Cima Saurel mt. 2455


La Cima Saurel (in francese Cime de Saurel) è una montagna delle Alpi Cozie, si trova in alta Val Susa, sul confine fra Italia e Francia e tra la Val Thuras, il vallone Gimont e la valle dalla Cerveyrette. La montagna rappresenta una classica meta dell’escursionismo invernale sia con le ciaspole sia come meta scialpinistica che, dato il rischio di valanghe relativamente ridotto, può essere adatta a periodi nei quali mete più impegnative vengano valutate troppo rischiose. Qui propongo il classico percorso da Bousson.

🏁 Punto di partenza: Bousson mt. 1435 circa

⚠️ Difficoltà:         E     (MR)

Sviluppo:           15 Km

📈Dislivello:           1030 Mt. circa

⏱️ Tempi:                  Andata 3 ore 10 min. – Ritorno 2 ore 15 min.  – Totale 5 ore 25 min.

📅 Data escursione:    11/02/2023

🚥 Periodi consigliati:  Tutto l’anno, ideale con neve per ciaspolata

🔎 Valutazione:        ⭐⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a  Voltri, poi si svolta a destra su A26 fino ad Alessandria dove si piega a destra in direzione di Torino sulla A21 che seguiremo superando Asti proprio fino a Torino. Qui si procede poi sulla Tangenziale Sud seguendo le indicazioni per Bardonecchia. Poi si procede sulla A32 che percorre la Val Susa e si esce a Oulx Est. Usciti dall’autostrada si procede su SS24 seguendo le indicazioni per Claviere, costeggiando Oulx ed andando poi a raggiungere Cesana Torinese. Qui ad una rotonda si trascura a destra la strada per Claviere e Monginevro e si volge a sinistra seguendo le indicazioni per Sestriere. Ad una successiva rotonda si procede dritti su SP215 seguendo le indicazioni per Bousson e Sauze di Cesana trascurando a sinistra la deviazione per Sestriere. Si procede su di essa trascurando poi una nuova deviazione a sinistra per Sestriere e si costeggia lungamente il torrente fino ad un ponte, oltre il quale si entra in Bousson. Dopo circa 200 metri bisogna svoltare a destra seguendo la deviazione per il  Lago Nero raggiungendo in breve un ampio parcheggio sulla sinistra, dove si può lasciare l’auto.

Itinerario:

Dallo spiazzo a mt. 1450 circa si procede su strada asfaltata fino ad un ampio tornante/slargo, punto in cui la si abbandona svoltando a sinistra su sterrata seguendo le indicazioni per Capanna Mautino. Questa in moderata salita conduce ad un ponte, dopo 15 min. circa, che funge da bivio dove bisogna lasciare la sterrata e piegare a destra seguendo l’indicazione per Capanna Mautino su sentierino che in ripida salita si addentra  nel bosco. Procedendo pressoché paralleli al piccolo Rio Servierettes si prende a salire e, dopo aver trascurato una prima deviazione a destra nei pressi di una passerella, in breve si intercetta il sentiero proveniente a destra da Bousson e segnato con segnavia . Qui si procede ovviamente a sinistra seguendo l’indicazione per Lago Nero e Capanna Mautino. Attraversata una piccola passerella si attraversa un bosco misto di larici e pini in moderata salita andando a costeggiare un rudere sulla destra e raggiungendo poi un bivio, dove si trascura la deviazione a destra per Fontana Dalma mantenendoci invece a sinistra. In costante salita si perviene poi, in altri 30 min. e 45 min. totali, ad una radura ossia il Piano Dalma mt. 1770 dove risiede il Grange Dalma, ed una volta superato, continuando ancora dritti seguendo sempre i segnavia , si perviene ad una radura superiore. Qui con una ripida rampa ci si ricongiunge alla strada carrozzabile del Lago Nero nei pressi di una costruzione dell’acquedotto e la si segue per circa 500 metri giungendo quindi ad bivio, dove si trascura a destra la deviazione per la Fonte Tana e ci si mantiene dritti sulla sterrata principale per altri 80 metri. Si perviene così ad un nuovo bivio, in altri 35 min. e 1 ora 20 min. totali, dove si può scegliere se restare sulla sterrata (percorsa al ritorno) o svoltare a destra su sentierino che si addentra in un grazioso bosco di larici e pini. All’andata ho optato per quest’ultima soluzione che, procedendo perlopiù verso Sud-Ovest, sbuca poi sulla sterrata precedentemente abbandonata nei pressi di una malga, punto in cui bisogna svoltare a destra su ripido sentierino che, in altri 30 min. e 1 ora 50 min. totali, conduce a Capanna Mautino mt. 2145. Trascurata la sterrata per il Col Bousson abbiamo optato per risalire il pendio alle spalle del rifugio puntando grossomodo verso Ovest andando cosi ad intercettare dopo circa 250 metri la sterrata che in breve conduce ad un tornante panoramico con bellissima visuale sul Pic de Rochebrune. Qui si può scegliere se procedere dritti seguendo il sentiero con segnavia 628 (più breve) oppure continuare su sterrata per circa 150 metri fino ad un bivio, dove bisogna trascurare la sterrata di destra che conduce al Lago dei 7 colori e svoltare invece a sinistra verso il Col Bousson andando in breve ad intercettare nuovamente il sentiero con segnavia in corrispondenza di un ampio pianoro panoramico dove sorge una sorta di grosso riparo aperto in legno, in 20 min. da Capanna Mautino. Trascurato il sentiero 629 che conduce al Lago Saurel (può anche andar bene ma effettua un giro più lungo) bisogna risalire numerosi dossi e pendii poco ripidi puntando perlopiù verso Nord-Ovest, potendo qui già scorgere la meta di giornata, poi gradualmente si punta verso le pendici alla sinistra della Cima Saurel (Sud-Ovest), ed una volta raggiunte bisogna piegare a destra effettuando un traverso in piano puntando verso un colletto nei pressi di una modesta elevazione (oltre la quale vi è la Caserma MVSN). Raggiunto il colletto, dal quale appare maestoso il Monte Chaberton, bisogna ora piegare a sinistra e rimontare il pendio puntando ad un canalino, breve ma piuttosto ripido, oltre il quale con leggera deviazione a destra si perviene in vetta alla Cima Saurel mt. 2455, in 1 ora dal riparo e 3 ore 10 min. totali.

Panorama a Nord Chaberton, Aiguille de Scolette, Pierre Minieu, Rognosa d’Etiache, Monte Seguret, Cima Vallonetto, Pointe Ferrand, Pointe de Charbonnel, Rocciamelone, a Nord-Est Monte Fraiteve, Monte Albergian, Monte Gran Muils, Punta Rognosa e Monte Platasse, a Est Monte Gran Roc, Roc del Boucher, Punta Ciatagnera, Bric Froid, a Sud-Est Grand Glaiza, Cime de Chabrieres, Pic Lombard, a Sud Pic de Rochebrune, Cime de la Charvie, Le Lasseron, a Sud-Ovest Pic de Peyre Eyraute, Tete de la Canonniere, Pointe de l’Aigliere, Pic de Bonvoisin, Pic Jocelme, Les Bans, a Ovest Mont Gimont.

Per il ritorno invece di tornare al colletto a Nord della vetta ho optato per discendere dal pendio Sud, anch’esso piuttosto ripido, andando poi ad intercettare la traccia dell’andata alle pendici della montagna, quindi sullo stesso percorso fino alla malga sotto a Capanna Mautino, in 40 min. dalla vetta, punto in cui ho optato per seguire la sterrata che in circa 300 metri conduce alla chiesetta di Madonna del Lago Nero ed al vicino Rifugio Brigata Alpina Taurinense, in altri 20 min. circa. Procedendo ancora su sterrata, e trascurata subito la deviazione a destra sul 628A per il Col Begino, si perviene quindi in altri 600 metri al bivio dell’andata e da qui sullo stesso percorso in 1 ora 15 min. e 5 ore 25 min. totali al parcheggio.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Percorso davvero bello rilassante e sicuro. Panorami spettacolari dalla vetta e non solo con boschi incantevoli da attraversare. Insomma una ciaspolata proprio riuscita che mi sento di consigliare vivamente.

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