e Grammondo, ad Ovest sulla Val Roja e poco altro.

Tornati quindi in circa 15 min. sulla sterrata bisogna piegare a sinistra, procedendo nuovamente su di essa con segnavia , trascurando poi le varie deviazioni che si incontrano. Dopo altri 55 min. si giunge al Rifugio Pau’, superato il quale si incontrano delle fortificazioni militari convertite in stalle per poi arrivare, in altri 10 min. dal Rifugio e 3 ore 50 min. totali, ad un bivio con palina. Qui bisogna abbandonare l’Alta via e svoltare a destra, seguendo l’indicazione per Rocchetta Nervina, su sentierino con segnavia che, in ripida discesa all’interno di un boschetto, perde quota fino a giungere, in 50 min. circa e 4 ore 40 totali, nei pressi del Ponte Pau’. Ora, se si vuole fare una breve deviazione a dei graziosi laghetti formati dal Torrente Sgorea (lo consiglio vivamente perché sono l’unica cosa piacevole della gita), bisogna abbandonare il sentiero principale e svoltare a sinistra seguendo un’evidente traccia, che conduce ad un primo piccolo laghetto. Una volta raggiunto, la traccia finisce e bisogna risalire il torrente saltando fra un masso e l’altro, raggiungendo un secondo laghetto superiore. Questo va attraversato nel punto in cui forma una piccola cascatella per passare sulla sponda opposta, dove si ritrova una labile traccia con qualche ometto, che conducono al più grande e bel laghetto dal caratteristico colore verde. Ritornati al sentiero principale (la deviazione comporta 10 min. ad andare e 10 a tornare) si attraversa il Ponte Pau’ ed in costante ma mai eccessiva discesa si arriva, in altri 25 min. circa, ad un bivio. A destra un sentierino conduce in circa 5 min. al Ponte Cin, grazioso ponticello in pietra che sovrasta un bel laghetto, proseguendo invece dritti, sempre sul e , si arriva, in ulteriori 35 min. circa, alle prime case di Rocchetta Nervina. Si attraversa quindi il borgo, per poi scendere fino al Ponte in pietra che conduce all’inizio del paese, in altri 5 min. e 6 ore 20 min. totali (comprese le varie deviazioni), concludendo così l’anello.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Giro ad anello piuttosto lungo, trattandosi di un percorso di circa 22,7 km di sviluppo con più di 1100 metri di dislivello. Sinceramente non mi sentirei di consigliare questo percorso, non mi ha entusiasmato per niente. Le uniche cose piacevoli che si possono vedere in quest’escursione sono i vari laghetti, ma volendo per quelli si può fare una gita apposita decisamente più breve e magari più approfondita su di essi. La prima parte del percorso si effettua su strada asfaltata/sterrata, poi su fitta e confusa boscaglia, quindi per niente panoramico. Anche la vetta non è niente di che, con panorama che si limita al gruppo del Toraggio ed al Monte Ceppo, e diventa graziosa e slanciata solo vista dal sentiero che conduce al Ponte Pau’.

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