Gran Sometta mt. 3166

La Gran Sometta è una montagna delle Alpi Pennine, sullo spartiacque tra la Valtournenche e la Val d’Ayas. Sorge tra il Colle superiore delle Cime Bianche (in francese Col Nord des Cimes Blanches) e il Colle Inferiore delle Cime Bianche (Col Sud des Cimes Blanches), che la separa dal Bec Carré. L’accesso più rapido avviene dalla Valtournache utilizzando gli impianti di risalita fino a Salette mt. 2245, mentre qui vado a descrivere la salita dalla Val d’Ayas.

🏁 Punto di partenza: Slargo poco prima di Saint Jacques a mt. 1680 circa

⚠️ Difficoltà:          EE 

Sviluppo:           21 Km

📈 Dislivello:           1650 Mt. circa

⏱️ Tempi:                    Andata 4 ore 30 min. – Ritorno 2 ore 40 min. – Totale 7 ore 10 min.

📅 Data escursione:     26/08/2019

🚥 Periodi consigliati:   Da Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:        ⭐⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Voltri, quindi su A26 fino a Santhia e A5 fino a Verres. Usciti dall’autostrada ad una rotonda si segue la seconda uscita in Via Caduti per la Libertà e, seguendo le indicazioni per la Val d’Ajas, si procede su SR45 che risale la valle superando i paesi di Challand Saint Victor, Challand Saint Anselme, Brusson, Periasc, quindi Champoluc. Questo va attraversato e superato proseguendo sempre su SR45 fino a Saint Jacques, dove però i parcheggi sono solo a disco orario di 2 ore. Pertanto si può optare per procedere ancora entrando in Blanchard dove a bordo strada sul lato sinistro salendo vi sono alcuni posti auto fino ad una casetta in legno per l’immondizia (non molti 6/7 posti max.), tutti gli altri posti fino all’attacco del sentiero sono riservati. Io non avendone trovati son tornato a ritroso e ho lasciato l’auto in un minuscolo slargo a bordo strada all’altezza del bivio per Crocetta a mt. 1680 circa.

Itinerario:

Da Saint Jacques si procede su asfalto superando la graziosa chiesetta e trascurando subito la deviazione a destra sul sent Altavia n. 1 per il Col Pinter e 9 per Resy, mantenendosi dritti ancora su asfalto raggiungendo in breve un altro bivio a sinistra, dove bisogna trascurare l’Alta Via n.1, per il Colle di Nana, il 4 per il Monte Roisetta e 4A per il Refuge Grand Tournalin, procedendo ancora su asfalto seguendo le indicazioni per i sent. 6,7 e 8. In salita su asfalto si supera Blanchard trascurando poi la deviazione a sinistra sul  6C con indicazione per il Bivacco Città di Mariano, procedendo ancora dritti fin dove termina l’asfalto in corrispondenza di un ponte in legno ed inizia il vero e proprio percorso, in 10 min. circa. Attraversato il ponte sul Torrente Verra si svolta a destra su mulattiera lastricata di pietre e gradinata che costeggia un grazioso rio, che bisogna attraversare piegando a destra su ponte in legno. Seguendo i 6,7 e 8  si procede ancora su strada lastricata che volendo, dopo poche decine di metri, si può tagliare seguendo una traccetta sulla sinistra che si inerpica nel bosco di conifere sbucando su sentiero in corrispondenza di un bivio. Qui bisogna abbandonare i sent. 7 e 8 a destra, che conducono al Pian di Verra e Colle Bettolina, per piegare a sinistra sul solo 6 per il Colle Nord di Cime Bianche. In breve si attraversa il piccolo borgo di Fiery a 1878 mt. circa, in altri 15 min. e 25 min. totali, addentrandosi in un bel bosco di conifere e andando poco dopo ad attraversare sulla sinistra il Torrente di Tzere su ponticello in legno. Ora il sentiero prende a salire con maggiore decisione effettuando numerosi tornantini raggiungendo poi un bivio, in altri 30 min. circa, dove bisogna trascurare la deviazione a sinistra per Forno della Calce, mantenendosi a destra sempre sul 6 che ora esce dal bosco e risale una china erbosa con alcuni zigzag. Al termine dei tornanti si incontra un successivo bivio, dove si trascura a destra, il 8E, e si procede a sinistra sempre sul 6 ora in moderata salita fino ai ruderi dell’Alpe Ventina mt. 2177, in altri 10 min. circa, oltre i quali si torna a salire in maniera più decisa fino al guado di un piccolo rio, approdando in un ampio pianoro che va ora attraversato mantenendosi alla sinistra del corso d’acqua puntando a Nord-Ovest. In breve appaiono le “Cime Bianche” (Gran Sometta, Bec Carré e Pointe Sud) in fondo al vallone e la Gobba di Rollin e il suo imponente ghiacciaio a destra. Dopo circa 20 min. dall’Alpe Ventina e 1 ora 25 min. totali si giunge ad un bivio con palina, dove bisogna trascurare la deviazione a destra sul sent. 6C  per il Bivacco Città di Mariano, Pian di Verra e Resy, procedendo invece ancora dritti sul 6. Si attraversa in falsopiano l’ampio pianoro costeggiando alcune zone paludose, quindi si torna a salire per un breve tratto fino a ritrovarsi su un pianoro superiore, che bisogna attraversare guadando dopo poco un piccolo rio che lo attraversa e mantenendosi alla sua destra rasentando poi un’altra zona paludosa. Al termine del pianoro, al margine di una pietraia di grossi massi, si approda ai ruderi dell’Alpe Mase, in altri 30 min. e 1 ora 55 min. totali, oltre i quali si torna a salire sulla sinistra con numerosi tornanti su dosso erboso. Dopo aver guadato un rio si procede in costante salita su pendio erboso approdando su di un altipiano. Quindi si guada nuovamente il rio tornando poi a salire in maniera piuttosto decisa con numerosi tornanti puntando più o meno verso Nord-Ovest raggiungendo così uno slargo dove si incontra un bivio, in altri 50 min. e 2 ore 45 min. totali. Qui si trascura a sinistra il sent. 5A,6A e 6B (da questi ultimi due arriveremo al ritorno) che porta ad attraversare il torrente e ci si mantiene a destra sempre sul 6 che in altri 15 min. conduce ad un grazioso laghetto che precede il bellissimo Gran Lago delle Cime Bianche mt. 2801. Il sentiero, all’altezza del primo laghetto, prende a salire piuttosto ripido su pendio erboso con numerose svolte puntando dapprima verso Ovest poi volge decisamente a destra (potendo così ammirare anche il Lac de la Pointe de Rollin che sovrasta di circa un centinaio di metri il Gran Lago), approdando in breve in vista del Colle Superiore delle Cime Bianche mt. 2982, punto estremamente panoramico sul Cervino, in 30 min. dal lago e 3 ore 30 min. totali. Qui, prima di un bacino artificiale, si piega a sinistra immettendosi su una sterrata di servizio degli impianti/pista da sci, sent. 20, che perde ora quota (circa 120 metri) fino a raggiungere un pianoro sede di alcuni laghetti e, purtroppo, di casottini e cannoni sparaneve degli impianti sciistici. Ora bisogna salire su sterrata che permette di raggiungere facilmente il Colle Inferiore delle Cime Bianche mt. 2896, in 30 min. dal Colle Sup. e 4 ore totali, dove vi è la stazione di arrivo degli impianti Bec Carré. Scendendo di pochi metri nel versante Valtournanche, alla base dell’impianto, bisogna svoltare a destra e puntare all’ultimo pilone ove a fianco parte una ripida traccetta che bisogna iniziare a risalire. Questa in breve conduce affianco al tetto dell’impianto di risalita, per poi svoltare decisamente a sinistra proseguendo, sempre piuttosto ripida, fino ad una spalla erbosa. La traccia, evidente e contrassegnata dalla presenza di alcuni ometti, attraversa in moderata salita una zona di fini detriti puntando più o meno verso Nord-Ovest andando ad aggirare la fascia rocciosa sommitale poi, raggiunta una spalla di detriti, svolta bruscamente a destra, Est, in moderata salita su comoda cengia fino alle immediate vicinanze della vetta, dove si svolta a sinistra, Nord, su fini detriti raggiungendo agevolmente la cima della Gran Sometta mt. 3166, in 30 min. dal Colle e 4 ore 30 min. totali.

Panorama a Nord Dent Blanche, Cervino, Ober Gabelhorn, Weisshorn, a Nord-Est Dom,Taschorn, Testa Grigia, Klein Matterhorn, Breithorn, a Est Gobba di Rollin, Punta di Rollin, a Sud-Est Corno Bianco, Testa Grigia, Corno Vitello, Monte Mars, Monte Nery, a Sud Gran Tournalin, Roisettaz, Bec Carré, Glacier, Tersiva, a Sud-Ovest Gran Paradiso, Grivola, Grande Sassiere, a Ovest Punta Cian, Becca de Luseney, Monte Bianco, Chateau des Dames, Gran Combin, a Nord-Ovest Dent d’Herens.

Ridiscesi al Colle inf. e poi ai laghetti sottostanti, onde evitare di risalire verso il Colle Superiore, si procede su pianoro erboso puntando pressoché verso Est senza alcuna traccia (ho visto solo un segno giallo su di un masso a inizio prato poi nulla) fino al raggiungimento di un minuscolo laghetto alla cui destra si può scorgere un grosso cippo di pietra, oltre il quale si intercetta una traccia che inizia a perdere quota. Questa va seguita per circa 200 metri poi, nel punto in cui si riesce a scorgere il Lago alle pendici del Bec Carré, bisogna abbandonarla puntando ad un sottostante ometto di pietra su pendio erboso, Est, dove si intercetta una evidente traccia, il sentiero 6A e 6B (nessuna segnalazione in merito pero`). Questo, sempre abbastanza evidente e contrassegnato però da soli ometti di pietre qua e la, punta grossomodo a Sud-Est andando poi a guadare un minuscolo rio per poi raggiungere il torrente sottostante, che bisogna guadare nel punto più agevole raggiungendo così il sentiero 6, in 55  min. circa dalla vetta e da qui come per l’andata in 1 ora 45 min. e 7 ore 10 min. totali

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Ennesima escursione in Valle d’Aosta nata prevalentemente per ammirare il Cervino e il Rosa dalla vetta ma, anche in questa circostanza, purtroppo, ho visto solo qualcosina fra le nubi che puntuali come un orologio svizzero si sono presentate al mio arrivo in quota. Malgrado ciò devo dire che il percorso merita a prescindere dal panorama, soprattutto il Gran Lago delle Cime Bianche e il vicino laghetto meritano di essere visti, tinte meravigliose e contesto di tutto rispetto. Molto meno bella invece la zona dei due colli, deturpata dalla presenza degli impianti di risalita.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *