Truc e Lago Tsanteleina anello da Thumel

Il Truc Tsanteleina è una montagna delle Alpi Graie, abbastanza irrilevante e di dubbia collocazione che si trova al di sotto del Lago di Tsanteleina e alle pendici delle pareti della Granta Parey, sovrastando il Rifugio Benevolo. Qui propongo il classico percorso che raggiunge il Rifugio Benevolo e da questo l’anello del Truc Tsanteleina con deviazioni al Lago Tsanteleina e alla vetta.

🏁 Punto di partenza:  Thumel mt. 1854

⚠️ Difficoltà:           EE la deviazione senza traccia al Truc, la deviazione alla base della cascata e la breve cengia attrezza, tutto il resto E

Sviluppo:            18,7 Km

📈 Dislivello:            1050 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Giro in parte ad anello totale 5 ore 30 min. comprensivo di deviazioni

📅 Data escursione:       24/06/2023

🚥 Periodi consigliati:    Da Giugno a Settembre

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐⭐ 🎖️

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Voltri, quindi su A26 fino a poco dopo Casale Monferrato, dove si svolta su A4 verso Santhia`. Raggiunta Santhia` si procede seguendo le indicazioni per Aosta, ora su A5. Usciti dall’autostrada in corrispondenza della deviazione per l’autoporto (conviene uscire qui, vi è un risparmio di circa 15 euro rispetto a Saint Pierre) si procede in Corso Ivrea, quindi Via Roma, Via Parigi, attraversando poi la Fraz. la Grenade, Fraz. Arensod, Fraz. St. Maurice, Sarre, Saint Pierre e Villenueve. Qualche centinaio di metri dopo il paese bisogna svoltare a destra seguendo le indicazioni per Rhemes Notre Dame. Si procede pertanto su SR23 che supera Introd e prende a salire fino ad un bivio, dove bisogna abbandonare la SR23, che continua a sinistra per la Valsavaranche, e seguire invece a destra la SR24, che risale la valle superando Rhemes Saint George e le varie frazioni di Rhemes Notre Dame (Frassiney, Proussaz, Creton, Melignon, Artalle, Carrè, Chanavey e Bruil). Oltre Rhemes Notre Dame si sale superando poi Pellaud e infine, dopo qualche altro chilometro, si approda all’ampio parcheggio a pagamento (0,15 euro l’ora dalle 8 alle 18) che precede Thumel, dove si può lasciare l’auto.

Itinerario:

Dal parcheggio di Thumel mt. 1854 circa, si procede su asfalto per qualche centinaio di metri in moderata salita fino a pervenire nelle vicinanze di un alpeggio dove si incontrano delle paline. Dapprima si trascura la deviazione a sinistra per i sentieri 11A e 11B e si procede invece dritti, quindi poco dopo si trascura la sterrata a destra, che andrebbe pure bene ma compie un giro lunghissimo, per seguire il sentiero 13 a sinistra con indicazione per il Rifugio Benevolo. Il sentiero sale subito ripido all’interno del bosco rasentando una Cappelletta votiva e raggiungendo in breve un casotto dei guardaparco. Usciti quindi dal bosco si procede per un tratto in piano fino all’attraversamento di un piccolo ponte in legno, superato il quale dei gradini in cemento conducono ad nuovo un bivio. Qui si trascura a sinistra il sentiero 12 per l’Alp. Gran Vaudala e Col Rosset e si procede a destra sempre sul 13. Senza particolari pendenze, fra belle distese prative, si approda ad un ulteriore bivio in corrispondenza di una parete rocciosa a Barmaverain mt. 2037, dove bisogna trascurare il sentiero 14 a destra, che conduce all’Alpeggio Goletta e il Col Bassac, e proseguire dritti sempre sul 13 che conduce a rasentare una gola con graziosa cascata. Con un breve ripido strappo ed un successivo modesto guado si approda ad un pianoro superiore andando poi a costeggiare la Dora di Rhemes raggiungendo un ulteriore bivio. Qui si trascura il sentiero a sinistra che porta ad attraversare il torrente e si risale a destra sbucando poi su sterrata in corrispondenza di un ponte con al fianco una bellissima e fragorosa cascata, in 55 min. dalla partenza. Poco dopo aver attraversato il ponte, in corrispondenza del sent. 13D che si stacca a destra (indicato da un ometto), ho optato per una deviazione non necessaria, ma comunque meritevole, andando a risalire il ripido pendio erboso fino alla base del salto superiore della cascata della Dora di Goletta, fra andata e ritorno comporta circa 20 min. in più, deviazione che i meno esperti è bene che evitino. Tornati sulla sterrata si procede su di essa fino ad un successivo ponte, oltre il quale, in corrispondenza di una fontana in legno, a destra si stacca un sentiero che permette di tagliarne un paio di ampi tornanti. Finito il taglio si procede su di essa (volendo dopo vi è un altro taglio nei pressi di alcune costruzioni) raggiungendo così comodamente il Rifugio G. Federico Benevolo mt. 2285, in altri 20 min. e 1 ora 15 min. totali, nei pressi del quale vi è una provvidenziale fontanella. Seguendo le indicazioni per il Lago Tsanteleina ed il Giro del Truc Tsanteleina sul sent. 13C si trascurano le varie deviazioni e ci si mantiene ancora sulla sterrata che in moderata salita conduce fino al Refuge du Fond mt. 2325, in altri 10 min. circa, punto in cui la strada termina ed una freccia gialla su pietra indica di volgere a sinistra su distesa prativa. La traccetta inizia a risalire un pendio erboso, quindi compie un lungo traverso in falsopiano che sovrasta il bellissimo canyon creato dalla Dora di Rhemes, per poi piegare bruscamente verso destra andando a risalire una valletta morenica. Il sentiero sale gradualmente nel vallone dominato dalla Granta Parey potendo ammirare la poderosa cascata che discende dal Lago di Tsanteleina. Dopo grossomodo 750 metri dalla svolta si perviene al di sotto di quella che le mappe indicano come la vetta del Truc Tsanteleina, pertanto, senza alcuna traccia ho risalito il pendio erboso puntando ad alcune roccette biancastre che compongono la pianeggiante sommità a mt. 2640 (in realtà non sono molto convinto che sia questa la vera vetta del Truc), in 1 ora 5 min. dal Refuge du Fond e 2 ore 50 min. totali. Ridiscesi, cercando il miglior percorso, si intercetta nuovamente il sentiero e da qui con alcuni zig-zag si perviene poi ad un colletto con palina che funge da bivio a mt. 2650, altri 15 min. circa. Piegando ora a sinistra si risale i detriti della cresta morenica raggiungendo la sommità di un primo dosso sul quale è stato posto un grosso ometto di pietre, oltre il quale, con qualche saliscendi su pietraia si raggiunge infine il bellissimo Lac Tsanteleina mt. 2702, in altri 15 min. e 3 ore 20 min. totali. Io, per poterne ammirare ogni singolo scorcio ho optato per effettuarne il giro, e per fare ciò ci si impiega circa 1 ora. Dopo aver effettuato il giro si discende al colletto, punto in cui ho optato per un’altra deviazione piegando a destra e andando così a risalire il modesto pendio erboso soprastante su esile traccetta fino alla sommità di quello che sembra a tutti gli effetti la vera vetta del Truc Tsanteleina a mt. 2680, dove vi è un ometto di pietre ed una vicina croce, in 15 min. dal lago e 4 ore 35 min. totali.

Panorama a Nord Punta Bassac Nord, Truc Blanc, Grande Rousse Sud, Gran Combin, a Nord-Est Punta Bioula, Becca Tsambeina, La Grivola, Aouille’, Taou Blanc, Punta Leynir, ad Est Punta della Paletta e Gran Vaudala, a Sud-Est Punta Basei, Punta Galisia, Roc de Bassagne, a Sud Roc du Fond, Punta Calabre, a Sud-Ovest Granta Parey, a Nord-Ovest Punta Bassac Nord e Grande Traversiere.

Ridiscesi al colletto si svolta a destra seguendo il sent. 13C con indicazione per il Rifugio Benevolo ed in breve si perviene al Lac du Fond (diciamo che più che un lago sembra un torrente su ripiano), in 15 min. circa. Superato il guado del Torrente di Fond si effettua ora un traverso su pendio erboso approdando dopo poco ad un breve tratto attrezzato con cavi metallici e staffe su di una esile cengia esposta(EE), oltrepassata la quale si torna ad effettuare un lungo ma comodo traverso fino ad un bivio, in altri 25 min. circa. Ora si trascura la deviazione a sinistra per il 13D con indicazione per il Col Bassac Derrè e Lago Goletta e si procede ancora dritti sul 13C per circa 450 mt. approdando ad un nuovo bivio in prossimità dei ruderi dell’Alpeggio Des Sauches mt. 2313, in altri 10 min. circa. Volendo abbreviare il percorso si può procedere dritti sul 13D con indicazione per Thumel che porta a discendere fino ad intercettare la sterrata nei pressi della cascata, ma io, avendo necessità di reperire acqua alla fontana del Rifugio Benevolo, ho optato per deviare a destra sul 13C verso il Rifugio. Il sentiero perde ora quota fino all’attraversamento di un ponticello in legno, quindi torna a salire andando poi ad attraversare un ponte in pietra sulla Dora di Rhemes e con ulteriore breve risalita si approda nuovamente al Rifugio G. Federico Benevolo, in altri 10 min. e 5 ore 35 min. totali, dove termina di fatto l’anello. Ora sullo stesso percorso dell’andata in 55 min. e 6 ore 30 min. totali.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Gran bella escursione (che in parte ho già percorso per la Becca della Traversiere) effettuata in un momento in cui la natura si risveglia dal letargo invernale, con un’esplosione di colori, suoni e profumi, fra prati fioriti, cascate fragorose, vette ancora imbiancate, ghiacciai e laghi in disgelo. Il Lago Tsanteleina appunto, che anche in normali condizioni è decisamente molto bello, trovato in parziale disgelo si è rivelato davvero pazzesco, con tinte mozzafiato…..irrinunciabile pertanto il giro intorno che, con un minimo di attenzione in alcuni punti ancora innevati, ha permesso di gustarne ogni meraviglioso scorcio. Il percorso non presenta comunque difficoltà, se si esclude il breve tratto attrezzato su cengia dopo il Lac du Fond, e le deviazioni senza traccia al (presunto) Truc e alla base della cascata. Diciamo che entrambe le vette raggiunte aggiungono ben poco a questa gita ma, mentre la prima costringe una ripida salita fuori sentiero, la seconda risulta solo una modesta deviazione al sentiero quindi ben fattibile. Percorso ampiamente consigliato, specie in queste condizioni.   

 

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