Monte Ceppo mt. 1627

Il Monte Ceppo è una montagna delle Alpi Liguri, sito di interesse comunitario della Regione Liguria istituito nel 2005. Si presenta come un ampio panettone erboso. Qui propongo la salita da San Sebastiano, fra sterrate e tratti di sentiero non segnato, alternativa al brevissimo (poche centinaia di metri) e poco interessante percorso che parte dalla SP75 a metà strada fra il Passo San Bernardo e la Colla Langan.

🏁 Punto di partenza:  Castel Vittorio Fraz. San Sebastiano mt. 705

⚠️ Difficoltà:          EE percorso privo di segnaletica

Sviluppo:           21,3 Km ,senza deviazioni riducibile a 17 km

📈 Dislivello:           1150 Mt. circa senza deviazioni 950

⏱️ Tempi:              Andata 2 ore 55 min. – Ritorno 2 ore 30 min. – Totale 5 ore 25 min.

📅 Data escursione:     16/01/2011

🚥 Periodi consigliati:   Tutto l’anno

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Bordighera. Usciti dall’autostrada si seguono le indicazioni per Ventimiglia quindi, giunti sulla SP1, si procede fino a superare il ponte sul Torrente Nervia, dove si svolta a destra su SP64 seguendo le indicazioni per Castel Vittorio. Si oltrepassa Dolceacqua, poi Isolabona, Pigna e da qui si prosegue per Castel Vittorio. Alla fine del paese si imbocca la stretta strada che sale ripida poi, giunti ad un bivio, si trascura la strada che procede dritta, con indicazione per il Monte Vetta, e si svolta a sinistra seguendo la strada, ancora in ripida salita, con indicazione per Baiardo. Dopo qualche km si arriva alla frazione di San Sebastiano dove, in corrispondenza della chiesetta, si può lasciare l’auto in un piccolo spiazzo a bordo strada.

Itinerario:

Dalla chiesetta di San Sebastiano mt. 705, e precisamente sul lato opposto della strada in corrispondenza di un cartello stradale semi distrutto indicante Baiardo, si segue la ripida strada in cemento fin quando questa finisce. Qui si svolta a sinistra e si risale i terrazzamenti puntando ad un palo della luce soprastante, nei pressi di una casa. Raggiunto il palo ci si ritrova su di una sterrata che bisogna seguire in salita, strada che in breve confluisce su di un’altra sterrata. Ora si svolta a destra e si continua su questa sterrata principale in moderata salita con tratti in ambiente aperto che di tanto in tanto concede qualche bel panorama su Toraggio, Pietravecchia e Grai, alternati ad altri in rado boschetto. Dopo un tratto in falsopiano si arriva, in circa 35 min. da San Sebastiano, ad un’abitazione con annesse alcune grosse cisterne in cemento, in un punto molto panoramico. Dopo circa 15 min. si arriva ad un punto in cui sulla destra vi è un piccolo slargo, mentre sulla sinistra si staccano due tracce (volendo fare una breve divagazione, trascurando la prima traccia e seguendo invece la seconda, si arriva in circa 15 min. sulla boscosa vetta del Monte Mera mt. 1059, poi sullo stesso percorso si ritorna in 10 min. sulla sterrata). Proseguendo sempre sulla sterrata si passa alle pendici nord della modesta elevazione del Monte Garbineé mt. 1065 (che si può raggiungere con una leggera deviazione, seguendo una traccia che si stacca sulla destra e percorre più o meno il crinale contrassegnata da alcuni segni biancoverdi) e, in altri 35 min. dallo slargo ed 1 ora 25 min. totali, si perviene ad un bivio. Si trascura la sterrata che continua dritta in piano e si svolta a destra in moderata salita, sbucando su di un’ampia radura erbosa panoramica, con tavolo e panche in legno sotto gli alberi (dalla cima del Monte Garbinee’ se si continua a seguire la traccia si arriva proprio alla radura erbosa). In fondo alla radura prosegue una evidente traccia in salita e la si segue su cresta per un centinaio di metri, fin quando questa si biforca. Si trascura quindi l’evidente traccia che procede dritta a destra e si svolta invece su una meno evidente traccia sulla sinistra che si addentra nel bosco in moderata ma costante salita puntando più o meno verso Nord. Di tanto in tanto tra gli alberi si può ammirare sulla sinistra il panorama su Toraggio, Pietravecchia, Grai, Bertrand, Missun e Saccarello oltre ad alcune vette delle Alpi Marittime. Dopo circa 25 min. dalla radura il sentiero svolta decisamente a destra puntando ad Est, addentrandosi in una bella faggeta alle pendici del Monte Cavanelle. Poi, dopo un lungo tratto in moderata salita, si prende quota con qualche tornantino fino ad incontrare un bivio di tracce dove bisogna svoltare a sinistra e risalire nuovamente in faggeta giungendo così, in altri 40 min. e 2 ore 30 min. totali, ad un’insellatura erbosa fra il Monte Ceppo e il Monte Oliveto chiamata Gola di Merlo mt. 1459 (da qua si può raggiungere il Monte Oliveto in circa 10 min. svoltando verso Ovest e seguendo una traccia all’interno del bosco che risale il pendio boscoso con segni biancoverdi. La vetta, mt. 1510, è in parte boscosa ed in parte erbosa, con bella visuale sul dirimpettaio Monte Ceppo). Si continua puntando al Monte Ceppo col sentiero che si dirige verso destra, quindi si risale il ripido pendio erboso con alcuni tornantini portandosi poi sul versante Nord del monte. Con un ultimo traverso in falsopiano si arriva, in 20 min. dalla Gola di Merlo, ad un’insellatura erbosa fra la cima e l’Anticima Nord (che si può raggiungere tranquillamente seguendo una traccia che segue il crinale in meno di 5 min.). Svoltando quindi a destra, con un ultimo ma breve strappo su ripido pendio erboso, si raggiunge la vetta del Monte Ceppo mt. 1627, in altri 5 min. e 2 ore 55 min. totali.

Questo è un panettone erboso con minuscola croce di vetta ed un panorama davvero spettacolare: a Nord su Toraggio, Pietravecchia (con alle loro spalle alcune cime innevate delle Marittime ossia le Cime du Diable, Grand Capelet, Bego e Clapier), Cima della Valletta, Balcone di Marta , Grai, Cima di Marta, Monviso, Bertrand, Saccarello, Fronte’, a Nord-Est Mongioie , Rotondo, Conoia, Cima delle Roccate e Pizzo d’Ormea, a Sud in giornate nitide la Corsica e ad Ovest i vicini Monte Oliveto e Cavanelle con la Costa Azzurra.

Ritorno sullo stesso percorso dell’andata in 2 ore 30 min. circa.

Traccia GPS:      

Galleria fotografica:

Commenti:

Il Monte Ceppo è un panettone erboso dal panorama, sopra citato, davvero eccezionale. Percorso non molto conosciuto e per questo poco frequentato (anche perché per raggiungere la vetta è molto più semplice partire dalla Colla Langan) ed è inoltre totalmente privo di segnaletica. Malgrado ciò permette, volendo, con brevi deviazioni di raggiungere parecchie cime, molte delle quali per la verità non particolarmente entusiasmanti in quanto boscose (Mera, Garbinee’, Oliveto solo in parte e Cavanelle). Al ritorno infatti si è optato per toccare tutte le vette raggiungendo facilmente l’Anticima Nord del Monte Ceppo e il Monte Oliveto. Qui per raggiungere il Monte Cavanelle bisogna scendere per crinale seguendo i segni biancoverdi, che però poi spariscono e dopo un po’ di ricerca si ritrovano con evidente traccia sul crinale boscoso fino alla vetta, anch’essa boscosa. Sconsiglio però di effettuare quest’ultima parte del percorso, soprattutto a chi non è munito di GPS in quanto si è vagato nel bosco con il solo aiuto del navigatore, senza il quale è probabile il rischio di perdere l’orientamento. Pertanto lo sconsiglio vivamente, anche perché sinceramente non ne vale la pena. Inoltre, dopo aver raggiunto il Cavanelle, per evitare di ritornare a ritroso fino alla Gola di Merlo si è optato per scendere puntando verso Nord-Ovest senza alcuna traccia nel bosco ripido per andare a riallacciarsi col sentiero dell’andata sottostante (ovviamente sconsiglio di fare anche questo). Gita nel complesso piacevole, anche se oggettivamente la cosa più bella è il panorama di vetta. Buona parte del percorso si effettua infatti su sterrata solo in brevi tratti panoramica.

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