Rifugio Ellena-Soria mt. 1840

Il rifugio Ellena-Soria è situato nelle Alpi Marittime nel comune di Entracque, in provincia di Cuneo. Venne inaugurato il 10 dicembre 1961, e fu dedicato alla memoria dell’alpinista monregalese Edoardo “Dado” Soria. Nel 1979, data del primo restauro, venne aggiunta una seconda dedica ad un altro alpinista piemontese, compagno di Dado Soria, Gianni Ellena. Nel 2000 è stato restaurato per l’ultima volta, portando la capienza complessiva a 65 posti letto. D’inverno, la sottostante struttura in muratura del Gias del Prajet, a 1810 m di quota, funge da rifugio d’emergenza, con una capienza totale di 6 posti. Il rifugio è facilmente raggiungibile da San Giacomo di Entracque su comoda sterrata.

🏁 Punto di partenza:  San Giacomo di Entracque  mt. 1213

⚠️ Difficoltà:           T

Sviluppo:            

📈 Dislivello:            650 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Andata 1 ora 30 min. – Ritorno 1 ora 20 min. – Totale 2 ore 50 min.

📅 Data escursione:       27/07/2014

🚥 Periodi consigliati:     Da Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:          ⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Mondovi’. Usciti dall’autostrada si segue la superstrada e ad una rotonda si segue la  SP564 fino alle porte di Cuneo. Qui si svolta sulla SP21 che evita la città e lambisce Boves per giungere a Borgo San Dalmazzo. Superate un paio di rotatorie si perviene ad un bivio dove ci si mantiene a sinistra seguendo le indicazioni per Valdieri. Usciti dall’abitato si procede dritti sulla SP 22 che attraversa Valdieri, quindi dopo qualche chilometro, ad una rotatoria, bisogna svoltare a sinistra per Entracque. Dopo qualche centinaio di metri si svolta a destra, seguendo l’indicazione per San Giacomo, e si procede andando poi a costeggiare il Lago della Piastra (diga). Ad un bivio bisogna poi svoltare a sinistra (indicazione per San Giacomo), trascurando a destra la strada in salita che conduce al Lago della Rovina, e dopo qualche km si giunge al parcheggio a pagamento di San Giacomo di Entracque (per le auto € 3,50), oppure se si e’ fortunati, procedendo per qualche decina di metri, in corrispondenza del ponte, vi è un risicato spiazzo gratuito (una quindicina di posti).

Itinerario:

Dal parcheggio di San Giacomo di Entracque mt. 1213 bisogna seguire la palina con indicazione per il Rifugio Ellena-Soria e Colle di Finestra, M11, procedendo su sterrata che entra subito all’interno di un bosco e compie un ampio tornante in moderata salita, per poi uscire dal bosco e spianare. Dopo un ulteriore tornante, che volendo si può tagliare seguendo una traccetta, ci si addentra nell’ampio vallone, andando in breve a superare il Gias de Isterpis, dopo 30 min. circa. Oltre un tratto in falsopiano si raggiunge il Piazzale dei Cannoni mt. 1433, in altri 15 min. circa, superato il quale in breve si trascura una mulattiera che piega a sinistra e conduce al Garb della Siula e si continua invece dritti sempre sulla sterrata principale. La sterrata inizia a compiere qualche tornantino e a prendere quota con maggiore decisione costeggiando in alcuni punti il torrente Gesso della Barra, che in questo punto scorre impetuoso fra le rocce. Guadati poi un paio di modesti rii si giunge al Piano del Praiet dove si incontra subito un bivio con palina, dopo altri 40 min. circa. Qui si trascura la deviazione a destra sul sentiero M10, che conduce al soprastante Colle di Fenestrelle, per procedere invece dritti ancora per qualche decina di metri, fino ad una passerella in legno. Piegando quindi a sinistra ed attraversandola si segue la traccia che punta al soprastante e ormai evidente Rifugio Ellena-Soria, che si raggiunge agevolmente in altri 5 min. dal bivio ed 1 ora 30 min. totali. Ritorno sullo stesso percorso dell’andata in 1 ora 20 min.

Galleria fotografica:

Commenti:

Gita molto semplice, che non presenta alcuna difficoltà essendo per la totalità del percorso su sterrata. Belle visuali sul Gelas e poco altro. La meta è stato purtroppo un ripiego per il clamoroso fallimento di un percorso più ambizioso in zona, che ha costretto ad una ritirata nella giornata dal meteo più bello di tutta l’estate. Amarezza che forse condiziona il mio giudizio sull’escursione in questione.

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