Cima Dorlier mt. 2758


La Cima Dorlier è una montagna delle Alpi Cozie, si trova in alta Val Susa, costituisce il principale rilievo del costolone che, staccandosi dalla catena principale alpina nei pressi della Cima Dormillouse, divide il solco principale della Val Thuras dal vallone laterale del torrente Chabaud, ad ovest della cima. Il versante Ovest, quello di salita, si presenta come un ripido pendio con pendenza perlopiù uniforme, mentre il versante Est è roccioso e strapiombante. Qui propongo il classico percorso invernale.

🏁 Punto di partenza: Spiazzo 700 metri prima di Rhuilles mt. 1654 circa

⚠️ Difficoltà:         EE    (BR)

Sviluppo:           14,5 Km

📈Dislivello:           1130 Mt. circa

⏱️ Tempi:                  Andata 4 ore 10 min. – Ritorno 2 ore 50 min. – Totale 7 ore

📅 Data escursione:    18/03/2023

🚥 Periodi consigliati:  Tutto l’anno, ideale in inverno con neve per ciaspolata

🔎 Valutazione:        ⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a  Voltri, poi si svolta a destra su A26 fino ad Alessandria dove si piega a destra in direzione di Torino sulla A21 che seguiremo superando Asti proprio fino a Torino. Qui si procede poi sulla Tangenziale Sud seguendo le indicazioni per Bardonecchia. Poi si procede sulla A32 che percorre la Val Susa e si esce a Oulx Est. Usciti dall’autostrada si procede su SS24 seguendo le indicazioni per Claviere, costeggiando Oulx ed andando poi a raggiungere Cesana Torinese. Qui ad una rotonda si trascura a destra la strada per Claviere e Monginevro e si volge a sinistra seguendo le indicazioni per Sestriere. Ad una successiva rotonda si procede dritti su SP215 seguendo le indicazioni per Bousson e Sauze di Cesana trascurando a sinistra la deviazione per Sestriere. Si procede su di essa trascurando poi una nuova deviazione a sinistra per Sestriere e costeggiando lungamente il torrente fino a Bousson. Trascurata subito una deviazione a destra per il Lago Nero, si continua ancora dritti per circa 150 metri incontrando poi un bivio a destra. Qui bisogna abbandonare la SP215 e svoltare a destra seguendo l’indicazione per Thures su stradina che inizia subito a salire all’interno di un bosco. Questa stretta strada conduce in circa due chilometri a Thures ma, prima di raggiungerlo, bisogna svoltare a destra in piano su sterrata in discrete condizioni che conduce a Rhuilles. Avendo trovato ad un certo punto la strada ricoperta da neve abbiamo dovuto lasciare l’auto in uno spiazzetto a bordo strada 1km prima di Rhuilles.

Itinerario:

Dallo spiazzo a mt. 1654 si procede su sterrata per circa 700 metri raggiungendo così il borgo di Rhuilles, che va attraversato fin quando al suo termine si giunge ad un bivio, dopo 15 min. circa. Qui si trascura sia a sinistra il sent. 617 per Thures, sia il 618 che continua dritto su sterrata per il Colle Thuras per svoltare invece a destra seguendo il 625 con indicazione per Chabaud. La sterrata porta ad attraversare il ponte sul Torrente Thuras ed in breve si approda ad un bivio di sterrate con palina, punto in cui si trascura quella in piano a destra e si procede su quella in moderata salita con indicazione per il Col Chabaud. Ora si può decidere se seguire la sterrata, che compie numerosi ampi tornanti, oppure, come ho fatto io, effettuare una lunga serie di tagli che, puntando perlopiù verso SudOvest, attraversano di tanto in tanto una sterrata alternativa contrassegnata dal segnavia all’interno di un bosco di larici e abeti. Dopo circa 45 min. dal primo bivio ed 1 ora totale si fuoriesce dal bosco approdando ad una radura ove sorgono i ruderi di Chaboud d’Aval mt. 1894 (fontana) e, dopo aver aver rasentato una graziosa chiesetta, si attraversano anche i ruderi di Chabaud d’Amont mt. 1925. Oltrepassati gli ultimi ruderi si abbandona momentaneamente la sterrata (che piega a destra verso una costruzione) per procedere a sinistra su sentiero che costeggia il grazioso torrente Chabaud, andando poi in breve a riallacciarsi alla sterrata precedentemente abbandonata. Superato un ponticello con vicino pannello in legno, in altri 15 min. circa, ci si porta sulla destra idrografica del valloncello e su sterrata con pendenza via via più accentuata all’interno di un rado boschetto si raggiunge, dopo altri 30 min. e 1 ora 45 min. totali, un primo ampio pianoro che va attraversato fino al raggiungimento di un particolare masso. Una volta raggiunto, o poco prima di esso, bisogna svoltare a sinistra puntando ad un evidente ripido canalino che va ora percorso effettuando numerosi zig zag fino alla sua sommità, sbucando poi su di un secondo pianoro, in 30 min. dal primo, dal quale la vetta appare evidente. Mantenendosi ora a destra ci si accinge a rimontare un secondo meno ripido canale che permette di raggiungere un colletto attorniato dagli ultimi graziosi pini, in altri 15 min. e 2 ore 30 min. totali. Qui si svolta a sinistra ed in ripida salita si approda al terzo ed ultimo ampio ripiano alle pendici di Cima Dorlier. Si attraversa il ripiano superando alcuni modesti dossi poi, raggiunta grossomodo quota 2520 in altri 45m min. e 3 ore 15 min. totali, bisogna piegare bruscamente a sinistra andando ad aggirare sulla destra un primo dosso. Ora, effettuando numerosi zig zag, si rimonta il ripido pendio fino a raggiungere la cresta a 2700 mt. di quota, in 45 min. circa, e da questa si risale l’ultimo ripido tratto in vista della vetta della Cima Dorlier mt. 2758 che si raggiunge in altri 10 min. e 4 ore 10 min. totali.

Panorama a Nord Aiguille de Scolette, La Dent Parrachée, Rognosa d’Etiache, Monte Seguret, Cima del Vallonetto, Pointe Ferrand, a Nord-Est Pointe de Charbonnel, Rocciamelone, Monte Furgon, Gran Roc, Roc del Boucher, a Est Punta Ciatagnera, Bric Froid, a Sud-Est Grand Glaiza, Monte Terra Nera, a Sud Cima Dormillouse, a Sud-Ovest Pic de Rochebrune, a Ovest Ailefroide, Pelvoux, Pointe Durand, Pic Coolidge, Barre des Ecrins, Pic Gaspard e La Meije, Mont Gimont, Cima Saurel, a Nord-Ovest Aiguilles d’Arves, Thabor, Chaberton, Aiguille de Peclet.

Ritorno sullo stesso percorso dell’andata in 2 ore e 50 min. e 7 ore totali.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Avrei voluto salire Cima Dormillouse?….si……Sarei riuscito ad arrivarci?….probabilmente no….Dopo un mese di stop dalle gite per svariati motivi mi ritrovo quindi ad intraprendere questa gita con meta Cima Dorlier e la possibilità di virare poi all’occorrenza sulla Dormillouse, più alta e prestigiosa ma che richiede 150 metri di dislivello in più ed ulteriore sviluppo . La gita procede bene più o meno fino al primo ripido canalino, oltre il quale le forze finora sotto controllo sono venute leggermente meno e arrivare al bivio per la Cima Dorlier già è sembrata un’impresa (figuriamoci arrivare alla Dormillouse), per cui Dorlier. La Cima Dorlier comunque è risultata una piacevole sorpresa, molto panoramica e con ardite pareti a strapiombo, non ha fatto pertanto pesare la rinuncia alla Dormillouse. Il meteo, che in barba ad alcuni siti di previsioni che lo davano tendente al brutto, ci ha graziato e concesso anche molti momenti di sole pieno, anche se è stato comunque perlopiù mutevole con velature ed annuvolamenti alternati ad aperture, che non hanno però inficiato la vista dei panorami circostanti come nemmeno quelli in relativa distanza. Insomma una ciaspolata un po’ faticosa, magari non strabiliante ma comunque piacevole.

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