Becca della Traversiere mt. 3337

La Becca della Traversière (Pointe de la Traversière o Pic de la Traversière in francese) è una montagna delle Alpi Graie facente parte del sottogruppo della Grande Sassière e del Rutor che si trova sul confine tra l’Italia e la Francia. Si trova inoltre nel punto di congiunzione delle creste che dividono la Valgrisenche, la Val di Rhemes e la Tarentaise. Qui propongo la salita dalla Val di Rhemes ma è possibile raggiungerla anche dalla Valgrisenche, sbucando comunque al Col Bassac Derè.


🏁 Punto di partenza:  Thumel mt. 1854

⚠️ Difficoltà:           EE

Sviluppo:            21,4 Km

📈 Dislivello:            1650 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Andata 3 ore 15 min. – Ritorno 2 ore 15 min. – Totale 5 ore 30 min.

📅 Data escursione:       21/08/2016

🚥 Periodi consigliati:    Da Luglio a Settembre

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐⭐ 🎖️

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Voltri, quindi su A26 fino a poco dopo Casale Monferrato, dove si svolta su A4 verso Santhia`. Raggiunta Santhia` si procede seguendo le indicazioni per Aosta, ora su A5. Usciti dall’autostrada in corrispondenza della deviazione per l’autoporto (conviene uscire qui, vi è un risparmio di circa 15 euro rispetto a Saint Pierre) si procede in Corso Ivrea, quindi Via Roma, Via Parigi, attraversando poi la Fraz. la Grenade, Fraz. Arensod, Fraz. St. Maurice, Sarre, Saint Pierre e Villenueve. Qualche centinaio di metri dopo il paese bisogna svoltare a destra seguendo le indicazioni per Rhemes Notre Dame. Si procede pertanto su SR23 che supera Introd e prende a salire fino ad un bivio, dove bisogna abbandonare la SR23, che continua a sinistra per la Valsavaranche, e seguire invece a destra la SR24, che risale la valle superando Rhemes Saint George e le varie frazioni di Rhemes Notre Dame (Frassiney, Proussaz, Creton, Melignon, Artalle, Carrè, Chanavey e Bruil). Oltre Rhemes Notre Dame si sale superando poi Pellaud e infine, dopo qualche altro chilometro, si approda all’ampio parcheggio a pagamento (0,15 euro l’ora dalle 8 alle 18) che precede Thumel, dove si può lasciare l’auto.

Itinerario:

Dal parcheggio di Thumel mt. 1854 circa, si procede su asfalto per qualche centinaia di metri in moderata salita fino a pervenire ad un alpeggio dove si incontrano delle paline. Dapprima si trascura la deviazione a sinistra per i sentieri 11A e 11B e si procede invece dritti, quindi si trascura la sterrata a destra, che andrebbe pure bene ma compie un giro lunghissimo, per seguire il sentiero 13 a sinistra con indicazione per il Rifugio Benevolo. Il sentiero sale subito ripido all’interno del bosco rasentando una Cappelletta votiva e raggiungendo in breve un casotto dei guardaparco. Usciti quindi dal bosco si procede per un tratto in piano fino all’attraversamento di un piccolo ponte in legno, superato il quale dei gradini in cemento conducono ad un bivio. Qui si trascura a sinistra il sentiero 12 per l’Alp. Gran Vaudala e Col Rosset e si procede a destra sempre sul 13. Senza particolari pendenze, fra belle distese prative, si approda ad un ulteriore bivio, dove bisogna trascurare il sentiero 14 a destra, che conduce all’Alpeggio Goletta e il Col Bassac, e proseguire dritti sempre sul 13 che conduce a rasentare una gola con graziosa cascata. Con un breve ripido strappo ed un successivo modesto guado si approda ad un pianoro superiore andando poi a rasentare la Dora di Rhemes raggiungendo un ulteriore bivio. Qui si trascura il sentiero a sinistra che porta ad attraversare il torrente e si risale a destra sbucando su sterrata in corrispondenza del ponte con affianco una bellissima e fragorosa cascata. Qualche decina di metri dopo aver attraversato il ponte si abbandona la sterrata, che conduce al Rifugio Benevolo, per piegare a destra seguendo il sentiero 13D. Questo risale il pendio erboso puntando verso Sud Ovest, sempre ben segnato con e frecce gialle, fino ad una bastionata rocciosa che si aggira piegando leggermente a destra quindi con qualche tornantino verso Ovest per poi tornare a puntare verso Sud-Ovest in piano fino ai ruderi dell’Alpeggio Des Sauches mt. 2313, in 1 ora 5 min. dal parcheggio. Qui si trascura la deviazione a sinistra per il Rifugio Benevolo (che invece seguiremo al ritorno) e si procede dritti ancora sul 13D con indicazione per il Col Bassac Derrè. Il sentiero prende a salire a mezzacosta con pendenza moderata ma costante fino al raggiungimento di un ulteriore bivio posto su masso, dove bisogna trascurare a sinistra il sentiero 13C per il Giro Truc Tsanteleina e procedere invece a destra sempre sul 13D. Questo prende ora a salire con maggiore decisione con frequenti tornantini fra rocce ed erbette puntando decisamente verso Nord-Ovest fino a raggiungere la sommità della dorsale erboso-detritica che fa da spartiacque con la Comba de Golette. Qui si incontra un altro bivio, dove bisogna trascurare a destra il sentiero 14A per l’Alpeggio Goletta e procedere invece a sinistra ancora sul 13D. Dopo una breve risalita, sovrastando un grazioso laghetto, il sentiero spiana, dove il fondo di terriccio viene sostituito da quello detritico di origine morenica. Seguendo gli ometti e le in falsopiano e moderata discesa si approda al bel Lago Goletta 2700 mt. circa, sovrastato dalla Granta Parey ed il Ghiacciaio de Golette, in 50 min. dall’Alpeggio ed 1 ora 55 min. totali. Si attraversa ora il suo emissario su ponte in pietra andando a contornarne il suo lato destro costeggiando una zona acquitrinosa quindi, seguendo la traccia sempre evidente e ben segnata, in moderata ma costante salita, si risale la morena, superando poi una balza rocciosa che si aggira sulla destra. Si giunge quindi ad un pianoro che va attraversato raggiungendo poi una fascia di pietrame più scuro che si supera con qualche tornantino. Superato un tratto con massi un po’più grossi ma stabili si giunge alla base del canalone finale, che si attraversa con un’ultima ripida rampa sulla sinistra, raggiungendo così il Col Bassac Derè mt. 3082, in 50 min. dal lago e 2 ore 45 min. totali, dove si trova un cippo di pietre con indicazioni, una tavola orientativa e soprattutto un bellissimo panorama sul versante Est dell’Aiguille de la Grande Sassiere ed il sottostante Ghiacciaio di Gliairetta. Da questo si trascura a destra il sentiero 12C ,che conduce al Rifugio Bezzi, per piegare a sinistra seguendo un’evidente traccia sempre segnata con tagliando così obliquamente il versante ovest dell’anticima, pervenendo ad un colletto fra anticima e cima. Ora resta solo da risalire il cupolone sommitale su pendio detritico con traccia sempre ben evidente attraversando l’ampia cresta senza particolare fatica fino alla vetta della Becca della Traversiere mt. 3337, in 30 min. dal colle e 3 ore 15 min. totali.

Panorama a Nord la Grande Traversiere, a Nord-Est Dent Blanche, Wheisshorn, Dent d’Herens, Cervino, Rosa e Grivola, ad Est Taou Blanc, Gran Paradiso, Ciarforon, Granta Parey e Punta Basei, a Sud-Est Levanna Centrale e Occidentale, a Sud La Tsanteleina, a Sud-Ovest Grande Motte e Grande Casse, ad Ovest l’Aiguille de la Grande Sassiere e l’Aiguille de la Petite Sassiere, a Nord-Ovest Monte Bianco, Testa del Rutor e Dente del Gigante.

Discesa a ritroso sullo stesso percorso fino al bivio all’Alpeggio Des Sauches, dove, volendo passare dal Rifugio Benevolo, bisogna piegare a destra sul sentiero che perde quota fino all’attraversamento di un ponticello in legno, quindi torna a salire andando poi ad attraversare un ponte in pietra sulla Dora di Rhemes e con ulteriore breve risalita si giunge al Rifugio G. Federico Benevolo mt. 2285, in 1 ora 30 min. dalla vetta e 4 ore 45 min. totali. Dal Rifugio si può seguire le svariate scorciatoie che conduco al ponte con vicina cascata oppure seguire la sterrata che compie alcuni ampi tornanti. Dal ponte poi come per l’andata, in 45 min. dal Rifugio e 5 ore 30 min. al parcheggio di Thumel.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Gran bella escursione, senza particolari difficoltà ad una vetta panoramicissima. Ad inizio stagione nel canalino per giungere al Col Bassac Derè in presenza di neve sono indispensabili ramponi e piccozza, pertanto in questi caso la salita è da considerarsi alpinistica.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *