Bric Campanino mt. 2255

Il Bric Campanino è una montagna delle Alpi Liguri, immediatamente a ridosso dello spartiacque che divide l’Italia dalla Francia, composta invece dalla cresta di cui fanno parte Cima Pepino, Cime du Bec e Cima dei Cuni. Qui propongo un percorso ad anello che raggiunge la vetta del Bric Campanino e permette di ammirare il bel Lago Terrasole.

🏁 Punto di partenza: Spiazzo prima del divieto di transito sterrata sopra a San Giovanni mt. 1458

⚠️ Difficoltà:          E fino al Colletto Campanin, EE dal Colletto alla vetta (alcuni tratti della cresta F , passi di I°) , EE la cresta perché su esile traccia, con un paio di punti F , passi di I°

Sviluppo            13,6 km

📈 Dislivello:           1000 mt. circa

⏱️ Tempi:              Giro ad anello totale 5 ore 20 min.

📅 Data escursione:     30/05/2019

🚥 Periodi consigliati:   Tarda Primavera, Estate

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova a Savona sull’A10 poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Mondovi’ . Usciti dall’autostrada si segue la superstrada e ad una rotonda si segue la SP564 fino alle porte di Cuneo dove, ad una rotonda, bisogna svoltare a sinistra sulla SP21 che evita la città e lambisce Boves, raggiunge Fontanelle per giungere quasi fino a Borgo San Dalmazzo. Ad una rotonda si svolta a sinistra seguendo l’indicazione per Limone Piemonte sempre su SP21 che diviene per un breve tratto SP259. Ad una rotonda si trascura a destra Roccavione e si procede dritti su SS20 e la si segue lungamente superando anche Vernante fino a giungere a Limone. Alla fine del paese si svolta a sinistra in Via Divisione Alpina Cuneense, quindi procedere in Via Valbusa, Via San Secondo, per svoltare poi a destra in via Genova, quindi a sinistra in Via San Giovanni, che bisogna seguire (superando poi anche San Giovanni),  anche quando diventa sterrata, generalmente in buone condizione tranne in un paio di punti dove bisogna prestare un po`di attenzione al giusto punto in cui transitare. Si lascia quindi l’auto nel piccolo spiazzo (max. 3 posti) con pannello illustrativo oltre il quale vi è il divieto di transito.

Itinerario:

Dallo spiazzo si procede ancora su sterrata, che ora diviene decisamente più ripida e sconnessa, fino a giungere nei pressi di un gias, Maire della Valletta, oltre il quale si incontra un bivio, in 10 min. circa. Si trascura la sterrata che procede dritta con indicazione per la Valletta Cros e la via ferrata al Bec della Valletta, per svoltare invece a destra seguendo l’indicazione per il Pian del Sole e Lago Terrasole. Ci si addentra ora in una fitta faggeta dapprima in falsopiano quindi in ripida salita fin quando spiana in prossimità del Lago Secco mt. 1628, minuscolo specchio d’acqua di esigua profondità all’interno del bosco, in altri 15 min. e 25 min. totali. Il sentiero percorre ora alcune distese prative per sbucare poi su sterrata, che bisogna ora seguire in salita passando poco sotto ad un lago artificiale probabilmente usato per alimentare i cannoni sparaneve. La sterrata compie un ampio tornante e prende a salire con maggiore decisione finche` raggiunge l’impianto di risalita di Pian del Sole mt. 1757, punto in cui si incontra un bivio di sterrate, in altri 20 min. dal Lago Secco. Qui si trascura quella a sinistra in salita, dalla quale arriveremo al ritorno per eseguire un anello, per procedere su quella di destra in falsopiano che in breve conduce al bel Lago Terrasole mt. 1769, in 5 min. e 50 min. totali. Qui, volendo, è possibile, seguendo una esile traccetta, eseguire il giro del lago per ammirarlo da tutte le angolazioni. Dalla conca in cui risiede il lago si continua su sentiero che ora sale ripido fino al raggiungimento del dosso che sovrasta il lago (con breve deviazione dal sentiero si giunge ad un ottimo punto fotografico), oltre il quale si torna a procedere in piano fino alla Capanna Niculin, in 20 min. dal Lago Terrasole. Ora su sterrata in ripida salita che compie qualche zigzag si perviene all’arrivo dell’impianto a Baita 2000 dove si può scegliere se continuare su sterrata o, come ho fatto io per evitare dei grossi accumuli di neve, seguire una traccetta che procede sul filo di crinale. Comunque sia si riuniscono più a monte in corrispondenza dell’arrivo di un altro impianto di risalita (Pian del Leone-Pancani), in altri 35 min. e 1 ora 45 min. totali. Ora la sterrata compie alcuni tornanti e raggiunge il Colletto Campanin mt. 2142, in altri 15 min. circa. Se si ha voglia di andare a vedere il “Lago Campanin” (in realta`non ha un nome, ma essendo sotto il Colletto Campanin…) bisogna continuare ancora su sterrata, trascurando subito a destra la deviazione per il Forte Pepino, e, dopo circa 100 metri, abbandonarla deviando a sinistra su traccetta che fra erba e piante di rododendro scende fino alle sponde del lago, deviazione che comporta 10 min. a scendere e 15 min. a risalire. Ritornati al Colletto e superatolo di pochi metri si svolta ora a destra seguendo una traccetta evidente che in piano taglia il versante Occidentale del Bric Campanino e conduce in cresta alle pendici del monte (io ho trovato alcune lingue di neve che in questo pendio molto ripido sono da affrontare con molta cautela, l’ultima delle quali l’ho evitata salendo direttamente in cresta piegando poi a destra in ripida salita seguendo una pseudo traccetta che sbuca alla base di una elevazione rocciosa). Giunti in cresta alla base del cupolone sommitale, in 15 min. dal Colletto, si procede a destra puntando verso la vetta, che per raggiungerla non esiste una vera e propria traccia, si può pertanto scegliere a piacimento come procedere. Io ho optato per salire dritto per dritto su una crestina rocciosa (evitando così alcune lingue di neve) con qualche risalto leggermente più ostico, passaggi di I°, ma comunque evitabile seguendo un canalino di terriccio e roccette. Questa crestina sbuca nei pressi dell’ometto in vetta al Bric Campanino mt. 2255, in 15 min. dalla cresta e 3 ore 10 min. totali.

Panorama a Nord Bric Costa Rossa, a Nord-Est Cima della Fascia, Testa Ciaudon e Marguareis, a Sud-Est Monte Bertrand, a Sud-Ovest Bego, Grande Capelet, Chameneye, Clapier, a Ovest Rocca dell’Abisso, Frisson, Argentera, Aiera e Matto, a Nord-Ovest Rocca d’Orel, Bussaia e Monviso.

Per il ritorno si discende fino al punto in cui si sbuca in cresta in corrispondenza dell’elevazione rocciosa, che si può aggirare indifferentemente sulla destra o salire, quindi si procede puntando verso Nord su di essa che si presenta piuttosto semplice fra erba e rododendri in moderata salita fino ad una vetta senza nome a mt. 2166, in altri 25 min. circa, oltre la quale si scende di qualche decina di metri per poi apparentemente interrompersi bruscamente. Invece diviene solo molto più ripida e scende fra rododendri, roccette, arbusti e alberi a basso fusto finche` si perviene, in altri 15 min. dall’elevazione, ad una forcella dove una paretina rocciosa di circa 3 metri sembra sbarrare la strada ma che è invece facilmente rimontabile con l’aiuto delle mani dal versante Ovest (I°) raggiungendo così un ripiano superiore. In questo minuscolo ripiano si scorge una traccetta che tende a portarsi di poco nel versante Est (attenzione a questo punto molto esposto), dove con modesta risalita invece a sinistra su paretina rocciosa (circa 2 metri), aiutandosi con le mani (I°), si ritorna su cresta erbosa nuovamente molto semplice. Procedendo sempre per filo di cresta si arriva ad una modesta elevazione dalla quale si torna a scendere fra erba e arbusti fin dove termina la cresta, in altri 25 min. circa e 4 ore 15 min. totali, in corrispondenza di un impianto di risalita che bisogna contornare sulla destra andando a scendere al margine delle piste da sci, rasentando le reti di protezione, terminate le quali si può fare una modesta deviazione a destra per raggiungere la altrettanto modesta elevazione erbosa che dovrebbe essere il Monte Alpetta mt. 1923, in altri 10 min. circa. Discendendo poi dal pendio opposto puntando a Ovest bisogna poi in breve deviare a sinistra e andare ad intercettare la sterrata che discende fino al bivio dell’andata in corrispondenza dell’impianto di risalita Pian di Sole, in 15 min. dall’Alpetta e 4 ore 40 min. totali, chiudendo così l’anello. Da qui come per l’andata in altri 40 min. 5 ore 20 min. totali allo spiazzo.    

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Bel percorso ad anello che permette di ammirare il grazioso Lago Terrasole, il “Lago Campanin”, raggiungere il Bric Campanino e percorrere la bella cresta panoramica…unico neo la presenza degli impianti sciistici che rovinano un po`il contesto. Merita indubbiamente il giro del Lago Terrasole per poterlo ammirare da tutte le angolazioni, come anche la deviazione al “Lago Campanin” a patto di trovarlo in condizioni di semi disgelo. Prestare attenzione sulla traccia che taglia le pendici del Bric Campanino in presenza di neve, la pendenza è molto accentuata e può diventare molto pericoloso, come anche la risalita dalla cresta alla vetta e alcuni tratti della cresta, utili comunque i ramponi in presenza di neve. La segnaletica poi è ridotta al minimo, giusto qualche palina nella prima parte del percorso, per cui evitare in caso di scarsa visibilità. Quindi gita bella, non stratosferica, ma viste le condizioni del periodo, che vedono la presenza ancora di grandi quantità di neve molle sopra i 2000 metri, non si può osare molto di più.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *